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Nel nome del Dio Web
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Nel nome del Dio Web

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Sold Out nei teatri di tutta Italia e a Londra Produzione Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani L’immane lavoro è suffragato da persone che da sempre credono nella sua bravura e la sua elasticità carismatica di interagire tra attore e pubblico, che vede il tutto esaurito a ogni suo spettacolo. Daniele Giordano (Corriere dello spettacolo) Il Web è il nostro nuovo Dio. Oggi siamo tutti Webeti, seguaci del Dio Web e della Chiesa Chattolica. Il protagonista di questo libro, un fedele fervente, s’imbatte in personaggi simbolo della nostra nuova religione virtuale: la Likeomane (la tossica di Like), Don iPhone, Papa Amazon Prime, San Steve Jobs, passando da fallimentari amori online a lezioni di Storia dal futuro. Nel finale gli eretici della Setta dei Disconnessi metteranno a dura prova la sua fede nel Dio Web: cosa perdiamo chiudendo le nostre vite nel mondo virtuale? E poi, siamo davvero più connessi fra noi? Siamo davvero più liberi?
LanguageItaliano
Release dateJun 29, 2020
ISBN9788833860893
Nel nome del Dio Web

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    Nel nome del Dio Web - matthias martelli

    2016

    parte prima

    Nel nome del Dio Web


    #Creazione

    In principio il Dio Web creò il Modem e il Personal Computer.

    La Rete era informe e deserta, le tenebre ricoprivano gli schermi ancora spenti e lo spirito del Web aleggiava sulle case.

    Il Dio Web disse:

    – Sia la luce!

    E luce fu. Gli schermi si accesero.

    Egli vide che gli schermi illuminati erano cosa buona.

    E così avvenne.

    Il Dio Web separò la Connessione dalla Realtà, e chiamò la Connessione Internet e Realtà quello che si fa quando non si sta su Internet.

    Gli uomini si connessero.

    E fu sera e fu mattina: sempre al computer. Primo giorno.

    Il Dio Web disse:

    – Siano i telefonini in mezzo agli uomini, per separare gli uomini dalla tranquillità.

    E furono squilli e Sms. E i telefoni vibrarono. E le bocche parlarono. E le dita cliccarono.

    E così avvenne.

    Il Dio Web chiamò i telefonini Cellulari.

    E fu sera e fu mattina: sempre al telefono. Secondo giorno.

    Il Dio Web disse:

    – Siano i cellulari più piccoli e maneggevoli e in essi s’infonda lo spirito della connessione.

    Dio chiamò i cellulari Smartphone e la connessione Wi-Fi.

    E così avvenne.

    E il Dio Web disse:

    – Siano creati tablet e iPad, e in ogni strumento s’infonda il dono del touchscreen.

    Dio vide che era cosa buona e giusta.

    E fu sera e fu mattina: sempre a cliccare. Terzo giorno.

    Il Dio Web disse:

    – Gli smartphone brulichino di App che ogni uomo potrà scaricare ciascuno secondo i propri bisogni e desideri.

    E Dio creò Google, affinché gli uomini potessero ricercare.

    E Dio creò Amazon, affinché gli uomini potessero comprare.

    E Dio creò BlaBlaCar, affinché gli uomini potessero viaggiare.

    E Dio creò WhatsApp, affinché gli uomini potessero essere continuamente interrotti.

    E Dio creò YouTube, affinché gli uomini potessero vedere video di gattini teneri.

    E Dio creò Facebook, affinché gli uomini potessero perdere tempo.

    E Dio creò Instagram, affinché gli uomini potessero crearsi una falsa immagine di sé da mostrare agli altri.

    Il Dio Web guardò ciò che aveva creato, benedisse le App e disse loro:

    – Siate moleste e invasive, riempiendo la vita degli utenti di inutili notifiche.

    E così avvenne.

    Il Dio Web vide che era cosa buona e giusta.

    E fu sera e fu mattina: sempre connessi. Quarto giorno.

    E il Dio Web disse:

    – Sia creato Salvatore Aranzulla, affinché possa rispondere a ogni quesito su qualsivoglia argomento tecnologico.

    E così avvenne.

    Aranzulla spiegò come posizionarsi su Google, come indicizzare un sito, come creare una pagina Facebook, come abbassare il volume del PC e tante altre cose.

    E Dio vide che era cosa buona.

    E fu sera e fu mattina: ogni problema fu risolto. Quinto giorno.

    E il Dio Web disse:

    – Ora che sono portati a compimento gli Smartphone, i PC, il Wi-Fi e tutte le loro schiere, essi dominino su ogni essere vivente, invadano ogni casa, ogni città, le montagne, i Paesi, i negozi, gli uffici e le strade.

    Il Dio Web mostrò all’uomo la sua nuova immagine: a immagine del Dio Web l’uomo divenne.

    Dio benedisse gli uomini e disse loro:

    – Siate fecondi e moltiplicatevi, a ogni figlio comprate il prima possibile un dispositivo mobile con cui connettersi. Fatevi soggiogare e dominare dalla connessione in ogni aspetto della vita.

    E così avvenne.

    Il Dio Web vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona.

    E fu sera e fu mattina: ogni uomo divenne Webete. Sesto giorno.

    Il settimo giorno Dio si riposò mettendosi in modalità Aereo.

    È importante rileggere ogni tanto la Creazione di questo nostro Nuovo Mondo, per ricordarci chi siamo e da dove veniamo.

    Chi sono io che vi sto parlando?

    Sono uno di voi: un fedele del Dio Web, un Webete, che prega Nel nome del Tablet, del File e dello Spirito Samsung come tutti voi fedeli ferventi della Santa Chiesa Chattolica. Ma la mia storia diverge da quella di un comune credente: è una vicenda di connessioni profonde e disconnessioni brutali, di fede e di dubbi, iniziata molto tempo fa. Un percorso che credo valga la pena di essere narrato. Sarà quello che farò in queste pagine, perché nella vita sono proprio questo: un narratore. Ma non è il caso di rivelarvi di più sulla mia identità.

    Voglio partire dall’inizio, quando il Dio Web intraprese la conquista del mondo e la mia fede in Lui era salda. Ricordo con grande emozione il momento in cui lo Spirito di Internet iniziò la sua discesa sulla terra, quando i primi computer iniziarono a sfruttare il dono della connessione. La rete viaggiava lenta, certo, ma si poteva accedere a una moltitudine incredibile di contenuti e di pagine, ognuno poteva esprimersi liberamente con i blog e ogni cosa sembrava a portata di mano. Non sospettavo quello che sarebbe successo di lì a poco: l’avvento degli smartphone, dei tablet e della connessione rapida cambiò completamente le nostre vite. Il Dio Web si stava insinuando in ogni anfratto dell’umana esistenza.

    In quel tempo la mia fede nel Dio Web era assoluta: ogni giorno stavo connesso ore e ore. Seguivo con ossequio il messaggio di Don iPhone, sacerdote esemplare della nostra Chiesa Chattolica. Un uomo di fede immensa, Don iPhone, coadiuvato dalla sempre online Suor Huawei. Insomma, con l’avvento del Dio Web mi sembrava che le nostre vite fossero notevolmente migliorate: grazie alla grande varietà di App potevamo fare praticamente qualsiasi cosa.

    Voglia di musica? C’era l’App: Spotify.

    Voglia di attività fisica? C’era l’App: Myfitness.

    Voglia di attività fisica mentre si ascolta musica? Fino a pochi anni fa si usava il famoso iPod: un piccolo oggetto da infilare nelle tasche, che serviva per ascoltare brani musicali durante le ore di corsa o di palestra. Ma è già roba vecchia, quasi dimenticata! Perché il Dio Web ci dona sempre nuovi strumenti che sostituiscono i precedenti, infatti oggi si ascolta la musica direttamente dallo smartphone. Voglio ricordare il defunto iPod lodando ancora una volta le sue qualità, che hanno permesso alla nostra mente e al nostro corpo di essere sempre in forma. Lo dicevano già i Latini: Mens sana in corpore sano in iPod nano.

    Aldilà di proverbi attualizzati e di oggetti superati, una delle cose che più mi piaceva del Dio Web è che ci aveva reso accessibile qualsiasi cosa, togliendoci ogni fatica. Che comodità! pensavo Possiamo fare tutto con un dito. Cliccando con l’indice sui nostri schermi, possiamo viaggiare nel tempo e nello spazio, connetterci fra di noi. In un attimo possiamo raggiungere un amico o un parente dall’altra parte del mondo oppure sapere che tempo farà domani; visitare luoghi lontanissimi, leggere articoli di ogni tipo, far conoscere i nostri pensieri e mostrare le nostre foto a chiunque voglia condividere con noi la sua vita.

    Tutto con un dito.

    Un dito onnipotente. Che ci fa esistere.

    Digito ergo sum. Digito quindi sono.

    Il progresso che il Dio Web stava portando nelle nostre vite mi rendeva entusiasta: era cambiato tutto in poco tempo. E sapevo che i progressi non si sarebbero fermati: ero convinto che anche il digitare sarebbe divenuto di lì a poco qualcosa di vecchio e obsoleto. Mi crogiolavo con gioia nei pensieri sul futuro imminente: Ben presto i dispositivi tecnologici saranno impiantati direttamente nei nostri corpi e li controlleremo con la nostra mente.

    Insomma, la mia fede nel Dio Web era salda, fervente e priva di dubbi. Fu così che decisi di consacrare tutta la mia vita al Webetismo e di portare a compimento tutti e sette i Sacramind della Chiesa Chattolica.

    #iSetteSacramind

    dal chattechismo della chiesa chattolica

    Riportiamo qui alcuni elementi della dottrina della Chiesa Chattolica, che seguono gli Sms che il Dio Web ha inviato al Profetag e che compongono il Tablet della

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