Discover millions of ebooks, audiobooks, and so much more with a free trial

Only $11.99/month after trial. Cancel anytime.

Il lato oscuro
Il lato oscuro
Il lato oscuro
Ebook265 pages3 hours

Il lato oscuro

Rating: 0 out of 5 stars

()

Read preview

About this ebook

Potevano restare sogni sballati che si fanno in città a causa dello smog. Invece, tutto a un tratto, alcuni elementi iniziarono a sovrapporsi senza controllo e la realtà assunse forme non previste..
LanguageItaliano
PublisherYoucanprint
Release dateOct 22, 2020
ISBN9788831699464
Il lato oscuro

Read more from Augusto Galli

Related to Il lato oscuro

Related ebooks

General Fiction For You

View More

Related articles

Reviews for Il lato oscuro

Rating: 0 out of 5 stars
0 ratings

0 ratings0 reviews

What did you think?

Tap to rate

Review must be at least 10 words

    Book preview

    Il lato oscuro - Augusto Galli

    Verne

    I

    Il carrello è spinto fuori da una figura immersa in una sorta di scafandro di gomma. Bianco.

    Bianco come il resto. L’intero corridoio, pareti e soffitto. Ciò che rende l’insieme assurdo, minaccioso, è la mancanza di porte, tranne quella dinnanzi alla quale sosta il gruppetto.

    Un corridoio monocolore privo di porte esiste solo nei peggiori incubi. Oppure al Sedicesimo Piano.

    Zero accenna un gesto: immediatamente i partecipanti si bloccano nella posizione, magari scomoda, in cui il segnale li ha colti. Mentre il carrello prosegue, per poi scomparire. Nessuno sembra più curarsene.

    - Ora sapete. Forse questo comporterà che debba eliminarvi.

    Tace. I presenti tengono lo sguardo a mezza altezza, cercando qualche improbabile segno sulle pareti cui inchiodare l’attenzione.

    - Oppure, fa una pausa simile ad un brivido, non eliminarvi. Dipenderà dalle circostanze.

    Senz’altra spiegazione, prosegue nella direzione presa dal carrello. Scomparendo a sua volta.

    Abbiamo una probabilità. Controllo è il primo a scuotersi.

    - Tu hai sempre tutte le carte, non è vero?

    C’è astio nell’aria: in altra circostanza sarebbe potuta scoppiare una lite assai pericolosa per qualcuno dei presenti, ma in questo momento gravano solo paura e sgomento.

    Frattanto la ricerca di un segno qualsiasi si è spostata al pavimento.

    E’ tristemente nota la modalità con la quale vengono spenti coloro che Zero giudicava non più utili:

    TVM.

    Tortura Virtuale Metodica.

    Si sa per certo che la sua applicazione ha anche lo scopo di fornire nuove conoscenze sul funzionamento del cervello. Quindi, dalla distruzione vengono due risultati positivi alla Procedura.

    L’aspetto più interessante del trattamento consiste nel suscitare sensazioni lancinanti di dolore fisico, senza che in realtà nulla avvenga a livello corporeo.

    Poniamo che debba essere applicata la TVM del ginocchio (destro, o sinistro, non importa). L’Operatore chiude il soggetto nell’apposito loculo, esce ed avvia l’irraggiamento.

    Il prigioniero percepisce immediatamente le ondate di orrenda sofferenza provocate da un bastone che gli fracassa rotula ed articolazioni, senza che realmente nulla accada di tutto ciò.

    L’invio delle frequenze alla specifica zona del cervello ha creato le condizioni per inserire i parametri di un dolore immaginario, divenuto terribilmente vero.

    A seconda dello scopo da perseguire, i postumi dell’applicazione possono essere cancellati dalla memoria del soggetto dopo una certa quota di tempo, oppure esservi mantenuti.

    In questo secondo caso si predispongono le condizioni per una pazzia da dolore, che sarà risolutiva con un successivo irraggiamento. Poniamo: schiacciamento della spalla con maglio da una tonnellata.

    Grazie alla metodologia e relativi protocolli si constata che nessun soggetto è in grado di rimanere vitale oltre la terza applicazione di TVM, dopo di che si perviene allo spegnimento.

    Gli appositi specialisti hanno concluso che ciò accade per una sorta di corto circuito: non essendo in grado di elaborare stimoli dolorosi successivi, la corrente cerebrale cessa di erogare energia.

    Intendere fino in fondo come questi eventi estremi interagiscano con l’attività chimica dell’organo: ecco la sfida posta ai ricercatori del Sedicesimo Piano. Che dovranno, ovviamente, trarne il relativo modello matematico indispensabile alla costruzione di apparecchiature sempre più avanzate.

    Zero ottiene così di svecchiare i quadri dell’organizzazione, abbattendo i rami secchi, e di spingere avanti la comprensione delle interazioni sensoriali con quelle comportamentali.

    Ciò consentirà il dominio totale, dosando opportunamente dolore e piacere tramite radiazioni a distanza.

    Scopo ambizioso, ma necessario. La scienza deve proseguire, ad ogni costo.

    Il carrello, in realtà, non è affatto scomparso. Ha trovato pronto l’ascensore per condurlo a destinazione.

    Alla Sala Risvegli.

    Due Operatori ricevono il corpo e lo sistemano in una vasca colma di liquido verde pallido: disagente cellulare, qualsiasi traccia del protocollo eseguito al Sedicesimo Piano è cancellata.

    Successivamente la giovane, avvolta in un lenzuolo immacolato, viene adagiata su di un materasso ad acqua. Uno degli Operatori sceglie la melodia adatta, apre il rubinetto nasale, quindi, seguito dal collega, lascia il sito.

    Trascorrono circa dieci minuti.

    K87 apre gli occhi e volge il viso prima verso destra, poi a sinistra, nel tentativo di mettere a fuoco la realtà circostante.

    Grazie al trattamento insito nel protocollo, sa di essere K87, ed ha piena e soddisfatta coscienza della propria persona.

    Poco alla volta vede la biancheria intima disposta su un basso tavolino di cristallo. Scende, tastando pigramente il bordo del materasso, prende con due dita il reggiseno e lo tiene un attimo sospeso contro la luce calda che proviene dal soffitto.

    Lo posiziona, trovandolo piacevolmente morbido e consistente mentre armeggia un poco alla ricerca dei ganci sulla schiena. Quindi si alza in piedi, stupenda pantera dalla pelle d’ambra, lisciandosi le cosce con intenso piacere.

    Inarcando la punta del piede, trae a sé le mutandine che infila con movenze lascive.

    Vestito, scarpe ed accessori sono raccolti su di un divanetto di raso bianco.

    E’ tutto perfetto, per coprire d’eleganza e semplicità quel corpo snello e sensuale: Zero cura ogni dettaglio affinché i suoi strumenti siano sempre al massimo. Fino al termine della loro utilità.

    Sta finendo di aggiustarsi quando ode, per la prima volta, la voce. Metallica, e molto persuasiva.

    - .. una bella creatura può anche fare a meno del trucco,.. tuttavia se guardi nella borsetta troverai quanto necessario.

    Il suono arriva direttamente all’interno della nuca. Di lì inviato ai recettori cerebrali per la decodifica.

    Gli scienziati, autori dell’innesto, hanno fatto in modo che il soggetto percepisca il suono come proveniente da un’entità posta dietro le proprie spalle. Credono che, in questo modo, gli ordini ricevuti risulteranno più minacciosi, perciò eseguiti senza alcuna esitazione. Ma è bene ricordare che si è ancora nella fase di prototipo, quindi si procede per tentativi. Compiuta la missione, il cervello verrà asportato per le necessarie analisi comparative. Al momento l’apparecchio misuratore è situato direttamente nell’emisfero sinistro del cervelletto, invisibile dall’esterno.

    Sono state necessarie molte sedute applicative per arrivare ad uno stadio così avanzato.

    Quasi tutti i soggetti utilizzati hanno ceduto durante le varie fasi di prova e gli Operatori hanno avuto il loro da fare a disperdere gli elementi organici rimasti dei corpi utilizzati.

    Dai tre sopravvissuti sono state estratte le parti meglio sviluppate e immesse nella cavia che infine si è deciso di registrare come K87.

    La voce torna a parlare.

    - .. il tuo programma è in atto .. per il resto della giornata non hai impegni .. impiega il tempo come vuoi .. quando avrò bisogno di te mi ascolterai.

    Finito di abbigliarsi, cerca inutilmente uno specchio su cui controllare l’effetto. Quel luogo tanto curato e ben fornito ne è assolutamente privo.

    Poiché di proposito nulla le è stato sottratto dell’istinto femminile, l’impossibilità di veder riflessa la propria immagine rappresenta un fastidio non piccolo, che gli strumenti di Zero registrano con buona precisione. Uscendo dalla cupola, si trova faccia a faccia con

    Controllo che sembra la stia aspettando.

    Sei un autentico schianto! Credo che oggi avremo parecchi incidenti stradali in città.

    - Perché mai?

    Automobilisti che, anziché guardare la strada, torceranno il collo alle tue forme provocanti.

    - Non possiamo farci nulla, lo sai bene.

    Zero ha fatto un buon lavoro: sei cinica quasi quanto me!

    - Dobbiamo proseguire insieme?

    Gli ordini prevedono che debba rimanerti sempre incollato.

    - In questo caso, incamminiamoci.

    E parte con quel suo passo slanciato, tanto che Controllo deve fare un paio di saltelli per allinearsi a lei.

    Effettivamente, la sua figura non passa inosservata. Anche senza creare i supposti incidenti. Qualche passante meno distratto l’alliscia con lo sguardo, un paio di maturi e insospettabili si spingono fino a pensieri irriferibili.

    Alta più della media, i morbidi, setosi, capelli sciolti sulle spalle, sboccia in alto e in basso. Il seno, promesso da uno scollo sapiente, gonfia l’abito azzurro dal taglio elegante se pur sobrio. I fianchi segnano incavi e rotondità da sogno, per concludere in un paio di gambe lunghe e affusolate.

    Gli occhi rappresentano uno spettacolo a parte: nocciola, a volte marezzati di verde, seguono un taglio leggermente obliquo che li mette ancor più in risalto, sopra zigomi delicatamente tirati indietro.

    Zero ha posto grande attenzione nella scelta, considerando che l’aspetto giocherà un ruolo fondamentale per il buon esito della missione.

    Pertanto ha setacciato vari universi femminili, fino a concentrarsi su quello dei nomadi. Lì ha individuato il soggetto che, a suo giudizio, risponde ai requisiti esteriori necessari.

    A quelli interni hanno pensato gli specialisti del Sedicesimo Piano.

    Due esperti Operatori sono stati sguinzagliati alla cattura, la ragazza è giunta già pronta per l’innesto.

    Controllo è rimasto, sulle prime, confuso all’idea di dover fare da guardiano e balia ad una creatura talmente piacevole.

    E’ bellissima, Zero. Ma sarà idonea a compiti operativi?

    - Ti chiedi se potrai possederla?

    Zero, come sempre, ha colto nel segno, dal momento che possiede tutti i codici dei suoi addetti.

    Non intendevo questo, cioè anche questo. Forse. Chiedo di perdonare la mia domanda sciocca.

    Che, tuttavia, contiene un granello di verità. Effettivamente, non sappiamo ancora quali saranno le reazioni psichiche e gli atteggiamenti mentali di un soggetto cui è stato praticato il nuovo innesto totale. Il tuo compito sarà perciò farmi avere accurati rapporti giornalieri sugli sviluppi caratteriali e comportamentali che andrai notando vivendole accanto.

    - Quanto accanto?

    Qui Zero ha avuto una delle sue rarissime, agghiaccianti, risatine. Simili ad un singhiozzo.

    Dipende dalle tue capacità. A me interessano i rapporti che invierai.

    - Sarai soddisfatto di me, Zero.

    - Dovrò esserlo.

    Il breve scambio è avvenuto mentre gli specialisti iniziavano l’apertura del cranio.

    Controllo, che non ha mai assistito ad un intervento così affascinante e torbido insieme, sospetta che lo spettacolo contenga un monito sottinteso. Per sé, e i pochi altri invitati.

    Prima ha preferito non intenderne fino in fondo il significato. Ora ci torna sopra, con una riflessione che viene prontamente registrata.

    Terminato lo spettacolo, c’è stata quella minaccia, neppure velata, di eliminare l’intera compagnia. Ora sapete, ha detto Zero. Se sappiamo, ragiona Controllo mentre finge di pavoneggiarsi a fianco di K87, è perché la cosa è stata voluta.

    Se necessario, Zero avrebbe potuto tranquillamente farli eliminare prima. Dunque? Qualcosa non torna. Forse Zero è già entrato in possesso del modo di leggere i pensieri a distanza? Ha dato loro un ultimo avvertimento per studiare con calma le successive reazioni?

    Troppo complicato. E pericoloso. A volte è meglio non pensare. Seguirà la tecnica che gli ha consentito di sopravvivere fino ad ora: parlare nell’analizzatore vocale e lasciare che sia la macchina a trarre l’interpretazione logica più probabile.

    Dal piccolo schermo azzurrognolo verrà un’indicazione su come agire. Non avrà formulato un proprio pensiero diretto, quindi se anche Zero fosse in grado di..

    Piuttosto sollevato, sorride alla ragazza.

    Zero, comodamente seduto di fronte ad un nuovo gioiello tecnologico, sta avidamente leggendo lo svolgersi del ragionamento di Controllo.

    Ah! dunque ha escogitato un modo per sfuggire alla lettura del pensiero a distanza? L’analizzatore vocale? Semplice ed efficace..

    Letto così, il cervello di Controllo assume ai suoi occhi una valenza interessante.

    Un abbozzo d’idea comincia a lampeggiargli in testa. Compiaciuto, si concede una delle sue risatine.

    Frattanto i nostri sono arrivati. Tocca a Controllo fare strada.

    - D’ora in poi, abiteremo qui.

    - Non mi sembra un granché.

    - E’ tranquillo, e anonimo. Fa al caso nostro.

    La voce si materializza nella nuca di K87.

    -.. stai andando bene .. sono contento di te .. tu sei soddisfatta di te stessa .. proseguire.

    - D’accordo, a che piano abitiamo?

    Al terzo. Gli Operatori hanno finito ieri di sistemarlo: una vera chicca, vedrai.

    L’ascensore è piuttosto vecchiotto, cigola per tutto il tempo. Anche la porta dell’appartamento, come la sua dirimpettaia, mostra gli anni senza pudore.

    Una volta entrati, tuttavia, si trovano all’interno di una rivista di arredamento.

    L’ingresso ha pareti in smalto di un arancio molto delicato. Il soffitto bianco. Il pavimento foderato di un parquet in legno di ciliegio. Un piccolo tavolino di cristallo, a forma ovale, regge un vaso blu scuro. Da cui escono mollemente anemoni e fiordalisi. Alla parete di destra due ceramiche bianche e nere, di forma irregolare. Una di esse può somigliare ad una freccia appena scagliata. La luce è soffusa da un blocco di vetro ancorato ad una falsa finestra.

    Il resto dell’appartamento, complessivamente tre stanze più bagno, mantiene appieno le promesse

    dell’ingresso.

    - Occorre riconoscere che Zero ha buon gusto.

    Controllo ama vivere in ambienti raffinati. La ragazza non gli risponde. Toglie dal vaso un fiordaliso, ne recide gran parte del gambo con un piccolo morso, se lo aggiusta nella scollatura.

    - Come sto?

    Sei semplicemente deliziosa. Dovrò assaggiarti, per scoprire anche la sostanza.

    La voce ritorna.

    -.. puoi fare ciò che vuoi".

    Quasi le abbia letto nel pensiero. Dopo tutto, Controllo è un giovanotto ben sviluppato nei punti giusti, il naso leggermente schiacciato che gli dà un’aria minacciosa e furba insieme.

    Comincia a spogliarsi senza guardare dove getta ciò che ha indosso.

    II

    La scelta di K87 si è rivelata azzeccata. Controllo è amante dotato di una buona tenuta di fondo, capace di improvvise variazioni sul tema assai soddisfacenti.

    E’ ormai mattino. Sulla città addensa una probabile bufera di vento: stracci di nuvole schizzano da un punto all’altro dell’orizzonte mentre la luce metallica di un sole troppo bianco annienta le sfumature.

    Sugli angoli più esposti iniziano a miagolare brevi sciabolate d’aria: polvere, foglie e qualche barattolo già schiacciato si rincorrono, staccano, frusciano insudiciando.

    Nella casa all’apparenza modesta, dentro l’appartamento sofisticato, la ragazza sta pacificando la tempesta ormonale, lasciandosi lambire dall’onda lunga del piacere. Procede con le proprie mani, verificando luoghi ed emozioni ancora vibranti al tocco esperto delle dita, le palpebre abbassate a veleggiare immagini di raffinato erotismo, amarognolo.

    Controllo si sferza con i getti dell’idromassaggio. Pregusta qualche poetica crudeltà, da realizzare su piccoli corpi morbidi. Pensa che, in giornata, troverà l’occorrente.

    Sono entrambi così profondamente estatici da non avvertire l’ineffabile presenza virtuale di Zero, che sta realizzando sui monitor di campionamento i tracciati delle loro sensazioni.

    Trovandoli perfettamente attendibili, a riprova della affidabilità delle macchine che si è fatto costruire. Quindi decide di passare alla fase successiva.

    La voce distrae K87 mentre s’immagina lisciata da un gigantesco serpente che l’avvolge nelle sue spire possenti.

    - "..si procede .. primo passo apri l’armadio di fronte al letto e abbigliati in modo sfacciato e provocante

    .. devi profumare di peccato".

    K87, docile come una scolaretta al richiamo del maestro, abbandona ogni fantasia, balza agilmente dal letto raggiunge i battenti dell’armadio, li spinge su silenziosi cuscinetti a sfere.

    Dinnanzi a lei stanno appesi completi di ogni genere: vestiti da mattina e da pomeriggio, abiti da sera e accessori da mozzare il fiato occupano l’intera parete. In basso, file di cassetti sovrapposti realizzati in materiale trasparente lasciano scorgere maliziose biancherie intime, intere collezioni di collane, bracciali, fermagli e quant’altro possa desiderare la seduzione femminile.

    Controllo, che esce dal bagno fasciato da un telo all’altezza delle reni, la trova intenta a provare - sulla pelle nuda - pantaloni di seta a larghi fiori bianchi e gialli. La vista della ragazza lo eccita, gli occhi si coprono di un velo improvviso di sangue, lascia cadere il telo e scatta in avanti..

    K87, quasi senza sforzo, lo blocca afferrandogli con decisione i testicoli: stringe ed inizia a torcere.

    - Stronza maledetta!

    - Dobbiamo metterci al lavoro, quindi smettila.

    - Mi sembrava ti piacesse.

    Non posso lamentarmi, ma adesso abbiamo altro da fare

    - Come lo sai?

    - Lo so e basta.

    Nel primo rapporto che invierà più tardi, Controllo menzionerà con assoluta fedeltà di particolari anche questo episodio. Oltre a descrivere le molte ore d’amore, riassumendo efficacemente le tecniche usate.

    Sa bene che Zero desidera conoscere ogni particolare, ha già sperimentato dolorosamente cosa comporti trasgredire a questa linea di condotta.

    Immagina che la ragazza abbia modo di ricevere ordini destinati a lei sola, mediante un canale autonomo.

    Durante l’innesto, ha notato l’esecuzione di un protocollo sconosciuto, agito mediante l’uso di attrezzature assolutamente nuove per lui.

    Ora la cosa gli torna in mente, e, anche non volendo, il pensiero comincia ad affaccendarsi attorno a quella immagine, tentando di trarne dei collegamenti logici capaci di illuminarlo su ciò che sta realmente accadendo.

    Si accorge, a tempo, che sta per inoltrarsi su di un terreno pericoloso. Prende velocemente un appunto scritto per quando, più tardi, si dedicherà al suo prediletto analizzatore vocale.

    K87

    Enjoying the preview?
    Page 1 of 1