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La fidanzata dello sceicco: Harmony Jolly
La fidanzata dello sceicco: Harmony Jolly
La fidanzata dello sceicco: Harmony Jolly
Ebook161 pages2 hours

La fidanzata dello sceicco: Harmony Jolly

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About this ebook

Daphne Snowden non può permettere che sua nipote, la diciottenne Brittany, sposi un uomo che ha il doppio dei suoi anni e che la ragazza non ha mai incontrato. Tanto più se il futuro marito in questione è il Principe Murat di Bahania, lo sceicco da cui lei è scappata dieci anni prima a poche settimane dal loro matrimonio. Appena la nipote rinuncia all'idea di diventare futura regina, Daphne decide di affrontare Murat e dirgli in faccia tutto ciò che pensa di lui. Lei non è più la ragazzina di un tempo, ma una giovane donna, con una solida posizione alle spalle, il Principe Murat non può più incantarla con il suo fascino magnetico. Ma il sano proposito crolla come un castello di sabbia non appena i due si incontrano. L'amore non è si è mai spento, così come la passione, che torna a divampare. Daphne non è sicura di riuscire a ignorare ciò che il suo corpo le sta urlando a chiare lettere.
LanguageItaliano
Release dateDec 11, 2017
ISBN9788858975565
La fidanzata dello sceicco: Harmony Jolly
Author

Susan Mallery

#1 NYT bestselling author Susan Mallery writes heartwarming, humorous novels about the relationships that define our lives—family, friendship, romance. She's known for putting nuanced characters in emotional situations that surprise readers to laughter. Beloved by millions, her books have been translated into 28 languages.Susan lives in Washington with her husband, two cats, and a small poodle with delusions of grandeur. Visit her at SusanMallery.com.

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    Book preview

    La fidanzata dello sceicco - Susan Mallery

    Titolo originale dell’edizione in lingua inglese:

    The Sheikh and the Bride Who Said No

    Silhouette Special Edition

    © 2005 Susan Macias Redmond

    Traduzione di Leonora Sioli

    Questa edizione è pubblicata per accordo con

    Harlequin Books S.A.

    Questa è un’opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o

    persone della vita reale è puramente casuale.

    Harmony è un marchio registrato di proprietà

    HarperCollins Italia S.p.A. All Rights Reserved.

    © 2011 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano

    eBook ISBN 978-88-5897-556-5

    1

    «Mi rendo conto che l’idea di sposare un principe e di diventare un giorno regina sia elettrizzante» affermò Daphne Snowden cercando di usare un tono pacato, nonostante fosse fuori di sé, «ma la verità è un’altra, mia cara. Non hai mai incontrato il Principe Murat. È un uomo testardo e difficile.» Lo diceva per esperienza personale. «Inoltre, ha quasi il doppio dei tuoi anni.»

    Brittany alzò lo sguardo dalla rivista di moda che stava sfogliando. «Ti stai preoccupando troppo. Rilassati, zia. Andrà tutto bene.»

    Bene? Bene?

    Questa era davvero bella!

    Daphne sprofondò nella poltrona di pelle del jet privato.

    Non poteva credere che stesse succedendo per davvero. Doveva essere un sogno. Anzi, un incubo. Non era possibile che sua nipote avesse accettato di sposare un uomo che non aveva mai incontrato. Principe o non principe, sarebbe stato un disastro.

    Nonostante stesse cercando invano di farla ragionare da tre settimane, dunque, fece un ultimo tentativo.

    «Desidero che tu sia felice. Ti voglio bene.»

    Brittany le sorrise, imperturbabile. «Anche io ti voglio bene, e ti assicuro che ti stai preoccupando per niente. So che Murat è vecchio.»

    Daphne fece una smorfia. In effetti, a una diciottenne, un uomo di trentacinque anni doveva sembrare un matusalemme. A una trentenne come lei, invece, non pareva poi così tanto vecchio.

    «Però è carino» continuò Brittany, «e molto ricco. Vivrò in un palazzo e girerò il mondo!» Si guardò i piedi. «Forse avrei dovuto indossare gli altri sandali, non trovi?»

    «Brittany, non mi interessano le tue scarpe. Sto parlando della tua vita! Essere la moglie di un principe non significa che passerai le tue giornate facendo shopping. Dovrai occuparti degli interessi del paese. Dovrai intrattenere gli altri capi di stato durante i ricevimenti ufficiali e sostenere le organizzazioni benefiche. E dovrai anche dare al principe degli eredi.»

    «Sì, in effetti, ci ho pensato. La parte relativa alle feste non mi spaventa. Inviterò tutti i miei amici, così commenteremo il look delle first lady

    «E la parte relativa agli eredi?»

    «Considerando l’età che ha, immagino che il principe abbia una certa esperienza. La mia amica Deanna ha fatto sesso con il suo nuovo ragazzo del college e mi ha detto che è andata molto meglio rispetto a quando lo aveva fatto con un ragazzo delle superiori. L’esperienza è importante.»

    Daphne avrebbe voluto urlare. Che fine aveva fatto la ragazzina ingenua e romantica che passava le notti a parlarle dei suoi problemi di cuore?

    Brittany era sempre stata un po’ timida con i ragazzi. Le sembrava assurdo, quindi, che tutto d’un tratto fosse diventata così spregiudicata.

    Guardò l’orologio.

    Aveva ancora poco tempo. Non mancava molto all’atterraggio e, quando fossero arrivate a palazzo, Brittany non avrebbe più potuto tirarsi indietro. Già una volta una Snowden aveva piantato il Principe Murat a un passo dall’altare. E Brittany non avrebbe avuto la possibilità di fare altrettanto.

    «Ma come è venuto in mente a tua madre di accettare questa assurda proposta di matrimonio?»

    «La mamma riteneva che sarebbe stato molto cool entrare a fare parte di una famiglia reale. Inoltre voleva fare morire d’invidia la zia Grace. Il mio matrimonio con un principe batte nettamente l’ammissione di Justin a Harvard, no?»

    Daphne annuì senza dire nulla. Le sue sorelle erano sempre state molto competitive. Per loro contavano solo il potere e il denaro. Una, infatti, aveva sposato un senatore e l’altra un ricco imprenditore. Solo lei aveva seguito una strada diversa.

    Prese la mano della nipote. «Ascoltami, Brittany. Sai quanto tengo a te. Per me, sei come una figlia.»

    «Anche io ti voglio bene, zia. Mi sei sempre stata vicina più di quanto non abbia mai fatto mia madre.»

    «E allora pensaci. Pensa a quello che stai facendo. Sei giovane e intelligente e puoi avere tutto ciò che desideri. Per quale ragione vuoi sposare un perfetto sconosciuto e trasferirti in un paese in cui non sei mai stata? E se non ti piacesse Bahania?» Prima che Brittany potesse ribattere, Daphne continuò. «È vero, girerai il mondo. Ma non potrai decidere tu dove andare o che cosa fare. Sarà tutto organizzato. Una volta che avrai sposato il principe, non potrai più vedere le tue amiche quando ne avrai voglia o andare con loro a fare shopping o al cinema.»

    Brittany la guardò, perplessa. «Non potrò più fare shopping? Per quale ragione? È assurdo!»

    «Ho già cercato di spiegartelo mille volte. La tua vita cambierà completamente. Dovrai rispettare delle regole e comportarti come il paese si aspetta che faccia una futura regina.»

    «Non credevo che sarei stata costretta a trascorrere le mie giornate chiusa a palazzo. Pensavo che avrei potuto tornare a casa e vedere le mie amiche ogni volta che lo avessi voluto.»

    «D’ora in avanti sarà Bahania la tua casa.»

    «Ma...» Brittany si adombrò. «Non sentirò sicuramente la mancanza di mamma e papà, però mi mancherete tanto tu e Deanna.» Si mordicchiò le labbra. «D’altronde, per amore...»

    «E tu credi di poter amare il principe? Un uomo che non hai mai incontrato? Pensa se non doveste andare d’accordo. Davvero sei disposta a rinunciare alla tua libertà per uno sconosciuto? Non potrai più uscire con i ragazzi, né andare al college.»

    «Non potrò andare al college?»

    «Non ne avrai il tempo, perché avrai mille impegni.»

    «Studierò a palazzo, quando sarà possibile.»

    «Magari mentre aspetti un bambino?»

    «No, di questo non se ne parla proprio! Non sono pronta per avere un bambino.»

    «E se invece il Principe Murat lo fosse?»

    Brittany la fulminò. «Stai forse cercando di spaventarmi?»

    «Ci puoi scommettere. Farò tutto ciò che è in mio potere per impedirti di rovinarti la vita. Se tu fossi davvero innamorata, non cercherei di ostacolarti. Ma non lo sei. Se avessi saputo prima quello che stava succedendo, sarei intervenuta subito, solo che tua madre è stata molto brava a tenermi nascosta la verità.»

    Brittany sospirò.

    «È determinata ad andare fino in fondo.»

    «Non mi importa. Non me ne starò in disparte a guardare, mentre tu ti rovini la vita. Dimmi la verità, Brittany. Dimmi che vuoi davvero sposare quell’uomo e io non cercherò più di farti cambiare idea. Se hai qualche dubbio, però, anche un solo piccolo dubbio, fermati adesso, finché sei ancora in tempo.»

    «Io...» Ora Brittany aveva gli occhi lucidi. «... non sono sicura. Vorrei tanto che tra me e il principe funzionasse tutto a meraviglia, ma che cosa farò se non sarà così? Sto cercando di accontentare i miei genitori, però ho tanta paura.» Si guardò intorno con aria smarrita. «Il pilota mi ha detto che atterreremo tra circa venti minuti. Ormai è tardi. Non posso andare dal principe e dirgli che non voglio più sposarlo.»

    In quell’istante, Daphne avrebbe voluto strangolare sua sorella Laurel. «Vieni qui, piccola» disse alla ragazzina, aprendo le braccia.

    E Brittany si accoccolò a lei. «È troppo tardi, vero?»

    «No. Risolveremo tutto» le promise stringendola forte. «Sai, mi stavi facendo preoccupare. Avevo temuto che tu volessi davvero fare questa stupidaggine.»

    «Per certi aspetti mi sembrava divertente l’idea di diventare una principessa. Devo ammettere, però, che non mi entusiasmava per niente il pensiero di sposare un uomo così vecchio.»

    «Ti capisco.»

    Non capiva, invece, come a Murat fosse venuto in mente di fare una proposta di matrimonio a una ragazzina!

    «Penserò a tutto io. Appena atterreremo, andrò a palazzo, mentre tu tornerai direttamente a casa, facendo finta che tutto questo non sia mai successo.»

    «E che cosa racconterò alla mamma?»

    «Non ti preoccupare. Le parlerò io.»

    Circa un’ora più tardi, Daphne era su una limousine, diretta a palazzo. Era tardo pomeriggio e la calda luce del tramonto abbracciava lo splendido paesaggio. Le viuzze, gli antichi edifici, il mare che si apriva a sud della città. Era rimasto tutto come dieci anni prima, quando era stata a Bahania per la prima volta e se ne era letteralmente innamorata.

    Alt...

    Non era il momento di incamminarsi lungo il viale dei ricordi. Ora doveva pensare piuttosto a risolvere quell’imbarazzante situazione.

    Quando la limousine oltrepassò il cancello di ferro per entrare negli splendidi giardini che attorniavano il palazzo reale, Daphne sentì il cuore fermarsi.

    Calma. Andrà tutto bene.

    Non aveva ragione di essere così agitata. In fondo, non aveva fatto nulla di male. Quello che avrebbe dovuto vergognarsi, semmai, era Murat. Lei aveva semplicemente impedito a sua nipote di commettere l’errore più grosso della sua esistenza.

    E allora, per quale motivo era così nervosa?

    Forse perché, dieci anni prima, era già stata lì.

    Come fidanzata di Murat.

    Poi, tre settimane prima del matrimonio, se ne era andata, senza dargli nemmeno una spiegazione.

    2

    «Signorina Snowden?»

    Daphne vide un giovane ben vestito camminare verso di lei. «Sì?»

    «Il principe la sta aspettando. Prego, mi segua.»

    Probabilmente il ragazzo non sapeva che lei non era Brittany. E Daphne non si preoccupò di informarlo.

    «Qualcuno sta per ricevere una bella sorpresa» mormorò mentre attraversava il lungo corridoio impreziosito da mosaici e dipinti.

    «Ecco, si accomodi.» Il ragazzo si fermò davanti a una porta aperta. «Il principe sarà qui tra pochi minuti.»

    Dopo essere entrata, Daphne si guardò intorno. Tipico da parte di Murat. Mandare uno sconosciuto ad accogliere la sua futura sposa.

    Era una fortuna che Brittany non fosse lì, altrimenti sarebbe stata terrorizzata, povera ragazza.

    Ma lei non era Brittany. E non era affatto terrorizzata.

    Probabilmente Murat si aspettava di trovarsi di fronte una ragazzina condiscendente, che avrebbe esaudito ogni suo desiderio. Invece avrebbe avuto a che fare con una persona completamente diversa.

    Sentendo un rumore di passi provenire dal corridoio, Daphne prese un profondo respiro e raddrizzò le spalle.

    Ci siamo...

    Chissà come avrebbe reagito Murat trovandosela davanti.

    Murat era un uomo determinato, testardo, che non si lasciava mai cogliere alla sprovvista. Con ogni

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