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About this ebook

Che cosa succede se si incrociano i dati di un rapporto sulle abitudini sessuali degli Americani con quelli dello speciale software che l'FBI usa creare per gli identikit? Si può ottenere l'immagine della donna più sexy. Ma il profiler Oliver Vargo non si aspetta che quella stessa donna esista realmente e che lo stia pedinando...



Peggy è in pericolo di vita e ha bisogno dell'aiuto di Oliver. Non prevede però di trovarsi di fronte a un uomo così affascinante. E soprattutto, dopo aver fatto l'amore con lui, di trovare la propria foto nel suo portafoglio. Lei, tuttavia, ha troppi segreti per fare domande... Meglio fuggire.
LanguageItaliano
Release dateApr 10, 2017
ISBN9788858963159
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Author

Jule McBride

When native West Virginian Jule McBride was a preschooler, she kept her books inside her grandmother's carved oak cabinet, to which only she had the key. Everyday, at reading time, she'd unlock the cabinet-and the magical worlds contained in the books inside. Only later did she realize the characters she'd come to love weren't real, and that's when she knew she'd one day be a writer herself. When asked why she usually writes comedy, Jule had this to say, "I've written romantic suspense novels and love them, but I probably love to write humor because laughter truly is the best medicine. Besides, ever since I can remember, funny things happen to me. Once, in first grade, I bundled up in my coat for recess-only to discover the hem hit my ankles, my arms were swallowed and my belt dragged the ground. Doing the logical thing, I fled home, convinced I was shrinking. (Mom's sleuthing-she was a great solver of conundrums-uncovered that I'd donned a sixth grader's identical coat.) Nevertheless to this day, I, like everybody, feel sometimes confused by life's little mysteries. Because of that, I love to create heroines who are in some kind of humorous jam when they meet their prince." A lover of books, Jule graduated from West Virginia State College with honors, then from the University of Pittsburgh where she also taught English. She's worked in libraries and as a book editor in New York City, but in 1993, her own dream to write finally came true with the publication of Wild Card Wedding. It received the Romantic Times Reviewers' Choice Award for Best First Series Romance, and ever since, the author has continued to pen heartwarming love stories that have repeatedly won awards and made appearances on romance bestseller lists. Today, after publishing nearly 30 Harlequin titles, Jule writes full-time, and often finds the inspiration for her stories while on the road, traveling between Pennsylvania, where she makes her home, and her family's farm in West Virginia.

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    Sex files - Jule McBride

    successivo.

    1

    «Be', Kate» disse Oliver Vargo, sporgendosi in avanti sulla sedia. «Non è certo merito mio se ora la polizia chiede la collaborazione degli psicologi. Non è certo una novità.»

    «La prego, non sia modesto, signor Vargo» replicò Kate Olsen, la rossa cronista della NBC che lo stava intervistando per il notiziario serale. «I profili psicologici che lei ha fornito all'FBI hanno portato all'arresto di diversi criminali e alla soluzione di casi precedentemente ritenuti non risolvibili.»

    «La psicologia è antica quanto il crimine stesso.»

    «Eppure alcuni esperti la svalutano, non ritenendola una scienza esatta.» Senza lasciargli il tempo di replicare, Kate si voltò verso l'obiettivo. «Per chiunque si fosse sintonizzato solo ora, il nostro ospite di oggi è l'agente Oliver Vargo, il cui primo libro Il pensiero del male è stato a lungo nella lista dei bestseller del New York Times.» Prese un libro dal tavolino di vetro e lo mostrò. «La sua ultima opera, Catturare i criminali alla vecchia maniera, promette di avere altrettanto successo. Purtroppo, dobbiamo interrompere per la pubblicità» annunciò, spostando lo sguardo su Oliver, «ma prima, che cosa può dirci di questo suo libro affascinante?» gli chiese.

    Lui fece un sorrisetto ironico. «In dieci parole o meno?» scherzò.

    «Non si preoccupi, avremo tempo anche dopo la pausa» disse Kate con una risata di incoraggiamento.

    «Il mio libro vuole difendere la mia specializzazione» rispose Oliver, facendosi serio in viso. «Qualcosa che, come ha fatto notare, è stata smontata da molti.»

    «Nonostante i successi ottenuti?»

    «Sì. I detrattori sostengono che il profilo psicologico non contribuisce a risolvere i crimini, in realtà è più efficace che non certe prove scientifiche comunemente accettate, come le impronte digitali o l'analisi dei capelli e dei tessuti.»

    «Affascinante» mormorò Kate, lo sguardo intenso. «Può definirci esattamente che cos'è un profilo?»

    «Fare un profilo era un metodo già usato in tempi passati per risolvere un caso» spiegò Oliver.

    «E come si diventa un profiler?»

    «Studiando troppo» scherzò lui. «I profiler hanno una doppia laurea in Giurisprudenza e Psicologia. Alcuni, come me, seguono anche un corso di perfezionamento. Tecnicamente, sono uno psicologo autorizzato.»

    «Wow.»

    «Sì, è eccitante. Quando facciamo un profilo, siamo degli investigatori, molto simili a Sherlock Holmes. Esaminiamo lentamente la scena del crimine fingendo di essere noi il criminale per entrare nella sua mente... cerchiamo di pensare come lui, di provare le sue stesse sensazioni.»

    Per la prima volta nei suoi tre anni alla NBC, Kate dava l'impressione di non avere sentito una sola parola detta dall'intervistato. Sembrava ipnotizzata dalla faccia di Oliver. «C'è un'altra cosa che il nostro pubblico, soprattutto quello femminile, vorrebbe sapere» disse, quando lui ebbe finito.

    Oliver batté le palpebre come se parlare di lavoro lo trasportasse su un altro pianeta e adesso stesse tornando sulla Terra. «Sì?»

    «Sappiamo che lei si occupa del lato oscuro della natura umana, ma che ci dice del lato più chiaro?»

    Lui sembrò incerto. «Il lato più chiaro?»

    Kate sorrise, indulgente. «Sì, il lato più chiaro, quello più divertente.» Notando la sua perplessità, aggiunse: «Stando alla sua biografia, lei non è sposato e vive a Quantico, Virginia, vicino alla sede dell'FBI dove lei di solito lavora».

    «Vero, ma quest'anno ho viaggiato molto e passerò le prossime sei settimane qui a New York. Resterò per il Ringraziamento e per Natale.»

    «Lei lavora certo molto, e viaggia molto, ma ha in programma qualche giorno di vacanza per le feste?»

    «Certo. Anche se i miei genitori lasceranno il paese per Natale e mia sorella andrà in vacanza con un'amica. Io...» Sembrò imbarazzato.

    «Vuole dire che non c'è nessuno di speciale nella sua vita?»

    Durante la pausa che seguì, la donna bionda che stava guardando la trasmissione cambiò posizione. Sistemandosi la camicia da notte nera sotto il sedere, si agitò, facendo una smorfia per il fastidio che il tanga le procurava. Appoggiata alla testata di raso di un letto matrimoniale del Plaza Hotel, gemette per i movimenti che le fecero uscire il seno dalla profonda scollatura, poi sentì le lacrime salirle agli occhi. Avrebbe tanto voluto piangere, ma era da...

    Fugò il pensiero. Teneva il pollice sul telecomando e l'altro sulla copertina del nuovo libro di Oliver Vargo. «Dai» sussurrò, rovesciando la testa all'indietro per liberarsi gli occhi dai capelli. «C'è una persona speciale?» Se Oliver avesse avuto un'amante, la cosa avrebbe potuto interferire con il suo piano di contattarlo.

    Kate Olsen si girò di nuovo verso l'obiettivo. «Mi dispiace, ma avremo la risposta dopo la pubblicità. Perciò, non cambiate canale. Al nostro ritorno, Oliver Vargo ci dirà se la sua vita privata è avventurosa quanto quella professionale!»

    Sullo schermo apparve la sua immagine. «Lo riconoscerei a migliaia di chilometri di distanza» mormorò lei con un tremulo sospiro. Dopotutto, era una sua fan da molto tempo e lo aveva pedinato tutto il pomeriggio in giro per Manhattan, cercando il modo di avvicinarlo.

    Continuò a battere le palpebre, sperando che le lacrime cominciassero a fluire, ma era ancora sotto shock. Il giorno prima, un proiettile l'aveva mancata di poco e adesso aveva un disperato bisogno dell'aiuto di Vargo. La sera prima era andata a casa del suo fidanzato... e lo aveva trovato a letto con un'altra, una donna che lei aveva riconosciuto, perché ricercata per una rapina alla banca. Si chiamava Susan Jones. E quel che era peggio, l'uomo in questione, Miles McLaughlin, il suo fidanzato, era un agente dell'FBI.

    «Incredibile» sussurrò, il labbro superiore coperto di sudore.

    Appena lei era entrata in camera, Susan era rotolata sul fianco lontano da Miles - stavano facendo l'amore - aveva preso il revolver sul comodino e le aveva mirato al cuore. Lei si era immobilizzata come un daino abbagliato dai fari di una macchina, chiedendosi che cosa ci facesse il suo fidanzato a letto con quella donna. Shock, tradimento e terrore era ciò che aveva provato sentendo Susan dire a Miles: «Che cosa ci fa lei qui?».

    Poi il proiettile era esploso, mandando in frantumi lo stipite della porta di fianco alla sua testa. Terrorizzata, lei si era precipitata in corridoio e poi giù per le scale. Il rumore del secondo sparo le era arrivato quando si trovava già alla porta d'ingresso. Non si era voltata a guardare. Il cuore che le batteva forte, aveva continuato a correre. E da allora non si era più fermata.

    Lo shock e la paura erano stati tali che le ci era voluto un'ora per assimilare esattamente ciò che aveva visto. Non solo un agente FBI a letto con una rapinatrice di banche, ma, come se non bastasse, era anche il suo fidanzato. Una volta calmatasi, aveva notato sotto il letto la valigia aperta e piena di soldi, senza dubbio provenienti dal furto alla banca per cui la Jones era ricercata. Chissà se il suo fidanzato era coinvolto nei crimini della donna? E come mai lei non si era accorta di nulla?

    Odio gli uomini, pensò rabbrividendo. Quel tradimento era stata l'ultima goccia. Certo, una donna per poco non l'aveva uccisa, ma il responsabile restava comunque un uomo... e intendeva fargliela pagare. Oliver Vargo era perfetto anche per il ruolo di Angelo Vendicatore.

    Nonostante il terrore, ogni volta che lo guardava, qualcosa dentro di lei si scioglieva e le veniva voglia di riconsiderare la sua decisione di vendicarsi degli uomini. Fremette di nuovo. Se non fosse stato per la sua professione, non le sarebbe capitato niente di tutto ciò. Sua madre glielo aveva detto più volte che era troppo pericoloso come si guadagnava da vivere. Ma chi avrebbe potuto prevedere che durante il lavoro avrebbe conosciuto un agente federale disonesto?

    «Devo trovare un posto sicuro dove stare» mormorò.

    Ma dove? Ci sarebbero volute ore prima che Oliver Vargo smontasse dal lavoro e lei potesse chiedergli aiuto. Non aveva tempo per vestirsi e cercare di raggiungerlo allo studio televisivo. Non era sicura di fidarsi di lui, però le serviva l'aiuto di una persona intelligente, capace di usare una pistola e disposto a proteggere una donna. E Oliver sembrava sincero, anche se le apparenze potevano ingannare. Tuttavia, conoscendo il suo lavoro, ed essendo Miles un agente, si sentiva più al sicuro all'idea di rivolgersi a Vargo che non alla polizia...

    Aprendo la copertina del libro, diede una scorsa alla sua biografia e notò le sue lauree in Legge e Psicologia, una carriera decennale esplosiva e una lunga lista di criminali arrestati grazie a lui. Non era sposato e viveva da solo, proprio come aveva detto Kate Olsen, ma la foto lo ritraeva su un'amaca davanti a una grande casa. Stava leggendo un libro.

    «La biblioteca pubblica di New York» sussurrò, provando un moto di sollievo all'idea. Uscendo dal Plaza, si sarebbe persa fra la folla della biblioteca, avrebbe letto il libro di Oliver e poi si sarebbe recata alla Grand Central Station. L'entrata sulla Quarantaduesima si trovava sul lato opposto della sede FBI in cui Oliver lavorava e lei poteva lasciare la sacca al deposito bagagli della stazione. Naturalmente, sarebbe dovuta essere prudente. Ma alle cinque, quando Oliver smontava, avrebbe scoperto dove soggiornava e lo avrebbe avvicinato.

    «Riprendiamo l'intervista con Oliver Vargo.» La voce di Kate Olsen interruppe i suoi pensieri. «L'autore dei bestseller Il pensiero del male e Catturare i criminali alla vecchia maniera. Allora, Oliver, sappiamo che sta girando per il paese a promuovere il suo nuovo libro. Ma perché si trova a New York?»

    «Per illustrare il nuovissimo software a nostra disposizione» spiegò lui.

    «Può fornirci qualche dettaglio?»

    «Certo. Il nostro nuovo sistema si chiama Quick Composite. Come ho già detto, il criminologo raccoglie fatti sui possibili sospetti, immaginando come il criminale pensa. Adesso, con il Quick Composite, potremo inserire le informazioni nel computer e produrre immagini dei sospetti.»

    «Immagini?»

    Lui annuì. «Molto simili alle foto. Sapremo l'aspetto che il criminale potrebbe avere. Mentre lavoriamo, deduciamo dei dati sul sospetto... quali il sesso e la razza. Statura e peso. Colore dei capelli e degli occhi. Ora, inserendo questi dati, il computer ci darà un'immagine.»

    «Una specie di identikit?»

    «Esatto. Solo che questo è molto più sofisticato. L'immagine è più precisa e ha una qualità fotografica.»

    «Incredibile» sospirò Kate con aria sognante, come se fosse incantata. «Pensa davvero che l'immagine di un sospetto possa essere identica a quella di un criminale nel momento dell' arresto?»

    «Sì, assolutamente. Le nostre immagini generate dal computer dovrebbero assomigliare alle foto segnaletiche. Sembra incredibile, ma la tecnologia è in continuo progresso.»

    «E come concilia l'uso di nuova tecnologia con il suo desiderio di risolvere i crimini secondo i vecchi metodi?»

    Lui ridacchiò. «Infatti, non si concilia. Sono uno della vecchia scuola. Ed eccomi qui a New York a fare la parte dell'avvocato del diavolo con il gruppo che ha creato il nuovo software. Il mio compito è quello di sottolineare tutto ciò che sfugge alla nuova tecnologia.»

    «E poi?»

    Lui parve sollevato. «Poi me ne torno a casa a Quantico.»

    «Dove la sua vita privata è affascinante quanto quella professionale?»

    Oliver scosse il capo. «Mi creda, il lavoro in ufficio mi basta. È Anna, la mia sorellina, quella che conduce una vita eccitante. Vive qui a New York ed è studiosa di statistica per i sex files.»

    «I sex files» sussurrò la donna davanti allo schermo.

    Il rapporto annuale sulle statistiche relative al comportamento erotico dei nordamericani era pubblicizzato per tutta Manhattan, sulle fiancate degli autobus e nel metrò. Come sempre messo in circolazione per Natale, aveva la forma di un raccoglitore rosso e verde.

    «Può dare un assaggio in anteprima al nostro pubblico?»

    «È top secret. Posso solo dire che è il miglior sex file mai uscito e che dovreste correre a prenotarne una copia.»

    Guardandolo reclamizzare il libro della sorella invece del proprio, la spettatrice ebbe un tuffo al cuore. «I valori familiari» sussurrò. «Buon segno.» Sarà stato anche ossessionato dal lavoro, ma sembrava possedere integrità morale.

    «Bene» disse Kate in chiusura, «la prossima volta che verrà a trovarci, voglio che mi faccia un grosso favore.»

    «Qualunque cosa per lei, Kate.»

    Kate sorrise. «Voglio che ci porti le statistiche di sex files - tutti i dati sui comportamenti erotici nel Nordamerica - e inserisca le informazioni nel nuovo software dell'FBI.»

    Oliver ridacchiò. «Se ho ben capito, vuole che produca delle fotografie che mostrino quali potrebbero essere l'uomo e la donna più sexy... ammesso che esistano?» Senza aspettare la risposta, proseguì: «Lo farò volentieri, Kate, ma prima di salutare il nostro pubblico vorrei aggiungere che le donne di solito le trovo con lo stesso modo con cui risolvo i casi».

    Quando Oliver Vargo guardò l'obiettivo, la donna bionda rabbrividì di nuovo e per la prima volta dalla notte precedente non fu per la paura, ma per lo sguardo cupo e penetrante dell'uomo. «Mi piacerebbe vedere l'effetto che hai sulle donne nella vita reale» sussurrò. Anche se lui era solo sullo schermo, le sue zone erogene si stavano lamentando. Se quella reazione avesse potuto essere semplice come la pura libidine...

    Per un secondo, assaporò la sensazione, dimenticandosi i suoi guai. Nessuno aveva cercato di ucciderla. Poteva tornarsene a casa a lavorare e usare le sue carte di credito. E mettersi anche gli abiti adatti. Abiti che immaginò le venissero tolti da Oliver Vargo...

    «... cioè alla vecchia maniera» concluse lui.

    Significava forse sesso in stile missionario? Oppure da dietro? O solo coccole e baci?

    Lei scosse la testa per schiarirsi le idee. Senza dubbio,

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