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Peccati dal passato: Harmony Collezione
Peccati dal passato: Harmony Collezione
Peccati dal passato: Harmony Collezione
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Peccati dal passato: Harmony Collezione

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About this ebook

La stilista Rose Cavalliero sta fissando incredula l'uomo che pensava di non dover rivedere mai più. Alto, affascinante quanto pericoloso, dieci anni prima Nairo Moreno era tutto per lei, fino al momento in cui non si era trovata costretta a prendere una decisione che nessuna donna vorrebbe mai prendere. Ma ora lui è di nuovo lì, davanti a lei, quasi per uno scherzo del destino.

Creare l'abito da sposa per la sorella di Nairo farà decollare la sua carriera, Rose lo sa bene, quello che non può sapere invece è che accettare quell'offerta darà il via a una serie di eventi che cambieranno del tutto la sua vita, e proprio per mano dell'uomo che un tempo le ha spezzato il cuore.
LanguageItaliano
Release dateJul 20, 2017
ISBN9788858967775
Peccati dal passato: Harmony Collezione
Author

Kate Walker

Autrice inglese originaria della regione di Nottingham, ha anche diretto una libreria per bambini.

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    Book preview

    Peccati dal passato - Kate Walker

    successivo.

    Prologo

    La luna era alta in cielo e risplendeva fredda nell'oscurità mentre Rose scivolava fuori dalla porta e la richiudeva lentamente alle proprie spalle.

    Trasalì quando la sentì cigolare sui cardini, il rumore che sembrò lacerare il silenzio della notte.

    Si aspettava che qualcuno si svegliasse al piano superiore e la rincorresse come aveva fatto il suo patrigno tre mesi prima.

    Ma tutto taceva, sebbene lei sapesse che c'erano almeno una mezza dozzina di persone nascoste dietro le finestre sporche e screpolate del primo piano.

    Il chiarore della luna illuminava il sentiero che conduceva verso la strada e le impediva di inciampare nelle lattine di birra e nei sacchetti gettati a terra.

    Quei pochi minuti sembrarono un'eternità a Rose, che si aspettava da un momento all'altro di udire un movimento alle spalle, delle grida di qualcuno.

    Di una persona in particolare.

    Rose strinse i denti mentre si sforzava di non pensare all'uomo che stava lasciando.

    Le era sembrato il suo salvatore, era giunto in suo soccorso quando lei aveva bisogno.

    Le sembrava incredibile aver considerato quella casa fatiscente un rifugio sicuro dalle attenzioni indesiderate del suo patrigno.

    Era stato letteralmente come cadere dalla padella alla brace.

    «Oh, Jett...»

    Quel nome le uscì in un sussurro e rivide l'uomo davanti a sé, sdraiato sul materasso della camera da letto, i lunghi capelli neri che gli scendevano fino alle braccia olivastre dove lei si rannicchiava.

    Avevano sempre dormito in quel modo, anche dopo aver fatto l'amore appassionatamente.

    Lui sembrava sprofondare nel sonno, ma in realtà era un'impressione, perché bastava un solo movimento, un rumore leggero e si svegliava di scatto, i sensi all'erta.

    Quando lei si era alzata, lui si era mosso.

    Rose aveva mormorato che aveva bisogno di andare al bagno per liberarsi dal suo abbraccio.

    «Non ci mettere molto» le aveva ordinato lui.

    «Un minuto» aveva risposto lei, scuotendo i lunghi capelli rossi ondulati.

    In realtà stava per scappare.

    Era la sua unica possibilità di mettersi in salvo e non se la sarebbe lasciata sfuggire.

    Nonostante tutto ciò, sentiva un peso sul cuore mentre correva verso la strada e verso la propria salvezza.

    Avvertiva un senso di perdita per quello che pensava di avere, per quello che aveva sognato.

    Se solo...

    Non c'era più spazio per i dubbi.

    No, lei non avrebbe mai avuto un futuro al fianco di quell'uomo.

    Si era concessa anima e corpo a lui e aveva capito troppo tardi che tipo di persona fosse.

    Avrebbe dovuto rendersi conto che non era un cavaliere dall'armatura scintillante che l'aveva raccolta dalla strada.

    Ma si era sentita così sola e persa e così grata per l'aiuto che lui le aveva dato, che aveva chiuso gli occhi su tutto, finché non le era stato più possibile ignorare che Jett era coinvolto nel traffico di droga.

    Uno dei ragazzi che abitavano in quella casa era morto a causa sua e per quel motivo lei aveva deciso di scappare.

    Udì le auto avvicinarsi e comprese che la polizia stava per fare irruzione.

    Era stata lei a fornire le informazioni.

    Rose accelerò per prendere le distanze da quella che negli ultimi mesi era stata la sua casa.

    Era finita.

    Era riuscita a mettersi in salvo prima che fosse troppo tardi.

    1

    Nairo Roja Moreno scese dal suo jet privato e l'aria gelida gli sferzò il volto, facendogli socchiudere gli occhi.

    «Accidenti!» esclamò sollevando il bavero della giacca in cerca di riparo. «Sta piovendo.»

    Era più che normale.

    Si trovava in Inghilterra e sembrava che il clima avesse deciso di ricordargli quando detestasse quel luogo.

    Londra era la città dove un tempo lui aveva pensato di ricominciare tutto da capo e dove invece il suo cuore era stato infranto senza pietà.

    «No.»

    Scese la scaletta, sollevando il viso come a sfidare le intemperie.

    I ricordi che erano affiorati in lui non avevano nulla a che fare con le condizioni meteorologiche, non perché anche in quella maledetta casa un tempo aveva patito il freddo.

    Un freddo pungente e implacabile fatta eccezione per le volte in cui riusciva a convincere Red a infilarsi nel sacco a pelo con lui.

    Non era stato il freddo ad avere la meglio su di lui, era stato il tradimento di una persona che lui aveva ritenuto dolce e affidabile.

    L'aveva piantato in asso nel cuore della notte senza neanche dirgli una parola. Era letteralmente sparita.

    Nairo scosse la testa come per liberarsi da quei pensieri e salì sull'auto che lo stava aspettando.

    Non aveva avuto modo di mettersi a cercarla.

    Era stato troppo preso a dare una svolta alla propria esistenza e a tentare una riconciliazione con la sua famiglia.

    Era riuscito a ottenere una seconda opportunità e non aveva intenzione di rovinarla.

    Quel viaggio a Londra costituiva l'ultima parte del compito che si era prefissato.

    «Dacre Street» disse all'autista.

    Si augurava che l'uomo conoscesse la destinazione che si trovava in una zona che abitualmente Nairo non frequentava.

    Si appoggiò allo schienale e passò una mano fra i capelli umidi.

    Doveva portare a termine il proprio lavoro e mantenere la promessa che aveva fatto a Esmeralda.

    Aveva tanto per cui farsi perdonare da sua sorella e, con quell'ultima azione, l'avrebbe resa felice.

    A quel punto, non gli sarebbe rimasto altro da fare.

    Louise non avrebbe potuto scegliere giorno peggiore per stare a casa in malattia, si disse Rose, mentre si sistemava una ciocca di capelli color mogano dietro l'orecchio.

    A quanto pareva, la sua efficiente assistente aveva cominciato a sentirsi male il giorno precedente. Si capiva anche dallo stato della reception, dove l'agenda con gli appuntamenti del giorno era macchiata di caffè e diversi fogli erano sparsi alla rinfusa.

    In realtà Rose ricordava benissimo chi doveva presentarsi quel giorno.

    Il primo contatto era stato telefonico, la settimana precedente.

    Aveva chiamato l'assistente personale di Nairo Roja Moreno.

    «Nairo Roja Moreno» mormorò Rose.

    Il figlio maggiore di una famiglia aristocratica spagnola.

    Come mai voleva parlare con lei di un abito da sposa?

    Rose avrebbe voluto raccogliere informazioni su Internet riguardo a quell'uomo la sera prima, ma sua madre si era sentita male e lei aveva dovuto dedicarle tutto il proprio tempo e le proprie attenzioni.

    La mail di conferma le era sembrata un segno del cielo.

    Prendersi cura della madre aveva prosciugato le sue risorse mentali e fisiche.

    Non aveva avuto contatti di lavoro da troppo tempo, in parte a causa del suo matrimonio mancato e dello scandalo che ne era seguito.

    Era in arretrato con l'affitto della boutique e riusciva a malapena a pagare l'affitto di casa.

    Ma se quello spagnolo voleva davvero che lei creasse l'abito da sposa per la sorella insieme agli abiti delle damigelle e dei paggetti, forse Rose si sarebbe risollevata da quel momento critico.

    La sua reputazione ne avrebbe tratto giovamento, lei avrebbe avuto un po' di entrate e forse sarebbe anche riuscita a salvare la vita della madre.

    Joy stava combattendo una dura battaglia contro il cancro.

    Era debolissima, prostrata dalla chemioterapia, dall'operazione e stava cominciando lentamente a recuperare.

    Qualsiasi stress le sarebbe stato fatale.

    Rose aveva impiegato molto tempo a ricostruire il rapporto con la madre dopo la frattura di dieci anni prima e non riusciva a immaginare di poterla perdere così presto.

    Di lì a poco il suo aristocratico visitatore sarebbe arrivato.

    Rose guardò fuori, la strada battuta dalla pioggia incessante.

    Non era la giornata ideale per pensare a un abito da sposa estivo.

    Un'ondata di ricordi l'assalì e fu talmente violenta da farle cadere la penna di mano.

    «Accidenti!» esclamò e s'inginocchiò per raccoglierla da sotto la scrivania.

    Proprio in quel momento udì la porta che si apriva e una folata di aria fredda attraversò il locale.

    «Scusi, solo un attimo!»

    «Di niente.»

    Era la voce più sensuale che lei avesse mai sentito con un accento musicale.

    Come si chiamava quell'aristocratico spagnolo?

    Nairo qualcosa...

    D'un tratto, lei si rese conto dell'impressione che gli avrebbe fatto, rannicchiata per terra con il sedere per l'aria.

    Così si sollevò di scatto e sbatté forte la testa contro lo scaffale.

    Nairo avrebbe atteso anche più a lungo pur di godersi lo spettacolo di quei bei fianchi rotondi.

    Incrociò le braccia sul petto e si appoggiò alla porta, conscio del battito accelerato del proprio cuore.

    L'ultima cosa che aveva preso in considerazione era di poter indulgere in una breve avventura durante il suo viaggio in Inghilterra.

    C'erano così tante cose da organizzare in Spagna, doveva tenere conto di tutte le richieste della futura famiglia della sorella, quindi aveva considerato solo una breve assenza di un paio di giorni per sfuggire a tutta la tensione creata da quello che sarebbe stato il Matrimonio dell'Anno.

    La vista di quella bella donna gli stava facendo cambiare idea.

    Era trascorso troppo tempo da quando lui aveva tratto piacere dalla presenza di una donna nel suo letto.

    La lunga malattia del padre e la sua morte, l'impegno nelle imprese per risollevare le sorti della famiglia Moreno e per concludere il fidanzamento di Esmeralda e il suo futuro matrimonio gli avevano lasciato appena il tempo di respirare.

    D'un tratto l'idea di rilassarsi per qualche giorno diventava molto appetibile.

    La donna si sollevò e il sorriso sul volto di lui si gelò.

    Aveva i capelli rossi.

    Quella era come una maledizione per lui.

    Era un rosso scuro, quasi bronzeo e non chiaro come quello della donna che un tempo aveva rapito il suo cuore.

    Red...

    I ricordi minacciavano di riaffiorare.

    Aveva lottato a lungo contro di loro, li aveva ricacciati in un angolo remoto della mente perché non gli impedissero di ricostruirsi la vita.

    L'ultima cosa che voleva era che lo assalissero proprio mentre si ritrovava nuovamente in quella città.

    Scarlett.

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