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Oltre la paura: Insegnamenti di Don Miguel Ruiz Un maestro dell'intento ci svela i segreti del sentiero tolteco
Oltre la paura: Insegnamenti di Don Miguel Ruiz Un maestro dell'intento ci svela i segreti del sentiero tolteco
Oltre la paura: Insegnamenti di Don Miguel Ruiz Un maestro dell'intento ci svela i segreti del sentiero tolteco
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Oltre la paura: Insegnamenti di Don Miguel Ruiz Un maestro dell'intento ci svela i segreti del sentiero tolteco

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About this ebook

Nagual' è una parola giunta a noi dall'antica lingua azteca. Essa indica tutto ciò che esiste e che non è possibile percepire con i sensi. Secondo la tradizione tolteca, il nagual è anche una persona che possiede la capacità di insegnare o di guidare gli altri nello spirito, mettendoli nelle condizioni di comprendere che dentro di loro esiste una potente forza attraverso la quale è possibile un collegamento diretto con Dio. Il nagual guida dunque gli altri alla scoperta di ciò che realmente sono, aiutandoli a ritrovare il proprio spirito, la libertà, la gioia, la felicità, l'amore.Miguel Angel Ruiz è un nagual, discendente diretto della tradizione tolteca. Si è dedicato a diffondere la sua conoscenza spirituale nel modo più ampio possibile, utilizzando le sue visioni per trasmettere tutta quella saggezza che sino ad allora era rimasta nascosta. La saggezza degli antichi nagual, infatti, può donare all'uomo moderno la capacità di superare le proprie ansie e i timori più nascosti, trasportandolo in uno stato di completa libertà emotiva e spirituale.In questo libro, Don Miguel ci aiuta a sostituire la paura con la gioia. Siamo stati tutti educati alla paura, ma questo non vuol dire che essa sia sempre innata. Al contrario, in numerosi casi essa è il normale risultato del nostro addomesticamento durante l'infanzia. Svelandoci un mondo straordinario di conoscenza, Don Miguel ci insegna a riappropriarsi della gioia, un nostro diritto di nascita, e ci mostra come anche gli odierni cercatori possano aspirare alla trasformazione personale che conduce oltre la paura, verso uno stato di acquisizione del potere.
LanguageItaliano
Release dateJan 28, 2015
ISBN9788868201517
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    Oltre la paura - Mary Carroll Nelson

    spirito.

    1.

    Teotihuacán, il luogo in cui gli uomini diventano dèi

    Teotihuacán, il luogo in cui gli uomini diventano dèi, è il centro sacro dei toltechi che si trova a circa 50 chilometri a nordest di Città del Messico. I toltechi hanno conservato, e si sono tramandati attraverso la tradizione orale, una conoscenza legata alla trasformazione spirituale e alla guarigione che è rimasta praticamente intatta per migliaia d’anni.

    Miguel Angel Ruiz è un discendente diretto della tradizione tolteca. Grazie alla sua origine possiede un’innata connessione psichica con Teotihuacán. È laureato in medicina e chirurgia e ha esercitato la professione sinché non ha ricevuto dalla famiglia materna un addestramento spirituale che lo ha reso nagual, ovvero Maestro dell’Intento.

    Ma chi erano i toltechi? Secondo Miguel non erano una razza particolare, come invece erano i Maya. Tradizionalmente, la parola toltechi definiva un gruppo di persone provenienti da diversi gruppi tribali che avevano raggiunto un raro livello di illuminazione spirituale. Ecco chi erano i toltechi. Grazie al loro elevato stato di coscienza era loro concesso di vivere all’interno dell’area sacra di Teotihuacán.

    Ecco come Miguel ci racconta la storia di Teotihuacán. Ha raccolto gli elementi di questa storia attraverso i viaggi visionari compiuti nel passato e in altre culture. Tutto ha inizio durante il Terzo Sole, più di ventimila anni fa. A quel tempo esisteva sulla Terra una razza che possedeva un equilibrio perfetto di corpo, mente e spirito. Il loro sistema immunitario era talmente forte che le malattie erano praticamente sconosciute. La scienza e la tecnologia avevano raggiunto un livello molto più avanzato di quello della nostra civiltà.

    Tra questi uomini — a quel tempo la popolazione era numerosa più o meno quanto quella attuale — esisteva una totale comunicazione, e questo accadeva grazie alla capacità illimitata di comunicare con la mente. Gli uomini non erano limitati dal concetto di colpa o di giudizio. La Terza Umanità aveva nelle proprie menti un sogno di realtà che si avvicinava molto al concetto di paradiso sulla Terra. Ancora oggi molti lo ricordano come un vero Paradiso.

    Gli uomini non sono gli unici esseri con una mente potente. A fianco dell’umanità vivono esseri invisibili, anch’essi organi della Terra. Condividono il metabolismo della Terra esattamente come gli uomini. Questi esseri hanno uno spettro che varia dall’estrema benevolenza all’estrema pericolosità. A volte, posseggono corpi umani. Su questo concordano molte tradizioni diverse. Hanno accompagnato la razza umana sin dal suo apparire sulla Terra ed erano chiamati dèi. Il destino di questi esseri e quello della razza umana è collegato. I toltechi chiamavano questi esseri Alleati.

    don Miguel Ruiz:

    Agli Alleati manca un cervello, il che significa che non hanno gli strumenti per creare emozioni, anche se hanno bisogno dell’energia eterea delle emozioni per poter vivere. Gli esseri umani sono collegati a loro proprio come le mucche sono collegate agli uomini. Noi, come esseri umani, assumiamo l’energia dalla luce del Sole attraverso il cibo, che è già stato trattato da altri esseri viventi, piante o animali che siano. Il nostro cervello trasforma l’energia materiale nell’energia eterea delle nostre emozioni. L’energia emotiva provvede al nutrimento delle nostri menti e a quello degli Alleati o dèi.

    Noi siamo quindi una fonte di sostentamento per gli dèi.

    Gli Alleati spingono gli uomini a creare traumi per produrre la paura, ed è questo di cui loro si nutrono. Siamo nati con lo svantaggio di essere controllati in un particolare modo da questi dèi attraverso i nostri sogni. Le nostre menti servono a sognare. Tutta la nostra vita non è altro che un sogno all’interno di una cornice di materia. Sognare ci dà il senso della realtà. Siamo nati in un sogno di guerra e di violenza. E questo rappresenta la nostra sfida.

    Ma che cosa succederebbe se noi ci svegliassimo? Che cosa accadrebbe agli Alleati se ci svegliassimo dall’incubo e scoprissimo l’estasi? Anche loro dovrebbero evolversi e nutrirsi d’amore e non di paura. Le nostre anime dipendono già esclusivamente dall’amore e resistono alla paura. Per capire se un pensiero proviene da Dio basta vedere se crea paura. Un pensiero pauroso non può provenire da Dio, ma potrebbe provenire da un Alleato. Il vero Dio d’amore non ha nulla a che fare con la paura.

    L’unico modo per resistere alla coercizione degli Alleati è accorgersi di loro. Perfino in questo momento essi si stanno nutrendo delle nostre emozioni, ed è per questo che bisognerebbe prestare attenzione al tipo di emozioni che si trasmettono. Le nostre emozioni attraggono l’attenzione di esseri dello stesso tipo. Se ci sentiamo felici, attraiamo felicità. Se ci sentiamo depressi, attraiamo depressione.

    Ogni nazione ha il proprio dio. Il destino dell’umanità è la storia di questi dèi. Geova è il dio di una nazione. Allah è il dio di un’altra nazione. Le identità degli dèi sono reali come l’esistenza degli israeliani e degli arabi. Quando scoppia la guerra non è solo una guerra tra persone, ma è anche una guerra di dèi.

    Molto tempo prima che Teotihuacán venisse edificata, gli dèi temevano che gli uomini potessero raggiungere il cielo. Durante il periodo del Terzo Sole, gli Alleati spinsero gli uomini a produrre una grande quantità di emozioni intense affinché potessero cibarsene. Per raggiungere il loro scopo, spinsero gli uomini a dividersi in piccoli gruppi. Raggiunsero il loro obiettivo interferendo con la perfezione della comunicazione umana. Il risultato fu la nascita della discordia tra le nazioni. Possiamo trovare una traccia della distruzione della pace mondiale nella storia biblica della Torre di Babele.

    A quel tempo i tre centri maggiori erano: la Terra di Mu, che corrispondeva più o meno all’estensione delle attuali India e Cina (Miguel non condivide l’idea che Mu o Lemuria si trovasse nell’Oceano Pacifico e che poi sia sprofondata); la Terra delle Scimmie - l’attuale Nord America - e la Terra di Atlantide, un’isola continente che si estendeva tra l’Europa e l’America. Per secoli queste tre nazioni vissero in armonia tra loro.

    L’influenza distruttiva degli dèi spinse Mu e la Terra delle Scimmie a unirsi contro Atlantide, che venne distrutta sotto un massiccio bombardamento nucleare. (Anche in questo caso il punto di vista di Miguel differisce da quanti credono che Atlantide sia stata distrutta dall’uso sbagliato dei poteri genetici dei suoi abitanti o dalla caduta di una cometa). Una descrizione di questa guerra nucleare mondiale si può trovare nelle sacre scritture indiane del Vedanta, nel Ramayana, la leggenda di Rama. Secondo Miguel, nelle montagne del nord dell’India esisterebbero ancora sepolti i resti di una razza di umani alta e forte, appartenenti alla Terza Umanità.

    Nella parte settentrionale di Atlantide viveva una popolazione di costruttori di piramidi. Questa razza, che aveva la pelle scura, è conosciuta con il nome di Titani o Atlantidei. Avevano un sistema di comunicazione molto avanzato ed è a loro che si deve la costruzione della Grande Piramide di Giza in Egitto. Secondo Miguel, la Grande Piramide sarebbe un monumento dedicato alla Terza Umanità.

    Alla distruzione di Atlantide seguì un periodo di decadenza durante il quale il livello della vita non differiva molto da quella animale. Nella nostra prospettiva attuale noi siamo consapevoli dell’esistenza di un’unica evoluzione. Siamo convinti di essere il risultato di una crescita da forme di vita protoumane. Miguel identifica i nostri antenati primitivi con la Quarta Umanità, i discendenti degenerati della splendida razza che li aveva preceduti.

    La Quarta Umanità ebbe vita breve, era composta da creature malate e dotate di scarsa intelligenza. La durata media della loro vita era di 25/30 anni ed erano così miserabili che praticamente non lasciarono ai posteri nessuna traccia. Ma in compenso questi esseri avevano una strabiliante capacità riproduttiva. La Quarta Umanità fu quella che ripopolò la Terra dopo la catastrofe nucleare.

    In zone isolate del pianeta, su isole remote, alcuni gruppi della Terza Umanità vissero ancora per otto generazioni. Queste persone conservarono la loro conoscenza scientifica, tecnologica e spirituale di prima della guerra. Sapevano di avere il tempo contato, perché erano condannati dagli effetti delle radiazioni. Il loro potere riproduttivo era molto debilitato e cercarono di usare la loro rimanente forza per insegnare ciò che sapevano alla Quarta Umanità. Viaggiarono per il pianeta visitando le zone popolate dai primitivi senza entrare troppo in contatto con loro per evitare di contrarre le malattie che imperversavano tra quelle popolazioni. La Terza Umanità focalizzò i propri insegnamenti sulle conoscenze base legate all’agricoltura e all’igiene. Gli esseri umani della Quarta Umanità, trovandosi di fronte a queste creature più alte e più intelligenti di loro, pensarono che fossero degli dèi. Nelle sacre scritture, nella Bibbia per esempio, come nel caso di Elohim, spesso si citano questi esseri.

    I sopravvissuti della Terza Umanità tentarono di attuare sperimentazioni genetiche per migliorare la razza. Cercarono anche un modo per conservare la conoscenza dei tempi passati, quando l’umanità viveva in armonia e conosceva il significato del perfetto equilibrio. Già allora l’area di Teotihuacán aveva la fama di essere un luogo sacro. In quel luogo erano stati conservati alcuni elementi dell’antica saggezza affinché, un giorno, le generazioni future li potessero scoprire.

    I Toltechi credevano che il Sole fosse la fonte dell’intelligenza nel sistema solare. I sopravvissuti della Terza Umanità levavano le loro preghiere al Sole affinché li aiutasse a salvaguardare la conoscenza di come raggiungere l’armonia perfetta. Il Sole rispondeva. Un nuovo tipo di energia scese dal Sole sotto forma di messaggeri. La luce è il messaggero del Sole. In quel caso, un nuovo tipo di luce si manifestò sotto forma di esseri angelici che si accoppiarono con gli umani per dare vita a una razza mista, che possedeva il potenziale per una nuova evoluzione dell’intelligenza. Enoch fu uno di questi esseri mutanti.

    Molti maestri contemporanei e molte persone sagge si trovano d’accordo nell’affermare che l’attuale generazione di umani sia stata inseminata da esseri giunti sulla Terra dallo spazio, a bordo di navi spaziali. Essi affermano che gli extraterrestri effettuarono alcuni esperimenti di inseminazione artificiale, usando i propri geni mischiati a quelli dei proto-umani. Miguel non crede che l’inseminazione sia stata effettuata da un’altra razza planetaria. La sua visione è più mitica e sembra sostenere la possibilità che siano avvenute delle nascite virginali, o nascite stimolate da esseri angelici non umani, mandati a noi dal Sole. Qualunque sia la verità, esiste un elemento di magia nella mutazione che ha modificato l’umanità e che ha prodotto la nostra razza attuale.

    In quel momento, il cambiamento della luce del Sole che controlla la vita sulla Terra segnò l’inizio del Quinto Sole. La Quinta Umanità, una razza di mutanti, è quella a cui noi apparteniamo. Siamo quindi in parte creature celesti e in parte creature terrene. Per realizzare questa mutazione il Sole modificò il DNA per produrre un essere umano migliorato, dotato di una mente migliore. Lo sforzo dell’attuale evoluzione consiste nel ristabilire quella perfetta comunicazione interiore che una volta si conosceva sulla Terra, ma che venne perduta, e quella pace e quell’armonia prodotte da questo tipo di comunicazione. Ancora una volta ci stiamo rendendo conto del legame che unisce tutti gli esseri umani.

    Abbiamo riscoperto concetti quali pace, amore e giustizia. Abbiamo creato le leggi. Stiamo tentando di migliorare gli standard di vita dell’umanità. Eppure continuiamo a soffrire per mancanza di armonia interiore e per questo motivo abbiamo bisogno di un influsso di nuova energia per continuare la nostra evoluzione spirituale.

    Dal gennaio 1992 la luce del Sole è cambiata ancora una volta. La sua vibrazione è diversa e include una quantità maggiore di raggi violetti. Attualmente ci troviamo sulla soglia del Sesto Sole. Stiamo assistendo alla nascita della Sesta Umanità. I precursori di questa nuova razza stanno già vivendo tra noi. Essi conoscono ancora una volta il sogno fondamentale del paradiso sulla Terra. In tutto il mondo, la conoscenza conservata dai giorni del Terzo Sole sta tornando a emergere. Molte tradizioni native stanno offrendo la propria saggezza e, contemporaneamente, scienziati, filosofi e i pensatori avanzati stanno scoprendo concetti che li avvicinano a un movimento olistico in crescita. Oggi esiste una proliferazione globale di individui avanzati che hanno raggiunto la padronanza della propria comunicazione interiore. Gli antichi avatar, come Cristo, Buddha e Krishna, servono da modelli di riferimento. Sono sempre esistiti i maestri viventi, ma siamo stati troppo timorosi ad accettare la loro semplice verità: Noi veniamo dalla luce. Siamo di Dio. Una volta accettata questa verità, possiamo mettere da parte la paura, l’odio verso noi stessi, la colpa, la gelosia e la sofferenza.

    Teotihuacán è uno dei luoghi in cui quest’antica saggezza è stata conservata. Durante le sue visite in questo luogo, Miguel Angel Ruiz, entrando in uno stato di trance, ha recuperato, un pezzo dopo l’altro, molta di questa conoscenza. Secondo lui, la fonte di questa conoscenza sono le pietre con cui sono stati costruiti i templi del sito. La pietra funziona come una banca dati e lui, grazie ai suoi poteri, può accedere alle informazioni impresse nelle pietre dagli antichi maestri. Fu durante una delle sue trance che vide gli antichi costruttori di Teotihuacán nel momento in cui essi stessi riscoprirono il sogno del paradiso sulla Terra in quel sito ancor prima che i templi venissero eretti.

    Circa 4.000 anni fa, durante l’era del Quinto Sole (che è durata 5.000 anni) un gruppo di persone spiritualmente evolute provenienti da nord si riunirono in una caverna che è stata recentemente localizzata sotto la Piramide del Sole di Teotihuacán. Quelle persone condivisero un sogno di un enorme serpente. Un membro del gruppo, Specchio Fumoso, dirigeva o guidava il sogno in modo che gli altri potessero essere coscienti di sognare.

    don Miguel Ruiz:

    Specchio Fumoso trovò il modo di far cessare la sofferenza attorno a sé e di insegnare agli altri a diventare quegli esseri amorevoli che in realtà sono. Era a conoscenza del fatto che la comunicazione interiore era stata interrotta nel Terzo Sole, quando l’umanità aveva raggiunto il suo livello più alto. Era cosciente che gli dèi avevano imposto alla nostra coscienza la figura di un Giudice e di una Vittima. Era stato il dubbio nei confronti di noi stessi che aveva distrutto la nostra comunicazione interiore. Specchio Fumoso vide che gli dèi erano impegnati in un incontro di lotta con gli uomini. Essi volevano farci rimanere nell’inferno. Gli dèi invadono la mente umana durante il processo di addomesticamento attraversato da ogni bambino. Uno dei pensieri pericolosi che gli dèi ci hanno messo in testa è quello che in fondo siamo solo esseri umani. Ma essere degli esseri umani non significa essere limitati. L’anima umana è più vasta degli dèi e la mente umana è immortale come gli dèi.

    Gli dèi tentano di instillare in noi un senso di ingiustizia e questo pensiero è come un coltello che dilania la mente. L’ingiustizia crea un veleno emotivo che si esprime attraverso la tristezza, la gelosia e la paura. Il dolore della mente ferita è tremendo. La mente, una volta ferita, crea altro veleno. Quando qualcuno ci tocca, sentiamo dolore. Cerchiamo di nasconderlo e non permettiamo a nessuno di toccare le nostre ferite, ma questa copertura è una bugia. È come la nostra armatura, un sistema meccanico di negazione e di difesa. Anche se siamo consapevoli che l’ingiustizia non è un sentimento corretto, quando veniamo feriti reagiamo, ferendo a nostra volta gli altri.

    I Toltechi erano seguaci di Specchio Fumoso. Erano guerrieri spirituali, coscienti di essere in guerra con gli dèi che avevano iniziato il conflitto. Lo scopo dei guerrieri era quello di diventare loro stessi degli dèi, perdere ogni paura, riconquistare il controllo delle proprie menti. Per raggiungere questo obiettivo dovevano creare l’amore al posto della paura. Con questa conoscenza potevano trasformare il mondo in paradiso. Anche i guerrieri spirituali contemporanei sono coscienti del fatto che si stanno battendo contro gli dèi che li posseggono. La possessione viene interrotta nel momento stesso in cui dichiariamo il nostro diritto di sognare il nostro sogno. Il libero arbitrio può farci superare il dolore personale e condurci alla nostra libertà.

    Specchio Fumoso scoprì la saggezza primaria che la Terza Umanità aveva lasciato dietro di sé: quella che afferma che noi siamo i figli del Sole. Scoprì che tutto è fatto di luce. Noi mangiamo luce e la luce ci porta i messaggi del Sole che controlla la vita del sistema solare.

    Seguendo le direttive ricevute nel suo sogno, Specchio Fumoso progettò e diresse i lavori per la costruzione dei primi templi di Teotihuacán. La sua saggezza venne edificata in ogni singola pietra dei templi. In seguito, quelle strutture vennero ampliate e a esse se ne aggiunsero altre. Questo gruppo di magi, ossia di saggi, diede vita a una scuola di saggezza, una scuola misterica, esattamente nel punto in cui gli uomini erano diventati dèi.

    Per migliaia d’anni, i maestri di Teotihuacán insegnarono ai ricercatori spirituali più evoluti il modo di superare la paura e di vivere come se si trovassero in paradiso, invece che all’inferno, come invece la maggior parte degli uomini crede. Nel periodo precolombiano, attorno a quel sito spirituale crebbe una cittadina di circa 200.000 abitanti. Oltre a essere un centro spirituale, Teotihuacán era l’area di produzione e di scambi commerciali più vasta del Messico centrale. Nessuno poteva chiedere di seguire l’apprendistato con i maestri toltechi. I candidati venivano selezionati. Muovendosi in incognito tra gli abitanti della cittadina, i maestri percepivano chi era pronto a seguire l’apprendistato con loro. Senza rivelare la loro identità, sottoponevano i prescelti a diverse prove per determinare le loro capacità.

    Appena i maestri percepivano di essersi avvicinati alla fine del proprio ciclo di potere, erano sufficientemente evoluti da fare la stessa cosa che, secondo le scritture, fece Gesù. Essi ascendevano al cielo. Abbandonavano i loro corpi fisici, diventavano tutt’uno con la luce e salivano al Sole. Ciò che restava dietro di loro era un vuoto di guida carismatica nel gruppo di aspiranti spirituali che si trovavano a livelli differenti di apprendimento e non avevano ancora raggiunto lo stadio di padronanza.

    Quando un’invasione di barbari, provenienti dal nord, investì Teotihuacán, i toltechi che erano rimasti e che erano ancora impegnati nella fase di apprendimento furono incapaci di opporsi. Molti morirono.

    I barbari si mischiarono con la gente di Teotihuacán e tentarono di adattare le pratiche spirituali tolteche alle loro pratiche religiose più primitive, basate su dèi gelosi che richiedevano agli uomini sacrifici umani. Probabilmente, i corpi sepolti che sono stati scoperti sotto la Piramide del Sole di Teotihuacán appartenevano ai ricercatori spirituali che si opposero agli invasori e che vennero uccisi ritualmente.

    Teotihuacán divenne corrotta e, attorno all’anno 700 d.C., venne abbandonata e cessò di essere un centro spirituale. I suoi templi vennero deliberatamente ricoperti di terra. Gli archeologi del XX Secolo stanno riportando alla luce il sito rendendolo di nuovo accessibile, in tempo per coincidere a livello esoterico con la comparsa della Sesta Umanità.

    Gli ultimi toltechi che si stavano addestrando a Teotihuacán diedero vita a un esodo. Alcuni di essi di diressero a sud e si mischiarono con i Maya, che in quel periodo si trovavano in uno stato di completa decadenza. Fu quell’unione che diede vita al nuovo Impero Maya.

    Altri toltechi formarono una nuova comunità a Tula, dove all’inizio si riuscì a conservare la conoscenza dei maestri toltechi. Piccole organizzazioni nei villaggi cercavano di preservare la conoscenza originaria sotto forma di religione. I villaggi lottarono tra loro per avere il controllo gli uni sugli altri. Il grande sacerdote proveniva dalla città più potente dell’area di Tula.

    Il grande sacerdote era considerato l’incarnazione di Quetzalcoatl, il Serpente Piumato, uno dei Fratelli Gemelli. L’altro fratello gemello era Specchio Fumoso. Nella religione tolteca, questi gemelli erano la rappresentazione del nagual e del tonal. Di volta in volta, i due gemelli si scambiavano la gestione di queste energie. A volte Specchio Fumoso teneva l’energia del nagual, mentre Quetzalcoatl teneva quella del tonal. Poi si scambiavano le parti.

    In seguito, la conoscenza tolteca venne corrotta dai capi di Tula che si piegarono al potere temporale. Fecero un uso sbagliato della conoscenza segreta di Teotihuacán per cercare di sfuggire alla morte. Secondo Miguel, i più perfidi maghi del mondo - quelli che usano la magia nera - sicuramente nelle loro vite passate hanno soggiornato in quel luogo. Essi trasformarono Quetzalcoatl in un demone, proprio come in seguito fecero i potenti cristiani quando usarono il nome di Gesù in modo negativo.

    Gli Aztechi crearono in Messico una piccola nazione molto potente. Costruirono il Tempio Maggiore a Città del Messico e cercarono di trasferirvi la saggezza da Tula. Gli Aztechi divennero i nuovi Toltechi.

    Tra gli Aztechi, due gruppi di guerrieri spirituali conservarono la saggezza tolteca per 500 anni dopo la conquista spagnola. Quelli che si addestravano al potere del nagual venivano chiamati i Cavalieri Giaguaro, mentre quelli che avevano raggiunto la piena conoscenza del nagual erano i Cavalieri Aquila.

    I Cavalieri Giaguaro venivano iniziati alla morte nel corso di un rituale che comprendeva l’uso dell’acqua e del fuoco e durante il quale rinunciavano alla paura, alla rabbia e alla gelosia. Dopo l’addestramento e l’iniziazione, essi vedevano il mondo in modo nuovo, vedevano un mondo di giustizia. A quel punto diventavano Cavalieri Aquila.

    La carica più alta dei Cavalieri Aquila era quella di Tlotoane, che rappresentava il Dio sulla Terra. Ogni Cavaliere Aquila poteva diventare un Tlotoane. La famiglia di Miguel apparteneva ai Cavalieri Aquila.

    L’Aquila rappresenta la divinità. Ogni Cavaliere Aquila, anche ai giorni nostri, si trova in contatto diretto e quotidiano con la Divinità. Essi si trovano in uno stato di felicità costante. Le pratiche da loro seguite per ottenere la consapevolezza della benedizione divina non differiscono molto da quelle seguite nell’antica India, in Egitto, in Grecia e in molte altre tradizioni ancora vive tra le culture aborigene. Nell’antichità, Teotihuácan era collegata con i più importanti siti sacri del pianeta. Tutti condividevano la stessa conoscenza segreta di base.

    La via tolteca promuove un perfetto equilibrio tra il corpo, la mente e l’anima. In molte tradizioni, alcune funzioni del corpo vengono giudicate indesiderabili. I guerrieri spirituali più evoluti che seguivano la via tolteca non erano costretti al celibato. Un fondamento delle loro credenze consisteva nel rispettare il corpo umano alla stessa stregua di un tempio, perfetto come solo un tempio può essere. Gli sforzi dei Toltechi

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