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Sono come tu mi vuoi: Harmony Collezione
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Sono come tu mi vuoi: Harmony Collezione

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About this ebook

Per Harry Wilde, uomo di grande successo, sarà una passeggiata andare nel caldo e afoso entroterra australiano, prelevare la giovane e inesperta Tanya Wilkinson, unica erede di una fortuna e ritornare a Sydney per trasformarla in donna di successo e metterla a capo dell'azienda di intimo Femme Fatale. Peccato, però, che non abbia fatto i conti con la forte personalità della ragazza e con il suo fascino. Infatti non gli sarà facile concentrarsi sull'obiettivo e mantenere le giuste distanze visto che Tanya sembra essere molto più interessata a lui come uomo che come insegnante.

LanguageItaliano
Release dateJan 10, 2014
ISBN9788858918432
Sono come tu mi vuoi: Harmony Collezione
Author

Miranda Lee

Scrittrice romantica, e moglie fortunata di un uomo molto, generoso!

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    Sono come tu mi vuoi - Miranda Lee

    Titolo originale dell’edizione in lingua inglese:

    The Playboy’s Virgin

    Harlequin Mills & Boon Modern Romance

    © 2000 Miranda Lee

    Traduzione di Claudia Cavallaro

    Questa edizione è pubblicata per accordo con

    Harlequin Enterprises II B.V. / S.à.r.l Luxembourg.

    Questa è un’opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o

    persone della vita reale è puramente casuale.

    Harmony è un marchio registrato di proprietà

    Harlequin Mondadori S.p.A. All Rights Reserved.

    © 2008 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano

    eBook ISBN 978-88-5891-843-2

    www.eHarmony.it

    Questo ebook contiene materiale protetto da copyright e non può essere copiato, riprodotto, trasferito, distribuito, noleggiato, licenziato o trasmesso in pubblico, o utilizzato in alcun altro modo ad eccezione di quanto è stato specificamente autorizzato dall’editore, ai termini e alle condizioni alle quali è stato acquistato o da quanto esplicitamente previsto dalla legge applicabile. Qualsiasi distribuzione o fruizione non autorizzata di questo testo così come l’alterazione delle informazioni elettroniche sul regime dei diritti costituisce una violazione dei diritti dell’editore e dell’autore e sarà sanzionata civilmente e penalmente secondo quanto previsto dalla Legge 633/1941 e successive modifiche.

    Questo ebook non potrà in alcun modo essere oggetto di scambio, commercio, prestito, rivendita, acquisto rateale o altrimenti diffuso senza il preventivo consenso scritto dell’editore. In caso di consenso, tale ebook non potrà avere alcuna forma diversa da quella in cui l’opera è stata pubblicata e le condizioni incluse alla presente dovranno essere imposte anche al fruitore successivo.

    1

    All’aeroporto, Harry ritirò la 4x4 che aveva noleggiato, esaminò le cartine, comprò da mangiare e da bere da un supermercato nelle vicinanze e uscì dalla città.

    Era la sua prima visita a Broken Hill, ma non aveva interessi turistici. Era venuto per un’unica ragione. Prendere Tanya Wilkinson al Drybed Creek Hotel e portarla a Sydney.

    Le città minerarie - persino quelle grandi e famose come Broken Hill - non esercitavano alcun fascino su di lui. Né tanto meno l’entroterra australiano. Ne aveva avuto abbastanza da bambino.

    Tuttavia, era bello tornare a vedere che era sempre il posto dimenticato da Dio di una volta, gli ricordava la ragione per cui era scappato via all’età di sedici anni e poteva apprezzare quello che aveva ora.

    Nel giro di pochi minuti, lasciò la civiltà e si trovò in mezzo a pianure desolate, affioramenti rocciosi e solo qualche tronco d’albero qua e là.

    L’inverno era quasi alla fine, ma non sarebbe stato meglio in primavera e di certo non in estate, quando il sole implacabile avrebbe seccato qualsiasi stentata vegetazione cresciuta grazie alle piogge primaverili. In quelle regioni, il verde non era un colore che durava a lungo. Quanto al blu... solo quello spietato del cielo.

    Harry scosse la testa. Niente a che vedere con Sydney, il suo porto blu scintillante e i giardini verdi, il ponte meraviglioso e l’imponente Opera House. L’aveva amata a prima vista, come aveva adorato fin da subito il rumore del traffico costante, lo faceva sentire vivo.

    A dirla tutta, non vedeva l’ora di ritornarci.

    La sua missione non avrebbe dovuto prendergli più di un paio di giorni, poi sarebbe ripartito con l’erede di Femme Fatale seduta al suo fianco.

    Gli serviva la sua collaborazione per un mese. Era forse chiedere troppo, sapendo che per lei il premio alla fine di quelle quattro settimane sarebbe stato una potenziale fortuna? Allo stato attuale delle cose, quello che la ragazza avrebbe ricavato dalla vendita delle sue azioni - ciò che Richard più temeva - erano duecentomila dollari. Una vera miseria rispetto alla pentola d’oro che aveva intenzione di dondolarle davanti agli occhi.

    Si sentiva rassicurato dalla descrizione che l’investigatore privato di Richard aveva fatto.

    Tanya Wilkinson era poco più che ventenne. Alta. Attraente. Finta bionda. Che fosse bella andava a vantaggio di Harry, ma lui apprezzava soprattutto la sua giovane età. Più facile da influenzare.

    Le donne di quell’età di rado avevano idee precise. E comunque erano ancora molto sensibili alle lusinghe e alla persuasione, soprattutto se era lui a lusingarle e a persuaderle.

    Non era vanitoso, ma non amava nemmeno la falsa modestia. Era di bell’aspetto e piaceva alle donne. Ed era anche dotato di facilità di parola e di un cervello tanto tortuoso quanto creativo. Era in grado di vendere qualsiasi cosa a chiunque, per questo la Wild Ideas era una delle più quotate agenzie pubblicitarie di Sydney.

    Non la più grande, solo la migliore.

    Convincere una giovane barista di campagna a fare ciò che lui voleva non sarebbe stato difficile.

    Anche il fatto che non fosse una bionda naturale era un vantaggio, dimostrava che frequentava i parrucchieri e ci teneva all’aspetto.

    Non c’era niente di peggio che una di quelle ragazze mal vestite per le quali essere au naturel era il massimo!

    Fremette al ricordo della zia che lo aveva cresciuto dall’età di otto anni. Non aveva mai messo piede da un parrucchiere. Né si era mai truccata o profumata o messa biancheria intima decente. Era fin troppo abbondante e si copriva di enormi bluse floreali tutte macchiate di sudore, mentre i capelli lunghi e dritti erano una sgradevole miscela di grigio e castano spento.

    Non c’era da stupirsi se, appena arrivato a Sydney, lui aveva perso la testa per le ragazze con le belle acconciature e il trucco perfetto.

    E con un così buon odore! Ogni volta che entravano al Double Bay, dove all’inizio lui aveva lavorato come cameriere, si metteva ad annusare l’aria al loro passaggio, avvolte in nuvole di Christian Dior o Chanel o qualunque altro profumo fosse di moda. La prima volta che una di loro lo aveva invitato a casa, gli era sembrato di andare in paradiso.

    Amava le belle donne e niente lo smontava più in fretta di una vestita in modo sciatto. In passato, aveva avuto solo donne eleganti. E molte anche intelligenti.

    Ma, alla fine, aveva scoperto che era meglio evitare quelle troppo intelligenti, almeno nella vita privata, averle come dipendenti invece era stupendo. Michèle, per esempio, era molto in gamba e molto bella, ma lui non le aveva mai fatto delle avance.

    Ed era stato un bene. Si sarebbe sposata il mese seguente con uno che, prima di conoscerla, non aveva nemmeno mai pensato al matrimonio. Un tempo, Tyler Garrison era stato un vero playboy, ma nel giro di pochi mesi aveva rinunciato alla sua piacevole vita da scapolo e pendeva ormai dalle labbra di Michèle.

    Il pensiero che uno dei suoi amici avesse potuto tradire la confraternita così in fretta lo indusse a prendere una sigaretta. L’accese e inspirò a fondo.

    Oh, sì, l’intelligenza a letto - anche se innegabilmente eccitante - rappresentava una complicazione. Erano donne che volevano sempre di più di quanto lui fosse disposto a dare. Anche se non miravano al matrimonio, inevitabilmente volevano convivere. Il che significava che lo avrebbero costantemente tenuto d’occhio e gli avrebbero detto che cosa fare e quando, eccetera eccetera.

    Fuggendo dalla casa degli zii, Harry aveva deciso che un giorno nessuno gli avrebbe mai più imposto il proprio pensiero. Nessun uomo e di certo nessuna donna.

    Ora aveva raggiunto quella condizione. Aveva il controllo di ogni aspetto della sua vita e gli piaceva così. Quando amici come Richard gli chiedevano se non pensasse mai ad avere una moglie e dei figli, lui rispondeva semplicemente di no, quella non era vita per lui.

    Accidenti, no!

    Se avesse avuto moglie e figli, avrebbe potuto volare a Broken Hill senza alcun preavviso, senza dover riferire o qualcuno o rispondere a infinite domande?

    Neanche fra un milione di anni!

    Poteva un marito prendere in considerazione di poter ospitare una giovane sconosciuta a casa sua per un mese?

    Santo cielo, no!

    Lui, invece, poteva farlo. Poteva fare qualunque cosa volesse.

    E voleva davvero fare quello.

    Si sorprese di averlo pensato. L’aveva ritenuta una folle missione di soccorso unicamente per aiutare Richard, un amico che si trovava ad affrontare un disastro finanziario e coniugale.

    Tuttavia, durante il volo fra Sydney e Broken Hill, aveva scoperto che aiutare Richard non era stata l’unica ragione per cui aveva accettato quell’incarico.

    Era la sfida che rappresentava.

    E di recente, di sfide nella sua vita non ce n’erano state molte.

    In verità, era ormai un guru della pubblicità e con quella aveva guadagnato milioni.

    Dal punto di vista materiale, aveva tutto quello che la vita poteva offrirgli. Un bella macchina. Un guardaroba di classe. Un attico vicino al porto... un portafoglio di azioni e proprietà e ovviamente qualunque donna lui volesse.

    Decisamente molto noioso.

    Tuttavia, correre in soccorso di Femme Fatale non sarebbe stato noioso.

    Avrebbe anche potuto rivelarsi redditizio, dato che possedeva lui stesso alcune azioni della società.

    Certo, non quante Richard.

    Scuotendo la testa, pensò al povero Richard e a come lo aveva visto distrutto il giorno prima.

    «Santo cielo, l’erede è una barista» si era lamentato. «E, come se non bastasse, vive in un posto dimenticato da Dio e dagli uomini. Non riesco a credere a una tale sfortuna.»

    Harry non pensava che la colpa delle disgrazie di Richard fosse la sfortuna. Più probabile che fosse l’avidità.

    Un paio di mesi prima, Femme Fatale era stata un’azienda di successo, leader nel settore della biancheria sexy, con un amministratore delegato molto dinamico... Maxine Gilcrest. Aveva fondato la società diversi anni prima, cominciando a vendere per corrispondenza.

    Nel giro di poco si era allargata, aprendo punti di vendita ed entrando in borsa, poi aveva portato i suoi articoli provocanti oltre oceano, a New York e Londra. Adesso aveva negozi persino a Parigi! Le azioni erano andate alle stelle.

    Per la verità, Harry aveva contribuito a quella rapida espansione, dato che era stata la sua agenzia a gestire la pubblicità. Le varie campagne ideate dai suoi collaboratori erano state un grande successo!

    All’inizio di quell’anno, Maxine aveva deciso di avventurarsi nel settore dei profumi e si era naturalmente rivolta a Harry perché lanciasse il primo. Avevano appena cominciato a dare corpo al nuovo progetto quando, sei settimane prima, Maxine e la sua direttrice marketing, nonché sua compagna nella vita, erano rimaste uccise in un brutto incidente automobilistico.

    Quando la notizia della doppia tragedia era comparsa su tutti i giornali, le azioni di Femme Fatale erano crollate. E quando i dettagli del testamento di Maxine erano stati diffusi dalla stampa, la situazione

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