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Fantasmi e fotografie (eLit): eLit
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Ebook79 pages1 hour

Fantasmi e fotografie (eLit): eLit

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About this ebook

STEAMPUNK CHRONICLES - Vol.2. Inghilterra, 1855 - In qualità di membro dell'Ordine della Tavola Rotonda, Kendall Lake è in volo su un dirigibile per Brighton, dove è stato chiamato a far luce su un misterioso fenomeno. Irrequieto perché quell'imprevisto incarico lo porta lontano dai suoi interessi, lui sa però che non può sottrarsi a quel compito, anzi, dovrà fare del proprio meglio per districare l'ingarbugliata matassa, visto che Amy Deland, la fotografa implicata nella vicenda, è imparentata con il mago più potente dell'Ordine, Lord Drood.

L'incontro tra i due giovani è carico di scintille, l'attrazione tra loro potente e immediata, ma il mistero sempre più fitto: una ombra inquietante appare infatti in alcune delle fotografie scattate da Amy, ma qual è il collegamento tra questa macchia e le morti improvvise di alcuni suoi clienti? E che cosa le causa? Amy è convinta che la colpa sia sua, Kendall è propenso a ritenere che lei abbia ereditato il dono della preveggenza dalla nonna.

Mentre cercano insieme una risposta e si avvicinano l'uno all'altra in maniera molto sconveniente, una malvagia presenza aleggia nell'aria intorno a loro, decisa a tenerli separati...

I romanzi della serie:

1) Incantesimi e ingranaggi

2) Fantasmi e fotografie

LanguageItaliano
Release dateJan 29, 2016
ISBN9788858949030
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    Fantasmi e fotografie (eLit) - Cindy Spencer Pape

    Titolo originale dell’edizione in lingua inglese:

    Photographs & Phantoms

    Carina Press

    © 2011 Harlequin Books S.A.

    Traduzione di Agnese Blasetti

    Questa edizione è pubblicata per accordo con

    Harlequin Books S.A.

    Questa è un’opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o

    persone della vita reale è puramente casuale.

    © 2016 HarperCollins Italia S.p.A., Milano

    eBook ISBN 978-88-5894-903-0

    www.harlequinmondadori.it

    Questo ebook contiene materiale protetto da copyright e non può essere copiato, riprodotto, trasferito, distribuito, noleggiato, licenziato o trasmesso in pubblico, o utilizzato in alcun altro modo ad eccezione di quanto è stato specificamente autorizzato dall’editore, ai termini e alle condizioni alle quali è stato acquistato o da quanto esplicitamente previsto dalla legge applicabile. Qualsiasi distribuzione o fruizione non autorizzata di questo testo così come l’alterazione delle informazioni elettroniche sul regime dei diritti costituisce una violazione dei diritti dell’editore e dell’autore e sarà sanzionata civilmente e penalmente secondo quanto previsto dalla Legge 633/1941 e successive modifiche.

    Questo ebook non potrà in alcun modo essere oggetto di scambio, commercio, prestito, rivendita, acquisto rateale o altrimenti diffuso senza il preventivo consenso scritto dell’editore. In caso di consenso, tale ebook non potrà avere alcuna forma diversa da quella in cui l’opera è stata pubblicata e le condizioni incluse alla presente dovranno essere imposte anche al fruitore successivo.

    1

    Sud dell’Inghilterra, giugno, 1855

    Kendall, Marchese di Lake, era in piedi sul ponte panoramico del dirigibile che volava verso Brighton. Avrebbe preferito essere diretto a nord. Londra lo chiamava.

    Aveva passato troppo tempo nella tenuta del padre, Lakeview, dove aveva controllato l’inserimento nelle campagne delle mietitrici meccaniche. La mietitura in giugno era stata una prova generale, in previsione del raccolto autunnale vero e proprio.

    Gli mancava l’avventura, la desiderava dal profondo. La frustrazione era peggiorata quando era stato trattenuto nell’Essex come testimone alle nozze di un amico d’infanzia. Capiva l’utilità sociale del matrimonio, ma a trent’anni non aveva fretta, e vedere un amico finire incatenato mani e piedi lo aveva messo a disagio.

    Uomo d’azione, membro dell’Ordine della Tavola Rotonda, Kendall era più abituato ad affrontare vampiri e maghi malvagi che dispute tra contadini, o a fare da accompagnatore alle damigelle. In quanto erede del Duca di Trowbridge, doveva però imparare a giostrarsi tra le questioni dei possedimenti e gli obblighi sociali.

    Dopo la morte del nonno l’anno precedente, il padre aveva ereditato il ducato e Kendall il titolo di marchese. Le sue responsabilità verso la famiglia e l’Ordine erano aumentate di molto, lasciando poco spazio per l’azione. Non gli sarebbe dispiaciuto un compito facile e piacevole, come reprimere un’invasione di goblin.

    E invece doveva andare a Brighton, proprio all’inizio della stagione turistica, per aiutare la nipote di uno degli amici più stretti del padre, e assicurarle che tutto fosse a posto. Avrebbero potuto mandare un semplice funzionario e non un cavaliere, ma Lord Drood, oltre a essere un caro amico, era il più potente stregone d’Inghilterra, forse del mondo, e il duca tendeva a scattare sull’attenti quando Drood gli chiedeva un favore.

    Il dirigibile cominciava ad abbassarsi sulla città, apparvero le prime costruzioni, e l’odore di fumo e salsedine gli raggiunse le narici. Sorvolarono alcune splendide ville, un’antica chiesa di pietra, una scuderia, una taverna, una fabbrica di automi e un emporio.

    Il campo d’aviazione era appena fuori città e, una volta sbarcato, Kendall scambiò gli occhialoni e il cappello con il suo cilindro, e ripose lo spolverino di pelle nella valigia.

    Sulla strada, fermò una carrozza pubblica, controllò il biglietto che aveva in tasca e disse al cocchiere: «150-B, Liliac Lane».

    Quello squadrò il cappotto costoso, i pantaloni eleganti e gli stivali fatti su misura e sollevò un sopracciglio brizzolato. «Siete sicuro, milord?»

    «Abbastanza». L’Ordine non faceva errori su cose così semplici come un indirizzo. Le informazioni archiviate nelle loro macchine analitiche erano molto dettagliate, e includevano particolari come gli indirizzi di chiunque avesse un legame con i membri.

    Il cocchiere fece spallucce, schioccò la lingua e la vecchia cavalla si diresse verso la vivace località di vacanza.

    In quel pomeriggio caliginoso, le case in legno e mattoncini color pastello facevano pensare a Kendall a delle uova di pasqua in un cestino. Sulla Queen’s Road erano allineati negozi di dolciumi, souvenir e abbigliamento, pensioni, e studi fotografici.

    Eh già, studi fotografici. Un tram a vapore diretto alla spiaggia li superò sbuffando, carico di turisti scottati dal sole e operai locali. La carrozza svoltò a ovest, lasciandosi alle spalle la strada principale, il Padiglione Reale e gli edifici del centro, proseguendo verso la parte meno prospera della città.

    Mmh. Più andavano avanti, più il quartiere diveniva squallido. Gli sembrava strano però che questa Amelie Deland, data la sua parentela, vivesse in povertà.

    Dopo un paio di isolati, le abitazioni tornarono a essere quelle tipiche della media borghesia. Il cocchiere trovò Liliac Lane, e Kendall scoprì che il 150 non era uno studio fotografico, ma una pensione ben curata, probabilmente la più graziosa di quella strada, a poca distanza dall’oceano e dai negozi della King’s Lane.

    Quindi quella fotografa zitella da cui era stato spedito aveva dato l’indirizzo di casa sua e non quello dello studio. Kendall si augurò che fosse rientrata per il pranzo, o l’avrebbe aspettata. Batté la punta dello stivale sul pavimento della carrozza.

    «Volete che vi aspetti?» gli chiese il guidatore.

    «No.» Una volta portato a termine l’incarico, sarebbe tornato a piedi sulla strada maestra e avrebbe trovato un’altra carrozza.

    Posò la valigetta e il baule sui gradini dell’ingresso e suonò il campanello.

    «Sì?

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