Discover millions of ebooks, audiobooks, and so much more with a free trial

Only $11.99/month after trial. Cancel anytime.

Rivincita sotto i riflettori: Harmony Destiny
Rivincita sotto i riflettori: Harmony Destiny
Rivincita sotto i riflettori: Harmony Destiny
Ebook156 pages2 hours

Rivincita sotto i riflettori: Harmony Destiny

Rating: 0 out of 5 stars

()

Read preview

About this ebook

C'è una certa ironia nel condurre un reality show dedicato agli incontri al buio accanto all'uomo che un tempo ti ha spezzato il cuore, ma Willow Stead non è proprio dell'umore giusto per coglierla. Nonostante siano passati molti anni, l'indifferenza e le parole crudeli del milionario e anchorman Jack Crown le bruciano ancora. Eppure basta un suo sorriso per farla capitolare e accettare un invito inaspettato quanto eccitante. D'altronde, un appuntamento a riflettori spenti potrebbe rivelarsi un'ottima occasione per prendersi una rivincita e per scoprire se Jack è così bravo a letto come dicono.
LanguageItaliano
Release dateSep 12, 2019
ISBN9788830504349
Rivincita sotto i riflettori: Harmony Destiny
Author

Katherine Garbera

Tra le autrici più amate e lette dal pubblico italiano.

Read more from Katherine Garbera

Related to Rivincita sotto i riflettori

Related ebooks

Romance For You

View More

Related articles

Reviews for Rivincita sotto i riflettori

Rating: 0 out of 5 stars
0 ratings

0 ratings0 reviews

What did you think?

Tap to rate

Review must be at least 10 words

    Book preview

    Rivincita sotto i riflettori - Katherine Garbera

    Titolo originale dell’edizione in lingua inglese:

    Calling All the Shots

    Harlequin Desire

    © 2012 Katherine Garbera

    Traduzione di Clementina Vicano

    Questa edizione è pubblicata per accordo con

    Harlequin Books S.A.

    Questa è un’opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o

    persone della vita reale è puramente casuale.

    Harmony è un marchio registrato di proprietà

    HarperCollins Italia S.p.A. All Rights Reserved.

    © 2013 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano

    eBook ISBN 978-88-3050-434-9

    1

    Nella maggior parte dei casi Willow Stead amava il proprio lavoro; doveva rispondere solo a se stessa, e si sentiva molto fortunata.

    Ma non quel giorno.

    In realtà, il problema aveva avuto origine mesi prima, quando i pezzi grossi del network avevano riscosso qualche favore e avevano ottenuto che il conduttore al secondo posto nella classifica dei presentatori più popolari d’America lavorasse nel suo programma. Grandioso, no?

    No.

    Perché quel conduttore era Jack Crown.

    Certo, era di bell’aspetto e affascinante, ma sotto quel sorriso a quarantadue denti e quella personalità effervescente batteva il cuore di uno stronzo. E anche se gli uomini di quel genere potevano incontrare la redenzione nei film o nelle pagine di un romanzo, nella vita reale non accadeva. Questo Willow lo sapeva per esperienza diretta, dato che il suddetto le aveva spezzato il cuore alla tenera età di sedici anni.

    «Qualcosa da bere, Willow. Suggerisco solo questo» stava insistendo Jack con quel suo sorriso accattivante.

    A guardarlo, si capiva subito perché la redazione di People lo aveva inserito nell’elenco degli uomini più sexy d’America per ben quattro anni di fila. Ma su di lei, il suo fascino non aveva effetto. Sì, come no. Se solo la perfidia che ricordava – l’aveva piantata in asso la sera del ballo della scuola, per la miseria! – fosse stata sufficiente a impedirle di cadere nella sua trappola...

    Negli ultimi sei mesi Willow aveva fatto del proprio meglio per tenerlo a distanza, nonostante lavorassero fianco a fianco sul set di Sexy & Single, il reality show ambientato a New York basato sulle storie di coppie che si erano formate in seguito all’iscrizione a un’agenzia di appuntamenti, e di cui lei era produttrice. Tuttavia, non poteva negare di essere attratta dal suo invito a bere qualcosa.

    «Mmhhh... non hai ancora detto di no, perciò suppongo che tu stia aspettando che ti convinca» riprese lui abbassando la voce a un sussurro intimo. «È questo che vuoi?»

    «Ciò che voglio è che tu la smetta di comportarti come se facessi parte del tuo harem» rispose lei, cercando un tono sprezzante. «Non sono come tutte le altre donne, che cadono ai tuoi piedi non appena schiocchi le dita.»

    «Ah, mi ferisci.» Teatralmente, si portò le mani al petto, dove avrebbe dovuto battergli il cuore – se ne avesse avuto uno.

    «Ne dubito» commentò Willow, «ma dato che dobbiamo parlare del programma, accetto.»

    «Diamine, Willow, non mostrare tutto questo entusiasmo» ironizzò Jack. «Un tempo apprezzavi la mia compagnia.»

    Lei arricciò il naso. Non le piaceva che le ricordassero la sua passata infatuazione per lui. Diavolo, all’epoca non avrebbe potuto essere più trasparente; se avesse potuto scrivere una lettera alla ragazza che era stata a sedici anni, avrebbe cominciato con un bel: Piantala di sbavare dietro a Jack Crown!

    «Non sono più la stessa ragazza» gli fece notare.

    «Non ne sono convinto» obiettò però lui. «Ne vedo ancora il riflesso in come ti comporti con tutti, tranne che con me. Perché? Evidentemente ho fatto qualcosa che ti ha irritato.»

    «Non puoi offenderti solo perché non mi bevo l’immagine che vendi al pubblico. Gail mi ha raccontato abbastanza sulle pubbliche relazioni da capire che, nella vita reale, non puoi essere davvero il bravo ragazzo che ogni padre di famiglia vorrebbe come genero.»

    Gail Little era una delle migliori amiche di Willow, e il motivo per cui lei aveva proposto l’idea del programma al proprio responsabile alla rete televisiva. L’esperienza personale di Gail con i servizi dell’agenzia di appuntamenti era stata trasmessa nei primi episodi di Sexy & Single; la tranquilla e sofisticata Gail che domava il selvaggio Russell Holloway, playboy milionario neozelandese, aveva catturato l’audience.

    «Lascia perdere l’immagine: tu mi conosci» le fece notare Jack.

    Appunto. E non aveva alcuna intenzione di scoperchiare il vaso di Pandora. «Non credo proprio. Passi più tempo a volare da una parte all’altra del paese per presentare i tuoi programmi che qui sul set con me. Ma non ha importanza. Allora, per quel drink?»

    Lui roteò gli occhi. «Ti offro da bere e la cena, se la smetti di aggirare la domanda e mi dici cosa sta succedendo. Lavoriamo insieme da sei mesi e continui a trattarmi con freddezza. Evidentemente i nostri ricordi degli anni del liceo sono piuttosto diversi, perché pensavo che fossimo amici.»

    «Evidentemente» tagliò corto. «Possiamo mangiare fuori senza che le tue legioni di fan ci trovino?»

    «No» ammise. «Ma ho un appartamento a pochi passi da qui. Che ne dici, ti va di venire da me?»

    Stava già per scuotere il capo quando si fermò. Cenare con lui era un’ottima idea. Quasi quasi, sperava che fosse sul serio interessato a lei, così avrebbero potuto uscire insieme, e poi lei avrebbe potuto scaricarlo come aveva fatto lui la sera del ballo. Era consapevole che fosse un’idea meschina e non le piaceva pensarla così, ma non era mai stata il tipo da porgere l’altra guancia.

    Aveva aspettato a lungo l’occasione di vendicarsi, e sembrava che alla fine fosse giunta, dopo solo quattordici anni... Chi lo dice che la pazienza non viene premiata? «Okay, ci sto» accettò quindi. «Io ne ho ancora per una ventina di minuti; lasciami l’indirizzo e ti raggiungo là.»

    «Non hai intenzione di bidonarmi, vero?»

    «No. Ho detto che verrò, e verrò.»

    «Ottimo. Mi sembrava di ricordare che fossi una ragazza di parola.» Aveva una sicurezza naturale che lo rendeva estremamente attraente – peccato che lei la detestasse. Voleva trovare qualche crepa nella facciata dell’uomo perfetto, voleva scoprire che anche a lui, di tanto in tanto, la vita aveva lanciato qualche palla curva.

    «Jack?»

    «Sì?»

    «Alle donne non piace essere definite ragazze

    «Chiedo umilmente perdono» scherzò facendole l’occhiolino.

    «Fallo di nuovo e te ne pentirai.»

    Jack scoppiò a ridere mentre si voltava per andarsene, e lei non poté fare a meno di restare a fissare il suo considerevole fondoschiena finché non fu scomparso dietro la porta.

    «Pare che ci sia rischio di glaciazione all’inferno» considerò Nichole Reynolds mentre le si avvicinava.

    «Taci.» Nichole era l’altra sua migliore amica, cronista di costume di America Today, il quotidiano nazionale, che stava gestendo un blog sul dietro le quinte del programma. Ed era una delle poche persone che conoscevano la verità su Jack.

    «Dico tanto per dire. E dovresti essere più carina con me» replicò Nichole, posandosi una mano sul pancione. «Sto per diventare mamma.»

    Di recente aveva sposato Conner MacAfee, il proprietario dell’agenzia di appuntamenti che collaborava col programma, ed era incinta del loro primo figlio. Nichole era veramente felice con Conner e Willow era contenta per lei.

    «Quindi dovrei essere carina con te perché aspetti un bambino?» In verità, c’erano due persone al mondo che le erano veramente care, e Nichole era una delle due.

    «Non può far male. Quindi ho sentito bene, vai a cena con Jack Crown? Che cos’è successo al tuo piano di vendetta?»

    «C’è ancora» ammise Willow. «È solo una cena. Non sono così irresistibile da conquistare un uomo così su due piedi.»

    Oddio, e questo da dove era venuto fuori? Non era più la ragazzina insicura del liceo, quella che aveva raggiunto il culmine della felicità quando il ragazzo più popolare della scuola le aveva sorriso.

    «Oh, Willow, non sottovalutarti» la rincuorò l’amica. «È chiaro che è interessato a te.»

    «Per ora. E solo perché non ho fatto altro che ignorarlo. Scommetto che, se stasera gli permetterò di corteggiarmi, perderà subito interesse.»

    Nichole inarcò le sopracciglia. «Accetto la scommessa» dichiarò quindi.

    «Come?»

    «Scommetto che non perderà l’interesse» ribadì Nichole. «Che cosa ci giochiamo?»

    «Niente» rispose lei d’istinto. «Non ho intenzione di scommettere su Jack.»

    «Perché no? Hai detto che è un superficiale. Che cos’hai da perdere?»

    Il mio orgoglio. E se si fosse innamorata di lui per la seconda volta, e per la seconda volta fosse stata scaricata? «Stavo solo scherzando.»

    «Oh, andiamo. Scommetto una giornata alle terme Red Door di Elizabeth Arden» propose Nichole.

    «Non vale, sai che adoro quel posto» si lamentò Willow. «Perché insisti tanto?»

    Al che l’amica le posò un braccio sulle spalle. «Tu non ti fidi degli uomini, e la colpa è tutta di quello che successe con Jack tanti anni fa. Voglio vederti voltare pagina, trovare un bravo ragazzo e sistemarti come abbiamo fatto Gail e io. Noi siamo felici, e vogliamo che lo sia anche tu.»

    Willow ricambiò l’abbraccio: anche lei lo desiderava. «Voglio solo che patisca quello che ho patito io.»

    Nichole l’allontanò per guardarla negli occhi. «Non importa quale che sia il risultato, basta che tu riesca a lasciarti il passato alle spalle.»

    «Okay» concesse infine lei. «Accetto la scommessa. Ma tu perderai e io gongolerò: si potrà pattinare sul ghiaccio all’inferno, prima che io mi innamori di Jack Crown.»

    «Continua pure a ripetertelo» sorrise Nichole. «La mia vittoria sarà ancora più dolce.»

    Nel mese di novembre New York sembrava ricevere una sferzata di energia. Non che alla Grande Mela manchi vitalità, ma c’era un qualcosa di speciale in quel periodo dell’anno, quando tutto e tutti sembravano prepararsi al Natale.

    Per Jack, era l’inizio di uno dei momenti più impegnativi: aveva tre special da filmare dal vivo e la puntata conclusiva della stagione di Carriere Estreme. Proprio per questo motivo, in un certo senso non fu una sorpresa che Willow avesse finalmente accettato di uscire con lui: era proprio da lei rendergli la vita ancora un po’ più frenetica. D’altro canto, forse era proprio per questo che lui l’aveva invitata.

    Si guardò intorno, nel proprio appartamento, accertandosi che ogni dettaglio fosse perfetto. Non che fosse nervoso – ehi, lui era Jack Crown, e ogni donna avrebbe voluto stare con lui – ma si trattava di Willow, e sapeva che non gli avrebbe concesso una seconda possibilità. Non avrebbe saputo dire quando era diventata un’ossessione, per lui.

    Sospettava che la ragione fosse che, a differenza delle altre ragazze che aveva conosciuto, lei lo trattava come uno qualunque; nessun sorriso speciale, nessun tentativo di restare sola con lui... Sapeva che non avrebbe dovuto esserne infastidito, ma in realtà lo era.

    Aveva vaghi ricordi del tempo del liceo, quando lei gli aveva dato ripetizioni di inglese in modo che non restasse bocciato e potesse continuare a giocare a football. A quei tempi il football era la sua vita; essendo cresciuto in Texas, in una famiglia tutt’altro che agiata, lo sport era stato il suo unico biglietto per abbandonare la povertà. Aveva conquistato diversi premi, ed era perfino stato scelto dai New York Giants. Purtroppo, alla sua prima apparizione sul campo con la maglia blu e rossa era

    Enjoying the preview?
    Page 1 of 1