Nell'harem del sultano: Harmony Collezione
By Annie West
()
About this ebook
La giornalista Jacqui Fletcher non può lasciarsi sfuggire per nessuna ragione al mondo l'occasione di scrivere l'incredibile scoop sull'harem del sultano, ma è assai difficile restare lucidi e concentrati sui propri doveri quando le sensuali carezze di Asim scatenano in lei un fuoco che non ha mai sperimentato prima.
Miniserie "Promesse tra le dune" - Vol. 1/2
Annie West
Tra le autrici più amate e lette dal pubblico italiano.
Read more from Annie West
Sedotta per inganno: Harmony Collezione Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsNella tenda dello sceicco: Harmony Collezione Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsSull'isola del greco: Harmony Collezione Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl principe degli scandali: Harmony Collezione Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsMisteriosa passione: Harmony Collezione Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsPrincipessa per una notte: Harmony Collezione Rating: 5 out of 5 stars5/5La pedina dello sceicco: Harmony Collezione Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsPrigioniera del milionario: Harmony Collezione Rating: 5 out of 5 stars5/5La regina delle dune: Harmony Collezione Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsBaci e vendetta: Harmony Collezione Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsDolce prigionia: Harmony Collezione Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsUna settimana con lo sceicco: Harmony Collezione Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsUna piacevole complicazione (eLit): eLit Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl futuro dello sceicco: Harmony Collezione Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsRitorno a Creta: Harmony Collezione Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsUno sconosciuto tra le braccia: Harmony Collezione Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLe lusinghe dello sceicco: Harmony Collezione Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa donna giusta per lo sceicco: Harmony Collezione Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsUn debito allettante: Harmony Collezione Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsI desideri della principessa: Harmony Collezione Rating: 0 out of 5 stars0 ratings
Related to Nell'harem del sultano
Related ebooks
Perla d'oriente: Harmony Destiny Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa donna giusta per lo sceicco: Harmony Collezione Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsRitorno a palazzo: Harmony Collezione Rating: 5 out of 5 stars5/5Seduzione al primo sguardo: Harmony Collezione Rating: 5 out of 5 stars5/5La promessa dello sceicco: Harmony Collezione Rating: 1 out of 5 stars1/5Principessa per una notte: Harmony Collezione Rating: 5 out of 5 stars5/5Il richiamo del deserto: Harmony Collezione Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa principessa mascherata: Harmony Collezione Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa moglie del principe: Harmony Collezione Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsNon posso dimenticare Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsGiochi di sguardi: Harmony Collezione Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa reputazione del milionario: Harmony Destiny Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsTramonto per due: Harmony Collezione Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsMatrimonio all'italiana: Harmony Collezione Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa rivincita del cuore: Harmony Bianca Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl guerriero delle dune: Harmony Collezione Rating: 3 out of 5 stars3/5Una proposta scandalosa: Harmony Collezione Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl segreto dell'attore: Harmony Collezione Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsAvevi ragione tu Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsQualcosa tra noi Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsPassione a Corfù: Harmony Collezione Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsBaciata da uno sconosciuto: Harmony Collezione Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsProposta in Costa Azzurra: Harmony Collezione Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIncontro con il destino: Harmony Collezione Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsRegole milionarie: Harmony Collezione Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsDolce gioco di seduzione: Harmony Collezione Rating: 5 out of 5 stars5/5Sabbia dorata: Harmony Collezione Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsNelle mani del milionario: Harmony Destiny Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsMatrimonio a Parigi: Harmony Collezione Rating: 5 out of 5 stars5/5Il bisbetico milionario: Harmony Collezione Rating: 0 out of 5 stars0 ratings
Romance For You
Luna di miele col greco: Harmony Collezione Rating: 5 out of 5 stars5/5I caldi ricordi del capo: Harmony Collezione Rating: 5 out of 5 stars5/5Il prezzo della libertà: Harmony Collezione Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl Poliziotto E La Ragazza Della Caffetteria Rating: 5 out of 5 stars5/5Il signore oscuro Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsSinfonia greca: Harmony Collezione Rating: 5 out of 5 stars5/5Per Una Sola Notte - Building Billions 1: Building Billions Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsSeduzione in paradiso: Harmony Collezione Rating: 2 out of 5 stars2/5A.A.A. Cercasi Finta Fidanzata per Miliardario - Parte 3 Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsUna sorpresa per lo spagnolo: Harmony Collezione Rating: 5 out of 5 stars5/5Una relazione proibita Rating: 5 out of 5 stars5/5Peccati dal passato: Harmony Collezione Rating: 5 out of 5 stars5/5Un Regalo per il Boss: L'Assistente del Capo Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsCime tempestose: Ediz. integrale Rating: 4 out of 5 stars4/5Implorami Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa prigione di Sodoma Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsCapriccio greco: Harmony Collezione Rating: 5 out of 5 stars5/5A.A.A. Cercasi Finta Fidanzata per Miliardario Rating: 4 out of 5 stars4/5Fidanzati per finta Rating: 4 out of 5 stars4/5L'ASSISTENTE Vergine: Virgins Rating: 3 out of 5 stars3/5La spiaggia Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsHo Sposato Un Miliardario Rating: 4 out of 5 stars4/5Un segreto per il greco: Harmony Collezione Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsUna ballerina per lo sceicco: Harmony Collezione Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsUna fidanzata per finta Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsSedotta per gioco: Harmony Collezione Rating: 5 out of 5 stars5/5La governante Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsL'educazione sentimentale: Ediz. integrale Rating: 4 out of 5 stars4/5La proposta Rating: 4 out of 5 stars4/5Confessioni a luci rosse: Harmony Privé Rating: 0 out of 5 stars0 ratings
Reviews for Nell'harem del sultano
0 ratings0 reviews
Book preview
Nell'harem del sultano - Annie West
successivo.
1
«Lascia perdere, Jacqui. È una ricerca inutile.» La voce di Imran si insinuò attraverso il chiasso dei veicoli, della gente e del bestiame che affollavano il corteo pre-elettorale.
«No!» Jacqui scosse la testa. «Vedrai, ne varrà la pena.»
Doveva valerne la pena. Avevano la possibilità di intervistare uno dei leader dell'opposizione più difficili da avvicinare al mondo, un riformatore stimolante che le autorità avrebbero voluto in tutti i modi zittire. Era una opportunità da non lasciarsi scappare.
E tuttavia l'ansia aumentava. Quella strada gremita era stranamente familiare, come se Jacqui l'avesse già percorsa prima. Gli aromi pungenti di polvere, spezie e letame le stuzzicavano le narici, e una spiacevole sensazione di déjà-vu la indusse a rallentare il passo.
Si voltò, cercando il viso di Imran. L'ansia la trafisse. «Imran?»
«Sono qui, Jacqui.» Si voltò, e lui era lì, imponente come la vita, la telecamera sulla spalla, gli occhi ridenti e strizzati contro il sole.
Il sollievo le rombò in petto. Per un attimo aveva temuto... temuto cosa?
Il flusso di pensieri si dissolse.
«È una lunga attesa, nonostante la soffiata» le disse.
«Se preferisci tornare in hotel, tenterò di localizzarlo e poi ti chiamerò.»
L'espressione di Imran rimase immutata.
Aveva pronunciato quelle parole oppure le aveva soltanto pensate? Confusa, sollevò una mano a sfiorare la fronte calda. Tutto sembrava irreale, stranamente distante. Persino i visi delle persone intorno a loro sembravano sfocate. Tutti tranne quello di Imran.
Jacqui sbatté le palpebre e tentò di concentrarsi. Il lavoro. Il leader. Sarebbe stata la loro storia migliore. L'editore non avrebbe creduto ai propri occhi, se li avesse visti arrivare con quell'esclusiva.
Era l'occasione di svelare la verità riguardo quel regime oppressivo. Le potenze di tutto il mondo non avrebbero più potuto fingersi all'oscuro della situazione e chiudere gli occhi a tanta violenza.
«Forza, Jacqui. Non ciondolare.» Imran le passò davanti, facendosi strada tra la folla.
Tentò di seguirlo, ma i piedi sembravano inchiodati a terra, le membra pesanti. Intorno a lei la folla rallentò allo stesso modo, come un film che procedeva fotogramma dopo fotogramma.
Tutti eccetto Imran. Ogni passo lo portava sempre più lontano.
Aprì la bocca per invocare il suo nome, per ammonirlo di fermarsi. Il déjà-vu era tornato, questa volta più forte. La carne sfrigolava di premonizione, la gola era serrata.
Impotente lo guardò mescolarsi alla folla. E poi accadde. Ciò che inconsciamente si era aspettata. Una silenziosa ondata di vibrazioni nell'aria. Un terremoto che le scosse la terra sotto i piedi.
E poi il rombo. Un'assordante onda sonora, un'onda che le turbinò tutt'intorno. Così rumorosa che le orecchie sembravano non smettere più di rimbombare.
Alla fine tutta quella immobilità si infranse. Lei corse, i polmoni gonfi, il respiro impigliato in gola. Ancora non riusciva a gridare.
Si arrestò di colpo. La telecamera di Imran giaceva sulla strada, le lenti scintillanti nella polverosa luce del sole.
Jacqui si inginocchiò, mentre tentava di dare un senso al quadro che aveva di fronte. Una sgraziata accozzaglia di membra, forme impossibili da comprendere. Un empio cocktail di polvere e liquidi sparsi tutt'intorno a inzuppare il terreno, a riempirle le narici.
Allungò una mano a sfiorare quello che era stato l'uomo che meglio conosceva al mondo. E poi, finalmente, ritrovò la voce.
Si sollevò riempiendo l'aria, un angosciato urlo assolutamente privo di parole.
Asim seguì il corridoio vuoto fino a un cortile illuminato dal chiarore della luna. Il fastidio gli allungava il passo, facendogli ribollire il sangue nelle vene.
Com'era possibile che il suo ambasciatore avesse suggerito una simile donna come probabile sposa? O che avesse proposto all'anziano emiro di portare la nipote? Quella in questione avrebbe dovuto essere una semplice visita per finalizzare una coalizione tra i loro paesi, invece si era trasformata in un potenziale disastro diplomatico.
Attraversò il giardino fino a un altro passaggio. La solitudine dell'antica ala del palazzo era balsamo per la sua coscienza. Certo avrebbe preferito fuggire tra le dune del deserto, ma quello era un lusso che non poteva concedersi. Doveva rimanere lì, e giocare all'ospite con l'emiro e la nipote di lui.
Si concesse una smorfia.
Se fosse bastata la bellezza, allora sarebbe stata la candidata ideale. Era una delle creature più affascinanti che avesse mai incontrato. Ma davvero credevano che ne sarebbe rimasto tanto affascinato da sorvolare sulla personalità?
Asim conosceva bene la sua reputazione in fatto di amanti e stimolanti chimici. Soltanto un pazzo avrebbe potuto chiudere un occhio su una simile consapevolezza! La donna che Asim avrebbe sposato sarebbe diventata la moglie del sultano. Doveva essere intelligente, bella e capace; una madre devota. Una donna dignitosa e dagli standard impeccabili, non la protagonista di lascivi pettegolezzi.
Doveva trovare una moglie che fosse l'opposto di sua madre.
Oh, anche lei era stata una donna splendida. E amorevole, a modo suo.
Un dito gelido gli accarezzò la schiena.
Che il destino lo salvasse dall'amore!
Era stata proprio quella maledizione a distruggere i genitori e la sorella. E lui non aveva la benché minima intenzione di patire lo stesso destino.
Trasse un lento respiro. Aveva sperato di mantenere riservata la decisione di prendere moglie, invece le speculazioni erano dilagate, e lui si era ritrovato assillato da speranzose candidate.
Un acuto grido lo colse alla sprovvista. Sollevò la testa, cercandone la fonte.
E poi lo sentì di nuovo, un urlo spettrale nell'aria immobile della notte.
Attraversò un passaggio arcuato fino a un edificio ancora più antico e da molto tempo in disuso. Il grido tornò a echeggiare. Lui conosceva molto bene quel luogo. Da bambino aveva ascoltato storie di tragedie e cercato avidamente prove che il giardino fosse infestato da misteriose presenze. Adesso, a trentacinque anni, Asim non considerava più la possibilità di incontrare un fantasma; piuttosto, era più interessato a trovare la fonte in carne e ossa di quelle grida.
Quando raggiunse la costruzione sul lato opposto del giardino, un bagliore catturò la sua attenzione e una scarica di adrenalina gli si riversò nel sangue.
Si precipitò in direzione della luce. Un incendio sarebbe stato disastroso, e tuttavia non c'era nessun odore di fumo, nessun crepitio. Forse le fiamme non avevano ancora preso piede.
Varcò un'ampia entrata e superò una stanza dietro l'altra finché non scorse un taglio di luce sotto una porta.
Si fermò di scatto, il cuore palpitante. La tranquillità della scena davanti ai suoi occhi, dopo il tumulto che si era aspettato, lo scoprì sconcertato.
Un antico lampadario scagliava raggi multicolore sulle mura dipinte e il pavimento intarsiato. Il luogo era privo di mobili, tranne che per una cassapanca, un piccolo tavolo e un letto. Fu proprio quello a catturare la sua attenzione, quello e la donna che, nuda, vi giaceva sopra.
La luce della lampada striava la sua pelle con le delicate tinte dell'arcobaleno: oro sulle gambe flessuose e inquiete, rosa sul ventre e un morbido color lavanda sulla perfetta curva dei seni che vibravano al ritmo di ogni concitato respiro.
Sorpresa, curiosità e un impeto di primitiva bramosia si scontrarono in lui di fronte all'allettante immagine che la donna presentava.
Con le braccia sollevate sopra la testa, appariva quasi come un banchetto pronto per essere goduto, un invito a toccare e ad assaporare.
L'eccitazione lo travolse, coagulando i pensieri.
Asim si ritrovò a deglutire, l'inguine dolorosamente teso e il sangue al galoppo nelle vene. Lo sguardo scivolò dai seni alle gambe in costante movimento.
Tentando di rimanere lucido, avanzò verso il letto.
Ciocche di madidi capelli castani coprivano il cuscino. La vide tirare indietro la testa, sulle labbra un lamento soffocato. Doveva essere un suono di disagio, eppure una primitiva parte di Asim si domandò se non fosse un gemito di passione. Quel corpo emanava calore. Bastò avvicinarsi per sentirlo.
Si passò una mano sul viso, soffocando impulsi che avrebbero potuto essere soltanto disonorevoli.
Chi era quella donna? E cosa che ci faceva nella parte più antica del palazzo, nuda e sola?
Nonostante la gravità della propria posizione reale, molte donne avevano fatto qualsiasi cosa per offrirsi a lui. Possibile fosse una di loro, e quella una personale e rinnovata versione di un antico rito di accoppiamento?
Fino a qualche anno prima una simile tattica lo avrebbe tentato. Ma adesso cercava una moglie, non l'avventura di una notte... e, tuttavia, resistere all'inconfondibile ondata di desiderio che lo stava travolgendo fu una delle cose più difficili che gli fossero mai capitate.
Allungò un braccio e immaginò di stuzzicare con il palmo uno dei suoi capezzoli. Una scarica di elettricità si riversò dalle dita lungo il braccio, fino all'inguine.
E poi, all'improvviso, lei si mosse. Fece un respiro talmente profondo da scavarle il ventre e sollevò i seni mentre uno smorzato singhiozzo le sfuggiva dalle labbra.
Asim indietreggiò, scottato da un misto di incredulità e vergogna. «È ora di svegliarsi!» le intimò, la voce intrisa di un familiare tono di comando. Se solo avesse potuto ammonire con la stessa superbia anche i suoi più crudi impulsi!
Aprì la bocca per ribadire l'ordine quando lei sussultò di nuovo, si torse e urlò con tutta l'aria che aveva nei polmoni.
«È ora di svegliarsi... È ora di svegliarsi.» Le parole giravano in tondo nella mente di Jacqui come un mantra quasi dimenticato. La terra tornò a vibrare, muovendola su e giù come una bambola di pezza. Non provò nemmeno a scappare. Dove sarebbe potuta andare? E perché avrebbe dovuto? Aveva messo in pericolo Imran, e adesso lui era morto. Come poteva anche solo pensare di sopravvivere a se stessa?
Il calore la pervase come in un abbraccio, assolutamente in contrasto con il gelo dentro le ossa. Era ancora aggrappata alla mano di Imran ma nulla, lo sapeva bene, avrebbe potuto riportarlo indietro.
Eppure quella voce era insistente. Le imponeva di prestare attenzione... le ordinava di svegliarsi...
L'assordante rumore cessò bruscamente. Le ci volle un po' per realizzare che era quello delle proprie urla.
Le era già accaduto prima. Sapeva cosa significasse. Aveva avuto un altro incubo.
«Così va meglio.» La voce tornò un'altra volta. Bassa, rassicurante, profonda.
«È sveglia adesso, vero?»
Per un attimo avrebbe giurato che la mano di Imran fosse ancora calda. E poi la sensazione svanì.
Lui era svanito. Il dolore le scavò un solco nel petto.
Le lacrime le riempirono gli occhi per poi riversarsi lungo le guance. Stupide, inutili lacrime che ormai la sorprendevano con troppa facilità.
Strofinò una mano sul viso fino a cancellarle via. E poi qualcosa si mosse. Il calore sulle spalle si affievolì. Troppo tardi si rese conto che a sfiorarla erano state delle dita reali.
Sussultò scioccata. Non era sola.
Due occhi color ebano incontrarono i suoi. Erano così penetranti, che Jacqui non riuscì a vedere altro.
«Va tutto bene, adesso?»
Si sforzò di respirare a fondo, di immagazzinare aria nei polmoni, qualsiasi cosa pur di dissipare il sentore del sangue di Imran che ancora percepiva nel naso.
L'uomo le era talmente vicino da poterne distinguere il profumo della pelle, un profumo che sapeva di spezie esotiche e calde brezze del deserto.
Sentiva il suo respiro sulla fronte, lo sguardo fisso sulle labbra. Immediatamente un'ondata di calore le incendiò la pelle, come se qualcuno avesse dato fuoco a una catasta di rami secchi.
La reazione fu così improvvisa, così insolita, che lei si ritrovò semplicemente a ricambiare lo sguardo, la mente che si sforzava di capire cosa stesse accadendo.
«Sì, grazie. Sono...» La consapevolezza si infranse su di lei in un turbinio di allarme. «Nuda!» sussultò mettendosi a sedere di scatto.
Per fortuna lui indietreggiò, ma a Jacqui interessava soltanto trovare la coperta che doveva aver gettato via.