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Pilates BREAST CANCER RECOVERY
Pilates BREAST CANCER RECOVERY
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Ebook176 pages1 hour

Pilates BREAST CANCER RECOVERY

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About this ebook

La creazione di questo manuale è finalizzata a fornire attraverso il metodo Pilates una guida pratica che aiuti i pazienti affetti da carcinoma mammario a raggiungere un completo recupero psico-fisico.
I benefici che si ottengono attraverso l’applicazione del metodo Pilates sono molteplici e validi. Guidano ogni paziente nel cammino verso il recupero della propria qualità di vita quotidiana.
Il miglioramento della mobilità del lato operato, il riequilibrio muscolare, il perfezionamento della postura e della respirazione, sono gli obiettivi principali che si possono ottenere con questa pianificazione.
Il manuale è rivolto a tutti, anche ai non addetti al settore, e fornirà le linee guida per ottimizzare i benefici del metodo. Per questo motivo presenteremo l’inventore Joseph Pilates e la scuola Michael King, riconosciuta in tutto il mondo. Conoscere i principi su cui si basa il metodo è di fondamentale importanza per realizzare gli esercizi con precisione, fluidità ed efficacia.
Le parti interessate verranno trattate anche a livello anatomico esponendo le nozioni fondamentali per comprendere meglio il motivo della scelta degli esercizi.
LanguageItaliano
PublisherLaura Rapuzzi
Release dateSep 5, 2020
ISBN9788835888680
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    Pilates BREAST CANCER RECOVERY - Laura Anna Rapuzzi

    Pilates Breast Cancer Recovery

    Laura Rapuzzi

    Pilates Breast Cancer Recovery

    Laura Anna Rapuzzi

    Dott.ssa Carol Pileggi

    Fotografie

    Fotostudio Rapuzzi Di Marco e Matteo Rapuzzi

    Via Bonomelli 92

    25123 Brescia

    info@fotostudiorapuzzi.com

    © Copyright di Laura Rapuzzi MK PILATES – Tutti i diritti riservati. Non è consentito riprodurre, duplicare o inviare qualsiasi parte di questo documento tramite strumenti elettronici o stampa. La registrazione di questo documento è severamente vietata.

    INTRODUZIONE

    La creazione di questo manuale è finalizzata a fornire attraverso il metodo Pilates una guida pratica che aiuti i pazienti affetti da carcinoma mammario a raggiungere un completo recupero psico-fisico.

    I benefici che si ottengono attraverso l’applicazione del metodo Pilates sono molteplici e validi. Guidano ogni paziente nel cammino verso il recupero della propria qualità di vita quotidiana.

    Il miglioramento della mobilità del lato operato, il riequilibrio muscolare, il perfezionamento della postura e della respirazione, sono gli obiettivi principali che si possono ottenere con questa pianificazione.

    Il manuale è rivolto a tutti, anche ai non addetti al settore, e fornirà le linee guida per ottimizzare i benefici del metodo. Per questo motivo presenteremo l’inventore Joseph Pilates e la scuola Michael King, riconosciuta in tutto il mondo. Conoscere i principi su cui si basa il metodo è di fondamentale importanza per realizzare gli esercizi con precisione, fluidità ed efficacia.

    Le parti interessate verranno trattate anche a livello anatomico esponendo le nozioni fondamentali per comprendere meglio il motivo della scelta degli esercizi. Nella parte finale del manuale tratteremo come con il metodo Pilates possano essere organizzate delle fasi di lavoro diversificate utili al raggiungimento del pieno recupero. Partendo da esercizi semplici con l’applicazione dei principi del metodo e sviluppando, nelle successive fasi, sfide motorie, miglioreremo tutte le capacità: controllo, stabilità, mobilità, forza ed equilibrio.

    Anche il lato psicologico, emotivo, nonché la depressione, ne beneficeranno offrendo così un nuovo approccio, più positivo, alla vita.

    Laura Rapuzzi, diplomata ISEF con 110 e lode, da 40 anni nel mondo del fitness; docente universitaria a Scienze Motorie, si è perfezionata negli ultimi anni con la scuola MK Pilates di Michael King, con il quale collabora come referente in Italia da diversi corsi. Tratterà la potenzialità del metodo Pilates come strumento di recupero per chi ha subito l’operazione alla mammella.

    Simone Zanelli, Scienze Motorie Brescia è da anni nel settore del fitness e del Pilates collaborando con la scuola MK di cui è tutor, svilupperà insieme a Laura, la parte riabilitativa e funzionale del Pilates applicata a questa casistica.

    Nel dettaglio, la Dottoressa Carol Pileggi, Medico d’Emergenza, specialista in Radioterapia Oncologica, nonché praticante del metodo e Istruttrice di Pilates, tratterà gli aspetti clinici del tumore al seno, dalla costituzione anatomica del distretto interessato alla diagnosi ai possibili interventi in base al caso e le terapie, toccando anche la sfera emotiva, nonché psichica messa a dura prova dalla malattia, qualsiasi sia la sua evoluzione.

    Grazie per dedicare tempo e predisporti alla lettura di questo manuale.

    METODO PILATES

    Il metodo Pilates è un sistema di esercizi creato da Joseph Hubertus Pilates negli anni ’20. Un Programma per tutto il corpo accentuando il rapporto mente/corpo. L’attenzione è sui movimenti che devono essere controllati, eseguiti in modo fluido ed equilibrato per avere un miglioramento di forza, mobilità, flessibilità e coordinazione, La differenza principale tra il Pilates e altri esercizi è l’approccio al metodo. Nonostante le molteplici interpretazioni della tecnica nate sin dalla sua creazione, la maggior parte delle lezioni di Pilates vengono eseguite in un modo da consentire ai professionisti di approcciare gli esercizi con consapevolezza.

    STORIA DI JOSEPH HUBERTUS PILATES

    Nacque a Mönchengladbach vicino a Düsseldorf Germania nel 1880. Era un bambino gracile e malaticcio che soffriva di asma, rachitismo e di febbre reumatica. Dall’età di 14 anni, iniziò a lavorare così duramente sul suo corpo tanto da arrivare a fare da modello per una tabella anatomica. Nel 1912 andò in Inghilterra. Durante questo periodo ottenne alcuni successi come boxer, ginnasta, circense ed allenatore per la difesa personale dei detective inglesi. Durante la prima guerra mondiale nel 1914 fu internato con altri tedeschi in un campo di nemici stranieri a Lancaster.

    Più tardi fu trasferito sull’Isola di Man dove divenne infermiere e lavorò con molti ricoverati che soffrivano di infermità e disagi lasciati dalla prigionia in tempo di guerra. Divenne famoso perché quando si sparse una terribile epidemia di influenza nel 1918 uccidendo milioni di persone nel mondo, migliaia delle quali in Inghilterra, nessuno dei seguaci di Joseph morì poiché erano in ottima forma fisica. Dopo la guerra Joseph tornò in Germania dove iniziò ad allenare dei clienti privati e la polizia militare di Amburgo nella difesa personale e preparazione fisica.

    Nel 1926 fu invitato ad allenare il nuovo esercito tedesco, ma poiché disapprovava la direzione politica della Germania, decise di partire per gli Stati Uniti. Durante il viaggio conobbe Clara che divenne sua compagna di vita.

    Arrivato a New York nel 1926 Pilates aprì una palestra nella 939 Eight Avenue, nello stesso stabile di parecchi studi di danza e sale prove. Non si sa molto dei primi anni del suo lavoro. Nel 1940 divenne famoso nella comunità dei ballerini. Nel Febbraio 1956 il giornale Dance scrisse: Prima o poi, probabilmente ogni ballerino di New York e sicuramente tutti gli studenti di Jacob Pillow (scuola di danza americana) tra il 1939 e il1951 umilmente si sottometteranno davanti allo spirito di istruzioni di Joe Pilates

    Nel 1960 Pilates ebbe tra i suoi clienti molti ballerini newyorkesi. George Balanchine si allenava da Joe (come chiamava J. Pilates). Balanchine invitò Pilates ad istruire le sue giovani ballerine del New York City Ballet. A questo punto Pilates stava conquistando il mondo fuori da New York. Come scrisse il New York Herald Tribune nel 1964: Centinaia di giovani studenti si riscaldano giornalmente con un esercizio a loro conosciuto come Pilates senza sapere che in realtà è il cognome di un uomo vivente.

    Mentre Joe era ancora in vita solo 2 dei suoi studenti Carola Trier e Bob Seed avevano aperto i loro studi. Trier aveva una lunga esperienza da ballerina ed arrivò negli Stati uniti scappando dal campo nazista in Francia lavorando come contorsionista. Conobbe Joe Pilates nel 1940 quando un infortunio le impedì di continuare nella sua carriera. Joe Pilates aiutò Trier ad aprire il suo studio negli anni 50. Rimasero amici fino alla morte di Joe e Clara.

    Con Bob Seed invece fu un’altra storia. Un ex giocatore di hockey diventò entusiasta di Pilates, aprì il suo studio dall’altra parte della città e cercò di portar via alcuni clienti di Joe grazie alla apertura mattutina. Secondo John Steel, un giorno Joe si presentò nello studio di Seed con una pistola ed ordinò a Seed di andarsene e Seed se ne andò.

    LA SECONDA GENERAZIONE DI PILATES

    Quando Joe morì non lasciò nessun testamento né un erede del suo lavoro. Nonostante questo il suo lavoro rimase. Clara continuò a gestire il Pilates studio su Eighth Avenue a New York dove Romana Kryzanowska diventò la direttrice nel 1970. Kryzanowska studiò con Joe e Clara nei primi anni del 1940 e dopo una pausa di 15 anni in Perù riprese gli studi del metodo.

    Altri studenti di Joe e Clara aprirono

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