Centenario Murialdi: Seminario di studi
()
About this ebook
Related to Centenario Murialdi
Related ebooks
Roberto Farinacci, l'uomo del tormento e della battaglia Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsMussolini: Da socialista a fascista Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsMussolini Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsItalia 1940-1945: Le storie di ieri e i ragazzi di oggi Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsCesare Maria De Vecchi Il quadrumviro monarchico Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsItalo Balbo e Nello Quilici: Le leggi razziali Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsMemorie di Giuda (Edizione integrale in 2 volumi) Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsEdmondo Rossoni Il sindacalista del regime Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa francese. La lunga vita di Giovanna Mayne Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLe tre voci de “La Voce”Papini – Prezzolini – Soffici Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsL’Italia dal 1994 al 1996: Breve storia della seconda e terza Repubblica dal 1994 al 2018 e dello stato sociale 1 Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsVittime e carnefici Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl Comandante Melu e il partigiano Lillo Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsSettantotto: Comincia l'agonia della prima repubblica Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl Giovane Duce Socialista: libri Asino Rosso Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl soldato poggio Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsUna famiglia pericolosa Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsUN UOMO LIBERO la storia di Giovanni Millimaggi Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsScritti sulla cultura russa (1910-1960) Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl Cane: Romanzo Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsVortice Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsStorie su Mussolini che non ti hanno mai raccontato Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsCome nacque il Fascismo. La mia vita. Il mio socialismo Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsTre fascisti - Tre fascismi Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl giornale è il mio amore: Alberto Bergamini inventore del giornalismo moderno Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsDavid Sassoli - La forza di un sogno: Uomo, giornalista, cittadino d’Europa Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsUn filologo al Parnaso. Gianfranco Contini e la poesia di Eugenio Montale Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsFra tipi e copie: Autori, editori, tipografi, clienti Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl carteggio ritrovato (1957-1978): Aldo Moro - Pietro Nenni Rating: 0 out of 5 stars0 ratings
Social Science For You
Proverbi Italiani: I migliori proverbi italiani, divisi per regione, nella lingua dialettale e con il loro significato Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl viaggio esoterico dell’uomo nelle lame dei Tarocchi Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsL'Arte di Comunicare Rating: 5 out of 5 stars5/5Le leggende delle Alpi Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsSimbologia Massonica Vol.I: Simbologia e Tradizione esoterica liberomuratoria Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsApprendista libero muratore. Manuale ad uso degli iniziati Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsMille musiche diverse - Manuale pratico di Musicoterapia Rating: 5 out of 5 stars5/5Quaderni del carcere. Antologia: a cura di Mario Di Vito Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsGli Illuminati: La realtà oltre il mito Rating: 5 out of 5 stars5/5Fake news dell'antica Roma: 2000 anni di propaganda, inganni e bugie Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsItalian Sword&Sorcery: La via italiana all'heroic fantasy Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsQuando eravamo i padroni del mondo: Roma: l'impero infinito Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsAntinfluencer: contro i nuovi persuasori del nulla Rating: 5 out of 5 stars5/5Mussolini e gli Illuminati: Da Piazza San Sepolcro al rito sacrificale di Piazzale Loreto Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsTarantole, tarantolati e tarantelle nella Spagna del Siglo de oro Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsMagia e massoneria: Comprendere il mondo iniziatico Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsL'umorismo Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl Libro del Vero Massone Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsSK - Assassini Seriali: Un saggio-inchiesta di Liana Fadda Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsI segreti della Massoneria Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsMaestro Libero Muratore. Manuale ad uso degli iniziati Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsRibellarsi come si può Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsEttore Loizzo Confessioni di un Gran Maestro Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLe stirpi degli Illuminati: La storia occulta delle plurisecolari famiglie che controllano il mondo Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLe Feste dei Celti: La via della morte e della rinascita dei Druidi nelle celebrazioni della tradizione celtica Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsManuale delle Microespressioni Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsProfessionisti della disinformazione: Le bufale più clamorose dei mass media Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa Cabala Massonica: Il Grande Architetto e il Libero Muratore Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsCapuana e la letteratura per l'infanzia Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsPrendila con filosofia Rating: 0 out of 5 stars0 ratings
Reviews for Centenario Murialdi
0 ratings0 reviews
Book preview
Centenario Murialdi - Vittorio Roidi
studi
Introduzione
di Vittorio Roidi
In questo secondo quaderno della nostra Fondazione pubblichiamo gli atti del seminario organizzato in occasione del centenario della nascita di Paolo Murialdi, sul tema L’informazione tra riforma e controriforma
, che si è svolto nella sede della Fondazione il 16 settembre 2019.
È stata una discussione molto piacevole, che abbiamo condotto sotto lo sguardo di Murialdi, quel sorriso ironico che condiziona sempre le nostre discussioni.
Lo scopo dell’incontro non voleva essere una celebrazione di Murialdi, bensì un’occasione per parlare di quali siano i problemi attuali dell’informazione in Italia, partendo proprio dalle tesi di Murialdi, raccolte, peraltro, in un libro pubblicato per l’occasione dalla Fondazione, un testo che contiene i suoi scritti e i suoi interventi nell’arco di tempo dal 1974 al 1981 quello in cui è stato presidente della Federazione della Stampa.
Chi leggerà questo libro scoprirà che i problemi, che in quei sette anni la Federazione della Stampa e gli organismi di categoria hanno affrontato, erano gli stessi che il giornalismo italiano deve affrontare ancora oggi, ancorché nel corso degli anni alcune delle battaglie portate avanti da Murialdi e dagli organismi della categoria siano state vinte. Si pensi, per esempio, alla legge dell’editoria approvata nel 1981 e che è stata il risultato di un impegno costante di Paolo Murialdi, di Luciano Ceschia, che era il segretario della Federazione, e di tutto il quadro dirigente federale. Oggi, quella legge sull’editoria, a trentotto anni di distanza, andrebbe riscritta a fronte di una realtà profondamente mutata.
Ricordare Murialdi ci ha aiutato nelle nostre riflessioni sul presente. La relazione introduttiva di Vittorio Emiliani ha ripercorso i momenti salienti della vita professionale di Murialdi, dall’impegno nella resistenza alla nascita de Il Giorno , alla sua elezione alla presidenza della Federazione della Stampa. Luciano Ceschia ha fatto rivivere le fasi più appassionanti di quel momento storico – a partire dal congresso federale di Rimini del 1974 – in un’epoca terribile: gli anni del terrorismo, che colpirono duramente il giornalismo italiano, con l’uccisione di Casalegno, di Tobagi e nel 1978 di Aldo Moro.
Dalla ricostruzione di Vittorio Emiliani e di Luciano Ceschia è emerso chiaramente che la soluzione Murialdi alla presidenza della Federazione nel settembre del ’74 fu una soluzione unitaria e che Murialdi ha garantito quella unitarietà del Sindacato, che ancora oggi lo caratterizza. E in quel momento si è fatta l’unità vera, superando le tante differenze politiche che caratterizzavano la vita della Federazione.
Avevamo previsto una relazione di Nicola Tranfaglia, presidente del Comitato Scientifico della Fondazione, che avrebbe dovuto analizzare gli studi e i libri di Murialdi sulla storia del giornalismo italiano. Per via delle non buone condizioni di salute, il professor Tranfaglia ci ha inviato un suo breve ricordo registrato.
Raffaele Lorusso, segretario generale della Federazione della Stampa, ha affrontato i nodi drammatici che la categoria ha oggi di fronte. Bernardo Valli e Alfredo Barberis hanno testimoniato gli anni de Il Giorno , un’impresa editoriale innovativa che ha caratterizzato fortemente un decennio di giornalismo italiano, rompendo gli schemi tradizionali che avevano omogeneizzato la stampa quotidiana.
Raffaele Fiengo si è soffermato sui limiti e le timidezze del giornalismo attuale, mentre Alberto Ferrigolo ha messo in risalto come la perdita di ruolo dei comitati di redazione all’interno delle singole testate costituisca una perdita di democrazia interna e un impoverimento della stessa informazione. Ombretta Freschi ha concluso i lavori, inquadrando e storicizzando l’opera di Murialdi.
Un seminario talvolta appassionante, con cui a noi sembra che la Fondazione abbia assolto al compito che le hanno affidato i suoi ideatori: usare i libri e la storia passata per contribuire a migliorare il presente e il futuro.
(I singoli interventi vengono pubblicati seguendo l’ordine di svolgimento del dibattito)
Paolo Murialdi dalla Resistenza al giornalismo alla presidenza della Federazione della Stampa
di Vittorio Emiliani
Paolo era figlio d’arte, nel senso che il padre Vezio, inviato sportivo del Messaggero (per es. per i Mondiali di calcio del 1938, con Rocco Morabito), l’aveva introdotto quasi senza volerlo nell’ambiente. Tipo bizzarro, ispiratore di un racconto di A cena col commendatore di Mario Soldati intitolato La giacca verde
. Il nonno di Paolo, Luigi Murialdi, nato a Torino da due insegnanti elementari e formatosi ad Alba, avvocato, è stato più volte il deputato del collegio di Acqui-Ovada, socialista, molto attivo poi nel porto di Genova con la coop dei metallurgici e a sostegno, con la Camera del Lavoro, in porto dai Carbunin, gli scaricatori del Molo Carboni, le cui lotte aveva appoggiato, poi nittiano e sottosegretario agli Approvvigionamenti del governo Nitti in quel difficilissimo dopoguerra. Era stato uno dei fondatori nel 1903 del Lavoro il giornale poi diretto a lungo da Sandro Pertini. Il padre non era certo un fascista fervente.
A Genova aveva fatto le sue prime prove, giovanissimo, nel principale quotidiano cittadino, il Secolo XIX . Con me, che l’ho conosciuto nel 1960, ventiquattrenne io, appena quarantenne lui, era portato ad aprirsi, insolitamente. Forse perché, al Giorno diretto da chi l’aveva portato in montagna fra i partigiani dell’Oltrepò, cioè da Italo Pietra, anche lui cresciuto a Genova, io ero il ragazzo di bottega che si occupava sovente del porto e dell’economia della sua città di origine e quindi potevo ormai cogliere le sfumature di quell’approccio umano scevro da infingimenti, persino ruvido talora (anche se entrambi, Murialdi e Pietra, avevano un à plomb da gentiluomini).
Abbiamo lavorato insieme per un quindicennio e, in certe pause, mi raccontava di quando il padre l’aveva portato con sé a Roma nella storica sede del giornale dei Perrone (all’epoca proprietari anche del genovese Secolo