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Stretta fra le tue braccia: Harmony Collezione
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Stretta fra le tue braccia: Harmony Collezione

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About this ebook

La promessa dei Volakis 2
Una ragazza comune, senza esperienza di uomini.
Un incredibilmente ricco e affascinante uomo d'affari.
Un matrimonio fatto di segreti.


Tally Spencer e Sander Volakis hanno ben poco in comune, tranne un'irresistibile attrazione. Al di là di ogni previsione, però, nel giro di poche settimane i due si ritrovano a scambiarsi i voti all'altare. Quel sogno non poteva durare in eterno, ma proprio quando entrambi pensano che la loro affrettata unione sia ormai giunta al capolinea qualcosa di inaspettato li riporta indietro, nuovamente presi nel vortice della passione. Sander ha molti motivi per rivolere indietro sua moglie, e anche Tally nasconde un segreto.
LanguageItaliano
Release dateJul 10, 2018
ISBN9788858984147
Stretta fra le tue braccia: Harmony Collezione
Author

Lynne Graham

Lynne Graham vive in una bellissima villa nelle campagne dell'Irlanda del Nord.Lynne ama occuparsi della casa e del giardino, soprattutto nel periodo che lei considera il più magico dell'anno, il Natale.

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    Stretta fra le tue braccia - Lynne Graham

    Titolo originale dell’edizione in lingua inglese:

    Bride for Real

    Harlequin Mills & Boon Modern Romance

    © 2011 Lynne Graham

    Traduzione di Anna Vassalli

    Questa edizione è pubblicata per accordo con

    Harlequin Books S.A.

    Questa è un’opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o

    persone della vita reale è puramente casuale.

    Harmony è un marchio registrato di proprietà

    HarperCollins Italia S.p.A. All Rights Reserved.

    © 2012 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano

    eBook ISBN 978-88-5898-414-7

    Prologo

    Lo sguardo cupo, Sander studiò la foto di sua moglie, minuta e sexy in un abito da sera rosso, al braccio di un altro.

    Provò un iniziale senso di fastidio, ma la rabbia che fece seguito gli annebbiò la vista mentre una fiamma purificatrice gli ardeva dentro facendolo sentire stranamente vuoto. Robert Miller... be’ non era una sorpresa, no? Due anni prima, a un party a Westgrave Manor, aveva notato che Miller aveva desiderato Tally nell’attimo stesso in cui l’aveva vista. Esattamente come lui, un tempo. Tuttavia, a dispetto di questa rabbia strisciante, scostò di lato con noncuranza il giornale e alzò lo sguardo sul padre, assumendo il tono del giocatore che non vuole tradire il proprio gioco.

    «E allora?»

    «Quando ti sarai liberato del tutto di lei?» domandò acido Petros Volakis, come se una moglie separata, la cui vita era ampiamente documentata sulla stampa, fosse un imbarazzo per il nome della famiglia.

    «Sono libero» precisò Sander con un’alzata di spalle giacché, anche se le pratiche del divorzio andavano per le lunghe, era ormai separato.

    Quando involontariamente lo sguardo gli cadde di nuovo sull’immagine, cercò di darsi una spiegazione per la reazione avuta nel vedere Tally con un altro. Stavano per divorziare, non c’era da sorprendersi che lei facesse vita di società. Ma, come un uomo costretto a restare immobile mentre gli rovesciano addosso del bitume bollente, Sander soffriva come un dannato.

    Perché? Prima della separazione, Tally aveva innalzato la propria indifferenza nei suoi confronti come uno stendardo, e lui aveva dedotto che nessun uomo potesse infrangere quella barriera. L’idea che un altro fosse riuscito dove lui aveva fallito lo faceva infuriare.

    «Non ti vedo più apparire nella cronaca rosa con la stessa frequenza di prima del matrimonio» osservò il vecchio con una perspicacia che Sander non gli attribuiva.

    «Sono maturato» ribatté brevemente. «E sono anche molto più discreto.»

    «Lei è stata un errore, ma non ne parleremo più» commentò Petros, notando che il figlio irrigidiva la mascella.

    Il viso impenetrabile, Sander non aveva niente da dire o, almeno, niente che valesse la pena di essere detto. Lo stupiva che i suoi genitori, che non avevano dimostrato comprensione neppure per la morte del loro bambino, ritenessero che qualche aspetto del suo matrimonio li riguardasse. Ma, per la verità, i rapporti tra Sander e i genitori erano tesi.

    Il figlio maggiore Titos, il prediletto, era morto in un incidente e, benché fosse solo grazie a lui se la Volakis Shipping si era ripresa dopo la disastrosa gestione di Titos, non era riuscito a guadagnarsi la stima e l’affetto che i genitori avevano avuto per il primogenito. E ora, all’improvviso, era penosamente consapevole che il fantastico successo negli affari era in stridente contrasto con una vita privata francamente deludente.

    Tally, invece, dopo la separazione aveva avuto un notevole successo: una professione, una nuova casa, un nuovo uomo. Questo irritava al massimo Sander, che ricordava una giovane molto più innocente, una ragazza con la gioia di vivere che, un tempo, quando la baciava si eccitava al punto da non riuscire a respirare. Impossibile pensare a Tally a letto con Robert Miller, e questa constatazione lo avviliva e lo scioccava perché non si era mai ritenuto possessivo...

    1

    «Quando il divorzio da Volakis sarà definitivo?» chiese con tono indifferente Robert Miller.

    Intuendo che la domanda non era per niente casuale, Tally si irrigidì. Gli occhi verdi cauti, chinò il capo, la luce che si rifletteva sui capelli mettendone in rilievo il colore mentre sfogliava un catalogo di tessuti.

    «Tra un paio di mesi...»

    «Sembra che non abbia mai fine» si lamentò Robert non riuscendo a celare l’impazienza. «Non sopporto più che tutti ci ritengano solo amici...»

    «Siamo amici e tu sei il mio socio» ribatté Tally con tono leggero, sapendo che lui avrebbe voluto di più, mentre lei non era sicura di poterglielo dare.

    Era trascorso soltanto un anno da quando la perdita del bambino e il fallimento del matrimonio le avevano spezzato il cuore. L’ultima cosa che desiderava era lo stress causato dalle aspettative di un uomo che non poteva appagare. Era piacevole uscire con Robert a cena e occasionalmente accompagnarlo a eventi sociali formali, ma al momento non era pronta per una relazione. Apprezzava la sua amicizia e il suo supporto nel lavoro, ma non aveva nessun desiderio di portare la situazione a un livello più intimo.

    Pareva che Sander, rifletté amaramente, avesse ucciso quei sentimenti.

    Eppure con l’altezza notevole, i grandi occhi azzurri e i capelli neri, Robert era un uomo attraente. Come programmatore aveva un proprio studio e un ottimo successo. Nove mesi prima aveva offerto a Tally la sua prima, grande opportunità, ingaggiandola per la ristrutturazione dell’appartamento di Londra. Grazie alla pubblicità seguita a questo incarico, lo studio di Tally si era fatto un nome, ma necessitava di espansione per far fronte al maggior numero di clienti.

    Purtroppo, anche se gli affari andavano bene, in quel periodo di crisi era impossibile ottenere dalla banca un prestito da investire nel futuro della Tallulah Design. Erano momenti difficili per i giovani liberi professionisti, e quando Robert le aveva offerto il sostegno finanziario per assumere altro personale gliene era stata molto grata. Negli ultimi sei mesi Robert si era comportato da socio sostenitore.

    Purtroppo l’attendeva una spiacevole sorpresa. La sua segretaria, Belle, quel pomeriggio le passò una telefonata del legale.

    «Mi hanno avvertito che la casa che divideva con il signor Volakis in Francia è stata messa in vendita» la informò l’avvocato. «Mi hanno anche detto che se desidera qualcosa che c’è in quella casa dovrebbe andare a recuperarla.»

    Colta alla sprovvista, Tally salutò il vecchio avvocato ringraziandolo per averle fornito l’informazione. Cercò di non pensare alla vendita della casa che aveva tanto amato, ma non servì. Aveva impresso la propria personalità e il proprio stile su quella proprietà in cui un tempo era stata felice. Sapere che presto sarebbe appartenuta a qualcun altro la riempiva di angoscia.

    Non avrebbe mai pensato che Sander vendesse la casa, anche se non sapeva spiegarsene il motivo.

    Le sarebbe stato di conforto immaginarlo in quella casa con un’altra donna? Assolutamente no. Anzi, era un’idea che la faceva rabbrividire, e velocemente l’accantonò. Quando si sono perse tante cose ben più importanti è ridicolo piangere la perdita di alcuni mattoni e di ricordi di tempi felici.

    Eppure divorziare da Sander si era dimostrata una continua sfida, dovette ammettere Tally mentre controllava l’agenda per vedere se poteva permettersi un viaggio in Francia quel fine settimana e mettere un punto fermo sulla questione. Il loro divorzio non poteva essere definito civile. Se Sander avesse voluto, avrebbe potuto facilmente spedirle in Inghilterra ciò che lei voleva conservare; ma dopo la separazione non aveva mostrato la benché minima collaborazione. Non aveva più voluto vederla, anzi, aveva persino rifiutato di parlarle come se non avesse mai fatto parte della sua vita.

    Perché era stata lei ad andarsene? Fattene una ragione, Sander, pensò rabbiosa. Se non altro, era orgogliosa di aver avuto il coraggio di spezzare un matrimonio che rendeva entrambi infelici. Aveva letto che, statisticamente, ben pochi matrimoni sopravvivono alla perdita di un bambino.

    Mentre tornava a casa, dovette frenare le lacrime e soffocare la sofferenza che minacciava di dilaniarla. Aveva superato il periodo della rabbia, dell’autocommiserazione e dell’amarezza, ma, senza preavviso, il dolore le precipitava addosso come una coperta soffocante e passavano ore prima che se ne liberasse.

    Sander, invece, non aveva avuto quel problema. La sofferenza non lo aveva paralizzato. Nel corso dei disgraziati mesi in cui la vita di sua moglie era lacerata al punto da farla cadere in depressione, Sander era riuscito a ridare vigore alla Volakis Shipping, che aveva acquisito diversi contratti importanti con aziende asiatiche. Una stima prudente valutava che il giro d’affari fosse quadruplicato durante quel tempestoso periodo della loro vita. Eppure lei, decisa a basarsi solo sulle proprie forze, come la madre non aveva mai fatto, dopo la separazione aveva rifiutato di accettare un solo penny dal coniuge.

    Non aveva nessuna intenzione di trarre beneficio dalla ricchezza del marito ormai estraneo. Dopotutto, Sander l’aveva sposata solo perché era incinta. Quella verità brutale aveva cominciato a tormentarla quando il matrimonio era andato in crisi. In una relazione priva di fondamenta solide è assurdo sperare che il tempo sani le tensioni. A un certo punto si era domandata se valesse la pena restare aggrappata a un uomo che non aveva mai ricambiato i suoi sentimenti. E questo, in poche parole, era il motivo che aveva segnato la fine del loro matrimonio: lui non l’aveva mai amata. Tra l’altro, era convinta che Sander fosse sollevato per aver riacquistato la propria libertà.

    «Avrai una quota della vendita della casa in Francia?» le domandò quella sera al telefono sua madre, Crystal, quando le riferì i programmi per il fine settimana. Per un anno aveva visto raramente la madre, perché Crystal si era fidanzata con Roger, un anziano uomo d’affari inglese ed era andata a vivere con lui a Monaco.

    «Sai che non ho bisogno del denaro di Sander...»

    «Ho l’impressione che tu non sia previdente. Io ho sempre avuto bisogno del denaro di tuo padre, e non so come avrei fatto senza» affermò Crystal riferendosi al magnate greco Anatole Karydas, che aveva mantenuto lei e Tally, la figlia illegittima, finché quest’ultima non aveva completato la sua istruzione.

    «Me la cavo bene per adesso.»

    «Cerca di pensare al futuro. Porta un furgone e svuota la casa!» le suggerì Crystal senza esitare. «Tieni conto che Sander Volakis, ricco com’è, non sentirà certo la mancanza di qualche mobile. Stai per divorziare da un uomo molto ricco!»

    Consapevole che sua madre era sinceramente convinta che una donna dovesse restare aggrappata fino alla morte a un uomo ricco per la propria sicurezza, Tally, che era molto più indipendente, ebbe il tatto di inghiottire una risposta acida. Poteva anche non essere d’accordo con la madre su diversi argomenti, ma le voleva bene. Nondimeno era Binkie, la signora Binkiewicz, una vedova polacca, che praticamente l’aveva allevata. E proprio in queste occasioni sentiva la sua mancanza. Quando lei e Sander abitavano nel sud della Francia, Binkie era stata la loro governante, ma, con il fallimento del matrimonio, l’anziana donna era tornata in Inghilterra ed era stata assunta da una famiglia del

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