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Una sorpresa per il principe (eLit): eLit
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Una sorpresa per il principe (eLit): eLit

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About this ebook

Se non avete mai sentito parlare del Principato di Ambria tuffatevi in questa imperdibile serie. Amori, intrighi, passioni sotto un cielo azzurro come uno zaffiro e un mare verde smeraldo.



Joe Tanner non crede alle proprie orecchie: lui potrebbe essere uno degli eredi del Principato di Ambria, per l'esattezza Cassius DeAngelis. Kelly Vrosis, la ragazza più eccitante e determinata che abbia mai conosciuto, ne è convinta. Lui vuole crederci, perché tutto comincerebbe ad avere un senso.



L'unico obiettivo di Kelly è quello di scoprire se Joe è effettivamente un principe. Guardandolo negli occhi ha la conferma di questo e dell'amore che ha sempre inconsciamente provato per lui pur non avendolo mai conosciuto di persona.
LanguageItaliano
Release dateSep 29, 2017
ISBN9788858975763
Una sorpresa per il principe (eLit): eLit
Author

Raye Morgan

Tra le autrici più amate e lette dal pubblico italiano.

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    Una sorpresa per il principe (eLit) - Raye Morgan

    1

    Qualcuno lo stava pedinando.

    Joe Tanner sollevò il viso verso il cielo e socchiuse gli occhi per proteggerli dal sole accecante della California. Il suo sesto senso non lo ingannava. Addestrato a combattere nella giungla dell’Asia del sud, aveva imparato a individuare i cecchini e a restare nascosto per ore per non farsi colpire e adesso sapeva di non sbagliare: qualcuno lo stava spiando.

    «Come andare in bicicletta» mormorò tra sé, guardandosi intorno per capire dove si nascondesse il nemico. «Certe cose non si dimenticano mai.»

    Il giorno precedente aveva avuto la sensazione di essere seguito, ma aveva preferito non darvi peso. Spesso avvertiva gli sguardi curiosi della gente che lo osservava a distanza, ma si sforzava di ignorarli. Alto, abbronzato, fisico asciutto e muscoloso, capelli castani striati di biondo che gli sfioravano il collo, non passava certo inosservato dalle donne e quando camminava sulla spiaggia a torso nudo, anche gli uomini finivano per notare le cicatrici sul suo torace.

    C’erano giorni in cui anche l’occhiata più innocente lo irritava e quello era uno di quei giorni. Quella sera avrebbe incontrato per la prima volta sua figlia, una dolce creatura di poco più di un anno e l’idea di trovarsi al suo cospetto lo rendeva inquieto e vulnerabile.

    Volse lo sguardo verso la spiaggia di San Diego gremita di gente. I surfisti cavalcavano le onde, azzardando salti e acrobazie, le mamme rincorrevano i figli che si lanciavano verso il mare attirati dall’acqua spumeggiante, mentre un gruppetto di ragazze ammiccanti e sorridenti avanzava verso di lui con fare provocatorio. In altri tempi Joe avrebbe risposto ai loro sorrisi, ma quei giorni erano passati da molto tempo.

    Potresti essere più cordiale. Una vocina s’insinuò nella sua mente, ma lui la zittì. Accennò un brusco saluto piegando appena la testa e continuò a guardarsi intorno, studiando le insegne dei negozi, sbirciando le vetrine, osservando giovani coppie in costume, innamorati che si baciavano con la passione di due amanti che sanno di non rivedersi mai più, indifferenti ai rumori e alla gente che li circondava.

    «La gioventù e l’amore» sospirò Joe, consapevole che nella vita non si poteva contare su niente e su nessuno. Per lui valeva la legge di Murphy: se qualcosa può andar male, lo farà, ma non era il caso di disilludere quei ragazzi pieni di vita e di entusiasmo. Presto avrebbero imparato che la vita riserva delle brutte sorprese.

    Scosse la testa e proseguì, le spalle rigide e il collo teso. Non riusciva a scrollarsi di dosso la sensazione di essere seguito e quel sospetto lo indispettì. Chi diavolo era tanto interessato a lui da seguire ogni suo passo? si domandò.

    Percorrendo il lungomare notò un mendicante seduto sul bordo del marciapiede, una mano appoggiata sul collo del suo cane, che non sollevò nemmeno la testa al suo passaggio, un poliziotto che pedalava con pigrizia tra i pedoni e si guardava intorno senza interesse, una signora che lanciava briciole di pane ai gabbiani, un adolescente che si esercitava sullo skateboard, ma nessuno di loro sembrava essersi accorto di lui, poi, all’improvviso, un individuo catturò la sua attenzione. Doveva essere lui.

    Joe s’infilò gli occhiali e lo osservò attraverso le lenti scure. Indossava dei pantaloni informi, larghi, incrostati di sabbia bagnata, una camicia a quadri di un paio di taglie in più e un cappello con visiera calato sulla fronte. C’era qualcosa di strano che non lo convinceva nell’aspetto di quel tipo. Solo dopo qualche minuto capì che si trattava di una donna travestita da uomo. Che cosa stava succedendo? Mai fidarsi delle apparenze gli avevano insegnato durante la sua carriera militare e da allora non aveva mai sottovalutato quell’insegnamento.

    La ragazza si accovacciò per terra, prese in mano un taccuino e scrisse qualcosa prima di riporlo nella tasca della camicia. Non c’erano dubbi. Quella donna era lì per lui.

    Prenderla di petto sarebbe stato controproducente. Lei avrebbe negato ogni accusa, o magari avrebbe cominciato a strillare se le si fosse avvicinato troppo. Ma Joe doveva scoprire la ragione di quel pedinamento e il mandante. Avrebbe dovuto trovare una scusa qualsiasi per parlarle e scoprire qualcosa sul suo conto.

    Con una scrollata di spalle s’infilò la tavola da surf sotto il braccio e s’incamminò verso un pontile, chiuso per lavori di manutenzione. Se quella donna lo avesse seguito, significava che le sue congetture erano esatte. A fatica procedette sulla sabbia. Non aveva ancora recuperato del tutto la mobilità della gamba che si era ferita l’anno precedente durante un combattimento e sul terreno morbido aveva difficoltà a muoversi con disinvoltura.

    Certo di essere seguito, non si voltò.

    Indecisa, Kelly Vrosis si morse le labbra mentre guardava Joe Tanner allontanarsi lungo la spiaggia. Doveva seguirlo? si domandò con il cuore in tumulto.

    Le restava una settimana di tempo prima di rientrare in ufficio con qualcosa di concreto tra le mani. Aveva già sprecato una giornata intera prendendo nota dei suoi movimenti senza aver scoperto niente di importante. Per paura di essere smascherata, era rimasta nell’ombra, ma in quel modo non sarebbe andata lontana. Doveva scoprire se Joe era davvero l’uomo che lei credeva. Con un sospiro, infilò la macchina fotografica nella tasca e si alzò, decisa a fare quello per cui era venuta, contro il parere sfavorevole di colleghi e amici.

    Camminò rasente il muro, un passo dietro l’altro, cercando di rendersi invisibile. Certa di non essere un tipo appariscente, era quasi sicura che lui non si fosse accorto della sua presenza. Inoltre il travestimento che aveva scelto l’aiutava a passare inosservata e a nascondersi tra la folla.

    Il giorno precedente, appena arrivata in aeroporto, aveva noleggiato una macchina, aveva fatto un salto in albergo, poi si era diretta verso la casa sul mare di Joe con la speranza di porre fine alle sue ricerche. Si era messa sulle tracce di quell’uomo da mesi e ormai credeva di conoscerlo, ma temeva di perdere il controllo una volta che si fosse trovata di fronte a lui.

    Tutte le volte che pensava a Joe Tanner, il suo cuore cominciava a battere con violenza. Analista presso l’Agenzia di Stampa Ambriana in un ufficio dislocato a Cleveland, era diventata un’esperta delle vicende della famiglia reale della piccola isola di Ambria in cui era nata, località poco nota al resto del mondo a causa della sua ristretta politica estera. In quel posto gli stranieri non erano mai stati bene accetti.

    Affascinata dalle vicende storico-politiche del suo paese natale, Kelly aveva focalizzato la sua attenzione sui sovrani e le loro disavventure. Venticinque anni prima, durante un colpo di stato, tutti i membri della famiglia reale, il re, la regina e i loro figli erano stati uccisi e in quella circostanza avevano perso la vita anche i suoi genitori. Tuttavia la speranza che qualche bambino si fosse salvato non si era mai spenta e quando un anno prima Kelly aveva sfogliato un giornale in cui era stata pubblicata la foto di Joe Tanner rientrato in patria dopo essere stato ferito in battaglia e acclamato come un eroe di guerra, lei aveva sussultato, riconoscendo in lui uno dei possibili eredi della monarchia.

    «Oh, mio Dio... Assomiglia... Non può essere, eppure...» aveva balbettato Kelly, studiando la sua fotografia.

    Sapeva che sarebbe stata una follia mettersi sulle tracce di quell’uomo e i suoi collaboratori avevano tentato di dissuaderla, ma aveva deciso d’indagare sulla vita di Joe Tanner per scoprire tutto ciò che lo riguardava. I bambini della famiglia reale non avevano segreti per lei e i pochi tasselli che mancavano per completare il puzzle sarebbero venuti presto alla luce in seguito alle sue ricerche.

    Ossessionata dal desiderio di scoprire la verità sulla sparizione dei figli della corona e di dimostrare la validità della sua teoria, adesso che era alle calcagna di quell’uomo, a un passo da lui, era terrorizzata all’idea di affrontarlo. Da quando aveva visto la sua fotografia sul giornale, non aveva più smesso di pensare a lui. Soggiogata dal suo sguardo magnetico che la fissava da un foglio di carta, Kelly non pensava che a lui. Era un uomo particolare, all’apparenza diverso da tutti gli altri e dalle notizie che aveva letto sul suo conto, sapeva che era una persona straordinaria. Era sopravvissuto a eventi che avrebbero schiacciato chiunque altro e aveva compiuto gesti straordinari.

    Che reazione avrebbe avuto scoprendo di essere spiato, pedinato, osservato?

    «Kelly, non puoi fare una cosa simile» l’aveva ammonita Jim Hawker, il suo capo, quando lei gli aveva confidato il suo piano. «Stai perdendo il buon senso. La tua è un’ossessione. Hai visto la fotografia di quell’uomo pubblicata sul giornale e hai permesso alla tua immaginazione di prendere il sopravvento. Non puoi impostare un lavoro di ricerca su una fantasia romantica.»

    «Ma se avessi ragione? Se le mie congetture fossero esatte?» aveva insistito lei, accalorandosi. «Devo andare in California per vedere che cosa riesco a scoprire. Approfitterò delle mie due settimane di vacanza. Devo tentare. Se non andassi, non me lo perdonerei mai.»

    Jim aveva sorriso. «Kelly, stai per importunare un uomo che ha fatto delle cose nella vita che non immagineresti nemmeno nei tuoi sogni peggiori. È un uomo capace di tutto, nonostante lo definiscano un eroe di guerra. Ricordati che in guerra si commettono degli atti atroci. Rifletti sulle mie parole. Inoltre, se è davvero la persona che credi, che cosa ti fa pensare che sarà felice di scoprirlo? Lascia perdere. La tua teoria è folle e rischiosa.»

    «Non è folle, ma ammetto che potrebbe essere un buco nell’acqua. Pensa però se avessi ragione. Tutta la comunità di Ambria ne sarebbe felice.»

    «Ti avverto. Potresti anche avere ragione, ma stai stuzzicando una tigre con un ramoscello. Se non hai l’agenzia alle spalle che ti copre, rischi grosso, rischi in prima persona. Pensaci. Non andare, Kelly. Parti per una bella vacanza alle Bermuda, oppure vai in crociera, ma stai lontana dalla California.»

    Kelly non poteva e non voleva rinunciare al viaggio in California. Voleva scoprire a ogni costo la verità sul conto di Joe Tanner. Dopo aver promesso a Jim di fare molta attenzione, aveva giurato a se stessa di agire con la massima cautela e di avvicinare quell’uomo solo se fosse stata certa di non correre alcun pericolo.

    In realtà la situazione era più complicata di quanto avesse immaginato. Seguirlo per osservarlo di nascosto non le sarebbe stato di grande aiuto. Il tempo non giocava a suo favore. Le ore scorrevano veloci e lei non aveva ancora avuto l’opportunità di entrare in contatto con lui. Quella mattina lo aveva guardato andare sul surf per più di un’ora, cercando nel frattempo di escogitare un piano,

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