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La primissima guerra del Golfo
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La primissima guerra del Golfo

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Storia - saggio (45 pagine) - Prima della Guerra del Golfo ci fu una guerra: la Primissima Guerra del Golfo


La Guerra al Terrorismo, iniziata con l’11 settembre 2001, ha tratto le origini dalla Rivoluzione Islamica in Iran del 1979. Il Medio Oriente degli anni ‘70 era conteso fra americani e sovietici e ciascuna superpotenza voleva quanto più potere nella regione. L’influenza americana in Iran fu così esasperante per il popolo di quel paese che fu richiesto un cambio drastico ai vertici dell’erede moderno dell’impero persiano: lo scià Reza Pahlavi fu cacciato e prese il potere Ruhollah Khomeini. Il vicino Saddam Hussein, padrone incontrastato dell’Iraq, volle eliminare qualsiasi minaccia di destabilizzazione e fece la guerra all’Iran sia per motivi economici che istigato dalle potenze occidentali. Scoppiò così la Guerra Iran-Iraq che all’epoca era chiamata Guerra del Golfo e questo evento non causò modifiche alla geografia medio orientale ma portò a decenni di tensioni fino alla Guerra al Terrorismo del XXI secolo.


Kenji Albani: nato a Varese il 13 novembre 1990 (è italiano nonostante il nome giapponese). Segnalato al concorso Giulio Perrone Editore nel 2008, ha poi pubblicato una ventina di racconti fra riviste letterarie locali e piattaforme online. Inoltre, ha pubblicato una quindicina di articoli di vario genere (dallo sportivo al culturale, passando per la paleontologia) su siti e riviste specializzati. Al momento studia all'Università degli Studi dell'Insubria di Varese, facoltà scienze della comunicazione, e nel settembre 2018 si è diplomato come sceneggiatore di fumetti alla Scuola del Fumetto di Milano.

LanguageItaliano
PublisherDelos Digital
Release dateOct 6, 2020
ISBN9788825413250
La primissima guerra del Golfo

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    La primissima guerra del Golfo - Kenji Albani

    9788825412239

    Introduzione

    Sono nato nel 1990, un anno a cavallo degli eventi che cambiarono per sempre il volto del mondo. Nel 1989 cadde il Muro di Berlino, nel 1991 di dissolse l’URSS. In quegli anni la Guerra Fredda finiva, ma ancora oggi sono presenti gli strascichi di quel che questo conflitto atipico ha causato. Uno di questi fu la nascita del Fondamentalismo Islamico.

    Sempre nel 1990, era il 2 agosto, le forze armate irachene invasero l’emirato del Kuwait. Seguirono le operazioni Desert Shield (l’arrivo di rinforzi di tutto il mondo in Arabia Saudita con la duplice funzione di difendere il Regno da un’eventuale invasione irachena e, nel caso questa non avvenisse, spiccare il salto sul trampolino per liberare il piccolo paese medio orientale), Desert Sabre (le operazioni terrestri per cacciare via gli iracheni dal Kuwait) e Desert Storm (le operazioni aeree in cui l’aviazione di Baghdad fu annientata dai bombardamenti della coalizione a guida americana). Signore e signori, la Guerra del Golfo.

    Si sono dette molte cose su quel piccolo conflitto asimmetrico, in cui truppe di paesi diversisissimi per storia e tradizioni (c’erano il Niger, la Cecoslovacchia, la Siria…) affrontarono delle forze armate legate a schemi e strategie del Patto di Varsavia. Ancora di più si parlò della Guerra del Golfo subito dopo quella luminosa giornata di settembre di poco più di undici anni dopo in cui le Torri Gemelle furono distrutte per mano di un’organizzazione che voleva che i militari a Stelle e strisce abbandonassero le basi in Arabia Saudita (rimaste lì sin dal 1990) perché quella è terra santa per la religione islamica. Se poi sono seguite la Guerra in Iraq (2003) e prima ancora l’intervento del Patto Atlantico nelle lotte intestine dell’Afghanistan (Talebani contro Alleanza del Nord nel 2001), lo si deve alla Guerra del Golfo del 1991. Ma prima ancora a un’altra Guerra del Golfo, o meglio la primissima.

    Saddam Hussein decise di invadere il Kuwait perché dopo quella primissima Guerra del Golfo si era ritrovato con un paese le cui infrastrutture per l’estrazione del petrolio erano state distrutte, un paese indebolito e delle forze armate imponenti che non poteva smobilitare. La ragione per cui il Raìs di Baghdad aveva scelto di aggredire il piccolo e indifeso emirato fu che due anni prima la guerra contro l’Iran era terminata in un nulla di fatto.

    Sì, proprio quella fu la primissima Guerra del Golfo.

    Negli anni Ottanta, quando un intervento americano nella regione era impensabile, il conflitto fra Iran e Iraq era noto come Guerra del Golfo. Poi, dopo la guerra del 1991, l’evento bellico fu ribattezzato Guerra Iran-Iraq e il nome fu scippato da quella che poi divenne nota, anche, come Desert Storm (infatti Desert Storm diventò sinonimo di Guerra del Golfo seppur essa si trattò soltanto delle operazioni aeree sull’Iraq).

    Facciamo un passo indietro.

    In Medio Oriente c’era da decenni il problema annoso della convivenza forzata fra israeliani e popoli arabi. La Prima Guerra Arabo-Israeliana fra 1947 e 1948, la Crisi di Suez (in cui Israele affrontò l’Egitto di Nasser con accanto Regno Unito e Francia), la Guerra dei Sei Giorni (1967) e la Guerra dello Yom Kippur (1973), senza contare la Guerra d’Attrito (1967-70) e la Guerra Civile Libanese (1975-1990), nella quale Israele e Siria intervennero affrontandosi sul campo. Ma ancora di più l’invasione sovietica d’Afghanistan (1979-89), che divenne la palestra di guerra di un giovane saudita di nome Osama Bin Laden.

    A parte questi conflitti, c’era un annoso problema di confine fra l’Iraq (che ancora non era guidato da Saddam Hussein) e l’Iran dello Shah Reza Pahlavi (molto amico degli Stati Uniti e per questo definito guardiano del golfo Persico). Il problema consisteva nel fatto che lo sbocco sul golfo Persico dell’Iraq fosse troppo ridotto (lo Shatt al-Arab), mentre l’Iran aveva e ha molti più chilometri di coste. Secondo i governanti iracheni lo Shatt

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