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La via dei quattro accordi: Padroneggiare il sogno della vita. - Un libro di saggezza tolteca.
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La via dei quattro accordi: Padroneggiare il sogno della vita. - Un libro di saggezza tolteca.
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La via dei quattro accordi: Padroneggiare il sogno della vita. - Un libro di saggezza tolteca.

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About this ebook

Uno strumento di trasformazione che ci permette di abbandonare il nostro bisogno di giudicare, soprattutto noi stessi, per iniziare a mettere in pratica un nuovo modo di vivere. Un codice di condotta semplice ma potente per conseguire libertà personale e vera felicità. Un viaggio alla riscoperta della consapevolezza e della saggezza insite nel nostro sé autentico. Un testo essenziale per chiunque sia pronto a lasciarsi alle spalle la sofferenza e a padroneggiare l'arte di vivere nel nostro stato naturale: la felicità. I libri di don Miguel Ruiz hanno venduto 9 milioni di copie e sono stati tradotti in 34 paesi. Se avete letto I quattro accordi, sapete che ogni volta che qualcuno parla di voi parla di se stesso, e io penso sia la pura verità.– Bill Clinton Il libro di don Miguel Ruiz è una mappa verso l'illuminazione e la libertà.– Deepak Chopra
LanguageItaliano
Release dateMay 20, 2013
ISBN9788868200084
La via dei quattro accordi: Padroneggiare il sogno della vita. - Un libro di saggezza tolteca.

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    La via dei quattro accordi - Miguel Ruiz

    all'umanità.

    PARTE

    PRIMA

    Padroneggiare

    la consapevolezza

    L'addomesticamento

    La sofferenza umana inizia con l'addomesticamento

    Durante il processo di addomesticamento creiamo un'immagine di perfezione nel tentativo di ‘andare bene’. Creiamo un'immagine di come dovremmo essere per venire accettati, ma non combaciamo con questa immagine.

    Tutte le sofferenze e i drammi della vita sono la conseguenza di ciò che avete imparato. Tutto ciò che imparate è vivo, l'immagine che avete di voi stessi è viva e vive nella vostra mente. Questa immagine non è voi, ma utilizza tutto ciò che percepisce per giustificare la propria esistenza. Non è voi, ma vi sta mangiando vivi e sta distruggendo la vostra felicità.

    La voce della conoscenza dentro la vostra mente controlla il sogno della vostra vita. I Toltechi lo chiamano il Parassita e la Bibbia lo definisce il Maligno. È un essere vivente all'interno del vostro sistema di credenze, che vive nutrendosi della vostra fede, della vostra volontà e della vostra felicità. La cosa triste è che credete che questa conoscenza sia voi, credete nell’immagine di voi stessi. È il programma, il Parassita, che sta vivendo la vostra vita, non voi. Ma questo programma non esisteva ancora al momento della vostra nascita.

    Al momento della nascita, la vostra mente era totalmente innocente. Non avevate i concetti di buono e cattivo, giusto e sbagliato, bello e brutto; non avevate nessun tipo di concetto. Non avevate nessuna idea di ciò che significa essere un uomo o una donna, poi avete incominciato a vedere altre persone e a riconoscerle come appartenenti al vostro sesso.

    A uno, due o tre anni non vedete voi stessi. L'unico modo per vedervi è guardare la vostra immagine in uno specchio e lo specchio sono gli altri. Non sapete ancora che cosa siete, ma vostra madre vi dice che cosa siete, vostro padre vi dice che cosa siete e i vostri fratelli e sorelle fanno lo stesso. Gli esseri umani che vi circondano proiettano su di voi un'immagine, il che significa che vi dicono ciò che loro credono che voi siate.

    Quello che vostra madre vi dice che siete non corrisponde esattamente a quello che vi dice vostro padre, i vostri fratelli, la televisione, la chiesa o la società. Ogni adulto nella vostra vita proietta su di voi una diversa immagine di voi, e nessuna di queste immagini è quella vera. Così, ciò che credete di essere è un'immagine distorta di voi stessi che vi arriva dagli altri, da specchi che deformano sempre l'immagine. E voi, dato che non potete vedervi, credete a quello che vi dicono e vi dichiarate d'accordo con loro. Appena stabilito questo accordo, l'immagine viene programmata nella vostra memoria e credete che quell'immagine sia ciò che siete.

    Quali sono le immagini che gli altri proiettano su di voi? Quan do dite: Sono intelligente, sono stupido, sono bello, sono brutto, in realtà è il programma che dice io sono. Queste immagini sono concetti, sono conoscenza appresa, ma non sono voi.

    Recepite tutte le immagini distorte che gli altri creano per voi e a un certo punto le mettete insieme e cercate di ricavarne un senso. Create un'altra immagine di voi, un'immagine globale, e la proiettate a vostra volta sul mondo esterno: vado bene a scuola, vado male negli sport. Poi praticate questa immagine fino a padroneggiarla perfettamente. E, poiché gli altri proiettano immagini diverse su di voi, fate domande su voi stessi perché siete in cerca di proiezioni a supporto di ciò in cui già credete, a supporto dell'immagine distorta che avete di voi stessi.

    Inoltre, gli altri proiettano su di voi anche le loro credenze, voi vi dichiarate d'accordo e le loro credenze diventano le vostre. Vi insegnano a giudicare nel modo in cui loro giudicano, a fare pettegolezzi nel modo in cui loro spettegolano, a creare drammi nel modo in cui loro li creano. Iniziate a giocare con tutti questi concetti, con tutta questa conoscenza, e in questo modo imparate a sognare.

    I Toltechi lo chiamano il sogno della prima attenzione, perché è la prima volta in cui usate l'attenzione per creare tutta una realtà. Poiché tutta la vostra attenzione viene agganciata dall'esterno, proiettate tutto un mondo esterno. Iniziate a cercare voi stessi all'esterno perché non credete più a voi stessi. Cercate quello che pensate di non avere: giustizia, bellezza, felicità e amore, quando invece è già tutto dentro di voi.

    Capite come hanno inizio le sofferenze e i drammi della vita? Avete bisogno di uno specchio nel mondo in cui vedervi, ma non c'è uno specchio pulito che vi dica chi siete. Così, vi dichiarate d'accordo con l'immagine che gli altri creano per voi, ma voi non siete quell'immagine. Ovviamente cambiate e modificate l'immagine continuamente, ma dov'è il vero voi? Si perde, perché non esiste uno specchio che rifletta ciò che siete davvero.

    Dopo anni e anni di tentativi di aderire all'immagine di come dovreste essere secondo gli altri, dopo vari tentativi di ribellione per cercare di scoprire che cosa siete davvero, lasciate perdere e accettate l'immagine che gli altri hanno di voi. Ma in voi continua a esserci qualcosa che reclama la libertà e che vi dice: Io non sono davvero questo, io non voglio davvero questo. Non siete liberi di essere ciò che siete davvero perché siete intrappolati nelle immagini di ciò che credete di dover essere.

    L'intera visione della vostra realtà si basa su ciò che credete di essere, ma ciò che credete di essere è soltanto un concetto. È conoscenza, ma conoscenza non significa verità. La conoscenza è solo ciò che sapete.

    ESERCIZIO PER PADRONEGGIARE LA CONSAPEVOLEZZA

    L'immagine della perfezione

    Gli accordi più importanti sono quelli che avete fatto con voi stessi. Attraverso questi accordi dite a voi stessi chi siete, che cosa sentite, in che cosa credete e come dovete comportarvi.

    Siete consapevoli di tutte le immagini distorte che avete di voi stessi? Quali sono le immagini che gli altri hanno proiettato su di voi quando eravate bambini? Che cosa avete accettato di credere riguardo a voi stessi?

    Esaminate gli accordi che vi dicono che cosa potete e che cosa non potete fare, ciò che potete e ciò che non potete essere, quello che potete e quello che non potete avere.

    Questo esercizio vi aiuterà a diventare consapevoli degli accordi che avete preso con voi stessi e a ritrovare la consapevolezza del vostro sé autentico. Lo scopo è diventare consapevoli di tutti gli accordi che limitano l'espressione della vostra creatività, della vostra felicità e del vostro amore.

    Cercate di richiamare alla mente quello che vostra madre, vostro padre e i vostri parenti più stretti dicevano di voi quando eravate bambini. Poi cercate di ricordare quello che proiettavano su di voi le persone estranee alla famiglia: amici, insegnanti e tutti quelli che esercitavano un'influenza sulla vostra vita.

    Fate attenzione alla vostra reazione emotiva alle domande che seguono. Quali accordi si fondano sulla paura e quali sull'amore? Annotate in un quaderno le vostre risposte e le vostre riflessioni relative a queste domande.

    Quali sono le immagini che gli altri hanno proiettato su di voi?

    Da bambino mi dicevano che ero...

    Di quali limitazioni vi hanno accusato?

    Mi dicevano che le mie limitazioni erano...

    Da bambini, che cosa vi dicevano gli altri sul fatto di essere un maschio o una femmina?

    Mi dicevano che una femmina deve...

    Mi dicevano che un maschio deve...

    Corrispondevate all'immagine di come doveva essere un maschio o una femmina?

    Oggi, che cosa vuol dire secondo voi essere un uomo o una donna?

    Ritengo che una donna debba...

    Ritengo che un uomo debba...

    Fate una lista di tutte le qualità che vi dicevano che dovevate avere, fisiche e psicologiche.

    Mi dicevano che dovevo...

    Fate una lista delle qualità che pensate di avere.

    Ritengo che io...

    Fate una lista delle qualità che, secondo voi, gli altri pensano che abbiate. Secondo me, gli altri pensano che io...

    Fate una lista delle qualità che non avete e che vorreste avere.

    Vorrei...

    La nostra immagine di perfezione è il motivo che ci fa rifiutare noi stessi, il motivo per cui non ci accettiamo così come siamo e per il quale non accettiamo gli altri così come sono.

    Descrivete la vostra immagine di perfezione. Come sareste se foste perfetti? Che tipo di personalità avreste?

    La mia immagine di perfezione è...

    Che cosa dovreste cambiare di voi per corrispondere alla vostra immagine di perfezione?

    Per corrispondere alla mia immagine di perfezione dovrei...

    Siete disposti a fare questi cambiamenti? Perché sì o perché no?

    È umanamente possibile per voi raggiungere questa immagine di perfezione? Perché sì o perché no?

    La vostra immagine di perfezione vi spinge a dare il meglio di voi o vi scoraggia

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