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Sesso: istruzioni per l'uso
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Sesso: istruzioni per l'uso

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About this ebook

Quello che una ragazza dice...

Abbracci, baci languidi, ma il sesso no! Questo è il consiglio che Jane Langston elargisce alle donne per avere relazioni amorose migliori. Però non ha fatto i conti con gli uomini del paese che sono costretti a dormire soli e danno tutta la colpa a lei. Ora Jane ha bisogno di protezione. Questa le arriva sotto le sembianze del conturbante Luke Nicoletti. Forse lui riuscirà a farle capire che il sesso può essere molto soddisfacente sotto molti punti di vista.

Non è quello che realmente fa.

Luke non riesce a capire come una donna sexy come Jane possa dare consigli tanto casti. Basta che loro due si sfiorino per far scattare la passione più sfrenata. Spesso Luke non ricorda il motivo per cui la sta proteggendo. Vorrebbe solo rimanere al suo fianco per sempre.
LanguageItaliano
Release dateDec 9, 2016
ISBN9788858958377
Sesso: istruzioni per l'uso
Author

Jamie Sobrato

Giovane autrice molto promettente, ama le storie sensuali e piccanti. Nata e cresciuta negli Stati Uniti, ha vissuto a lungo in Europa prima di farci ritorno.

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    Sesso - Jamie Sobrato

    successivo.

    1

    Una ragazza deve mettere i propri bisogni emotivi al di sopra dei desideri del tipo che sta cercando di portarsela a letto. - Jane Langston, nel numero di gennaio della rivista Excess.

    Quando Jane Langston capì per la prima volta i vantaggi biologici dell'essere bionda e magra aveva otto anni. Non essendo bionda né particolarmente magra, quel giorno capì il posto che occupava nel mondo osservando le incredibili differenze fra sé e la sua Barbie. Mentre inscenava un appuntamento romantico fra Barbie e Ken si era resa conto che lei e la sua compagna di plastica non appartenevano alla stessa specie femminile e che lei, con la sua figura da maschiaccio e gli ispidi capelli castani era la meno desiderabile delle due.

    Persino ora, all'età di trent'anni, stare seduta in una stanza di fianco a due porno star di proporzioni fuori del normale non la faceva sentire molto a proprio agio. Che le due si dichiarassero lesbiche era solo una magra consolazione.

    Il perché si trovasse lì, nella sala d'aspetto di The Jax Reed Show, era una lunga storia. Jax Reed era un giovane spaccone un po' rozzo che amava le lesbiche e Jane stava per essere intervistata per promuovere il suo libro Il fattore sesso. Secondo il suo agente, lei era la donna giusta per mettere Reed al suo posto, ma Jane, seduta vicino a quattro dei seni più grandi che avesse mai visto, nutriva qualche dubbio al proposito.

    Un tecnico con addosso delle cuffie comparve sulla soglia e le disse: «Fra tre minuti tocca a lei. Entri nello studio».

    Lo stomaco in subbuglio per l'agitazione, Jane si alzò e lasciò la stanza.

    La trasmissione radiofonica era dal vivo e Jane sentì Jax presentarla come la prossima ospite dopo la pausa pubblicitaria.

    «È l'autrice di quel libro pazzesco che tutte le ragazze stanno leggendo, Il fattore sesso. Perciò, ragazzi, se avete voglia di litigare con la donna che ha rovinato la vita sessuale degli uomini d'America, ora avete la possibilità di farlo.»

    Oh, no. Come se non avesse già avuto anche troppe lamentele.

    Non era mai stata sua intenzione diventare la guru del revival della verginità. Fino a pochi mesi prima, era stata solo una normale scrittrice con un'esistenza del tutto anonima. Certo, alcuni la conoscevano come la famigerata cronista mondana dell'Excess, ma la sua cattiva fama riguardava per lo più i lettori della sua rubrica e alle occasionali lettere arrabbiate che riceveva si faceva una sana risata.

    I lettori di Excess - una rivista che si occupava di questioni maschili, tipo chi erano le attricette più sexy, quali le auto più veloci e come migliorare le prestazioni sessuali - includevano abbastanza scimuniti da ispirare qualunque donna a scrivere Il fattore sesso. Lei aveva semplicemente scritto un libro per dire alle donne esattamente come si stessero rovinando la vita per colpa delle loro relazioni sessuali e come potessero rimediare al problema.

    Il libro aveva avuto successo soprattutto presso le donne dai venti ai trent'anni e aveva fatto nascere a livello nazionale un movimento femminile che diceva di no al sesso con i loro ragazzi. Il che non sarebbe stato poi così grave se non fosse per la legione di ragazzi arrabbiati rimasti soli nei loro letti.

    Jane ne aveva sentiti parecchi. Per la verità, in quei giorni, le lettere cariche di odio non la facevano più tanto ridere.

    Entrò nello studio e si sedette di fronte a Jax Reed. Dieci chili di troppo, lunghi capelli biondi fissati dal gel e gli eterni occhiali da sole, era l'epitome del tipo con sogni frustrati da rock star.

    Lui annuì in segno di saluto mentre un assistente gli parlava della scaletta del programma e Jane si sistemò le cuffie che il tecnico le porgeva.

    «Oggi parliamo con Jane Langston, redattrice della rivista Excess e autrice di un libro molto controverso, Il fattore sesso. Salve, Jane.»

    «Salve, Jax.» Jane si mise le mani fra le ginocchia per impedirsi di tamburellare e ricordò a se stessa di respirare.

    Anche se non lo ammetteva, spesso ascoltava la trasmissione di Jax mentre leggeva la sua posta elettronica al mattino. E aveva immaginato migliaia di volte come gli avrebbe risposto se fosse mai stata invitata alla radio. Lui amava portare qualsiasi conversazione sul sesso, più salace era meglio era. Jane sapeva che l'importante era di non mostrarsi mai scioccata e stare al suo gioco.

    Come era suo solito, lui saltò i convenevoli. «Bene, visto il messaggio del tuo libro, non posso non chiedertelo... Sei lesbica?»

    «L'ultima volta che ho controllato, non lo ero.»

    «Mmh, peccato.»

    «Mi dispiace di averti deluso.»

    Lui la squadrò da capo a piedi. «Sei piuttosto carina, lo sai. Hai mai pensato di fare sesso alla radio?»

    «Che cosa ti fa pensare che non lo abbia già fatto?» chiese Jane nella speranza di sembrare più audace di quanto non fosse.

    Jax sogghignò. «Colpito e affondato. Comunque, facci un riassunto del tuo libro, nel caso che ci sia qualche eremita là fuori in un grave stato di frustrazione grazie a te.»

    «Se qualcuno si sente frustrato, deve ringraziare solo se stesso. Il fattore sesso è semplicemente uno sguardo realistico sui ruoli sessuali. Credo di essere stata la prima persona da molto tempo a essere sincera sul fatto che il sesso può rovinare un rapporto.»

    Jax aggrottò la fronte. «Piccola, io posso dimostrarti che il sesso è il rapporto.»

    «Non ho dubbi al proposito» confermò lei ridendo. «Ma parlando seriamente, a partire dalla rivoluzione sessuale, le donne hanno imparato a credere di doversi comportare come gli uomini riguardo al sesso, di poterlo fare senza coinvolgimenti emotivi, di poterlo usare per conquistare potere nei rapporti. Io sostengo che è esattamente vero il contrario. Dato che gli uomini ragionano dalla cintola in giù, il punto forte di una donna, in qualsiasi relazione sentimentale, è la sua abilità a dare o negare il sesso e se facciamo sesso liberamente, fondamentalmente noi sprechiamo il nostro potere più grande.»

    «D'accordo, su questo non discuto. Il problema è che i miei ascoltatori non hanno più rapporti. Che cosa dovrebbero fare al proposito?»

    «Mmh, togliersi il pensiero.»

    «Ooh, è dura. Mi piacerebbe conoscere l'opinione di qualche ascoltatore. Abbiamo una chiamata sulla uno. È Carl di Fort Worth. Che cosa hai da dire, Carl?»

    «Ciao, Jax. Mi piace la tua trasmissione. E voglio dire a questa Jane, che cosa ti è venuto in mente? La mia ragazza afferma di non poter più fare sesso con me fino a quando non soddisferò i suoi bisogni emotivi o roba del genere.»

    Erano proprio i tipi come Carl che avevano portato Jane a decidere che il celibato non fosse poi una cattiva idea.

    «Allora, scopri quali sono i suoi bisogni emotivi e soddisfali. È così difficile?»

    «Molto difficile se non faccio moto a letto.»

    Jax si intromise.

    «Carl, mi stai annoiando. La prossima telefonata è di Tom, da Dallas. Come va, Tom?»

    «Bene, Jax. Voglio soltanto dire a tutti quelli in ascolto oggi che se la loro donna porta a casa quel libro sul fattore sesso, bruciatelo. Usatelo come carta igienica! Qualunque cosa, ma non permettetele di leggerlo!»

    «D'accordo, questo era Tom» lo troncò Jax riattaccando.

    A parte una donna che chiamò per ringraziare Jane di avere scritto Il fattore sesso, le chiamate di critica si susseguirono rapidamente e alla numero otto Jane stava cominciando a innervosirsi.

    «Bryan, hai niente di nuovo da dire alla nostra Jane?» attaccò Jax, a quel punto stanco di convenevoli.

    «Volevo solo dire alla signora Langston che ho letto il suo libro e credo che si sbagli di grosso» rispose una voce molto calma.

    Jane si agitò sulla sedia, incapace di formulare una risposta prima che l'altro continuasse.

    «E che ti sto tenendo d'occhio. Attenta, so dove abiti...»

    Jax interruppe la telefonata. «Va bene, quello era Bryan, scappato dal reparto di psichiatria. Credo che per oggi abbiamo sentito abbastanza pazzoidi.»

    Jane rimase in silenzio, incredula. Per fortuna, Jax proseguì.

    «Sai, ieri sera ho letto Il fattore sesso e sarò sincero, io credo che tu non abbia mai fatto del buon sesso.»

    «Perché dici questo?» domandò Jane in tono pacato, attenta a mantenersi disinvolta anche se stava ancora tremando per l'ultima minacciosa telefonata.

    «Qualunque donna che sia stata soddisfatta a letto non darebbe mai il consiglio che dai tu.»

    Lei si sforzò di fugare la paura al fine di portare a termine l'intervista. «Mmh, teoria interessante. Per la verità, ho avuto esperienze sessuali fantastiche, perciò so come può essere piacevole. Donne e uomini tendono a sostituirlo con aspetti che sono più complicati, ma decisamente più importanti.»

    «Che cosa c'è di più importante del sesso?»

    Jane sorrise. «È stato esattamente questo tipo di domanda che gli uomini fanno a spingermi a scrivere questo libro.»

    «Penso di doverlo ai miei fedeli ascoltatori di cercare di contrastare tutti i danni recati alla loro vita sessuale...»

    Ancora!

    «Ti do un'ultima possibilità... Vieni a letto con me e ti mostrerò che cosa ti sei persa in tutti questi anni» la invitò Jax guardandola.

    Lei tentò di soffocare la nausea. «Apprezzo la tua generosità, ma sarà per un'altra volta.»

    «Forza, piccola. Potremmo fare una cosa veloce proprio qui nello studio, durante la pausa pubblicitaria. Non è poi una proposta così indecente, no?»

    Quello era il modo abituale di Jax di scandalizzare le persone, una proposta che faceva a quasi tutte le donne che partecipavano alla trasmissione.

    «Non sarei una grande autorità in materia di rapporti se non fossi la prima a seguire i miei consigli.»

    «Piccola, ti garantisco che se trovassi un tipo che ti fa davvero perdere la testa, non avresti alcuna possibilità di seguire quel tuo consiglio. Per la verità, ti sfido a uscire e a cercare l'uomo dei tuoi sogni e se sarai capace di rinunciare al sesso con lui, come sostieni nel tuo libro, torna a dirmelo e io per pranzo mangerò la biancheria sporca di Bob, il mio tecnico.»

    Da non credere!

    Jane fece una smorfia e alzò le spalle. «Risparmiami dettagli sulla biancheria intima del tuo tecnico, ma accetto la sfida.»

    «Sei sicura che non sia io l'uomo dei tuoi sogni?»

    «Mi dispiace, Jax.»

    Lui sospirò con enfasi al microfono. «Non hai l'aria di voler cambiare idea, perciò sono pronto a presentare le porno star lesbiche. Grazie per essere venuta da noi, Jane.»

    Dopo avere passato la linea alla pubblicità, Jax si tolse gli occhiali scuri, si alzò dal tavolo e le strinse la mano.

    «Ehi, sei una persona di spirito. Spero di non averti messo troppo in imbarazzo.»

    «Per niente. È stato divertente. Più o meno.» Poi si sorrisero a vicenda.

    Lei aveva sempre sentito dire che Jax era una persona molto perbene quando non era in onda, ma non ci aveva mai creduto del tutto.

    Facendosi serio in viso, lui cominciò: «Senti, l'ultimo che ha chiamato sembrava un tipo un po' strano. Hai qualcuno che si occupa della tua sicurezza personale?».

    «Vuoi dire, una guardia del corpo? No.»

    «Stai ricevendo un sacco di attenzione negativa, dovresti pensarci. Fidati, ci sono passato anch'io» insistette Jax con uno sguardo preoccupato.

    Jane scosse la testa. Non voleva certo andarsene in giro con qualche gorilla forzuto che probabilmente non sarebbe stato molto motivato a proteggerla, visto come la pensavano gli uomini sul suo libro.

    «Ti ringrazio per le tue premure, ma...»

    «Senti, di solito non mi capita, ma quel tipo mi ha davvero messo in agitazione. Conosco un esperto della sicurezza che lavora per le persone più in vista di Dallas. Dovresti chiamarlo.»

    Senza lasciarle il tempo di rifiutare, le mise in mano un biglietto da visita e lei se lo infilò in tasca per non essere scortese. Forse Jax Reed era davvero una persona a posto.

    «Sei in onda fra dieci secondi!» avvertì un tecnico.

    «Abbi cura di te» la congedò Jax, e lei lo salutò con la mano e uscì in corridoio.

    Superò le porno star senza neanche vederle. Come era possibile che la sua vita tranquilla e noiosa fosse stata messa sottosopra in così poco tempo? Non era il tipo di persona da avere bisogno di un esperto della sicurezza.

    Non avrebbe

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