Introduzione alla letteratura tedesca
Di Lucia Mor
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Questo perché la letteratura racconta la verità dell’“universalmente umano”, avvicina al senso e alla bellezza delle parole in quanto arte fatta di parole, ma anche perché sollecita la dimensione emotiva e intellettuale di ciascuno ed è presente in molti luoghi della storia e della cultura occidentale.
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Introduzione alla letteratura tedesca - Lucia Mor
Introduzione alla letteratura tedesca
Lucia Mor
13
L’arca di Scholé
e-book
Copyright Editrice Morcelliana © 2020
Via Gabriele Rosa 71 – 25121 Brescia
www.morcelliana.com
ISBN 978-88-284-0263-3
Prima edizione digitale ottobre 2020
Quest’opera è protetta dalla legge sul diritto d’autore. È vietata ogni riproduzione anche parziale non autorizzata.
Indice
Premessa
1. Poesia e verità
2. Fatte di parole
3. Il messaggio nella bottiglia
4. Parlare di letteratura è difficile
5. I luoghi della letteratura
Bibliografia
Risvolto di copertina
L’autore
Collana L’arca di Scholé
Premessa
Le riflessioni che seguono sono nate, e quindi vanno collocate, in un contesto molto preciso. Esse aprono il corso di letteratura tedesca rivolto alle matricole della Facoltà di Scienze linguistiche e letterature straniere dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. I destinatari sono pertanto studenti germanisti, frequentanti curricula diversificati: Lingue e letterature straniere, Lingue, Comunicazione e Media, Esperto linguistico per il Turismo, Esperto linguistico d’impresa, Esperto linguistico per le Relazioni internazionali. Se dunque tutti gli studenti condividono la scelta dello studio della lingua e della cultura tedesca, molto diversi sono gli interessi in vista del futuro professionale. Ne consegue un atteggiamento molto disomogeneo verso lo studio della letteratura, come è documentato dalla verifica della qualità della didattica. Da molti anni nelle università italiane gli studenti devono compilare un questionario di valutazione dei singoli insegnamenti, nel quale, fra le altre, è presente una domanda relativa all’interesse verso gli argomenti trattati
. La percentuale di gradimento da parte di coloro che iniziano un corso di letteratura non è mai alta, ridotto è anzi il numero di quanti mostrano un punto di vista positivo e interessato; perlopiù la lettura di poesie, racconti, romanzi o testi teatrali è sentita come difficile, noiosa, e, soprattutto, inutile.
Due quadri di Spitzweg ben rappresentano gli stereotipi associati dagli studenti ai protagonisti del mondo della letteratura, lo scrittore e il lettore, come confermano le reazioni divertite quando i due dipinti vengono mostrati in aula: uno si intitola Der arme Poet e rappresenta, come dice il titolo, un povero poeta, malaticcio e senza una lira, infreddolito sotto le coperte del suo letto in una gelida soffitta in cui piove acqua dal tetto; il secondo si intitola invece Der Bücherwurm, letteralmente il verme dei libri, in italiano il topo di biblioteca, e ritrae un anziano signore, dal viso piuttosto triste e pieno di bitorzoli, arrampicato sulla scala di una polverosa e asfittica biblioteca dalle pareti ricoperte di libri. Queste immagini mettono a fuoco quanto il mondo della creazione e della fruizione letteraria sia visto dalla maggior parte degli studenti (eccezioni ce ne sono sempre) come una dimensione lontana, estranea e certamente senza ruolo alcuno nella loro esistenza. A questo si aggiunge la considerazione - basta fare qualche domanda fra il pubblico per averne conferma - che il testo letterario è considerato ostico se non addirittura inaccessibile, qualsiasi sia il genere frequentato, narrativo, teatrale o lirico.
Su questo sfondo, piuttosto demotivante per chi