Discover millions of ebooks, audiobooks, and so much more with a free trial

Only $11.99/month after trial. Cancel anytime.

Accordo a sorpresa: Harmony Collezione
Accordo a sorpresa: Harmony Collezione
Accordo a sorpresa: Harmony Collezione
Ebook148 pages2 hours

Accordo a sorpresa: Harmony Collezione

Rating: 0 out of 5 stars

()

Read preview

About this ebook

Cresciuto nei bassifondi di Atene, Sergios Demonides pensava che la vita non potesse riservargli alcuna sorpresa, almeno fino al giorno in cui Beatriz Blake non irrompe nel suo ufficio proponendogli un matrimonio di convenienza! Orgogliosa e indipendente, Bea è lontana anni luce dal tipo di donna che solitamente scalda le lenzuola del ricco Sergios. Lui però non ha bisogno di un ulteriore, inutile trofeo, quello che cerca adesso è ben altro. Così i due stringono un patto conveniente per entrambi: quanto conveniente però non lo immaginano nemmeno loro.
LanguageItaliano
Release dateNov 9, 2018
ISBN9788858990315
Accordo a sorpresa: Harmony Collezione
Author

Lynne Graham

Lynne Graham vive in una bellissima villa nelle campagne dell'Irlanda del Nord.Lynne ama occuparsi della casa e del giardino, soprattutto nel periodo che lei considera il più magico dell'anno, il Natale.

Read more from Lynne Graham

Related to Accordo a sorpresa

Titles in the series (3)

View More

Related ebooks

Romance For You

View More

Related articles

Reviews for Accordo a sorpresa

Rating: 0 out of 5 stars
0 ratings

0 ratings0 reviews

What did you think?

Tap to rate

Review must be at least 10 words

    Book preview

    Accordo a sorpresa - Lynne Graham

    Titolo originale dell’edizione in lingua inglese:

    A Deal at the Altar

    Harlequin Mills & Boon Modern Romance

    © 2012 Lynne Graham

    Traduzione di Anna Vassalli

    Questa edizione è pubblicata per accordo con

    Harlequin Books S.A.

    Questa è un’opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o

    persone della vita reale è puramente casuale.

    Harmony è un marchio registrato di proprietà

    HarperCollins Italia S.p.A. All Rights Reserved.

    © 2013 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano

    eeBook ISBN 978-88-5899-031-5

    1

    «Cosa intendo fare in merito alla catena di alberghi Royal?» Il giovane, un greco alto e prestante con capelli corvini, arcuò un sopracciglio sbottando in una risata sarcastica. «Per il momento lasciamo Blake sui carboni ardenti...»

    «Sì, signore.» Thomas Morrow, il funzionario inglese che aveva posto la domanda a nome dei colleghi era consapevole delle goccioline di sudore che gli imperlavano la fronte. Un incontro faccia a faccia con il potente datore di lavoro, uno degli uomini più ricchi del mondo, era molto raro. ed era deciso a non dire nulla che potesse sembrare stupido o fuori luogo.

    Sapevano tutti che Sergios Demonides non tollerava gli incompetenti. Sfortunatamente, il multimilionario greco non sentiva il bisogno di esporre i motivi delle proprie decisioni, e questo rendeva ardua la vita dei dipendenti. Fino a poco tempo prima, l’acquisizione della catena alberghiera Royal a qualsiasi prezzo era parso l’obiettivo di Demonides, e si era diffusa la voce che Sergios avesse intenzione di sposare la deliziosa Zara Blake, figlia del proprietario della Royal. Ma dopo che Zara era stata fotografata tra le braccia di un banchiere italiano, le voci si erano spente e i curiosi dipendenti di Sergios non avevano notato in lui il minimo segno di fastidio per l’imprevisto sviluppo.

    «Ho ritirato la mia precedente offerta a Blake. Adesso il prezzo diminuirà di molto» precisò pigramente Sergios, gli occhi che sfavillavano perché niente lo attraeva di più che portare a termine una trattativa difficile.

    Acquistare la catena alberghiera Royal a un prezzo superiore a quello di mercato era contrario ai suoi metodi, ma un paio di mesi prima Sergios era stato disposto a farlo pur di concludere il contratto. Perché? Il nonno adorato, Nectarios, che aveva posto le basi del leggendario impero proprio con il primo albergo Royal a Londra, all’epoca era seriamente malato. Ma, grazie a Dio, Nectarios era un vecchio, robusto avvoltoio, pensò con affetto Sergios, e l’avveniristico intervento di chirurgia cardiovascolare a cui si era sottoposto negli Stati Uniti lo aveva rimesso in sesto. Adesso Sergios riteneva che la catena alberghiera costituisse una gradita sorpresa per gli ottant’anni del nonno, ma non era più intenzionato a pagare cifre da capogiro per quel dono.

    Per quanto riguardava la moglie che in pratica costituiva parte dell’accordo, Sergios era sollevato che il destino gli avesse impedito di commettere un tale errore. Zara Blake, dopotutto, si era dimostrata una bellissima fedifraga, senza il minimo senso dell’onore o della decenza. D’altra parte, il suo istinto materno gli sarebbe tornato comodo, dovette ammettere a malincuore. Non fosse stato per la prematura scomparsa di suo cugino che gli aveva affidato i tre bambini, Sergios non si sarebbe mai sognato di prendersi una seconda moglie.

    Il viso affascinante si incupì. Una catastrofe in quel settore era più che sufficiente. Ma, per il bene dei bambini, era stato disposto a risposarsi. Si sarebbe trattato di un matrimonio di convenienza, tuttavia, una farsa per assicurare una madre ai piccoli e per tranquillizzare la propria coscienza. Lui non sapeva niente di bambini, e non ne aveva mai voluti di propri, ma si rendeva conto che i figli di suo cugino erano infelici, e questo lo feriva nell’orgoglio e nell’onore.

    «Quindi aspettiamo che Blake faccia la prima mossa» ipotizzò Thomas spezzando il silenzio.

    «E si muoverà presto. È in serie difficoltà finanziarie» commentò Sergios con palese soddisfazione.

    «Sei un’insegnante elementare e ci sai fare con i bambini» puntualizzò Monty Blake, indifferente all’espressione attonita della figlia maggiore. «Saresti la moglie perfetta per Demonides...»

    «No... alt!» Bee alzò una mano per enfatizzare fisicamente le parole, gli occhi verdi che esprimevano incredulità, mentre con l’altra mano respingeva dalla fronte imperlata di sudore la massa di capelli castani. Si rendeva conto che l’inquietudine provata per quell’insolito invito del padre ad andare nel suo ufficio era motivata. «Guarda che stai parlando con me, non con Zara, e io non ho nessuna intenzione di sposare un multimilionario affamato di sesso che ha bisogno di una moglie devota a casa per badare ai suoi bambini.»

    «I bambini non sono suoi» le ricordò Monty, come se questo facesse una qualche differenza. «La morte di suo cugino ha fatto sì che ne diventasse responsabile. In ogni caso, non ha certo gradito la responsabilità...»

    A quest’informazione, il viso di Bee espresse un senso di fastidio. Purtroppo aveva molta esperienza in fatto di padri che non si occupavano dei propri figli, non ultimo l’uomo che le stava di fronte che faceva affermazioni sessiste. Poteva anche aver convinto l’ingenua Zara, la sorella più giovane, a prendere in esame un matrimonio di convenienza con l’armatore greco, ma lei era molto meno malleabile e molto più sospettosa.

    Non aveva mai cercato l’approvazione del padre, non che le fosse mai stata prospettata. Bee non nascondeva di non amare o rispettare Monty Blake, che non aveva mai avuto un reale interesse per lei. Anzi, quando aveva sedici anni, aveva inferto un duro colpo alla sua autostima consigliandole di mettersi a dieta e di schiarirsi i capelli. Per Monty Blake, il canone della bellezza femminile era la bionda sottile, mentre Bee era castana e con le curve generose. Focalizzò l’attenzione sulla foto della matrigna, che era posata sulla scrivania. Ingrid era un’ex modella svedese, bionda e sottile come un giunco.

    «Mi dispiace, ma non mi interessa, papà» replicò decisa Bee notando che il vecchio aveva un’aria spossata e preoccupata. Forse era giunto all’incredibile idea che lei sposasse Sergios Demonides perché era stanco e sfibrato e non voleva più occuparsi degli affari, ragionò incerta.

    «Be’, è meglio che ti interessi» replicò brusco Monty Blake. «Tu e tua madre conducete una vita piacevole. Se la catena alberghiera crolla e Demonides riesce ad acquistarla per un tozzo di pane, le conseguenze non ricadranno esclusivamente su di me e la tua matrigna, ma su tutti coloro che dipendono da me...»

    Bee si irrigidì a quella catastrofica previsione. «Cosa stai dicendo?»

    «Lo hai capito benissimo» replicò con impazienza. «Non sei stupida come tua sorella...»

    «Zara non è...»

    «Vengo subito al punto. Sono sempre stato molto generoso con te e con tua madre.»

    Pur se quell’argomento la metteva a disagio, Bee decise di essere onesta. «Sì, è vero» fu costretta ad ammettere.

    Non era il momento di ricordargli che la generosità nei confronti di sua madre era sostanzialmente un modo per acquietare la coscienza. Emilia, la madre spagnola di Bee, era stata la prima moglie di Monty. In seguito a uno spaventoso incidente automobilistico, Emilia era rimasta paraplegica, costretta su una sedia a rotelle. All’epoca, Bee aveva quattro anni e sua madre si era resa conto di ispirare repulsione nell’ambizioso, giovane marito. Con molta dignità aveva accettato l’inevitabile e acconsentito a una separazione. Riconoscente per aver riavuto la libertà, Monty Blake le aveva messo a disposizione una casa in un complesso moderno, eliminando tutte le barriere architettoniche per rendere più gestibile il suo handicap. Aveva inoltre assunto una badante per non costringere la figlia a una continua assistenza alla madre. Pur avendo avuto una vita sociale limitata, proprio per stare accanto alla madre, Bee era penosamente consapevole che solo l’aiuto finanziario del padre le aveva permesso di frequentare l’università e intraprendere la carriera di insegnante che adorava.

    «Temo che se ti rifiuterai di fare quanto ti chiedo, la mia generosità si interromperà immediatamente» dichiarò aspro Monty Blake. «La casa dove vivete mi appartiene, e posso venderla quando mi pare.»

    Bee impallidì «Perché dovresti fare una cosa del genere alla mamma?»

    «Perché dovrei occuparmi ancora di lei?» ribatté acido Monty. «Ho sposato tua madre più di vent’anni fa, e mi sono sempre preso cura di lei. Ho più che assolto il mio debito nei confronti di una donna con la quale sono stato sposato solo cinque anni.»

    «Sai benissimo quanto la mamma e io apprezziamo ciò che fai per noi» fece presente Bee, l’orgoglio ferito per la necessità di mostrare una certa umiltà di fronte a quella spaventosa minaccia.

    «Se vuoi che la mia generosità continui, devi pagare un prezzo» disse aspro Monty Blake. «Ho bisogno che Demonides acquisti la mia catena di alberghi al giusto prezzo. E lui era disposto a farlo, finché Zara non ha combinato quello che ha combinato e ha sposato invece quell’italiano...»

    «Zara è molto felice con Vittorio Roccanti» mormorò subito Bee in difesa della sorella. «Non capisco come io possa convincere uno scaltro uomo d’affari come Demonides ad acquistare i tuoi alberghi a un prezzo preferenziale.»

    «Be’, parliamoci chiaro, non sei bella come Zara» ammise raggelante suo padre, «ma da quanto ho capito Demonides vuole una madre per quei bambini, e tu sei molto più adatta di Zara per quel ruolo... tua sorella non sa neppure leggere! Sono convinto che lui non lo sapesse quando ha acconsentito a sposarla.»

    Disgustata per la crudeltà di quel commento sulla sorella, che era dislessica, Bee lo fissò, gelida. «Sono sicura che un uomo ricco e potente come Sergios Demonides può trovare chi vuole per fare da mamma a quei bambini. Come hai giustamente messo in evidenza, io non sono una bellezza, quindi non capisco perché tu ti illuda che possa interessarsi a me.»

    Monty Blake se ne uscì in una risata sarcastica. «Perché so cosa vuole... Zara me lo ha confessato. Vuole una donna che sappia stare al proprio posto...»

    «Be’, allora non vuole certo me» sbottò acida Bee, gli occhi fiammeggianti per quella anacronistica considerazione circa l’inferiorità della donna. «E Zara è più decisa di quanto tu creda, e avrebbe avuto dei problemi anche con lei.»

    «Ma tu sei quella intelligente, che può dargli esattamente ciò che vuole. Sei molto più concreta di Zara, perché non hai avuto la vita facile come lei.»

    «Papà...?» lo interruppe Bee allargando le braccia, «perché continuiamo questa insulsa conversazione? Ho incontrato Sergios Demonides una volta soltanto e mi ha degnato a stento di un’occhiata.»

    Inghiottì l’inutile commento che l’unica parte di lei che il magnate greco aveva notato pareva essere il seno prorompente.

    «Voglio che tu vada da lui e gli proponga un contratto... lo stesso che aveva fatto con Zara. Un matrimonio in cui lui continui a fare ciò che gli piace e acquisti i miei alberghi al giusto prezzo...»

    «Io... io dovrei andare da lui e proporgli il matrimonio?» esplose Bee, incredula. «Non ho mai sentito

    Enjoying the preview?
    Page 1 of 1