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Incontro inatteso: Harmony Collezione
Incontro inatteso: Harmony Collezione
Incontro inatteso: Harmony Collezione
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Incontro inatteso: Harmony Collezione

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About this ebook

Il tramonto, la pioggia che cade battente, una giornata che volge al termine. Quale atmosfera migliore per un primo incontro?

Hunter Myles è ricco, ha una mente brillante e un fisico mozzafiato. In più, ha molta esperienza con le donne, anche se non ha tempo da dedicare alle relazioni sentimentali.

Lily Harper è una donna sensuale, elegante e indipendente. Che ha deciso di non credere più nell'amore eterno.

Quando il destino fa incrociare le loro strade, è difficile per loro credere di poter andare oltre la forte attrazione che subito li ha rapiti, mettendo da parte i propri fantasmi passati.
LanguageItaliano
Release dateJul 11, 2016
ISBN9788858952115
Incontro inatteso: Harmony Collezione
Author

Carol Marinelli

Nata e cresciuta in Inghilterra, ha conosciuto il marito durante una vacanza in Australia.

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    Incontro inatteso - Carol Marinelli

    successivo.

    1

    «Sorridi!»

    Mentre si passava il rossetto sulle labbra, guardandosi nello specchietto retrovisore, a Lily pareva quasi di risentire il tono affettato dell'insegnante di ballo della sua infanzia che la esortava a mostrarsi felice e rilassata mentre eseguiva qualche passo particolarmente difficile.

    E la seduta di gruppo di quella sera prometteva di essere difficile. Lily si sentiva tutt'altro che felice e positiva. Nemmeno un'ora trascorsa davanti allo specchio raccogliendo i capelli biondi in uno chignon, truccandosi e indossando il suo abito blu più elegante l'aveva aiutata a ritrovare la sicurezza di sé che emanava abitualmente. Il solo risultato di settimane passate a lottare con banche, agenti immobiliari e società finanziarie era un mal di testa atroce, accompagnato dalla terribile consapevolezza che questa volta non avrebbe potuto aiutare la madre.

    Ora sarebbe dovuta entrare nel centro ricreativo e infondere sicurezza, cercando di convincere quelle persone che avrebbero potuto ottenere tutto ciò che volevano e raggiungere qualunque scopo se soltanto fossero state realmente convinte di riuscirci.

    Si sentiva una ciarlatana.

    Quanto avrebbe voluto che la vita fosse così facile, pensò, applicando un tocco di cipria sul mento per nascondere un minuscolo brufolo. Magari avesse avuto la bacchetta magica per far sparire tutti i problemi!

    Solo che i problemi non sparivano affatto, rifletté cupamente.

    Togliendosi le comode infradito, Lily rovistò sul sedile del passeggero in cerca dei sandali dal tacco a spillo e se li infilò. Erano deliziosi e mettevano in risalto le unghie laccate e le caviglie sottili. In qualche modo, contribuivano a darle quella grinta in più di cui aveva un disperato bisogno quella sera.

    Le pesanti gocce di pioggia che battevano sul parabrezza distolsero Lily da quelle riflessioni. Doveva sbrigarsi se non voleva arrivare bagnata fradicia. Secondo il bollettino meteorologico, il lungo periodo di siccità che aveva colpito Melbourne stava per essere interrotto da un temporale.

    Attraversando di corsa il parcheggio, Lily riuscì a raggiungere il centro prima che la pioggia s'intensificasse. Entrando, vide i suoi assistiti che l'aspettavano. Alcuni se ne stavano da soli e apparivano nervosi, come se fossero in procinto di svignarsela da un momento all'altro, alcuni formavano gruppetti e sorseggiavano caffè. Tutti si girarono per salutarla.

    Lily riuscì a sorridere. In realtà, era lieta di vedere i volti familiari e i volti nuovi delle persone che si rivolgevano a lei in cerca di un aiuto che potesse cambiare il corso della loro vita.

    «Buonasera a tutti.» Lily lanciò un'occhiata all'orologio sulla parete, notando con piacere che mancava ancora qualche minuto all'inizio della seduta. «Continuate pure a chiacchierare. Sono un po' in anticipo, così daremo a tutti la possibilità di arrivare prima dell'inizio.»

    Tirò fuori dei documenti dalla cartelletta e fece un rapido conteggio dei presenti, spuntando i nomi sulla sua lista e sistemando degli opuscoli sull'autostima che, volendo, avrebbero potuto prendere. Sorrise calorosamente quando una nuova partecipante dall'aria molto nervosa entrò nella sala. La nuova arrivata batté le palpebre, guardandosi nervosamente intorno, e Lily provò un moto di simpatia per la sconosciuta. Ammirando il passo che la donna stava compiendo, attraversò subito la sala per andarle incontro.

    «Mi chiamo Lily» si presentò, porgendole la mano. «Benvenuta a un Nuovo Inizio.»

    «Amanda» rispose la donna. «Non sapevo se fosse necessario un appuntamento.»

    «Non qui. Occorre solo che compili un modulo e poi potrà prendere un caffè e incominciare a conoscere qualcuno dei presenti. Siamo un gruppo molto amichevole.»

    Aiutare Amanda a compilare il modulo richiese un po' più tempo del consueto. Lily apprese che la donna aveva perso parecchio peso di recente e, dopo il fallimento del proprio matrimonio, anche quella poca fiducia in se stessa che possedeva. Tuttavia, intuì che dietro la facciata di timidezza si nascondeva una personalità forte che presto sarebbe potuta emergere.

    «Bene, abbiamo finito.» Lily si fece riconsegnare il modulo da Amanda e stava per suggerirle di servirsi da bere quando la sua attenzione fu catturata dall'uomo che stava entrando in quel momento.

    Il primo pensiero fu che doveva essersi smarrito.

    In realtà, non sembrava smarrito. Tutt'altro. Uomini come quello fermo sulla soglia non erano tipi da riunioni di gruppo sull'autostima organizzati dal centro ricreativo locale.

    No, uomini del genere appartenevano al mondo delle riviste patinate o... Lily deglutì, arrossendo al pensiero... dei sogni erotici molto segreti.

    Era sicura di averlo già visto da qualche parte, ma allo stesso tempo ne dubitava perché, in quel caso, si sarebbe ricordata esattamente il momento e il luogo.

    Quell'uomo era splendido.

    Alto, asciutto e bellissimo, con i capelli bruni dal taglio perfetto e gli occhi azzurro ghiaccio che in quel momento si guardavano intorno nella sala. Asciutto ma non magro, concluse Lily quando lui si tolse la giacca e scosse via le gocce di pioggia. Sotto la camicia bianca si vedeva che il corpo era vigoroso e muscoloso. La sua presenza era così autorevole che tutte le teste si girarono a guardarlo mentre indugiava un momento, reggendo la giacca come se si aspettasse che qualcuno andasse a prendergliela.

    E qualcuno lo fece realmente!

    Jinty, la casalinga che fino a poco tempo addietro beveva aranciata con vodka a colazione, si precipitò a prendergli la giacca e ad appenderla a un attaccapanni mentre tutti gli altri, compresa Lily, fissavano ammirati quell'Adone che non apparteneva sicuramente a quel quartiere periferico.

    «Posso aiutarla?» Lily si sforzò di comportarsi come con qualsiasi altro nuovo arrivato, andandogli incontro e cercando di metterlo a proprio agio, nonostante quell'uomo non sembrasse affatto a disagio.

    Trasudava sicurezza da ogni poro. Era a Lily che tremavano le gambe mentre gli porgeva la mano. «Sono Lily Harper.»

    «Allora sono nel posto giusto» rispose lentamente lo sconosciuto. «Sono qui per partecipare al gruppo un Nuovo Inizio.»

    «Oh!» Lily batté le palpebre, poi si corresse, cercando d'immaginare che cosa mai l'avesse condotto al gruppo. «Bene, allora benvenuto» mormorò, continuando stringergli la mano. «Deve soltanto compilare un modulo.»

    «Certamente.»

    Lily liberò la mano dalla sua stretta e, nascondendo il turbamento, si diresse verso il tavolo e gli porse il blocco dei moduli. Solo che era turbata... e parecchio!

    Aveva anche un profumo divino, pensò, distogliendo lo sguardo da quei penetranti occhi azzurri e da quel viso troppo bello. «Le serve una penna?»

    «Sì, grazie.» L'uomo fissò la penna mangiucchiata che gli veniva offerta e poi, senza proferire una parola, la rifiutò, dirigendosi verso la propria giacca e tirandone fuori una che indubbiamente trovava più adatta, prima di tornare al tavolo dove Lily si era seduta. La conversazione riprese nella sala, anche se più smorzata, poiché tutti tendevano l'orecchio nel tentativo di carpire le sue risposte mentre Lily lo aiutava a compilare il modulo.

    «Non è necessario che scriva il cognome o l'indirizzo» esordì Lily, «anche se richiediamo il codice postale.»

    «Bene.» L'uomo era seduto accanto a lei con le gambe accavallate e il blocco appoggiato su una coscia. «A proposito, mi piacciono i suoi sandali» commentò. Riusciva evidentemente a compilare il modulo e a osservare con occhio esperto i piedi di Lily.

    «Grazie.» Lily tossì, arrossendo, mentre cercava di concentrarsi sul modulo. «Richiediamo anche il livello di stipendio... se rientra in una delle tre categorie più elevate...»

    «È così» l'interruppe lui.

    «Allora in quel caso...» Lily tossicchiò nuovamente. Detestava più di ogni altra cosa discutere di denaro. «Vorremmo sapere se sarebbe disposto a contribuire al costo della seduta... in base alla categoria a cui appartiene...»

    «La più elevata.» L'uomo lanciò un'occhiata al modulo. «Senza dubbio.»

    «Allora chiediamo un contributo di cinquanta dollari, ma può sempre pagare la prossima volta se stasera non ha il denaro con sé, e se per qualche ragione il denaro fosse un problema, questo non deve impedirle di venire alle sedute... è un contributo volontario.»

    «Non è un problema.» L'uomo prese di tasca un sottile portafoglio e tirò fuori una banconota.

    «Le preparo una ricevuta.»

    «Non è necessario.» Riprese a compilare il modulo mentre Lily, ignorandolo, scriveva la ricevuta. «Mi spieghi una cosa» continuò, aggrottando le sopracciglia. «Perché se qualcuno ha uno stipendio elevato gli offrite comunque la possibilità di non pagare? Non ha senso economicamente.»

    «Questa non è una società a fine di lucro.» Lily sorrise. «Un Nuovo Inizio è un programma finanziato dalla comunità e aperto a tutti, ricchi e poveri. In ogni modo, per quanto ne so...» S'interruppe, ma l'uomo non smise di fissarla.

    «Continui.»

    «Be', potrebbe essere appena uscito dal casinò dopo aver perso tutto. O gli affari potrebbero essere andati a rotoli. Ci sono molte ragioni per cui le persone si ritrovano in gruppi come questo, e sicuramente non sta a me giudicare le condizioni soltanto in base alla casella che spunta.»

    «Lieto di sentirlo.» L'uomo guardò accigliato l'ultima parte del modulo. «Che cosa volete sapere esattamente qui?»

    «Come suggerisce la domanda, cerchiamo di capire che cosa l'ha portata a un Nuovo Inizio.»

    Lui scrollò le spalle. «Mi è stato consigliato.»

    «Allora, che cosa spera di trovare utile nel nostro gruppo?» Lily sorrise pazientemente. «La maggior parte delle persone vengono qui per una ragione. Sperano di cambiare la propria esistenza o cercano una guida che li aiuti a raggiungere un traguardo. Mi aiuterebbe sapere che cosa spera di ottenere...» S'interruppe mentre l'uomo ricominciava a scrivere. Non ne era sicura, ma le sembrò di notare un lieve sogghigno sulla sua bocca mentre finiva di compilare il modulo e glielo porgeva.

    «Grazie» mormorò Lily, evitando di proposito di guardare quello che aveva scritto, nonostante morisse dalla voglia di farlo. «Ecco qui la sua ricevuta. Fra circa cinque minuti ci sposteremo nella sala delle riunioni. Se prima di cominciare gradisce un caffè, si serva pure.» Gli indicò il contenitore per le bevande, ma lui scosse la testa.

    «Solo un po' d'acqua ghiacciata, grazie.»

    Stava sicuramente scherzando! Dalla sua espressione, tuttavia, Lily capì che lui si aspettava che si alzasse e andasse a prendergliela. Evidentemente era abituato ad avere persone che si precipitavano a ubbidire ai suoi ordini.

    Be', non lì!

    Questa volta fu Lily a scuotere la testa, riuscendo a mantenersi seria mentre rispondeva a quella ridicola richiesta.

    «C'è una fontanella dell'acqua nell'ingresso.» Gli sorrise. «Prenda pure un bicchiere di plastica!»

    Hunter.

    Lily fissò la calligrafia stravagante, cercando di ottenere qualche notizia in più dal breve riassunto sul modulo. Aveva 32 anni, proveniva da uno dei quartieri più eleganti della città e guadagnava in modo esorbitante. Non che la cosa la sorprendesse. Tutto in lui sapeva di eccesso, dal taglio ricercato del vestito che metteva in risalto il corpo scultoreo, al luccicante orologio d'oro al polso, al mucchio di banconote da cui aveva preso i cinquanta dollari. Perfino quei gelidi occhi azzurri suggerivano eccessi. Erano leggermente arrossati e li aveva strizzati mentre compilava il modulo. Forse si stava riprendendo da una di tante notti passate a far baldoria, pensò Lily.

    Hunter Myles.

    Anche se

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