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La notte di San Silvestro: eLit
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Ebook148 pages2 hours

La notte di San Silvestro: eLit

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About this ebook

ABBRACCI A CAPODANNO - VOL. 2. È un Capodanno galeotto per Bailey e Cole che, dopo aver condiviso un'amicizia profonda per lungo tempo, decidono di rivedersi e festeggiare insieme questa notte speciale. Non tutto fila però liscio, perché Bailey deve ancora superare i traumi del passato.

I romanzi della serie:

1) Tutta colpa della neve

2) La notte di San Silvestro

3) Anno nuovo...

4) Il cavaliere di Capodanno

5) Brindisi seducente

6) Capodanno con il dottore

LanguageItaliano
Release dateDec 30, 2015
ISBN9788858946558
La notte di San Silvestro: eLit

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    La notte di San Silvestro - Margaret St. George

    Titolo originale dell’edizione in lingua inglese:

    Happy New Year, Darling

    Harlequin American Romance

    © 1991 Margaret St. George

    Traduzione di Mariangela Latorre

    Questa edizione è pubblicata per accordo con

    Harlequin Books S.A.

    Questa è un’opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o

    persone della vita reale è puramente casuale.

    © 1992 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano

    eBook ISBN 978-88-5894-655-8

    www.harlequinmondadori.it

    Questo ebook contiene materiale protetto da copyright e non può essere copiato, riprodotto, trasferito, distribuito, noleggiato, licenziato o trasmesso in pubblico, o utilizzato in alcun altro modo ad eccezione di quanto è stato specificamente autorizzato dall’editore, ai termini e alle condizioni alle quali è stato acquistato o da quanto esplicitamente previsto dalla legge applicabile. Qualsiasi distribuzione o fruizione non autorizzata di questo testo così come l’alterazione delle informazioni elettroniche sul regime dei diritti costituisce una violazione dei diritti dell’editore e dell’autore e sarà sanzionata civilmente e penalmente secondo quanto previsto dalla Legge 633/1941 e successive modifiche.

    Questo ebook non potrà in alcun modo essere oggetto di scambio, commercio, prestito, rivendita, acquisto rateale o altrimenti diffuso senza il preventivo consenso scritto dell’editore. In caso di consenso, tale ebook non potrà avere alcuna forma diversa da quella in cui l’opera è stata pubblicata e le condizioni incluse alla presente dovranno essere imposte anche al fruitore successivo.

    1

    San Silvestro, 1979

    «Uscire con il fidanzato della propria compagna di appartamento è peggio che non uscire affatto» disse Bailey nell’agitare il cartello di protesta con cui stava picchettando gli uffici dell’amministrazione dell’università.

    «E di cosa ti lamenti?» le fece eco una delle altre dimostranti. «È colpa tua, hai deciso di lasciare il tuo ragazzo proprio alla vigilia delle vacanze! È stata una mossa stupida, Bailey Meade. Davvero stupida.»

    Lois, una ragazza che scriveva come Bailey sul Radcliff Underground, un settimanale di protesta a diffusione universitaria, emise un lungo sospiro nel guardare gli edifici circostanti, tutti imbiancati di neve, poi rivolse un’occhiataccia alla collega. «A proposito di mosse stupide» borbottò, «vuoi spiegarmi che senso ha protestare quando non c’è nessuno in giro che possa vederci? Ci avevi promesso che sarebbe arrivata la stampa» aggiunse ancora in tono d’accusa.

    Bailey rabbrividì. Cosa poteva fare se nessuna delle testate giornalistiche della città aveva raccolto il suo invito di mandare sul posto qualche inviato? «Il nostro sforzo non sarà vano» rispose pronta. «Vi prometto che scriverò un articolo sul Radcliff Underground

    «Non ti permettere di citare il mio nome» le proibì una terza collega inorridita. «Non riesco ancora a capire cosa faccio qui stasera, al freddo. Sarei dovuta restare a casa a godermi il calduccio. Ma ti avverto» la mise in guardia subito dopo, «non appena arriva il fidanzato della tua compagna di appartamento, me la squaglio anch’io.»

    Bailey non disse niente, ma tra sé dovette riconoscere che se Cole Tarcher, il fidanzato di Pam, non si fosse fatto vivo, sarebbe stata anche lei ben felice di tornarsene a casa e aspettare l’arrivo del nuovo anno guardando la televisione. Sarebbe stata la peggiore notte di San Silvestro di tutti i suoi ventidue anni, ma sempre preferibile alla conversazione strozzata e ai lunghi silenzi che l’attendevano senza dubbio in compagnia del fidanzato dell’amica.

    Tutto ciò che sapeva sul conto di quell’uomo era che studiava ad Harvard, che era originario di una paesotto del Wyoming e che i genitori di Pam non potevano soffrirlo perché guidava un furgoncino sgangherato. D’altro canto, era a dir poco meraviglioso. Bailey non ricordava di avere mai visto un tipo altrettanto affascinante. Lui e Pam formavano una coppia fantastica.

    Decise di concedergli altri tre minuti. Trascorsi quelli, avrebbe salutato la combriccola e se ne sarebbe tornata a casa.

    Mentre chiudeva a chiave il furgoncino, Cole dovette riconoscere che Pam aveva ragione: Bailey Meade era davvero un po’ stramba. Che motivo poteva mai avere per chiedergli di passarla a prendere davanti agli uffici dell’amministrazione dell’università, e nel bel mezzo di una tempesta di neve, oltretutto?

    Giunto in vista del campus, però, ottenne la risposta a quel quesito. Cinque donne imbacuccate marciavano in circolo davanti agli uffici, sollevando cartelli di protesta. Peccato che in giro non ci fosse anima viva a testimoniare dei loro sforzi! Cole non poté fare a meno di domandarsi per quale causa scottante stessero protestando, dato che era la vigilia dell’anno nuovo. E non poté fare a meno di chiedersi quale, tra le cinque ragazze inguantate e incappucciate, fosse quella con cui aveva un appuntamento.

    Di Bailey Meade, che aveva incontrato qualche volta, solo per caso, quando era andato a prendere Pam, ricordava soltanto un paio di straordinari occhi azzurri, qualche spillina di protesta appuntata sul petto e una pila di libri legati con la cinghia. Pam gli aveva anche accennato che veniva dal Kansas e che era caporedattrice del Radcliff Underground, un giornale universitario noto per il proprio impegno politico, ma, a parte quello, sapeva ben poco di lei.

    Solo quando si avvicinò al gruppetto delle dimostranti e riconobbe tra loro la sunnominata Bailey, tuttavia, si rese conto che forse neanche lei era troppo entusiasta di trascorrere la serata in sua compagnia, come aveva previsto Pam.

    «Cole?» Bailey gli andò incontro e, al suo cenno affermativo, si girò verso le amiche gridando: «D’accordo, ragazze, torniamocene a casa. Ritenteremo alla ripresa delle lezioni». E mentre le altre si allontanavano sul prato innevato del campus, rivolse di nuovo la propria attenzione a Cole. «Che freddo!» mormorò, fregandosi le mani. «Scommetto che, invece, in questo momento la nostra Pam se ne starà sullo yacht del padre a prendere il sole. Hai parcheggiato qui vicino?»

    «Sotto quei faggi laggiù» le rispose lui, indicandole il furgone. «Contro cosa protestavate?»

    «Contro i bagni femminili a pagamento.»

    Cole si arrestò di colpo. «I bagni femminili a pagamento?» ripeté stupito.

    «Certo» ribadì Bailey convinta. «Voi maschi non pagate un centesimo per entrare nei bagni, dunque non vedo perché noi dovremmo. Vogliamo che sia fatta giustizia» concluse con fervore.

    Lui si limitò a spalancare le braccia in segno di resa. «Ehi, sia ben chiara una cosa!» esclamò con enfasi. «Io sono a favore della giustizia e dell’uguaglianza. Abbasso i bagni femminili a pagamento!»

    Bailey lo adocchiò insospettita, ma si trattenne dal fare commenti. «Scommetto che ad Harvard sei l’unico a guidare un furgone» osservò quando furono giunti al parcheggio.

    Cole rise. «No, credo che ci sia un altro eccentrico» rispose, «anche se il suo furgone ha una decina d’anni meno del mio. Prego» le disse quindi spalancandole lo sportello.

    Bailey tentò di protestare. «Bada, io non sono Pam» gli ricordò sghignazzando. «Sono perfettamente in grado di aprire lo sportello da sola.»

    «Non lo metto in dubbio» obiettò lui, sostenendo il suo sguardo. «Ma quando sei con me, non sei tenuta a farlo. E adesso sali, coraggio» le ordinò spingendola a bordo, «se non vuoi che si disperda tutto il calore che c’è dentro.»

    Lei obbedì volentieri. La solleticava l’idea di arrivare a teatro a bordo di un furgone: era una di quelle cose che avrebbero scandalizzato i genitori di Pam, ma che divertivano immensamente i tipi come lei. Cole Tarcher era davvero unico! Non solo aveva l’aria piratesca dell’avventuriero, con i tratti del viso marcati, gli occhi scuri e i capelli neri, ma possedeva anche un’inesauribile dose di fiducia in se stesso. La stessa fiducia per cui gli altri uomini lo ritenevano affidabile, seppure intimidatorio, e per cui le donne s’innamoravano perdutamente di lui. Come aveva fatto Pam. O come avrebbe fatto la stessa Bailey, se solo lo avesse conosciuto per prima.

    E sarebbe stato un disastro, perché anche a Oakley, la cittadina del Kansas da cui proveniva, c’erano cowboy in abbondanza; e lei non era arrivata certo fino a New York per legarsi a un tipo che avrebbe potuto incontrare facilmente anche a casa. Senza contare che non l’attraevano gli uomini dall’aria piratesca: al momento opportuno, lei si augurava di trovare una persona stabile, sicura, che riuscisse a mettere un freno alla sua superficialità e al suo entusiasmo.

    Cole, nel frattempo, aveva preso posto alla guida. «Sai che sei davvero bella?» le disse francamente sorpreso. Chissà perché, le compagne di appartamento passavano sempre inosservate.

    Bailey emise un lungo sospiro. «Ascolta, Cole» esordì schiarendosi la voce. «So che Pam ha avuto questa stupida idea di farci trascorrere la fine dell’anno insieme, ma noi non siamo tenuti a obbedire. Se potessi semplicemente riaccompagnarmi a casa e...»

    «È questo che vuoi?» la interruppe lui serio.

    Bailey abbassò gli occhi sul completo di velluto che indossava, e che aveva acquistato appositamente per l’occasione prima di troncare la storia con Brad il Verme, e non riuscì a trattenere il sospiro che le uscì dalle labbra. «Ciò che vorrei fare davvero» si risolse a rispondere infine, «è andare al ricevimento del rettore Wilson, imbattermi in Brad il Verme e farlo morire di gelosia per avere già trovato un altro che ha preso il suo posto.»

    «Brad il Verme?» Cole la guardò sorridendo. «È il tuo ex?»

    Lei rispose con un ennesimo sospiro.

    «Mi spiace di non avere un invito per il ricevimento del rettore Wilson» si scusò allora lui scrollando le spalle.

    Bailey si affrettò a consolarlo. «E come potresti?» obiettò. «Per essere invitati a quel genere di ricevimenti bisogna essere in grado di dimostrare il proprio albero genealogico almeno fino ad Adamo ed Eva. E anche in quel caso» aggiunse sconfortata, «io non sarei comunque la benvenuta. Il rettore non vuole avere niente a che fare con la caporedattrice del Radcliff Underground

    Cole la guardò divertito. «Hai fatto un buon lavoro, con quel giornale» le disse.

    Bailey gli rivolse uno sguardo stupito. «Hai letto i miei articoli?» chiese.

    «Di tanto in tanto» ammise lui. «Mi piace il tuo stile, anche se non condivido le tue opinioni. Come puoi essere favorevole all’elezione di un tipo come Jimmy Carter?»

    Bailey lo fissò stravolta. «Non dirmi che sei repubblicano!» esclamò.

    «Certo, e tifo per la vittoria di Reagan.»

    «Sei pazzo!» ribatté lei per tutta risposta, e continuò a insistere sull’argomento finché non ebbero parcheggiato nei pressi del teatro e non furono giunti all’ingresso. Mai e poi mai Bailey avrebbe immaginato che Cole fosse disposto a parlare di politica. Né, tanto meno, che fosse una persona così stimolante.

    Chissà, si disse speranzosa. Forse quella serata non si sarebbe rivelata noiosa come temeva. Anzi, con un briciolo di fortuna avrebbe continuato a divertirsi come in quel momento.

    «Mi piace il modo in cui discuti»

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