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Come dimagrire in salute prevenire diabete 2 e obesità
Come dimagrire in salute prevenire diabete 2 e obesità
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Ebook120 pages1 hour

Come dimagrire in salute prevenire diabete 2 e obesità

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Secondo i dati dell’Istat il 46% degli Italiani è in sovrappeso-obesita’, che significa essere piu’ esposti a: infarto, ictus, diabete di tipo 2 (alimentare), tumori, pressione arteriosa alta, Alzheimer, ecc…quindi nel tempo puo’ diventare una vera e propria malattia grave. I diabetici nel mondo sono circa 450 milioni e si calcola che nel 2040 aumenteranno a 640 milioni, 8-10% della popolazione, a causa della cattiva alimentazione ed alla sedentarieta’
LanguageItaliano
Release dateOct 2, 2020
ISBN9791220202985
Come dimagrire in salute prevenire diabete 2 e obesità

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    Book preview

    Come dimagrire in salute prevenire diabete 2 e obesità - Umberto Vitali

    Conclusione

    INTRODUZIONE

    QUANTI SONO IN SOVRAPPESO O SONO OBESI O DIABETICI? L’OBESITA’ DIVENTA UNA MALATTIA? L’OBESITA’ PORTA AL DIABETE?

    Secondo i dati dell’Istat il 46% degli Italiani è in sovrappeso-obesita’, che significa essere piu’ esposti a: infarto, ictus, diabete di tipo 2 (alimentare), tumori, pressione arteriosa alta, ecc…quindi nel tempo puo’ diventare UNA VERA E PROPRIA MALATTIA GRAVE.

    I diabetici nel mondo sono circa 450 milioni e si calcola che nel 2040 aumenteranno a 640 milioni, 8-10% della popolazione, a causa della cattiva alimentazione ed alla sedentarieta’.

    I diabetici in Italia sono circa il 5-6% DELLA POPOLAZIONE, quindi circa 3-4milioni. Ogni anno si spendono dieci miliardi per la terapia.

    1 su 18 persone, circa un milione di persone non sanno di essere diabetiche,

    ogni 7 minuti un diabetico ha un infarto, ogni 30 minuti ha un ictus,

    il 38% dei diabetici ha una sofferenza renale,

    il 22% soffre di maculopatia della retina,

    il 3% soffre di insufficiente circolazione sanguigna agli arti inferiori e rischia l’amputazione!

    Nella classifica Sole 24 ore QUALITA’ DELLA VITA 2019 Ferrara risulta ultima in classifica al 107° posto per l’infarto miocardico, ultima al 107° posto per l’ipertensione, al 53° posto per consumo di farmaci antidiabetici. E’ necessario migliorare la cultura medica generale per la prevenzione del diabete.

    1. PERCHE’ DOVREI DIMAGRIRE?

    Di solito si vuole dimagrire, se si è in sovrappeso o si è obesi, per motivi estetici e per salute.

    Purtroppo a molti non interessano queste motivazioni, perche’ preferiscono mantenere alcune cattive abitudini di mangiare cibo, cosìdetto spazzatura, piuttosto che essere piu’ belli e piu’ sani, ed amano la sedentarieta’.

    Il piacere del cibo e del gusto è la prima ragione di vita e di felicita’ per molte famiglie di obesi, ai quali non interessa assolutamente una dieta, anche se sono consapevoli, che hanno piu’ probabilita’ di rischiare di morire per: infarto cardiaco, ictus, cancro, diabete, Alzheimer, ipertensione arteriosa, ecc…

    QUINDI SE SI E’ IN SOVRAPPESO OD OBESI, SI DESIDERA DIMAGRIRE PER VIVERE BENE, IN SALUTE E CON COMPIACIMENTO DEL PROPRIO ASPETTO E DEL RISULTATO RAGGIUNTO.

    DI SOLITO SI RITIENE ESSERE SANA UNA PERSONA MAGRA, MA PUO’ ESSERE ANCHE AMMALATA DI MALASSORBIMENTO INTESTINALE O DI MALATTIA TIROIDEA, ECC…

    UN CONTO È ESSERE MAGRI O DIMAGRIRE, UN CONTO È ESSERE MAGRI E DIMAGRIRE MIGLIORANDO LA CONDIZIONE DELLA SALUTE FISICA SEGUENDO UN GIUSTO STILE DI VITA, PREVENENDO LE MALATTIE PIU’ IMPORTANTI.

    Molti metodi DI DIMAGRIMENTO portano ad una riduzione veloce del peso, comportando danni fisici come: l’osteoporosi, la perossidazione dei tessuti (aspetto vecchieggiante), comparsa di rughe al volto, il sovraccarico renale con rischio di calcolosi e cisti renali, il sovraccarico del fegato con degenerazione grassa o cirrosi, squilibri enzimatici e minerali, ecc…QUINDI MAI UTILIZZARE IL FAI DA TE E CI SI DEVE RIVOLGERE AL PROPRIO MEDICO DI FIDUCIA.

    I metodi rapidi di dimagramento possono alterare l’equilibrio ormonale e l’equilibrio psichico con sintomi di anoressia nervosa , bulimia reattiva , depressione , perdita di vitamine e minerali, ecc…

    La comparsa di disturbi richiede il coinvolgimento del medico di famiglia.

    LA MENTE E’ PIU’ FORTE DELL’OBESITA’?

    La mente è ancora un grande mistero, possiede 100 miliardi di neuroni e 150 miliardi di sinapsi, cioe’ di congiunzioni, per trasmettere gli impulsi nervosi. L’assone, il filo centrale del neurone si estende per 160 mila chilometri, un terzo della distanza fra terra e luna.

    Sembra impossibile che una persona obesa o in sovrappeso non riesca a reagire ed ad opporsi a questa condizione di salute precaria.

    Molti non riescono a trovare: la forza di volonta’, la capacita’ emotiva, la paura di andare incontro a malattie importanti derivanti dall’obesita’: diabete, infarto, ictus, morte improvvisa, tumori, ecc…

    E’ ANCORA PIU’ DIFFICILE DIMAGRIRE, SE CI SI TROVA IN UN AMBIENTE O IN UNA FAMIGLIA DI OBESI, COME CONDIZIONATI DA UNA MENTALITA’ SUPERFICIALE, LA SOTTOCULTURA DEL PIACERE ORALE CHE TRASCURA O VUOLE IGNORARE I RISCHI CHE COMPORTA LA CONDIZIONE DI OBESO. COME LO STRUZZO CHE NASCONDE LA TESTA, MA LASCIA FUORI IL CORPO.

    Bisogna sforzarsi di pensare cosa è capitato ad altri per avere trascurato una condizione di cattiva salute.

    Basta leggere il giornale ed ogni giorno scompare questa o quella persona a causa dell’obesita’: infarto di un quarantenne, infarto mentre gioca a pallone, morte improvvisa di notte (soffriva di sovrappeso e pressione alta), lascia una famiglia con moglie e due figli piccoli, ecc…

    Provare un senso di angoscia e paura dopo un disturbo importante, allora il cervello si ritiene in pericolo e si puo’ trovare la volonta’ di cambiamento, la capacita’ di adattamento ad un nuovo stile di vita.

    Il meccanismo del pensiero è rapido a cambiare, dopo uno schock, un infarto, un ictus, ecc…, e subito si decide di cambiare stile di vita e di alimentazione. Ma puo’ essere anche lento e progettare l’adattamento in modo razionale nel giro di qualche anno.

    Cosi’ il cervello impara sempre qualcosa di nuovo: praticare attivita’ fisica fa stare meglio, si diventa piu’ belli, meno stanchi, si riesce ad abbracciare un figlio od un parente senza l’ostacolo dell’addome prominente o andare al mare e non doversi coprire con rindondanti indumenti e rotoli di ciccia o di cellulite.

    Sopportare la noia di dovere sempre mangiare, anche se non si ha fame, ingozzarsi di cibo ingerito in fretta.

    Allora si puo’ smettere di accusare: la sonnolenza dopo il pasto, il non riuscire ad essere svegli, non essere padroni di se’ stessi, schiavi di quello che mangiamo, anche se ci fa male, d’estate sudare a profusione, incapaci di fare una corsa senza rischiare di rimanerci secchi e respirare in modo affannoso, ecc…

    Invece si deve imparare a: volersi bene, avere maggiore fiducia in se’ stessi e stima, imparare ad utilizzare i nostri sensi, non solo il gusto (tenere il cibo un poco di tempo in bocca per percepire completamente: i sapori, la fragranza, la freschezza), ma anche prendersi il tempo di percepire il profumo del cibo (senza averlo gia’ ingurgitato, la fragranza del pane caldo), il tatto (toccare il pane, ecc…), l’udito e ascoltare: la bella musica, la vista (un panorama splendido, un quadro, ecc…), di respirare lentamente per una migliore digestione ed ossigenazione.

    Senza dimenticare di utilizzare porzioni piu’ piccole, piatti e contenitori piu’ piccoli. Durante un pasto il primo invece di essere nel piatto fondina è preferibile servito in una ciotola; il secondo servito in un piatto piano piu’ piccolo; il dessert (sorbetto) senza zucchero in un bicchiere piu’ piccolo e piu’ elegante, tipo flute; la frutta in una ciottolina (ciliegie, porzioni piccole: fettina di ananas, melone, anguria, pesca a fettine, ecc…).

    L’aroma del vino va respirato, il nettare degli dei va masticato fra i denti per gustarlo pienamente, senza buttarlo giu’ tutto d’ un colpo.

    Bisogna riprogrammare i tempi ed i modi di vivere. Se si finisce di mangiare una portata prima degli altri, avete gia’ la consapevolezza che qualcosa non va.

    Se si beve

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