Discover millions of ebooks, audiobooks, and so much more with a free trial

Only $11.99/month after trial. Cancel anytime.

Inganni e segreti: Harmony Collezione
Inganni e segreti: Harmony Collezione
Inganni e segreti: Harmony Collezione
Ebook150 pages2 hours

Inganni e segreti: Harmony Collezione

Rating: 0 out of 5 stars

()

Read preview

About this ebook

La promessa dei Volakis 1
Una ragazza comune senza esperienza di uomini.
Un incredibilmente ricco e affascinante uomo d'affari.
Un matrimonio fatto di segreti.


Lysander Volakis non si è affidato alla ricchezza della sua famiglia per costruire la propria reputazione. Lui è abituato a fare di testa propria, negli affari come con le donne. Così, quando la sua strada incrocia quella di Tally Spencer, lui sa cosa aspettarsi da quell'incontro. Attrazione, passione, ma niente di più. Non è in cerca di una moglie.
Per Tally, invece, quello per Sander è amore a prima vista, ed entrambi stanno per scoprire che non è così facile dimenticare ciò che è accaduto fra loro.
LanguageItaliano
Release dateJun 11, 2018
ISBN9788858983737
Inganni e segreti: Harmony Collezione
Author

Lynne Graham

Lynne Graham vive in una bellissima villa nelle campagne dell'Irlanda del Nord.Lynne ama occuparsi della casa e del giardino, soprattutto nel periodo che lei considera il più magico dell'anno, il Natale.

Read more from Lynne Graham

Related to Inganni e segreti

Related ebooks

Romance For You

View More

Related articles

Reviews for Inganni e segreti

Rating: 0 out of 5 stars
0 ratings

0 ratings0 reviews

What did you think?

Tap to rate

Review must be at least 10 words

    Book preview

    Inganni e segreti - Lynne Graham

    Titolo originale dell’edizione in lingua inglese:

    The Marriage Betrayal

    Harlequin Mills & Boon Modern Romance

    © 2011 Lynne Graham

    Traduzione di Anna Vassalli

    Questa edizione è pubblicata per accordo con

    Harlequin Books S.A.

    Questa è un’opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o

    persone della vita reale è puramente casuale.

    Harmony è un marchio registrato di proprietà

    HarperCollins Italia S.p.A. All Rights Reserved.

    © 2012 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano

    eBook ISBN 978-88-5898-373-7

    Prologo

    «Non partecipo ai party di fine settimana, nelle tenute inglesi di campagna» affermò senza esitazione Sander Volakis rivolto al padre.

    Petros Volakis, con qualche difficoltà, esibì un sorriso diplomatico rimpiangendo, per la centesima volta dalla morte del primogenito, di non aver dedicato più attenzione al figlio minore. In realtà Lysander, Sander per gli amici, era un figlio del quale qualunque padre sarebbe stato orgoglioso.

    Bello e atletico, Sander era dotato di una mente acuta per gli affari e le sue capacità imprenditoriali erano tali da permettergli di accumulare denaro anche senza l’aiuto della famiglia. Sfortunatamente aveva anche un lato oscuro. Era ostinato, arrogante e indipendente, e troppo estroverso per una famiglia conservatrice come la sua.

    Nel corso degli anni gli scontri tra padre e figlio erano stati inevitabili perché Sander andava per la propria strada... sempre. La disapprovazione paterna non lo tratteneva. Ma, rifletté Petros cupo, con la morte di Titos, il fratello maggiore di Sander, la necessità di stringere i rapporti si era fatta impellente.

    «La famiglia di Eleni si aspetta che tu frequenti di nuovo la loro casa» riprese Petros. «Non è colpa loro se tuo fratello è morto in un incidente di macchina e la sua fidanzata è sopravvissuta...»

    Sander arcuò un sopracciglio, l’espressione che esprimeva disapprovazione. «Eleni non ha subito le conseguenze della sua guida spericolata...»

    «Erano andati con la macchina di Eleni, quindi è normale che fosse lei alla guida!» ringhiò Petros, frustrato per l’atteggiamento rigido del figlio. «Era notte, nevicava e le strade erano traditrici. Cerca di avere un po’ di comprensione per gli errori umani. Eleni era distrutta per la morte di Titos.»

    Non al punto da evitare di flirtare con il fratello minore del fidanzato dopo qualche settimana dalla sua morte, rifletté Sander con freddezza cinica. Ma tenne per sé questa considerazione, consapevole che suo padre avrebbe dichiarato che era stato lui a fraintendere i segnali. Anche se erano trascorsi soltanto sei mesi dalla morte di Titos, Sander sapeva che quel tragico evento aveva mutato le sue prospettive agli occhi degli altri.

    In qualità di unico erede della compagnia di navigazione del padre, ora era considerato un obiettivo più interessante di quando era un semplice uomo d’affari che aveva allentato i legami familiari.

    «I rapporti tra le nostre due famiglie si appianeranno se accetti di essere ospite degli Ziakis» insistette Petros.

    Sander strinse i denti urtato per quella richiesta. Non aveva nessuna intenzione di prendere il posto del fratello defunto. Gli piaceva la vita così come l’aveva impostata e si chiese se, per caso, i suoi genitori non cullassero la ridicola speranza che s’incapricciasse di Eleni e la sposasse in quanto, in termini economici, era un obiettivo altrettanto appetibile.

    Trattenne a stento una smorfia a quel pensiero deprimente. Eleni poteva anche essere bella ma, a venticinque anni, lui non aveva la minima intenzione di sposarsi o di sistemarsi in quanto gli piaceva la vita avventurosa che conduceva.

    «Te ne sarei molto grato, Sander» borbottò il vecchio lasciando intendere quanto gli pesasse chiedere un favore.

    Sander lo studiò, notando con riluttanza i segni sul viso incisi dal dolore e dall’età. Era infastidito da questo scrupolo di coscienza e di lealtà, ma in nessun modo sarebbe riuscito a colmare il vuoto che Titos aveva lasciato nella loro famiglia. Adorato fin dalla nascita, il fratello maggiore era insostituibile.

    Sander aveva sempre rifiutato di entrare in competizione con lui, perché fin da ragazzo aveva notato che i genitori s’indisponevano quando superava in qualcosa il figlio prediletto. Comunque, cos’era in fondo un fine settimana se faceva contenti i genitori che vivevano per queste convenzioni sociali?, si chiese esasperato.

    «D’accordo, andrò... per questa volta» ritenne giusto aggiungere nel timore di creare un precedente e sentirsi impegnato per altri eventi sociali noiosi.

    «Grazie. Tua madre ne sarà sollevata. A Westgrave Manor troverai degli amici e, naturalmente, potrai stabilire dei contatti utili» proseguì Petros, consapevole che la necessità del figlio di perseguire il potere e la propria fortuna l’avrebbe convinto più di qualsiasi argomento.

    Quello spiacevole incontro li lasciò entrambi insoddisfatti. Deciso ad assolvere il proprio dovere, Sander salì al piano superiore della casa di Atene per far visita alla madre Eirene, ancora distrutta dal dolore. Mentre saliva le scale squillò il cellulare: era Lina la sua attuale amante che chiamava per la terza volta da quando aveva lasciato Londra. Spense l’apparecchio decidendo di ignorarla e di troncare con lei alla prima occasione, oppresso da un senso di soffocamento. Per quale motivo le donne, da amanti appassionate si trasformano in ossessionanti stalker in cerca di un impegno duraturo, quando lui aveva chiarito fin dall’inizio che non aveva nessuna intenzione di legarsi?

    Come al solito sua madre piangeva la morte di Titos come se fosse appena avvenuta. Sander si sorbì gli inevitabili rimproveri per la sua inadeguatezza in confronto al fratello maggiore, così perfetto, prima di riuscire ad andarsene per recarsi all’aeroporto e alla conseguente libertà che questo comportava. Sapeva che sarebbero trascorsi diversi mesi prima che facesse di nuovo visita ai genitori.

    Dal suo punto di vista, tornare a casa era sempre una pessima esperienza.

    1

    «Naturalmente devi andare, almeno per cogliere l’opportunità di conoscere meglio tua sorella» affermò Binkie, felice alla prospettiva che Tally si godesse un fine settimana da favola in una lussuosa residenza di campagna. «Devi prenderti una pausa dopo aver studiato tanto.»

    Per niente sorpresa che l’anziana donna avesse colto soltanto l’aspetto positivo dell’invito, Tally rimosse la considerazione che la telefonata di suo padre era stata una sgradita sorpresa. Scostò dalla fronte i capelli biondi. Lo sguardo degli occhi verdi era cauto. «Non è così semplice. Ho avuto l’impressione che mio padre voglia soltanto che vada per tenere d’occhio Cosima...»

    «Buon Dio!» la interruppe Binkie aggrottando la fronte. «Te l’ha detto lui?»

    «Non proprio.»

    «Bene, non pensi allora di lasciarti andare troppo all’immaginazione?» osservò in tono di rimprovero, lo sguardo dolce fisso sul viso tormentato della giovane. «Capisco che tuo padre ti contatti raramente, ma perché immaginare subito il peggio? Magari vuole semplicemente che le sue due figlie si conoscano meglio.»

    «Ho vent’anni e Cosima diciassette... e se è questo che vuole, perché ha aspettato tanto?» replicò Tally che, dopo essere stata respinta più volte, non poteva che avere un’opinione cinica del padre.

    Binkie sospirò. «Forse si è reso conto di aver sbagliato. Invecchiando la gente si addolcisce.»

    Riluttante a esprimere la propria amarezza con la donna che rappresentava la figura più simile che aveva di una madre affettuosa, Tally focalizzò lo sguardo su un buco del tavolo.

    Binkie era sempre ottimista e non se la sentiva di rattristarla con un altro commento negativo. Binkie, o meglio la signora Binkiewicz, una vedova polacca, si era presa cura di Tally fin da bambina, per poi occuparsi anche della casa del proprio datore di lavoro.

    Anatole Karydas era un uomo d’affari greco molto potente, che aveva fatto del proprio meglio per ignorare l’esistenza della figlia maggiore fin dalla nascita. Odiava la madre di Tally, Crystal, con un’intensità tale di cui la piccola aveva pagato il prezzo. Crystal era stata un’indossatrice molto nota, ed era fidanzata con Anatole quando era rimasta incinta...

    «Certo che l’ho programmato» aveva ammesso Crystal in un raro momento di sincerità. «Tuo padre e io siamo stati fidanzati per oltre un anno, ma la sua preziosa famiglia non mi accettava e avevo capito che lui non aveva nessuna intenzione di sposarmi.»

    In quella delicata situazione, Crystal l’aveva tradito con un altro, e Tally doveva ammettere che suo padre aveva avuto qualche giustificazione per non volere il matrimonio. Inoltre i suoi genitori avevano una visione della vita talmente differente che si era chiesta come sarebbero potuti essere felici insieme.

    Anatole, sfortunatamente, non era riuscito a perdonare e a dimenticare l’umiliazione di quel tradimento, e tantomeno l’imbarazzante intervista che Crystal aveva venduto a un settimanale, un’intervista in cui lo metteva in cattiva luce dopo che si erano lasciati. Inoltre, suo padre aveva anche dubitato di essere il padre del figlio che Crystal aspettava. In conclusione, Crystal aveva dovuto trascinare in tribunale l’ex fidanzato per ottenere un appannaggio per mantenere la figlia. Pur avendo adempiuto all’obbligo del mantenimento, Anatole si era deciso a conoscere la figlia solo quando Tally aveva ormai undici anni. A quell’epoca era da tempo sposato con una donna greca che gli aveva dato una figlia, Cosima. Ovvio che Tally si fosse sempre sentita esclusa dalla famiglia paterna.

    In effetti poteva contare sulle dita delle mani le volte che aveva incontrato il padre. Attualmente studentessa di una scuola d’arredamento, era tuttavia consapevole che era suo padre a pagare la retta e gliene era grata, perché la madre alla fine del mese non aveva mai un penny in tasca.

    «Cosima ti è simpatica» le ricordò allegramente Binkie. «Ti eri trovata bene quando l’anno scorso sei stata invitata per il suo diciassettesimo compleanno.»

    «Era diverso. In quel caso ero un’ospite» precisò Tally. «Ma questa volta mio padre al telefono ha chiarito che mi chiedeva di accompagnare Cosima per tenerla fuori dai guai. Apparentemente beve troppo e frequenta un uomo che lui non approva.»

    «È molto giovane. Normale che tuo padre sia preoccupato.»

    «Ma non capisco che cosa possa fare io. Dubito che mia sorella mi ascolti. È molto più sofisticata di me e molto cocciuta.»

    «D’accordo, ma è commovente che tuo padre si fidi di te al punto da chiederti aiuto... e a Cosima sei simpatica...»

    «Non le sarò più tanto simpatica se interferirò nella sua vita privata» ribatté aspra Tally, anche se non del tutto insensibile al ragionamento pacato di Binkie.

    Per la verità, dopo un paio di incontri organizzati per lo più per soddisfare la curiosità della sorella, Tally era ancora intrigata dalla bellissima Cosima che appariva regolarmente sui giornali di gossip. Le due giovani non avevano niente in comune, né nel fisico né nella personalità, e vivevano in due mondi diversi.

    Cosima era la figlia viziata di un uomo molto ricco. Indossava abiti firmati e frequentava eventi importanti. La dura realtà che aveva forgiato Tally non aveva mai sfiorato Cosima che era sempre vissuta

    Enjoying the preview?
    Page 1 of 1