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Bella, sexy e pericolosa: eLit
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Ebook150 pages2 hours

Bella, sexy e pericolosa: eLit

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About this ebook

Josh Banks è esattamente come ci si immagina che un commercialista debba essere: silenzioso, compassato, affidabile. Quando una sua affezionata cliente, l'attrice Olivia Wilde, gli chiede di tenere lontana dai guai la nipote Taryn, pittrice di talento, fino a che non saranno rese note le nomination all'Oscar cui l'anziana attrice aspira, Josh non può fare a meno di accettare. E così da quel momento perde il sonno, la tranquillità e la pazienza. Taryn infatti è bellissima e ribelle, anticonformista e amante degli scandali. Una coppia davvero male assortita, ma, come si dice, gli opposti si attraggono...

LanguageItaliano
Release dateJul 30, 2014
ISBN9788858927663
Bella, sexy e pericolosa: eLit
Author

Kate Hoffmann

Dopo aver lavorato come redattrice di testi pubblicitari, ha intrapreso la difficile strada del romanzo e ha dovuto superare difficili momenti prima di approdare al successo. Ora finalmente può permettersi di dedicarsi alla scrittura a tempo pieno.

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    Bella, sexy e pericolosa - Kate Hoffmann

    Titolo originale dell’edizione in lingua inglese:

    The Strong Silent Type

    Harlequin Temptation

    © 1995 Peggy Hoffmann

    Questa edizione è pubblicata per accordo con

    Harlequin Books S.A.

    Questa è un’opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o

    persone della vita reale è puramente casuale.

    © 1996 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano

    eBook ISBN 978-88-5892-766-3

    www.harlequinmondadori.it

    Questo ebook contiene materiale protetto da copyright e non può essere copiato, riprodotto, trasferito, distribuito, noleggiato, licenziato o trasmesso in pubblico, o utilizzato in alcun altro modo ad eccezione di quanto è stato specificamente autorizzato dall’editore, ai termini e alle condizioni alle quali è stato acquistato o da quanto esplicitamente previsto dalla legge applicabile. Qualsiasi distribuzione o fruizione non autorizzata di questo testo così come l’alterazione delle informazioni elettroniche sul regime dei diritti costituisce una violazione dei diritti dell’editore e dell’autore e sarà sanzionata civilmente e penalmente secondo quanto previsto dalla Legge 633/1941 e successive modifiche.

    Questo ebook non potrà in alcun modo essere oggetto di scambio, commercio, prestito, rivendita, acquisto rateale o altrimenti diffuso senza il preventivo consenso scritto dell’editore. In caso di consenso, tale ebook non potrà avere alcuna forma diversa da quella in cui l’opera è stata pubblicata e le condizioni incluse alla presente dovranno essere imposte anche al fruitore successivo.

    1

    Taryn la Terribile!

    Sebbene Josh Banks non conoscesse l’italiano, non gli fu difficile tradurre il titolo a caratteri cubitali sulla copia vecchia di due mesi di Ieri, il giornale scandalistico italiano.

    Osservò poi la fotografia che accompagnava il titolo. Aveva già visto un’immagine di Taryn adolescente, in casa della nonna di lei. In quel ritratto si vedeva una ragazzina di quindici o sedici anni, con i capelli lisci e un vistoso apparecchio ortodontico. Aveva provato pena per quella ragazzina goffa, rimasta orfana in tenera età.

    Ma ora Taryn Wilde non era più una ragazzina. Erano passati dodici anni da quando era stata scattata quella vecchia fotografia, e nel frattempo lei era diventata una splendida donna. Ora aveva vaporosi capelli biondi e una dentatura perfetta. Ma i suoi tratti riflettevano ancora l’innocenza che rendeva inverosimile la fotografia riportata con tanto clamore dal giornale.

    Eppure si trattava proprio di lei. Due poliziotti la avevano sollevata di peso mentre lei cercava di colpire un terzo agente con la costosa borsetta. La foto in bianco e nero la mostrava con le gambe quasi completamente scoperte. Con stupore, Josh si accorse che Taryn indossava solo la biancheria intima sotto una giacca da smoking, un lungo filo di perle e scarpe con i tacchi a spillo. Gli astanti, ripresi nella foto, sembravano sbigottiti, oppure divertiti.

    Il viso di Taryn era molto bello, con un naso piccolo e sottile, la bocca sensuale, gli occhi grandi e luminosi, probabilmente chiari.

    «È incontrollabile, le dico!»

    La voce di Olivia Wilde echeggiò nell’ufficio di Josh. La donna diventò paonazza, mentre il respiro le si faceva irregolare. Josh lasciò cadere il rotocalco e versò in tutta fretta un bicchiere d’acqua alla sua anziana cliente.

    «Ecco, ne beva un sorso.»

    Olivia prese il bicchiere, infastidita.

    «Non si preoccupi, giovanotto, non ho intenzione di passare a miglior vita proprio nel suo ufficio. Sono vecchia, ma mi ricordo ancora come si fa una uscita di scena! Rimanere stecchita nell’ufficio del mio commercialista sarebbe troppo volgare. Quando arriverà la mia ora, me ne andrò con stile.»

    Olivia bevve lentamente l’acqua che lui le aveva porto, e Josh si accorse con sollievo che il colorito dell’anziana cliente stava tornando normale, e il suo respiro regolare.

    «Spero proprio che lei non abbia intenzione di lasciarci troppo presto, signorina Wilde. I suoi buoni del tesoro entreranno in scadenza fra tre mesi, e le renderanno abbastanza da potersi permettere quella serra che aveva tanto desiderato» commentò Josh.

    Olivia rise di cuore. «Cosa fa, cerca di corrompermi?» gli chiese.

    «Oh, no! Si tratta di una semplice constatazione. Con un tasso del dodici per cento, le frutteranno un bel po’ di soldi. Ho messo in bilancio la serra fra le migliorie della casa per il prossimo trimestre.»

    «Che cosa farei senza questo intraprendente giovanotto? Quando mi sono rivolta a lei, ero praticamente sul lastrico. La mia carriera si era ormai conclusa, e la mia vita era un cumulo di macerie. Pensavo che sarei finita in una di quelle case di riposo in cui le vecchie glorie del cinema vanno a morire, dimenticate da tutti. Invece lei ha preso i pochi soldi che mi rimanevano e mi ha salvato la vita. Le devo tutto, Josh!»

    Imbarazzato, lui si aggiustò gli occhiali sul naso. Non era mai riuscito ad accettare lodi tanto sperticate per avere semplicemente svolto bene il suo lavoro.

    «Anch’io le devo molto, signorina Wilde. Lei è stata la mia prima cliente.»

    Dopo anni di disoccupazione e molte difficoltà finanziarie, Olivia aveva di recente ottenuto una piccola parte in un film a basso costo, ma molto apprezzato dalla critica, e alla bella età di settantacinque anni era in corsa per il premio Oscar come migliore attrice non protagonista. Le nomination sarebbero state decise di lì a un mese, e la tensione cominciava a diventare visibile sul volto dell’anziana attrice.

    «È tornata, sa?» lo informò Olivia.

    «Sua nipote è tornata negli Stati Uniti?»

    «Taryn è a Los Angeles da quasi un mese, e sta già causando un sacco di pettegolezzi» confermò Olivia, mentre estraeva dei ritagli di giornale dalla borsetta e li mostrava a Josh. «È su tutti i rotocalchi, da quando è tornata dall’Italia. Vedrà, fra poco ruberà le copertine a quella cantante... come si chiama? Quella che si veste in quel modo strano, provocante... Be’, Taryn la soppianterà, potrei scommetterci!»

    «Perché è tornata a casa?» domandò Josh.

    «Non lo so. Forse le hanno dato il foglio di via. Non sta più con quel conte, o barone, o quello che era, ungherese.»

    «Era italiano, e se ben ricordo era un conte» suggerì Josh, che ricordava un ritaglio di giornale mostratogli da Olivia.

    «Comunque sia, mia nipote ha scelto il momento peggiore per rientrare negli Stati Uniti. Potrebbe rovinare la mia unica occasione di vincere un premio Oscar.»

    «Ma cosa c’entra sua nipote, signorina Wilde? La sua interpretazione è stata perfetta, ed è questo che conta, no?»

    «Lei è così ingenuo, mio caro ragazzo! La mia interpretazione conta solo in parte. Si ricorda di Diana Darling?»

    «Temo di no.»

    «Era fra le candidate al premio Oscar come migliore attrice nel millenovecentocinquantatré. Ma poi suo marito fu coinvolto in uno scandalo con una ballerina. E potrei citarle anche Harmon Cummings e i suoi problemi con il fisco. Per non parlare di Jocelyn Stewart, che aveva una passione per i giovanotti molto più giovani di lei. Tutti questi attori erano sul punto di vincere il premio Oscar, ma poi l’hanno perso a causa di qualche scandalo. E adesso nessuno si ricorda più di loro.»

    «Ha provato a parlare con Taryn? Forse, se le spiegasse quello che c’è in gioco, lei accetterebbe di comportarsi in maniera più discreta, almeno per un po’.»

    «Josh, mia nipote e io non ci rivolgiamo la parola. Siamo praticamente due estranee. Dopo che mio figlio Oliver e sua moglie morirono in un terribile incidente d’auto, quasi venti anni fa, lei è venuta a vivere con me. Fui nominata sua tutrice legale, ma non ero in grado di allevarla. Oliver era cresciuto con una bambinaia, e lei sa come poi la sua educazione si sia rivelata disastrosa. Del resto, mio figlio e sua moglie non hanno saputo fare di meglio con Taryn. Insomma, l’ho mandata in un collegio dall’altra parte degli Stati Uniti, e quando ha cominciato a diventare un po’ troppo ribelle, l’ho spedita in Svizzera.»

    «Come si guadagna da vivere?»

    «Fa tutto quello che le salta in mente. Ha lavorato come modella, ha avuto un certo successo come pittrice e scultrice, ha cantato in un complesso rock ridicolo, si è data all’alta moda, ha perfino tentato di recitare. Di recente, è stata coinvolta in un’esibizione di... body art. Secondo questo rotocalco, l’hanno arrestata dopo che...» si interruppe, mentre le si imporporavano di nuovo le guance. «Si è spogliata in pubblico, durante un’esibizione. Le persone come lei una volta si chiamavano bohémiens, spiriti liberi. Oggi, alla mia età, la definirei semplicemente irresponsabile.»

    «Questo è il suo mestiere? Si spoglia?» domandò Josh, incredulo.

    «Oh, non è certamente volgare come le spogliarelliste di Hollywood Boulevard. Quella di Taryn è arte. Dopotutto, l’Italia è piena di statue nude, loro ci sono abituati. In effetti, non riesco a capire perché l’abbiano arrestata.»

    «Sa perché è tornata?»

    «Non ne sono sicura, ma credo che abbia bisogno di soldi. Ha ereditato un cospicuo fondo fiduciario dai suoi genitori, quando ha compiuto ventun anni, ma dato il suo tenore di vita, ormai non le sarà rimasto molto.»

    «Dunque, vorrebbe che amministrassi il patrimonio di sua nipote?»

    «Ma no! Io voglio che lei la rapisca e la rinchiuda fino a quando non saranno assegnati gli Oscar!» esclamò Olivia, in tutta serietà.

    «Temo che questo sia contro la legge, signorina Wilde» rispose Josh, altrettanto serio.

    Olivia rise. «Lei mi fa sentire meglio, Josh. Ci riesce sempre. Il suo umorismo surreale fa miracoli, per il mio umor nero.»

    Lui la guardò perplesso. Non stava affatto cercando di farla divertire. Il sequestro di persona era davvero un reato federale, e oltretutto, se per fermare Taryn Wilde c’erano voluti ben due poliziotti, sarebbe stato impossibile per lui da solo rapirla.

    «D’accordo, se proprio si rifiuta di rapirla, allora potrebbe parlare con lei. Le spieghi qual è la posta in gioco, le dica quale importanza abbia per me» proseguì Olivia.

    «Lo deve sapere per forza! Dopo quello che ha passato, signorina Wilde, dopo che ha rischiato di finire in miseria, sua nipote deve capire...»

    «Lei non sa niente di tutto questo. Taryn è convinta che io sia sempre stata molto ricca. Ho fatto di tutto per mantenere una certa immagine con Taryn e con il mio pubblico, e questo mi è costato molto caro.»

    «Anche l’istruzione di sua nipote deve avere comportato una spesa notevole. Taryn dovrebbe conoscere i sacrifici che ha compiuto per lei.»

    «Non mi sono mai piaciuti i ruoli da martire, mio caro. Ho sempre preferito recitare da protagonista nella commedia sofisticata.

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