Discover millions of ebooks, audiobooks, and so much more with a free trial

Only $11.99/month after trial. Cancel anytime.

Regale vendetta: Harmony Collezione
Regale vendetta: Harmony Collezione
Regale vendetta: Harmony Collezione
Ebook152 pages2 hours

Regale vendetta: Harmony Collezione

Rating: 0 out of 5 stars

()

Read preview

About this ebook

Sangue blu 2/3
Passioni, segreti, doveri e sogni dei giovani rampolli di una casa reale.

Il principe Gerd Crysander-Gillan, Gran Duca di Carathia, ha da sempre un debole per la bella Rosie Matthews. Un giorno, però, Gerd scopre che il cuore della ragazza sembra battere per suo fratello, e l'amore che prova per lei si trasforma in rabbia.

Ora che Gerd è salito al trono, ha bisogno di avere al proprio fianco la donna giusta, e Rosie non può che essere la candidata ideale. Quale modo migliore per vendicare quella ferita mai rimarginata che fare di lei la sua principessa? Ma quella che sembra soltanto una rivincita nasconde un epilogo che nemmeno Gerd può immaginare.
LanguageItaliano
Release dateAug 10, 2018
ISBN9788858985496
Regale vendetta: Harmony Collezione
Author

Robyn Donald

Robyn Donald è nata sull'Isola del Nord, in Nuova Zelanda, dove tuttora risiede. Per lei scrivere romanzi è un po' come il giardinaggio: dai "semi" delle idee, dei sogni, della fantasia scaturiscono emozioni, personaggi e ambienti.

Read more from Robyn Donald

Related to Regale vendetta

Related ebooks

Romance For You

View More

Related articles

Reviews for Regale vendetta

Rating: 0 out of 5 stars
0 ratings

0 ratings0 reviews

What did you think?

Tap to rate

Review must be at least 10 words

    Book preview

    Regale vendetta - Robyn Donald

    Titolo originale dell’edizione in lingua inglese:

    The Virgin and His Majesty

    Harlequin Mills & Boon Modern Romance

    © 2009 Robyn Donald

    Traduzione di Maria Paola Rauzi

    Questa edizione è pubblicata per accordo con

    Harlequin Books S.A.

    Questa è un’opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o

    persone della vita reale è puramente casuale.

    Harmony è un marchio registrato di proprietà

    HarperCollins Italia S.p.A. All Rights Reserved.

    © 2012 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano

    eBook ISBN 978-88-5898-549-6

    1

    Rosie Matthews si guardò attorno nel salone da ballo del palazzo. Ovunque posasse lo sguardo poteva vedere meravigliose composizioni floreali appoggiate alle pareti bianche e oro.

    Gli uomini in frac esprimevano il loro potere e privilegio, mentre le donne erano splendide con gli abiti da sera e i gioielli preziosi.

    Le signore presenti sembravano particolarmente alte oltre che eleganti, compresa quella che aveva accanto.

    Hani Crysander-Gillan, duchessa di Vamili, nonché cognata del Gran Duca Gerd, la cui incoronazione si festeggiava quella sera, era un altro cavallo di razza con la tiara di diamanti provenienti da Moraze, la sua madrepatria, che riluceva contro i capelli scuri.

    «Ti invidio» le disse allegra. «Questo sarà l’unico ballo reale a cui parteciperò. In realtà, per poter godere di una visuale migliore dovrei salire su una di quelle sedie intarsiate. Non ho mai visto tanti gioielli favolosi come questi in tutta la mia vita e gli abiti... wow! Mi sento molto simile alla proverbiale parente povera anche se, a essere precisi, non sono nemmeno parente.»

    Hani rise. «Sei bellissima. Non so dove tu sia riuscita a trovare un vestito dello stesso colore ambra dei tuoi capelli.»

    Rosie abbassò lo sguardo sul suo abito da sera. «È stato un colpo di fortuna. C’è un bellissimo negozio vintage dietro casa mia. Non sembra che abbia dieci anni, vero?»

    «È talmente classico ed elegante che non passerà mai di moda. Ma non è da te essere afflitta dai dubbi. Cosa ti succede?»

    «Non si tratta di dubbi, bensì della constatazione che soltanto i gioielli delle invitate devono valere più del bilancio di qualche piccolo Stato del terzo mondo» mentì Rosie.

    Gerd Crysander-Gillan, Gran Duca di Carathia, incoronato quel giorno, stava ballando proprio di fronte a lei con la donna che probabilmente sarebbe diventata sua moglie. La principessa Serina di Montevel era una bellissima creatura; i capelli neri erano raccolti in un elegante chignon che metteva ancora più in risalto i diamanti di famiglia.

    «E anche il fatto che ogni signora presente è alta almeno dieci centimetri più di me e indossa una tiara» continuò Rosie sorridendole. «A ogni modo essere basse significa che nessuno può vedermi e Gerd non si aspetta di certo ostentazione da parte di una cugina lontana.» Che oltretutto si era appena laureata solo per scoprire che il mercato del lavoro era saturo.

    Sollevò il mento e lasciò scorrere lo sguardo sui ballerini. Inevitabilmente si soffermò sull’uomo che l’aveva invitata nel suo piccolo e ricco regno per celebrare la sua incoronazione.

    Gerd stava sorridendo alla principessa che teneva stretta tra le braccia, poi sollevò la testa e si guardò in giro con un’espressione che emanava forza e autorità.

    Rosie arrossì e abbassò gli occhi. Era evidente che non stesse fissando lei; stava semplicemente controllando che tutto procedesse secondo quanto stabilito dal protocollo.

    Venne colta da una nostalgia dolorosa. Era sicura che il filo di speranza che l’aveva tenuta legata a lui per anni si sarebbe spezzato una volta che lo avesse visto a Carathia con la bellissima principessa Serina e invece si era riaccesa in lei una fiamma che non era mai morta veramente.

    E adesso chi era la melodrammatica?, si prese in giro silenziosamente. Come poteva spegnersi un fuoco quando in realtà non era mai stato acceso? Okay, tre anni prima, dall’altra parte del mondo, lei e Gerd avevano trascorso insieme una magica estate.

    Benché si conoscessero da una vita, le cose erano cambiate durante quelle settimane, anche se aveva soltanto diciotto anni e Gerd dodici in più... e probabilmente un paio di secoli di vantaggio in fatto di classe e distinzione.

    La riprovevole condotta di sua madre con gli uomini aveva avuto una grande influenza sul suo comportamento nei confronti dell’altro sesso e, sebbene le girasse la testa tutte le volte che lui le sorrideva, aveva imparato a mascherare le proprie emozioni con un atteggiamento allegro che usava come difesa contro il mondo.

    Eppure, durante le loro in gita in barca, le cavalcate, le nuotate o le chiacchierate, il suo attaccamento infantile si era trasformato gradualmente in qualcosa di più profondo che non aveva riconosciuto fino alla notte prima della partenza di Gerd.

    Quando lui l’aveva baciata...

    E lei era andata in fiamme travolta dalla passione, scordandosi di tutte le sue paure.

    Gerd aveva mormorato il suo nome cercando di allontanarsi, ma lei lo aveva trattenuto e allora lui aveva ripreso a baciarla sempre più possessivo trascinandola in un terreno ad alta tensione erotica.

    Rosie non sapeva per quanto tempo avessero continuato a baciarsi, però il desiderio aveva azzerato tutte le sue inibizioni e si era arresa contro il suo forte corpo finché Gerd non si era scostato di colpo.

    «Devo essere impazzito» le aveva sussurrato roco.

    Lei non era più stata in grado di parlare provando una umiliante sensazione di freddo e amarezza per il suo rifiuto.

    «Rosemary, non avrei dovuto farlo. Perdonami» le aveva detto aumentando la distanza tra loro. «Hai ancora tante cose da fare. Goditi i tuoi anni di università e cerca di non spezzare troppi cuori.»

    Le sue labbra si erano curvate in un cinico sorriso al pensiero che l’unico cuore a pezzi, in realtà, era il suo.

    Per la prima e unica volta nella sua vita aveva conosciuto la forza del desiderio.

    Perché non era più successo? Aveva incontrato uomini altrettanto belli e con la reputazione di essere amanti favolosi, eppure nessuno di loro era stato in grado di rapirle i sensi e di farla sentire sul punto di morire se non fosse stata sedotta.

    Soltanto Gerd.

    Rosie socchiuse gli occhi mentre lo osservava dire qualcosa alla sua compagna. La principessa sollevò il viso e sorrise. Stavano talmente bene insieme che sperimentò lo stesso vuoto doloroso che aveva provato quell’estate quando Gerd era partito.

    Qualunque cosa fosse successa in quelle settimane non aveva significato nulla per lui. Mai una volta aveva provato a contattarla e le uniche notizie che aveva ricevuto gliele aveva riferite suo fratello Kelt.

    Non essere stupida, si ammonì. Era ovvio che non l’avesse più cercata. Subito dopo il suo ritorno in Carathia sua nonna, la granduchessa, lo aveva nominato erede al trono e lui aveva dovuto affrontare alcuni disordini tra la gente della montagna che si erano trasformati in vere e proprie ribellioni.

    Il progressivo peggioramento della salute della principessa Ilona aveva obbligato di fatto Gerd ad assumere il potere e, alla morte della granduchessa, era seguito un anno di lutto.

    Tutto questo le aveva praticamente dato tre anni di tempo per liberarsi di quella infatuazione.

    E ci aveva anche provato baciando abbastanza ragazzi da conquistarsi una certa reputazione. Nessuno, però, era mai stato all’altezza di Gerd. Flirtare era diventata una difesa istintiva che usava come scudo contro qualsiasi genere di intimità.

    Com’era patetico essere ancora vergini alla sua età!

    A ogni modo avrebbe fatto l’amore solo con un uomo che fosse riuscito a farle provare la stessa divorante passione che lui aveva risvegliato in lei senza fatica.

    Rosie si concentrò sul resto degli invitati, ma inevitabilmente il suo sguardo tornava su Gerd. Lui stava guardando esattamente nella sua direzione e per un istante le sembrò di scorgere rabbia nei suoi occhi prima che la principessa gli dicesse qualcosa richiamando la sua attenzione.

    Il suo cuore iniziò a battere forte e le guance le si infiammarono.

    «Formano una splendida coppia insieme, non trovi?» commentò rivolgendosi ad Hani.

    Hani restò qualche istante in silenzio poi annuì. «Probabilmente sì» rispose cauta.

    In quel momento la musica cessò e Kelt, il fratello minore di Gerd, si avvicinò alla moglie. Il volto di Hani si illuminò e gli sorrise radiosa.

    Rosie sospirò pensando che si guardavano ancora come se fossero amanti, malgrado fossero già sposati da un po’ e avessero un bellissimo bambino. Quando l’orchestra riprese a suonare li osservò stringersi e sperimentò una certa invidia, o forse stupore, per il fatto che provassero una simile gioia e soddisfazione mentre lei...

    Permetteva ai ricordi di dominare la sua vita.

    Un’estate di risate e complicità, accompagnata da qualche bacio passionale, aveva acceso una futile speranza senza nessuna possibilità che venisse alimentata.

    Basta! Era stanca di sognare a occhi aperti. Ormai era tutto finito. Avrebbe trovato un uomo carino e gentile e avrebbe scoperto le gioie del sesso liberandosi di quell’umiliante sbornia del passato.

    «Rosemary...»

    Con lo stomaco contratto lei si voltò lentamente a guardare Gerd. I tratti decisi del suo volto riflettevano il retaggio di secoli di comando e autorità. Di nuovo venne colta da un desiderio traditore, ancora più potente della fisicità che lo accompagnava. L’orgoglio la spinse a ignorare i brividi che le corsero lungo la schiena.

    «Ciao, Gerd» lo salutò sperando che la voce fosse fredda e ferma come la sua. «Chissà perché non riesco a farmi chiamare Rosie né da te, né da mia madre. Ti ho chiesto un sacco di volte di farlo e ti sei sempre rifiutato.»

    «Non me lo hai chiesto, casomai me lo hai ordinato» ribatté Gerd sorridendole. «E non mi piace ricevere ordini da una ragazzina più giovane di dodici anni.»

    Tu non sei innamorata di lui!, rammentò a se stessa Rosie con disperata insistenza. Non lo sei mai stata.

    «Balla con me.»

    La sua determinazione lasciò il posto a un calore improvviso. Essere di nuovo tra le sue braccia...

    «E hai l’audacia di accusarmi di dare ordini?» ribatté resistendo al sensuale impatto di quell’immagine.

    «Allora riformulo la mia domanda: Rosemary, vorresti farmi l’onore di concedermi questo ballo?»

    «Così va molto meglio. Grazie, accetto volentieri.»

    Rosie dovette compiere un certo sforzo di volontà per camminargli accanto, ma quando lui la strinse le tornò in mente quell’estate in cui avevano danzato insieme diverse volte; la deliziosa sensazione del suo

    Enjoying the preview?
    Page 1 of 1