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Seduzione a tempo: Harmony Destiny
Seduzione a tempo: Harmony Destiny
Seduzione a tempo: Harmony Destiny
Ebook188 pages2 hours

Seduzione a tempo: Harmony Destiny

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About this ebook

Patto milionario 2/3
Successo e segreti non sono mai stati così appassionatamente legati.
Disposta a tutto pur di non andare da sola al matrimonio della sorella, Andrea Payne decide di pagare uno sconosciuto incontrato in un bar perché si finga il suo fidanzato, ricevendo un sonoro NO come risposta. Il giorno dopo, scopre che l'affascinante uomo che l'ha rifiutata è Gage Fleming, lo stesso che l'ha appena assunta per salvare la sua azienda. Per non farla scappare, Gage acconsente di accompagnarla, ma quando il loro inganno si tramuta in vera passione è il momento di fare una scelta: interrompere subito la relazione o lasciarsi trasportare dal desiderio.
LanguageItaliano
Release dateMar 20, 2020
ISBN9788830512092
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    Seduzione a tempo - Jessica Lemmon

    successivo.

    1

    Il candidato numero sette non stava andando bene.

    Andrea Payne abbassò le palpebre mentre il dottor Christopher Miller continuava a blaterare, quasi adorasse ascoltare la propria voce. Di questo passo l'inferno si sarebbe congelato e Satana avrebbe vinto la medaglia d'oro nel pattinaggio artistico prima che lei trovasse l'accompagnatore giusto per il matrimonio di sua sorella.

    Sua sorella Gwen era la penultima a sposarsi, e adesso rimaneva solo Andy a doverlo ancora fare. Non che Andy fosse mai andata anche solo vicina a scendere lungo la navata centrale di una chiesa per raggiungere l'altare, ma questo matrimonio avrebbe ampliato ulteriormente il gap che la separava dalle sorelle già sposate e da quella che lo sarebbe stata a breve.

    Anni fa, quando si era trasferita a Seattle, Andy aveva deciso che non le serviva un uomo. Anzi, non le serviva proprio nessuno. In pratica, aveva deciso che nella vita le bastavano le conquiste professionali.

    Solo che nella sua famiglia, il successo in amore valeva più di quello nel mondo degli affari, e di questo non aveva che da biasimare la madre, Estelle Payne, ex Miss Ohio. Andy, comunque, ai rapporti sentimentali preferiva quelli con i clienti che pagavano bene. In fin dei conti, anche se non di tipo matrimoniale, anche con loro c'era un contratto, no?

    Riportando l'attenzione sul suo accompagnatore, si rese conto che l'aveva già annoiata a morte. Era un peccato che fra loro non funzionasse. Sulla carta, Christopher aveva tutto ciò che cercava in un compagno da esibire al matrimonio della sorella. Era un medico affermato, vestiva in modo impeccabile, si presentava bene ed era a suo agio quando parlava di se stesso.

    Fin troppo a suo agio.

    «E così, grazie a una diagnosi precoce, sono riuscito a salvare il paziente, in fin dei conti non facendo altro che il mio lavoro.» Lui inarcò le sopracciglia e strinse le labbra cercando di apparire modesto. «Eh, è stato fortunato ad aver trovato me.»

    Alla faccia della modestia.

    Per risolvere l'emergenza, nell'ultimo mese e mezzo Andy aveva provato a rivolgersi ai suoi ex, che in totale erano solamente tre, prima di far ricorso a un'app di incontri che aveva portato ad altri tre fallimenti e, infine, al presente Christopher, a sentir lui una specie di manna caduta dal cielo per chiunque lo incontrasse.

    Andy terminò il suo chardonnay e richiamò il cameriere perché provvedesse a rabboccarle il bicchiere. Nel frattempo, il suo cavaliere continuava imperterrito a tessere le proprie lodi.

    «Non era la prima volta che mi toccava asportare un brutto neo. Sono sempre battaglie più complicate di quanto si possa immaginare.»

    Lei inspirò dal naso e sfoderò quello che si augurava fosse un sorriso intelligente mentre studiava furtivamente l'ambiente circostante. In precedenza, aveva notato un terzetto al banco del bar, e lo sguardo le corse di nuovo in quella direzione. Il trio era formato da una coppia che non aveva smesso un attimo di fissarsi e da un terzo uomo che era con loro ma che pareva tagliato fuori dal cerchio magico. Andy aveva immaginato stesse aspettando un'amica ma poi lo aveva colto impegnato a flirtare con la barista. Forse era lei la sua ragazza, anche se non pareva esserci una gran confidenza fra loro.

    Osservare la gente era uno dei passatempi preferiti di Andy. Le piaceva farsi dei film su degli sconosciuti, mettendo alla prova le sue doti di osservazione. Avrebbe solo voluto che ci fosse un modo per scoprire se il suo istinto la azzeccava o meno.

    Il single al bar era bello. Con i capelli castano chiari un po' ribelli, come se avessero bisogno di un taglio, e un'ombra di barba a velargli il mento, era l'opposto dell'impeccabile Christopher. Infatti, dove Christopher pareva un manichino in completo firmato Brooks Brothers, il tizio al banco indossava un'informale camicia a scacchi con le maniche arrotolate fino al gomito. Stava bevendo una birra, se non vedeva male una India Pale Ale, e questo particolare glielo fece andare ancor più a genio.

    «Andy?»

    Lei spostò l'attenzione su Christopher, che era la versione mora e meno accattivante di Chris Hemsworth. Non male per una ragazza che era disperatamente alla ricerca di un partner, eppure c'era qualcosa nel bravo dottore che non la convinceva. In particolare, quell'insopportabile boria.

    Come avrebbe potuto affrontare un matrimonio distribuito su quattro giorni pieni insieme a lui?

    «Ti eri persa.» Lui sorrise in modo affettato e riprese il resoconto dell'ultimo trionfo medico, come se si rivolgesse a una ragazzina tarda di comprendonio. Non sapeva nemmeno cosa facesse per vivere lei. Semplicemente, non glielo aveva chiesto. Se quel pallone gonfiato avesse saputo su chi stava cercando di far colpo, forse avrebbe chiuso un po' il becco.

    Andy si domandò cosa diamine avrebbe detto Christopher se avesse saputo di aver di fronte Andy Payne, maga del marketing, sultana delle vendite e ricercatissima quanto inafferrabile figura professionale.

    In teoria, tutti la credevano un uomo. Aveva tenuto segreta la sua identità, comprese le molte testate cui aveva concesso interviste online.

    The New York Times.

    Forbes.

    Fortune.

    Payne, che era nota per aver rimesso in carreggiata diverse società, nella sua carriera ormai quinquennale era riuscita ad attirare l'attenzione altrui grazie a un sito web essenziale e senza informazioni di carattere personale che potessero in qualche modo identificarla. Quando si presentava in una ditta, chiaramente scoprivano che era una donna, ma ormai il contatto era già stabilito... e avevano firmato un accordo di riservatezza.

    Il primo tentativo fatto di mettere in piedi un'attività presentandosi per la donna che era aveva prodotto come risultato che i clienti maschi erano stati restii a pagare i suoi servizi per quello che valevano.

    Così aveva assunto una nuova identità. Da Andrea era diventata Andy, e poi aveva lasciato che i clienti ipotizzassero di avere a che fare con un maschio perché l'equivoco giocasse a suo favore.

    «Non che necessiti di un'altra casa a Tahiti.» Christopher si appoggiò allo schienale della sedia e le rivolse un sorriso compiaciuto. A quanto pareva quello era il segnale perché lei svenisse o comunque rimanesse a bocca aperta.

    Be', aveva già perso abbastanza tempo. Prima con i suoi ex e adesso con la Find Love app. Il matrimonio era fra due settimane e non c'era spazio per un altro giro di fallimentari colloqui mascherati dietro la definizione di appuntamenti con potenziali anime gemelle.

    Andy odiava ammetterlo, tuttavia in un angolo profondo del suo cuore, avrebbe tanto voluto essere come le sorelle per ottenere l'approvazione e le lodi della madre. Non che volesse necessariamente essere inclusa, però si auspicava di non essere esclusa. Questo significava mostrarsi almeno all'apparenza accompagnata da un fidanzato per evitare osservazioni pungenti da parte dei parenti come quella fatta da sua cugina al matrimonio di Carroll.

    Oh, quanto vorrei avere il coraggio di presentarmi sola a un matrimonio. Personalmente, se non avessi avuto qualcuno al mio fianco, credo proprio che sarei rimasta a casa.

    Così non le bastava avere un accompagnatore qualsiasi. Niente affatto. Andy voleva qualcuno che lasciasse il segno e che facesse morire sul nascere quel genere di commenti.

    Purtroppo, per quanto fosse convinto di essere irresistibile, Christopher non rispondeva alla sua idea di accompagnatore appropriato da sfoggiare alle nozze. Solo che non aveva altro. Inutile girarci intorno.

    «Christopher. Ho scelto il tuo profilo perché ho bisogno di un cavaliere per il matrimonio di mia sorella. È una cosa di tre notti e quattro giorni a Crown, Ohio. Il tuo biglietto aereo sarà pagato e così pure la tua stanza singola in albergo. Dovrai farmi da accompagnatore, fingendo di trovare divertente tutto ciò che dirò, e facendo colpo su mio padre e mia madre. Ho già visto che sei un fenomeno a vantare i tuoi pregi però dovrai dimostrare che ti rendi conto che esisto anch'io. Sei disposto ad accettare l'incarico che ti ho illustrato o intendi chiuderla qui?»

    Lui la osservò con espressione incerta. «Dici... dici sul serio?»

    «Sono seria come un attacco cardiaco, argomento che peraltro mastichi perfettamente.»

    «Vuoi che finga di essere il tuo fidanzato?»

    «Esatto.»

    «A un matrimonio?»

    «Sì.»

    Lui si protese e inarcò un sopracciglio, storcendo le labbra come se stesse valutando i pro e i contro del viaggio in Ohio.

    Andy si sentiva le mani sudate. Non perché fosse eccitata dal dottore, ma perché la sua ricerca forse era giunta a un punto d'arrivo.

    Poi l'idiota la raggelò, domandandole: «Almeno faremo sesso?».

    Sì, nei tuoi sogni.

    «Buonanotte, Christopher. Al conto ci penso io.»

    «Aspetta, Andy...»

    Lei gettò venti dollari sul tavolino per pagare le consumazioni e si voltò. Un salto nella toilette riservata alle donne, poi sarebbe tornata a casa e...

    E cosa?

    Aveva esaurito le opzioni. Non aveva alcun amico con cui era abbastanza in confidenza a cui rivolgersi. Diamine, non aveva nemmeno un'amica intima che potesse aiutarla a buttar giù un piano B. Ciò che aveva erano soldi e prestigio.

    Il solo pensiero di presentarsi al matrimonio di Gwen da sola la seccava. Si rifiutava di darsi per vinta. Non rientrava nella sua natura. Tuttavia c'era anche un'altra non trascurabile ragione per cui era preferibile che arrivasse con un compagno al fianco.

    Sapendo che uno dei suoi ex era stato invitato, si era addirittura abbassata al punto di chiamarlo per sondare il terreno, venendo a sapere che faceva già coppia con una delle migliori amiche di Gwen nonché sua damigella.

    Matthew Higgins l'aveva salutata come se non si fossero mai separati. Bene, bene, bene, si era detta lei, dimenticando che all'epoca della loro relazione lui l'aveva denominata la Regina di Ghiaccio.

    Grazie a Dio non aveva fatto in tempo a chiedergli di farle da accompagnatore e, quando aveva saputo che era già impegnato, si era giustificata dicendo che le era venuto in mente di punto in bianco e che aveva voluto sentirlo per vedere come stava. Quindi aveva buttato lì un paio di frasi e si era affrettata a chiudere la chiamata prima di sentirsi morire per l'umiliazione.

    Giunta al doppio lavandino dei servizi, frugò nella borsetta alla ricerca del lucidalabbra che però doveva aver dimenticato di mettere nella pochette. Sospirò avvilita. Era stato un mese davvero difficile.

    Quando usciva con Matt, era stata sicura che prima o poi avrebbero finito per sposarsi. Questo prima che lui cominciasse a prenderla ripetutamente in giro per la sua mancanza di calore. Avrebbe voluto contestare quell'affermazione, poi, però si era fatta un esame di coscienza. Non era spumeggiante come Gwen. Né spavalda come Kelli. Non era alla moda come Ness. Né atletica come Carroll. In pratica, essendo una delle cinque figlie femmine della famiglia Payne, sia pur non ufficialmente, Andy era la pecora nera. Non a caso, era rimasta l'unica ancora single.

    Nonostante tutta la sicurezza e risolutezza che sfoderava sul lavoro, nei rapporti di coppia era una frana.

    Arrendersi, però, non rientrava nel suo vocabolario.

    Sbirciò nella fessura fra le due ante battenti della porta della toilette delle signore e vide Christopher che lasciava il bar. Grazie al cielo. Inoltre, notò che i suoi venti dollari erano ancora sul tavolino, il che era già un passo avanti. L'ultimo tizio che aveva incontrato si era preso anche i soldi prima di filarsela, e lei aveva dovuto pagare il conto una seconda volta.

    Eh, non erano molti gli uomini onesti rimasti in questa città. E, forse, nel mondo in generale.

    «Non posso prendermi l'ennesimo bouquet senza avere accanto qualcuno» sussurrò fra sé. Per quanto fosse umiliante afferrare quel dannatissimo mazzo floreale che le sorelle lanciavano immancabilmente verso di lei, niente era peggio di tornare a tavola con i fiori in mano e nessun fidanzato nei paraggi. Gli altri invitati la guardavano con commiserazione, come se fosse destinata a morire sola.

    Lo sguardo si spostò sul tizio attraente al bancone del bar. Se le sue osservazioni erano esatte, doveva essere single. E, da come faceva il cascamorto con la barista, significava che era a caccia.

    Avvicinarlo sarebbe stato un azzardo, tuttavia doveva provarci. Forse, invece di portarsi a casa la graziosa barista, il tipo avrebbe accettato di accorrere in soccorso della donna dal cuore simile a un ghiacciolo e alla disperata ricerca di un uomo da sfoggiare al matrimonio che lo stava spiando dai bagni del locale.

    Probabilmente, non sarebbe andata così.

    Andy, però, non si dava mai per vinta.

    Uscita dai servizi, lo osservò e notò che era solo. Aveva un taglio di capelli che gli dava un'aria estremamente giovanile, ma la mascella decisa e le spalle ben piantate parevano urlarle che quello che stava fissando era un uomo con la U maiuscola. Per l'appunto, era rimasto solo. Il che significava che la coppia con cui era fino a poco prima se ne era andata altrove.

    Ecco dunque la sua chance.

    Forse l'ultima che le si sarebbe presentata.

    «Soldi» borbottò tra sé.

    Non c'era tempo per una chiacchierata per rompere il ghiaccio, seguita da una frase casuale tipo: E così, siccome mia sorella si sposa

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