Discover millions of ebooks, audiobooks, and so much more with a free trial

Only $11.99/month after trial. Cancel anytime.

Vincolo milionario: Harmony Jolly
Vincolo milionario: Harmony Jolly
Vincolo milionario: Harmony Jolly
Ebook184 pages3 hours

Vincolo milionario: Harmony Jolly

Rating: 0 out of 5 stars

()

Read preview

About this ebook

Il Club dei Milionari 2/3
Anche gli scapoli più attraenti e influenti devono arrendersi davanti all'amore.

Lys Theron e il milionario greco Takis Manolis non si conoscono, ma un'eredità da condividere li porta a essere inaspettatamente vicini, almeno per sei mesi così recita il testamento poi saranno liberi di scegliere cosa fare del prestigioso hotel che hanno ricevuto. Tuttavia, è interesse di entrambi far passare il lascito sotto silenzio, perciò si accordano per simulare un fidanzamento che giustifichi la loro nuova frequentazione. Ben presto, però, i sentimenti prendono il sopravvento: tra amore, calcolo e paura il legame a tempo troverà l'equilibrio e diventerà per sempre?
LanguageItaliano
Release dateAug 19, 2018
ISBN9788858986325
Vincolo milionario: Harmony Jolly
Author

Rebecca Winters

Tra le autrici più amate e lette dal pubblico italiano.

Read more from Rebecca Winters

Related to Vincolo milionario

Titles in the series (6)

View More

Related ebooks

Romance For You

View More

Related articles

Reviews for Vincolo milionario

Rating: 0 out of 5 stars
0 ratings

0 ratings0 reviews

What did you think?

Tap to rate

Review must be at least 10 words

    Book preview

    Vincolo milionario - Rebecca Winters

    successivo.

    1

    Isola di Creta, marzo

    Lys Theron arrivò in anticipo all'appuntamento con l'ispettore, al distretto di polizia di Heraklion.

    L'agente di turno alla reception la scrutò dalla testa ai piedi, con un'intensità che le provocò un certo disagio.

    Fin da quando era una ragazzina gli uomini, giovani o anziani, le rivolgevano occhiate di ammirazione, ma questa volta si trattava di qualcosa di diverso.

    Un mese prima era mancato improvvisamente Nassos Rodino, imprenditore alberghiero multimilionario di Creta, e lei e altre persone erano state più volte interrogate dalla polizia per chiarire le circostanze in cui era avvenuto il decesso.

    Nassos, ricco, attraente, sportivo, titolare del Rodino Luxury Hotel a Heraklion, era stato uno dei soggetti preferiti delle cronache dell'isola.

    Dopo il divorzio dalla moglie Danae, quattro mesi prima, qualcuno aveva insinuato che Nassos avesse una relazione con la ventiseienne Lys, di cui in passato era stato il tutore da quando lei aveva avuto diciassette anni.

    Lys aveva sofferto per la morte di Nassos e molte persone avevano dovuto fare fronte alle difficoltà causate dalla scomparsa improvvisa del loro datore di lavoro. I media, invece, si erano scatenati per amplificare pettegolezzi e sospetti, per imbastire una storia inesistente.

    Lys Theron aveva avuto una relazione segreta con il suo ex tutore? Era questo torbido particolare che aveva causato il divorzio fra Nassos e la moglie, e provocato la sua morte improvvisa?

    Queste domande, ovviamente senza risposta, non avevano fatto che aumentare le speculazioni.

    Alcuni maligni avevano addirittura ipotizzato che Lys avesse causato la morte di Nassos per ereditarne parte del patrimonio.

    Per il momento gli investigatori non avevano attribuito alcuna responsabilità. Tuttavia la causa del decesso di Nassos non era stata resa nota e quindi lei era ancora sospettata di averlo in qualche modo determinato.

    Anche quel giorno, quel sospetto crudele provocò a Lys una stretta al cuore. Fin dall'infanzia aveva voluto bene a Nassos come a un padre.

    Appena diciassettenne, il suo facoltoso padre di origine greca, Kristos Theron, proprietario di un hotel a New York City, era morto in un incidente con il suo aereo da turismo.

    Nel testamento Kristos aveva stabilito che in caso di morte il suo migliore amico ed ex socio in affari, Nassos Rodino, sarebbe diventato il tutore della sua unica figlia fino a quando non avesse raggiunto la maggiore età.

    Nassos era venuto spesso per affari a New York e Lys aveva imparato a considerarlo una specie di zio. Per quella ragione, alla morte del padre, aveva accettato di trasferirsi da Nassos a Creta.

    Solo allora aveva scoperto che Nassos e sua moglie erano una coppia infelice.

    Nessuno dei due le aveva mai accennato la ragione dei loro continui contrasti, ma quel particolare l'aveva afflitta parecchio perché ciò nonostante si era accorta che si volevano bene.

    La situazione era stata a dir poco complicata e lei aveva cercato di non aggiungere altri problemi.

    In realtà era avvenuto esattamente il contrario. I nuovi compagni di liceo avevano cominciato a rivolgerle inviti e darle appuntamenti. Nassos aveva cercato di scoraggiarli, etichettandoli come ragazzi viziati, figli di papà e altre definizioni poco lusinghiere.

    Danae aveva rincarato la dose, definendoli opportunisti, superficiali, playboy in erba, e questo non aveva fatto altro che aumentare la sua insicurezza, rammentò Lys. Al punto che aveva cominciato a pensare di non essere capace di attirare i ragazzi dotati di intelligenza e di altre buone qualità.

    A causa della rigida selezione operata dai suoi genitori adottivi, nessuna di quelle amicizie giovanili si era trasformata in qualcosa di più.

    Nonostante ciò, i reporter avevano spiato ogni suo movimento, fotografato e fatto commenti riguardo a ogni uomo con cui era stata vista in pubblico, sia durante momenti di svago che di lavoro.

    Più volte Lys si era chiesta cosa sarebbe successo se si fosse innamorata di un povero pescatore, uno di quelli che lavorava duramente per sbarcare il lunario.

    I suoi genitori adottivi e i reporter avrebbero approvato la sua scelta? O, al contrario, sarebbero rimasti scandalizzati?

    Spesso le capitava di sentirsi insicura, confusa, e il fatto di avere perso la madre quando aveva avuto solo nove anni, non l'aiutava certo a chiarire le idee.

    La disapprovazione di Nassos e Danae l'aveva fatta soffrire profondamente perché aveva desiderato molto il loro affetto, e adesso soffriva ancora di più per la morte improvvisa del patrigno e i sospetti infamanti seguiti alla sua scomparsa.

    Tuttavia, a parte le frizioni riguardo alle amicizie e frequentazioni, e alle loro difficoltà coniugali, Nassos e Danae non le avevano fatto mancare nulla. Le avevano regalato un'esistenza dorata fra la loro lussuosa casa ad Atene e la meravigliosa villa sull'isola di Kasos, cercando in ogni modo di farle dimenticare la perdita del padre.

    Avevano finanziato gli studi e sempre grazie a loro adesso svolgeva la professione che aveva sempre sognato.

    Nassos si era comportato nei suoi confronti come il più attento e tenero dei padri, per consolarla della perdita di quello naturale.

    Sia Kristos che Nassos erano nati a Kasos ed erano stati amici fin dall'infanzia.

    Terminati gli studi, Kristos era emigrato negli Stati Uniti in cerca di fortuna, mentre Nassos era rimasto a Heraklion e aveva sposato Danae.

    Lys rammentò che aveva sofferto molto nel periodo in cui i suoi genitori adottivi avevano deciso di separarsi. Da allora i rapporti fra lei e Danae si erano raffreddati e questo non aveva fatto che acuire le sue insicurezze. Così si era gettata a capofitto nel lavoro, cercando di alleviare in quel modo tensione e depressione.

    «Kyria Theron?» disse in quel momento una voce maschile, riscuotendola da quelle tristi riflessioni.

    «Sono io» annuì Lys, rivolta a un altro agente, comparso in quel momento. «Grazie per essere venuta. Il detective Vlassis ti sta aspettando» aggiunse, facendole cenno di seguirla.

    L'attesa era finita, pensò Lys. Forse quella mattina avrebbe avuto finalmente una risposta a tutte le sue domande.

    «Accomodati, Kyria Theron» le disse il detective, indicandole la sedia davanti alla scrivania. «Tè, caffè?»

    «No, grazie.»

    «Ho buone notizie per te» esordì Vlassis. «Il patologo ha consegnato stamattina il risultato dell'autopsia del tuo patrigno. Dal documento risulta che il decesso di Nassos Rodino è avvenuto per motivi naturali.»

    A quella notizia, Lys non poté fare a meno di tirare un sospiro di sollievo. Alcuni maligni, infatti, erano giunti a insinuare che lei aveva avvelenato Nassos. Un sospetto che l'aveva gettata in uno stato di costernazione e panico.

    «Qual è stata la causa della morte?» domandò, con un filo di voce.

    «Emorragia cerebrale, probabilmente causata da un trauma di vecchia data» rispose l'ispettore.

    «Perché i medici ci hanno messo tanto tempo a determinare la causa?» s'informò Lys.

    «Gli esami sono stati accurati, per escludere qualsiasi dubbio» rispose Vlassis. «Ti risulta che il tuo patrigno avesse avuto qualche incidente tempo fa?»

    «Sì» rispose Lys. «La scorsa primavera era scivolato in cucina e aveva battuto la testa contro lo spigolo della credenza e poi sul pavimento... Sospettava anche lui di essersi provocato un trauma cranico, ma non ce la feci a convincerlo a farsi visitare da un medico. Mi rispose di non preoccuparmi, che aveva la testa dura» concluse, senza riuscire a trattenere le lacrime.

    «Immagino sia stato un periodo difficile per te, ma adesso è tutto finito. La stampa è già stata informata della vera causa del decesso di Nassos Rodino» replicò l'ispettore. «Ti auguro ogni bene in futuro.»

    «Grazie... L'ex moglie di Nassos è stata avvertita?»

    «Certamente» le assicurò Vlassis.

    «Bene» annuì Lys.

    Uscì dalla stazione di polizia e salì in fretta in auto, schivando i soliti reporter che seguivano ogni suo spostamento. Tornò al Rodino Luxury Hotel, dove abitava e lavorava da quando si era laureata in Economia.

    Non appena fu sola nel suo alloggio, si sdraiò sul letto e pianse tutte le proprie lacrime.

    Lei e Nassos avevano lavorato insieme all'hotel. Era stato lui a insegnarle tutto quello che c'era da sapere riguardo alla gestione alberghiera. Era stato un amico, un confidente, un mentore. Cosa avrebbe fatto senza di lui?

    Di sicuro avrebbe sentito la sua mancanza, e anche Danae le mancava.

    In quel momento si rese conto che fino a quando la polizia non aveva chiuso il caso, era vissuta in una specie di limbo. Aveva svolto come un automa il suo incarico professionale, anche se cuore e mente erano stati altrove.

    Nei giorni precedenti, quando per qualche ragione era stata costretta a uscire dal perimetro di sicurezza dall'hotel, aveva avuto la sensazione che tutti la guardassero con espressione accusatoria.

    Grazie al cielo, l'autopsia aveva chiarito ogni dubbio e adesso non ci sarebbero stati più pettegolezzi. Ma cosa avrebbe fatto senza di lui? Si sentiva così triste e sola che non riusciva a riflettere lucidamente.

    Mentre era in preda a quell'orribile stato d'animo, il suo cellulare cominciò a squillare.

    Lys diede un'occhiata al display e vide che si trattava di Xander Pappas, l'avvocato di Nassos.

    Un attimo dopo il legale le disse che aveva parlato con l'ispettore Vlassis e che l'aspettava fra mezz'ora in quello che era stato l'ufficio di Nassos all'hotel.

    «Ho qualcosa di importante da consegnarti» la avvertì.

    «Ci sarà anche Danae?» s'informò Lys, speranzosa. Avrebbe desiderato molto parlare con lei.

    «No. Le ho già letto in separata sede tutto ciò che la riguarda. Mi ha detto che ti telefonerà per comunicarti data e luogo del funerale.»

    «Capisco» replicò Lys in tono piatto. Ringraziò l'avvocato e riagganciò. Se i suoi genitori adottivi non avessero divorziato, lei e Danae avrebbero organizzato insieme il funerale. Purtroppo invece le cose erano andate diversamente.

    Non si era aspettata di essere invitata alla lettura del testamento di Nassos e nemmeno lo aveva desiderato. Lui e Danae erano stati marito e moglie per ventiquattro anni e le ultime volontà del suo patrigno non erano affari suoi, concluse, alzandosi per sistemarsi.

    Mezz'ora dopo, Lys uscì dal suo alloggio e si diresse verso l'ala dell'hotel in cui erano situati gli uffici. Durante il breve tragitto, non poté fare a meno di chiedersi cosa dovesse consegnarle Xander di tanto importante. Nassos era deceduto all'improvviso e quindi non riusciva a immaginare cosa potesse avere disposto che lei ricevesse in caso di una sua prematura scomparsa.

    Lys rivolse un cenno di saluto a Giorgos, il direttore dell'hotel, e poi entrò nel vecchio ufficio di Nassos.

    Xander la stava aspettando e dopo i convenevoli le fece cenno di accomodarsi.

    «Ho qui due buste sigillate da consegnarti» esordì l'avvocato. «Saprai cosa fare dopo avere aperto la busta contrassegnata con il numero uno. Nassos le scrisse per te quando divorziò da Danae» aggiunse, posando le due buste sulla scrivania.

    Lys le osservò un istante, deglutendo nervosamente. «Tu sai quello che ha scritto?» s'informò, cauta.

    «No» rispose Xander. «Mi disse solo di consegnartele in caso di morte, in qualunque momento fosse avvenuta. Chi avrebbe immaginato che sarebbe accaduta così presto? Eravamo amici e la sua presenza mi manca. Sapendo che vi volevate bene, posso immaginare quanto manchi anche a te. Me ne vado, adesso... Per qualsiasi dubbio o chiarimento, chiamami pure» concluse, alzandosi.

    Rimasta sola, con le mani che tremavano leggermente, Lys aprì la prima busta ed estrasse la lettera. Riconobbe immediatamente la scrittura di Nassos, elegante, inconfondibile.

    Mia carissima, piccola Lysette,

    A quel tenero esordio, subito gli occhi della giovane si riempirono di lacrime.

    Ti penso sempre così, a qualsiasi età leggerai questa lettera. Sei la figlia che non ho avuto. Io e Danae non abbiamo potuto avere figli per colpa mia. Poco tempo dopo le nostre nozze, ho scoperto di essere sterile. Un vero e proprio shock. Ciò nonostante, volevo ugualmente avere dei figli. Proposi a Danae di adottarli, ma lei non ne volle sapere. Così conclusi che lei non mi amava abbastanza, perché sapeva quanto desiderassi una famiglia. Sei mesi fa, Xander mi informò di un bambino che io e Danae avremmo potuto adottare. Così andai da lei e la implorai, dicendole che quella era la nostra ultima occasione, ma lei rifiutò di nuovo di esaudirmi. In un impulso di collera, divorziai dalla donna che amo e che ho sempre amato. E ora sto pagando per questo, perché non credo che sarà disposta a perdonarmi. Ti scrivo tutto questo per farti capire che tu non sei mai stata la causa dei nostri litigi. Già all'inizio della nostra vita coniugale io commisi l'errore di insistere perché smettesse di lavorare. Ho ricevuto un'educazione molto tradizionale, ma ho sbagliato a imporla a Danae. Lei è una donna moderna, dinamica, ma una parte di me si risentiva del fatto che non si accontentasse di un'esistenza di lusso.

    Ci tengo a dirti che il tuo arrivo ci aiutò per un certo tempo a tenere in piedi il nostro matrimonio, e di questo anche Danae era ben consapevole. È

    Enjoying the preview?
    Page 1 of 1