Discover millions of ebooks, audiobooks, and so much more with a free trial

Only $11.99/month after trial. Cancel anytime.

Scandalo greco: Harmony Collezione
Scandalo greco: Harmony Collezione
Scandalo greco: Harmony Collezione
Ebook145 pages2 hours

Scandalo greco: Harmony Collezione

Rating: 3 out of 5 stars

3/5

()

Read preview

About this ebook

Calda come il sole di Corfù, antica come le rovine di Creta, dolce come il nettare degli antichi dei.
La passione, nel sangue di ogni uomo greco, scorre veloce fin dalla notte dei tempi...

La vita di Kerry Martin sembra aver raggiunto la perfezione al fianco di Theo Diakos, l'uomo che le ha donato l'amore che ha sempre desiderato. Ma si tratta di un'illusione: in un attimo, quasi senza accorgersene, tutto cambia. Il destino però è beffardo e, dopo averla spinta lontana da Theo, ora la porta su una meravigliosa isola greca, a recitare per qualche giorno proprio la parte della sua fidanzata.
LanguageItaliano
Release dateAug 10, 2018
ISBN9788858985540
Scandalo greco: Harmony Collezione
Author

Natalie Rivers

Tra le autrici piuù amate e lette dal pubblico italiano.

Read more from Natalie Rivers

Related to Scandalo greco

Related ebooks

Romance For You

View More

Related articles

Reviews for Scandalo greco

Rating: 3 out of 5 stars
3/5

2 ratings0 reviews

What did you think?

Tap to rate

Review must be at least 10 words

    Book preview

    Scandalo greco - Natalie Rivers

    Titolo originale dell’edizione in lingua inglese:

    The Diakos Baby Scandal

    Harlequin Mills & Boon Modern Romance

    © 2009 Natalie Rivers

    Traduzione di Maria Paola Rauzi

    Questa edizione è pubblicata per accordo con

    Harlequin Books S.A.

    Questa è un’opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o

    persone della vita reale è puramente casuale.

    Harmony è un marchio registrato di proprietà

    HarperCollins Italia S.p.A. All Rights Reserved.

    © 2010 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano

    eBook ISBN 978-88-5898-554-0

    1

    Tremando, Kerry fissò il bastoncino bianco che teneva stretto nella mano. Alla luce della finestra, la linea azzurra era ben visibile. Il test era positivo. Provò una forte emozione.

    Sono incinta.

    A essere sincera, non si era aspettata quell’esito, però sapeva che quella gravidanza avrebbe cambiato per sempre la sua vita.

    Si morse il labbro inferiore, e fissò di nuovo il test. Il suo cuore si riempì di gioia alla prospettiva di avere un bambino, tuttavia il suo corpo non smetteva di tremare.

    Come avrebbe reagito Theo alla notizia che sarebbe diventato padre?

    Non era passato neanche un anno, da quando era diventata la convivente di Theo Diakos, uno dei più importanti e ricchi magnati in campo immobiliare di Atene. Aveva condiviso con lui il suo stile di vita cosmopolita, e trascorso gloriose notti nel suo letto. Theo l’aveva trattata come una principessa, e sia suo fratello Corban sia la moglie Hallie l’avevano sempre considerata una della famiglia.

    Ma anche se era profondamente innamorata di Theo, non avevano mai discusso dei loro sentimenti né, tanto meno, di un possibile futuro insieme.

    Sollevò la testa e si scostò dal volto i lunghi capelli biondi, poi uscì sul terrazzo piantumato.

    Quando lei e Theo stavano in città, quell’oasi verde era il suo luogo preferito. Il profumo delle rose rampicanti riempiva l’aria della notte. C’era una tale tranquillità che era molto difficile immaginare che il giardino si trovasse proprio sopra il tetto di uno degli alberghi più esclusivi della città, la nave ammiraglia dell’impero immobiliare di Theo.

    Sotto di lei, le luci di Atene iniziavano a brillare, e sull’Acropoli le colonne del Partenone splendevano maestose contro il cielo che si stava scurendo.

    Era una vista mozzafiato, che nella sua mente sarebbe sempre stata associata a Theo.

    Stare insieme a lui era meraviglioso. Per la prima volta nei suoi ventitré anni di vita si sentiva amata e desiderata.

    All’inizio aveva stentato a credere che Theo potesse essere interessato a una ragazza comune come lei, ma l’intensità della loro relazione aveva cancellato ogni dubbio. Non era mai stata più felice in vita sua.

    I problemi che avevano costellato il suo passato erano sfumati, al punto che sembravano appartenere a un’altra dimensione. Era bellissimo sapere che lui la stimava, e che voleva trascorrere più tempo possibile con lei; era qualcosa che non aveva mai sperimentato prima, e che il suo bambino avrebbe dovuto provare fin dall’inizio della sua esistenza.

    Si premette una mano sul ventre. Era ancora sconvolta dalla scoperta di aspettare il figlio di Theo, ma allo stupore si sostituì presto una forte eccitazione. Lui sarebbe stato felice di quella notizia, ne era sicura. Dopotutto era uno zio meraviglioso, e amava moltissimo suo nipote Nicco.

    Devo dirglielo subito. Kerry rientrò e si diresse in fretta verso il suo studio, che si trovava nel loro appartamento privato all’interno dell’hotel. Chissà come avrebbe reagito quando gli avrebbe rivelato il suo incredibile segreto?

    Una volta giunta davanti alla sua porta, però, si fermò. Theo non era solo; c’era suo fratello Corban con lui, e a giudicare dal tono delle loro voci stavano discutendo di qualcosa di importante. Trattenne il respiro, delusa al pensiero che avrebbe dovuto rimandare il suo esplosivo annuncio.

    Poi, mentre tornava sui propri passi, captò uno scampolo della discussione. Non era sua abitudine origliare, e il suo greco non era ancora perfetto, tuttavia conosceva abbastanza quella lingua da capire che stavano parlando di sottrarre Nicco alla madre.

    All’istante il suo stomaco si serrò in una morsa, e il cuore le balzò in gola. Non poteva essere vero, doveva aver capito male. Rimase immobile fuori dalla porta dello studio, incapace di muoversi.

    «Devi pensare a Nicco. È tuo dovere proteggerlo» stava dicendo Theo. «È tuo figlio, e il suo benessere viene prima di tutto.»

    «Ma Hallie è mia moglie, e si fida di me» ribatté Corban. «Non credo di poterle fare una cosa del genere.»

    «Invece devi. Tuo figlio è un Diakos, e quindi appartiene alla nostra famiglia. Inoltre, Hallie non è in grado di prendersi cura del bambino.»

    «Mi sembra una decisione troppo drastica» lo contraddisse Corban. «Non potremmo almeno lasciarle vedere Nicco, prima di portarglielo via?»

    «Assolutamente no» decretò Theo in tono categorico. «Questo è l’unico modo. Se agiamo subito, cioè stasera, Nicco raggiungerà in elicottero l’isola prima ancora che Hallie si accorga che non c’è più. Poi potremo occuparci di lei, e farla uscire dal paese senza dare troppo nell’occhio. Nessuno al di fuori della famiglia deve sapere che cosa è successo.»

    Kerry si portò le mani alla bocca in preda all’orrore. Theo e suo fratello stavano complottando di separare Hallie da suo figlio.

    Un violento tremito la scosse. Di colpo venne sopraffatta dal dolore e dalla miseria della sua stessa infanzia. Si sentì male al ricordo della disperazione di sua madre, che non era riuscita a sopravvivere all’allontanamento forzato da sua figlia.

    Non poteva permettere che succedesse lo stesso a Hallie. Doveva risparmiare all’amica l’angoscia che aveva patito sua madre. Forse, pensò, se le avessero permesso di tenere la bambina, ora sarebbe viva.

    Si allontanò con passo incerto dallo studio. Aveva la gola e lo stomaco contratti. La sua mente era invasa da terribili ricordi che le impedivano di ragionare con lucidità. L’unica cosa che sapeva era che non poteva permettere che a Hallie venisse portato via il bambino.

    Si voltò e si affrettò a raggiungere l’amica per avvertirla di quanto stava accadendo.

    Entrò quasi correndo nel lussuoso appartamento che Hallie divideva con il marito Corban, attraversò il grande salone e puntò verso la camera da letto, dove la trovò seduta davanti allo specchio, intenta a pettinarsi i lunghi capelli castani.

    «Kerry!» esclamò Hallie, spalancando i grandi occhi scuri per la sorpresa. «Va tutto bene?»

    «Mi dispiace...» ansimò lei con il fiato corto per la corsa. «Si tratta di Nicco. Ho sentito Corban e Theo che discutevano... Hanno intenzione di portarlo via stasera.»

    «Perché? Cosa c’è che non va? Sta bene, vero?» domandò Hallie, alzandosi in piedi talmente in fretta che lo sgabello si ribaltò.

    «Sì, sta bene» la rassicurò Kerry. «Ma cerca di starmi a sentire. Loro sostengono che tu non sei adatta a occuparti del piccolo, per cui lo porteranno via stasera in elicottero senza dirtelo.»

    «Non possono farlo!» esclamò Hallie, impallidendo per lo shock. Poi, però, la sua espressione cambiò, e passò all’azione. Prese la borsa appoggiata sul tavolino con una tale forza da rovesciare per terra un bicchiere di vino. «Non me lo porteranno via, non glielo permetterò» dichiarò, afferrando le chiavi della macchina. Attraversò la camera da letto camminando incerta sui tacchi alti. «Condurrò Nicco con me in un posto dove non ci troveranno.»

    «Aspetta» la bloccò Kerry, prendendo automaticamente un fazzoletto di carta per asciugare il vino. «Verrò con...» Non finì la frase perché si era accorta che l’amica aveva bevuto. Le sue guance arrossate e il passo incerto lasciavano intendere che non era in grado di guidare, eppure aveva appena preso con sé le chiavi dell’auto.

    La inseguì, ma ormai era troppo tardi. La porta della nursery era aperta, e il lettino di Nicco vuoto. Lanciò un’occhiata alle luci dell’ascensore privato della famiglia, e si rese conto che la moglie di Corban aveva già raggiunto il parcheggio.

    Oh, cielo! Che cosa ho fatto? Hallie era ubriaca, e stava per immettersi nel traffico cittadino con il bambino.

    Con il cuore in gola, tornò di nuovo allo studio di Theo, ed entrò senza bussare.

    «Si tratta di Hallie!» gridò, cercando di riprendere fiato.

    Theo la raggiunse subito, e la sostenne per un braccio. La fissò con suoi intensi occhi scuri e le disse con voce calma e rassicurante: «Fai un profondo respiro e poi dimmi che cosa è successo».

    Kerry fissò il suo bellissimo volto, combattuta tra il disagio sperimentato quando lo aveva sentito parlare con il fratello e il conforto che provava ogni volta che era vicina a lui.

    «Hallie ha portato Nicco con sé in macchina» riferì. «È ubriaca.»

    Corban imprecò in greco, poi si precipitò alla porta. Nello stesso istante, Theo prese il telefono e chiamò gli addetti alla sicurezza, ordinando loro di non permettere alla cognata di lasciare l’albergo.

    Kerry si strinse forte le braccia al petto. Che cosa aveva fatto? Corban e Theo non avevano alcun diritto di portare via Nicco alla madre, ma la sua reazione impulsiva aveva messo in pericolo sia Hallie sia il figlio.

    «Vado ad aiutare mio fratello» annunciò lui. «Hallie ha già lasciato l’albergo, ma Corban la sta inseguendo.»

    Lei si morse il labbro, tremando, e sentì gli occhi riempirsi di lacrime. Avrebbe dovuto capire che Hallie era ubriaca, ma come poteva immaginare che l’amica si trovasse in quelle condizioni?

    «Andrà tutto bene.» A un tratto, Theo le fu accanto e la strinse contro il suo forte torace. Le accarezzò i capelli con tenerezza, poi le sollevò il mento, obbligandola a guardarlo. «Hai fatto la cosa giusta, avvertendoci. Adesso ce ne occuperemo noi.»

    Prima che Kerry potesse rispondere, lui se n’era già andato, lasciando dietro di sé l’esotica fragranza della sua colonia.

    Theo era tutto per lei; dal giorno in cui lo aveva conosciuto, il resto era diventato insignificante.

    Come dipendente di un’agenzia di viaggi londinese, Kerry aveva soggiornato in diverse capitali europee, e quando il suo incarico ad Atene era terminato, lui le aveva chiesto di restare, riempiendola di gioia. Theo l’aveva anche incoraggiata ad aspettare a trovarsi un nuovo impiego, in modo che potesse essere libera di accompagnarlo nei suoi viaggi di lavoro. Le aveva detto che la voleva sempre accanto a sé, che desiderava trascorrere più tempo possibile con lei, quando era libero dai suoi impegni.

    Kerry chiuse gli occhi, immaginando il suo caldo abbraccio. Essere stretta tra le sue braccia la faceva sentire in pace con il mondo. Anche in quel frangente, malgrado la preoccupazione per il nipote e la cognata, lui aveva trovato il modo di rassicurarla.

    Theo le

    Enjoying the preview?
    Page 1 of 1