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Poesia contra el bloqueo: Oltre cento voci cubane, italiane e venezuelane contro il blocco a Cuba e Venezuela
Poesia contra el bloqueo: Oltre cento voci cubane, italiane e venezuelane contro il blocco a Cuba e Venezuela
Poesia contra el bloqueo: Oltre cento voci cubane, italiane e venezuelane contro il blocco a Cuba e Venezuela
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Poesia contra el bloqueo: Oltre cento voci cubane, italiane e venezuelane contro il blocco a Cuba e Venezuela

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About this ebook

La poesia italiana si schiera con tante voci diverse per una presa di posizione forte e radicale contro il blocco economico, mantenuto persino in piena emergenza Covid, imposto a nazioni come il Venezuela e Cuba semplicemente perché non corrispondono ai parametri del capitalismo senza scampo nel quale siamo immersi, e del quale rischiamo oramai di morire. L’incontro con la poesia cubana e quella venezuelana fa al contrario di questo eBook un esempio di quello che dovrebbe essere il dialogo fra i popoli.
I proventi delle vendite saranno usati per aiutare le popolazioni di Cuba e Venezuela, impoverite dal blocco economico.

Con muy diversas voces la poesía italiana se posiciona a favor de una postura radical contra el bloqueo económico, financiero y comercial del imperio norteamericano contra Cuba y Venezuela, mantenido y recrudecido incluso en plena emergencia sanitaria de la Covid,  simplemente porque son dos países disidentes que resisten la embestida del capital y del modelo único quiere se quite imponer a escala planetaria. Las dos naciones latinoamericanas ni responden  a los parámetros del capitalismo sin salida en el que nos encontramos sumidos, y del cual por su precaria visión del ser humano como algo desechable, ahora corremos el riesgo de morir.  El encuentro con la poesía cubana y venezolana hace de este eBook, una expresión  de lo que debe ser el diálogo entre pueblos que aunque diferentes, independientemente de credos filosóficos, políticos, religiosos o ideológicos se encuentran unidos en una misma lucha por la paz,  la justicia y la preservación de la vida en la tierra, empeñados en ejercer su derecho a elegir su propio destino como pueblos, naciones y culturas.
LanguageItaliano
PublisherArgolibri
Release dateNov 2, 2020
ISBN9788831225090
Poesia contra el bloqueo: Oltre cento voci cubane, italiane e venezuelane contro il blocco a Cuba e Venezuela

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    Book preview

    Poesia contra el bloqueo - Geraldina Colotti

    culturas.

    Amelia B. Alfonso

    Nuestro, del mundo.

    Cuando la asolada lágrima te nombre

    Devorará la voz del espanto, la calumnia

    La que construye bloques asfixiantes.

    Para esa voz una isla mestiza,

    seductora, rebelde,

    nuestros errores, nuestros logros.

    Para esa voz una caravana de médicos y lazos de amistad.

    Y esta peregrina lágrima, que aviva

    tu recuerdo, Fidel nuestro, del mundo

    Alpidio Alonso Garau

    La heredad

    Dónde en no está

    R. F. R.

    Nos dejó sus preguntas

    su mirada de santo

    su pefil de mortal crucificado

    Junto a su respiración cortada

    nos dejó una doctrina del amor

    que a cada despertar somete a prueba

    palabras que no son El Evangelio

    Para los que vendrán

    nos dejó su fantasma

    sonámbulo pertinaz con un ramo de estrellas

    braceando entre las sombras

    Nos dejó su difícil manera de morir

    Sin saberlo

    nos dejó su resurrección

    su manera de ser Dios en los tiempos que corren

    y

    por si fuera poco

    nos dejó la vigilia

    hecha

    según él

    de sueños imposibles

    Se atrevió a decir: siempre

    Prefirió ser nosotros

    Viola Amarelli

    (hombres)

    vanno a tentoni,

    spostano sassi

    spalano, carotaggi

    hanno un progetto, pensano,

    gli scoppia in mano

    Antonella Anedda

    Correva

    Correva verso un rifugio, si proteggeva la testa.

    Apparteneva a un’immagine stanca

    non diversa da una donna qualsiasi

    che la pioggia sorprende.

    Non volevo dire della guerra

    ma della tregua

    meditare sullo spazio e dunque sui dettagli

    la mano che saggia il muro, la candela per un attimo accesa

    e – fuori – le fulgide foglie.

    Ancora un recinto con spine confuse ad altre spine

    spine di terra che bruciano i talloni.

    Ciò che si stende il peso del prima

    e il precipitare del poi:

    questo io chiamo tregua

    misura che rende misura lo spavento

    metro che non protegge.

    Vicino a tregua è transito

    da un luogo andare a un altro luogo

    senza una vera meta

    senza che nulla di quel moto possa chiamarsi viaggio

    distrazione di visi

    mentre batte la pioggia.

    Alla tregua come al treno occorre la pianura

    un sogno di orizzonte

    con alberi levati verso il cielo

    uniche lance, sentinelle sole.

    Franco Arminio

    Ascolta, poche sono le rivoluzioni,

    poche le nazioni in lotta.

    Si compra e si vende,

    si combatte per guadagni

    personali che non servono a niente.

    La notte dell'occidente

    è senza stelle, si salva

    solo chi non mente, si

    salvano le punte delle montagne,

    gli uccelli sui rami

    i pesci in mezzo al mare,

    si salva la lontananza dai commerci,

    i luoghi sensibili alle muse.

    La terra si salva

    se la adoriamo,

    la terra poco concimata,

    la luna nostra immacolata.

    Bisogna ripartire da Platone,

    dalle donne follemente

    innamorate,

    non dal pozzo cieco

    dell'incasso, ci serve

    l'aria pura delle cime,

    il batticuore di chi è pazzo.

    Celenia Arreaza Montserrat

    Festín

    Voraces zamuros se asoman por las ventanas del viento

    Cielo descampado expuesto al vacío de miradas huecas

    El sol cae sobre el pavimento, lame las calles donde se difumina la esperanza

    La rendija del hambre borra la sonrisa de unos labios sin ataduras ni bordes

    Uno a uno los cadáveres obstruyen el paso

    El océano cambia de color

    Las flores se deshacen en silencio

    El vidrio apagado de los ojos anuncia que todo está por repetirse

    Las aves de rapiña preparan su banquete

    Cuando dan todo por servido, desde el caos vigente para entonces…

    Se levanta el coraje y un puñado de seres libres resplandece

    Vincenzo Bagnoli

    This corrosion (semisonetto hey now hey now now)

    La pioggia dell’atlantico e le ceneri

    la fine dell’inverno del rancore

    lo sciogliersi in fanghiglia delle ore

    del giorno che s’impiglia ai gangli teneri.

    l’acqua corrode l’asfalto e i muri

    facendo i fiumi e le strade più grigi

    sfuma i contorni ma rende più rigi-

    do il clima e gli orizzonti più duri.

    diventa grigia anche l’acqua che cade

    e che corrode infino alla forcata

    il tristo sacco dei sogni più brutti:

    smonta le storie e disfa le strade

    desolazione pubblica e privata

    privati ognuno di tutto e di tutti

    Mariano Bàino

    (da Pinocchio (moviole))

    1

    è io

    che ode férmati fermo furfante in un intruglio

    di ordini secchi di assassini

    di urli dementi di pattuglie

    voci arrampano a vilucchio torno torno

    ai malleoli strangolando ─ è io in allungo accelero

    fra abeti dai cappelli a punta rivestiti di ampie vesti

    come astrologi è

    io travolgo silvestri cocomeri zucche

    matte cucumbre ─ è

    oscuro

    diabolico albero l’ontano a te di fronte con melmosi

    rami ove si accagliano gli sfiati

    da bocche usciti con il tono dei due punti

    ─ dietro il viso

    il grado caporale ─ haueua

    una carta in mano pareua

    che volesse scrivere ongeua

    con una penna sopra le muraglie pinocchio

    2

    quando il lungo corso di un vento si sfoga

    in urto, cristo, contro un altro vento sul malfido

    enorme mare e si turba

    la vastezza dell’acqua, non consola

    guardare da nave intatta il lontano

    naufragio…

    non ti allegra

    distanza, né diversa sorte, se al momento

    non straripa dai boccaporti, cristo, non corre

    giù per i ponti la morte per acqua

    Franco Bifo Berardi

    Evviva maggio

    Lei potrebbe. Non sa ma lei potrebbe

    guidare la rivolta senza grida,

    senza parole senza spiegazione

    senza vittoria né contrattazione

    la rivolta dei corpi che si godono

    alla luce del sole allegramente,

    non soltanto nel buio della notte

    quando si tesse la trama del niente. 

    Lei potrebbe perché ha la cattiveria

    e l'innocenza di chi non si doma

    perché è nata nell'anno del passaggio

    quando non potevamo saper che l'avremmo incontrata.

    Lei potrebbe. Ha la voce squillante

    seppure roca quando mormora nell'abbordaggio

    lei potrebbe lei ch'è nata nell'anno di passaggio

    evviva maggio e il gonfalon selvaggio.

    Alessandra Berardi Arrigoni

    La staccionata

    Semplici assi

    infitte per terra

    verniciate di sabato

    o domenica

    preferibilmente

    da un individuo

    di sesso maschile:

    ordinato perimetro

    della proprietà privata

    spesso privata

    di tutto

    tranne che

    della staccionata.

    Confine

    tra mondi equivalenti,

    ha per dogana

    i pettegolezzi tra i vicini

    e i pettegolezzi sui vicini,

    quei pettegoli.

    I suoi dintorni

    sono anche meta

    prediletta

    per il sotterramento

    di un cadavere

    occasionale.

    Non di rado

    è valoroso avamposto

    di conflitti acerrimi

    per via di rami d’acero

    che pendono

    dalla parte sbagliata

    - e le foglie cadute

    a chi spetta

    rastrellarle via dal prato?

    "Sognavo una casa

    con un piccolo giardino

    e una staccionata bianca",

    dirà tra le lacrime

    la protagonista

    del film,

    a un certo punto.

    Forse, signora,

    a delimitare i sogni

    così precisamente

    si chiudono intorno

    gli orizzonti.

    Anche a tutti

    noi italiani,

    a dire il vero,

    piacerebbe abitare

    in una casa

    con staccionata:

    preferibilmente

    però

    quella di Paperino.

    Pierre Bernet Ferrat

    Ninguna otra

    …mi ambición es que el sol con su lumbre,

    la ilumine a ella sola --¡a ella sola!--,

    ¡en el llano, en el mar y en la cumbre!

    (Mi bandera). Bonifacio Byrne

    Radiante siempre

    bajo un cielo digno

    colgada de un balcón

    una ventana en fechas patrias

    a la entrada

    o en el patio de una escuela

    junto un busto de Martí

    con niños que a su sombra

    exclaman seremos como el Che

    aunque aún no comprendan del todo

    la significación de esa consigna

    que les hace palpitar el corazón.

    En un parque un edificio público

    la plazoleta de una unidad militar

    pintada sobre el techo de una fábrica

    donde se cosecha el futuro del país.

    Siempre ¡…ella sola! poeta

    como quisiste verla.

    Alberto Bertoni

    Blocchi

    È come quando

    blocchi a qualcuno l’aria, gli metti

    una mano sulla faccia e

    Che vita mai ti aspetta, chiedi,

    come farai a riaccendere il respiro,

    gustarti il tuo cibo,

    divorare fino all’osso una polpa

    E io a scontare la mia colpa?

    Tutte domande retoriche

    formulate con calma sadica

    trascritte sullo smartphone

    e affidate al refolo fra i pini

    che spietato annuncia pioggia

    al nostro minuscolo disagio

    di vacanza in sospeso

    tutto il pomeriggio nell’acquario

    di qua dal vetro

    Quanto a immedesimarti,

    eccoti già nella fornace

    di sentimento, indignazione e voglia

    oltrepassando con lui la soglia

    fino a sentirti in sogno

    il DeNiro di Mission

    Fra qualche anno

    si parlerà di genocidio,

    mi convinci tranquillo

    dal tuo rifugio d’Appennino,

    mosso dalla coscienza di chi è nato

    dalla parte che inventa

    liturgie a discolpa

    e va a caccia di sacro,

    che vorrebbe ma non sa rappresentare

    perché il povero dev’essere sempre

    povero vero

    e mai la sua parola

    Del Venezuela conservando in memoria

    la scia lontana di un aereo

    Caracas pentola marcia sotto l’ala

    Franchista garrota americana

    Alexander Besu Guevara

    NO PUEDES ENTENDER. Nunca podrías.

    Los muros no detienen la confianza

    en nuestro inmenso porvenir. Los muros

    más bien nos instan y nos soliviantan.

    Ni cercas, ni barreras, ni broqueles,

    ni mampuestos, ni diques, ni murallas,

    podrían detener la voz robusta

    de esta tierra amorosa y soberana.

    Un criollísimo y viril orgullo

    se nos enciende con tus amenazas,

    y las penalidades que prometes

    nos endurecen el barniz del alma.

    Si supieras que somos una tribu

    de sueños luminosos como el alba,

    que fabricamos nuestro propio cielo 

    y elaboramos nuestras propias alas,

    para salir volando sin tu anuencia

    a dar abrazos, a fundar alianzas,

    a repartir sonrisas por el mundo

    pese a tus muros y tus alambradas,

    entenderías el por qué mi isla

    tiene el mismo color de la esperanza.

    Elisa Biagini

    Parc de la Liberté: due passi ad Algeri

    Nell'assenza di briciole 

    e gocce questo è un paesaggio

    di tessere mancanti dove

    gli uccelli rispondono da

    grate e libera è solo

    l'acqua del digiuno.

    Vito M. Bonito

    luna piena

    in questa nazione spezzata siamo stanchi e feriti. Ci hanno lasciati soli, senza niente. Siamo stati abbandonati. Siamo come il vomito in strada davanti ad un bar malfamato. Siamo stati cacciati in fondo al barile, e tutte le nostre capacità di comprensione e amore sembrano sparite per sempre. Se vogliamo sopravvivere, dovremo diventare come gli animali e dovremo lasciar perdere ogni senso di civiltà e comprensione

    Harmony Korine - Werner Herzog

    a casa i vivi non ritornano più

    nei letti dei bambini - sussurra la cenere – su!

    su! è

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