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Dolci evasioni per la principessa: Harmony Collezione
Dolci evasioni per la principessa: Harmony Collezione
Dolci evasioni per la principessa: Harmony Collezione
Ebook165 pages1 hour

Dolci evasioni per la principessa: Harmony Collezione

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About this ebook

Sette giorni nei panni di un'altra. Soltanto sette giorni...

Layla, principessa di Ishla, non desidera altro che vivere una settimana lontano dalla sua gabbia dorata, per essere finalmente libera di fare tutto ciò che le è vietato a palazzo:

1. Godersi una cena romantica.

2. Ballare per tutta la notte.

3. Baciare un uomo affascinante.

E quando arriva in Australia scopre che c'è un uomo perfetto per aiutarla a realizzare il suo sogno...

Mikael Romanov non riesce a restare indifferente davanti alla splendida Layla. Capisce subito che farà di tutto per proteggerla, il problema è sapere se riuscirà a proteggerla da se stesso.

LanguageItaliano
Release dateNov 20, 2015
ISBN9788858942314
Dolci evasioni per la principessa: Harmony Collezione
Author

Carol Marinelli

Nata e cresciuta in Inghilterra, ha conosciuto il marito durante una vacanza in Australia.

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    Book preview

    Dolci evasioni per la principessa - Carol Marinelli

    Titolo originale dell’edizione in lingua inglese:

    Protecting the Desert Princess

    Harlequin Mills & Boon Modern Romance

    © 2014 Carol Marinelli

    Traduzione di Leonora Sioli

    Questa edizione è pubblicata per accordo con

    Harlequin Books S.A.

    Questa è un’opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o

    persone della vita reale è puramente casuale.

    Harmony è un marchio registrato di proprietà

    Harlequin Mondadori S.p.A. All Rights Reserved.

    © 2015 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano

    eBook ISBN 978-88-5894-231-4

    www.harlequinmondadori.it

    Questo ebook contiene materiale protetto da copyright e non può essere copiato, riprodotto, trasferito, distribuito, noleggiato, licenziato o trasmesso in pubblico, o utilizzato in alcun altro modo ad eccezione di quanto è stato specificamente autorizzato dall’editore, ai termini e alle condizioni alle quali è stato acquistato o da quanto esplicitamente previsto dalla legge applicabile. Qualsiasi distribuzione o fruizione non autorizzata di questo testo così come l’alterazione delle informazioni elettroniche sul regime dei diritti costituisce una violazione dei diritti dell’editore e dell’autore e sarà sanzionata civilmente e penalmente secondo quanto previsto dalla Legge 633/1941 e successive modifiche.

    Questo ebook non potrà in alcun modo essere oggetto di scambio, commercio, prestito, rivendita, acquisto rateale o altrimenti diffuso senza il preventivo consenso scritto dell’editore. In caso di consenso, tale ebook non potrà avere alcuna forma diversa da quella in cui l’opera è stata pubblicata e le condizioni incluse alla presente dovranno essere imposte anche al fruitore successivo.

    1

    «Principessa Layla, è emozionata per...»

    Layla aspettò con pazienza mentre la ragazzina sullo schermo del computer cercava di trovare le parole più adatte.

    Tramite connessione video, la principessa Layla parlava periodicamente alle bambine e alle ragazzine di Ishla, per incoraggiarle a studiare l’inglese e a impegnarsi nello studio. Dedicando a ogni classe un’ora, riusciva a comparire virtualmente in ognuna di esse almeno una volta al mese. Le piaceva conversare con le giovani studentesse ed era felice che quel progetto stesse riscuotendo tanto successo.

    «Principessa Layla» ricominciò la ragazzina, «è emozionata all’idea di andare in Australia con il principe Zahid e la principessa Trinity, per la loro luna di miele?»

    Appena vennero pronunciate quelle parole, luna di miele, l’intera classe scoppiò a ridere e Layla dovette trattenersi per non unirsi alla loro risata.

    La classe era costituita da bambine di dieci anni, tutte grandi ammiratrici dell’affascinante principe e della sua splendida moglie inglese e tutte interessate al tema matrimonio.

    E luna di miele, ovviamente.

    «Brava, ti sei espressa molto bene» si complimentò Layla, quando in classe tornò il silenzio. «La domanda era formulata in maniera corretta. E, sì, sono emozionata e felice all’idea di partire con mio fratello e sua moglie per Sydney. Sapete che questa è la mia ultima ora di lezione prima di salire sull’aereo reale, questa sera?»

    Il matrimonio di Zahid e Trinity era stato un evento che tutti a Ishla avevano seguito con grande partecipazione, nonostante poco prima della cerimonia fosse stata divulgata la scioccante notizia che la sposa era già incinta.

    Layla era solita rispondere nel modo più esauriente possibile a chi le rivolgeva domande in maniera educata. Quando le erano state chieste informazioni riguardo alla gravidanza di Trinity, però, si era sentita a disagio. Non tanto perché si trattasse di un argomento delicato a Ishla, quanto piuttosto perché non conosceva le risposte.

    Era stato allora che si era resa conto che non poteva continuare a essere così ingenua e che doveva uscire dagli stretti confini del suo bel palazzo per scoprire che cosa ci fosse al di fuori. In realtà aveva sempre sognato di fare un viaggio lontano da Ishla, tanto che, prima ancora di sapere chi avrebbe sposato suo fratello, Layla lo aveva convinto a permetterle di accompagnarlo in luna di miele. In quanto futuro re, in effetti, Zahid non avrebbe potuto dedicarsi completamente alla moglie e così era stato deciso che Layla sarebbe partita con gli sposi per tenere compagnia, appunto, alla consorte di Zahid.

    Ora, però, sapendo quanto fossero innamorati, Layla aveva la sensazione che Zahid e Trinity avrebbero preferito partire da soli. Lei, tuttavia, non aveva alcuna intenzione di rinunciare alla possibilità di realizzare il suo grande sogno, e non se ne sentiva affatto in difetto.

    O forse sì.

    Il suo senso di colpa, però, non dipendeva dal fatto che sarebbe stata di troppo, quanto piuttosto dall’idea di ciò che aveva deciso di fare una volta arrivata in Australia.

    «Principessa Layla ha paura?» le chiese un’altra ragazzina.

    «Un po’» rispose lei, anche se in realtà era letteralmente terrorizzata. «Dopotutto non sono mai uscita da Ishla e non so che cosa aspettarmi. Sono anche molto contenta, però. Sarà una grande avventura ed era da tanto tempo che desideravo fare questo viaggio.»

    «Principessa Layla...»

    Le mani di tutte le bambine erano alzate. Le sue studentesse la adoravano e proprio per poter parlare con lei, si impegnavano molto a scuola e facevano sempre i compiti. Layla avrebbe voluto rispondere a ogni loro domanda, ma prima di partire doveva incontrare suo padre, il re Fahid, e così dovette terminare la lezione.

    «Purtroppo non c’è più tempo per chiacchierare. Che ne dite, invece, di augurarmi buon viaggio?»

    Le bambine la accontentarono facendola sorridere.

    «Le mancheremo?» le domandarono.

    Layla alzò l’indice e il pollice, tenendoli a poca distanza tra loro. «Così» rispose, ma quando le bambine protestarono, Layla aprì le braccia più che poté. «O forse così! Sapete che mi mancherete da qui fino alla luna.»

    Avrebbe sentito davvero la loro mancanza, rifletté lei poco più tardi, mentre era sdraiata sul letto a pancia in giù, davanti al computer.

    Chissà se suo padre le avrebbe permesso di insegnare ancora, dopo che...

    Alt. Layla si impose di non pensarci. Qualsiasi sarebbero state le conseguenze delle sue azioni, le avrebbe subite.

    Avrebbe avuto una settimana di totale libertà. Il resto, per ora, non contava.

    Certo, la spaventava da morire l’idea di salire su un taxi da sola, a Sydney, ma aveva visto innumerevoli video al computer ed era sicura che avrebbe saputo come comportarsi.

    Adorava il suo computer!

    Il re Fahid stava invecchiando e, anche se nessuno doveva saperlo a Ishla, era molto malato, quindi non riusciva più a tenerla sotto controllo come faceva in passato e non si era minimamente reso conto del fatto che il computer le aveva aperto un mondo intero.

    Layla aveva sempre vissuto una vita molto protetta, non le era mai stato consentito di avere un telefono né di guardare la televisione.

    Le era stato concesso di usare il computer solo perché era lo strumento che le permetteva di insegnare e il re Fahid aveva visto in quell’attività un modo per tenerla occupata e lontano dai guai.

    Layla aprì la pagina che aveva studiato attentamente per settimane, vale a dire da quando aveva scoperto quale sarebbe stata la meta della luna di miele di Zahid e Trinity.

    Eccolo!

    Sorrise di fronte al suo viso dai lineamenti decisi, duri.

    Mikael Romanov era, secondo quanto Layla aveva letto, un affermato avvocato penalista, e uno dei più conosciuti in Australia. Russo d’origine, aveva studiato in Australia, dove si era fatto conoscere per il suo temperamento caparbio e spietato, che molto spesso gli aveva consentito di vincere cause in apparenza impossibili.

    Ottimo, pensò Layla. Per tenere testa a Zahid e, eventualmente, al re, il signor Romanov avrebbe dovuto fare appello a tutta la propria determinazione.

    Secondo le ultime notizie, al momento era impegnato nella difesa di un uomo accusato di avere assassinato la propria compagna.

    Layla aveva seguito il caso con interesse, leggendo gli aggiornamenti sul computer ogni sera, prima di addormentarsi.

    Adorava gli ultimi video caricati, nei quali Mikael usciva dal tribunale e camminava in mezzo ai giornalisti che lo assalivano di domande. Tutti si chiedevano come potesse difendere un mostro, ma a lui non importava.

    Forse gli avrebbe fatto piacere concentrarsi su questioni familiari e prendersi una pausa da quel terribile caso. Perché, in effetti, Mikael non sembrava contento di doversene occupare. Non c’era una sola fotografia nella quale Mikael Romanov sorridesse.

    Layla fu percorsa da un brivido mentre ingrandiva un’immagine del suo viso. Le sue labbra avevano un aspetto così dolce, a dispetto della sua espressione seria.

    Aveva capelli neri che risaltavano sulla carnagione pallida, ed era sempre elegante, impeccabile. E la sua voce... Quella voce...

    Cliccò sul video di una sua intervista di un paio di anni prima. Mikael teneva testa al giornalista, parlando con quella voce decisa, profonda, che aveva il potere di ipnotizzarla.

    «Stia attento a quello che dice» affermava l’avvocato puntando l’indice verso il cronista. «Devo forse ricordarle che il verdetto è stato unanime?»

    Layla non lo aveva scelto per la sua bellezza, eppure più guardava le sue immagini, più informazioni scopriva su di lui e più sentiva il desiderio di conoscerlo. Guardò i suoi occhi grigi, occhi di ghiaccio, che però avevano la capacità di scaldarle il cuore.

    C’erano poi alcune immagini che, invece, non le piacevano affatto. Immagini in cui Mikael era circondato da splendide donne.

    Molte splendide donne.

    In una, Mikael era su uno yacht con un’avvenente signorina bionda in topless. O almeno Layla immaginava che fosse in topless visto che la parte del seno era oscurata.

    Piegò le labbra in un’espressione imbronciata, e poi si strinse nelle spalle.

    Suo fratello Zahid era stato ribelle da ragazzo.

    Lei non voleva seguire le sue orme. Desiderava solo divertirsi e sognare un po’.

    E ovviamente sarebbe tornata a Ishla vergine.

    Prima di sposare un uomo che non amava, sperava di poter fare solo alcune semplici cose. Chiuse il computer e si girò, sdraiandosi sulla schiena. Rimanere un’intera giornata a letto, per esempio, senza doversi vestire né parlare con qualcuno. Oppure godersi una cena romantica, una passeggiata mano nella mano e poi magari un ballo, cosa che era vietato fare a Ishla. E infine concludere la serata con un dolce bacio...

    Spalancò gli occhi quando si rese conto di avere immaginato di baciare Mikael Romanov.

    No.

    Layla si impose di togliersi dalla mente quel pensiero.

    Mikael era un mezzo per raggiungere un fine.

    E non era di sangue blu.

    Si mise di nuovo a pancia in giù e aprì il computer per controllare se per caso qualche altra principessa aveva in programma un viaggio in Australia, così magari avrebbero potuto incontrarsi, ma purtroppo non trovò notizie incoraggianti.

    Quando Jamila, la sua balia, bussò alla porta, Layla cliccò

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