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Deus ex machina
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Deus ex machina

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About this ebook

Per la mentalità primitiva, ci ricorda Lévy-Bruhl, non ci sono incidenti, e lo spirito dell’antenato defunto innescherà, infallibilmente, una catena di nuove morti, se i riti necessari non sono intervenuti per calmarlo e allontanarlo. Quella che quotidianamente accade sulle nostre strade d’asfalto non è una catena di incidenti, bensì un’ecatombe, un’ordalia, simile ai sacrifici degli aztechi o della civiltà mediterranea arcaica […] Stiamo per addentrarci in un terreno vasto e intricato. Due fatti (l’incidente mortale subito da due ragazze a Roma prima di Natale, a mezzanotte e la visita informale in utilitaria del papa in una scuola romana pochi giorni prima) sono co-implicati a distanza: un colpo di stato in Vaticano di uno stato maggiore delle arti e delle lettere, che ha eletto un nuovo papa, esautora il visitante e predispone la commemorazione natalizia dell’incidente con una squadra cinematografica. Nella forma di una messa solenne si concelebra il corpo vittimario, si riunisce tragedia e rito eucaristico: talvolta l’una volge in operetta, l’altra in farsa, entrambe prese nel vortice di una macchina mitologica dove risuona la voce di un coro absconditus e dove domina l’intertestuale, da Morselli a Montale per restare solo al monogramma dell’autore.
LanguageItaliano
PublisherYoucanprint
Release dateJun 19, 2020
ISBN9788831677950
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    Deus ex machina - Stepor Marquccyi

    CATASTROFE

    COLOPHON

    © L’Errore di Kafka

    © www.erroredikafka.blog

    ISBN: 9788831677950

    Prima edizione digitale: giugno 2020

    Quest’opera è protetta dalla Legge sul diritto d’autore. È vietata ogni duplicazione, anche parziale, non autorizzata.

    Nota sul copyright

    I link ipertestuali rimandano 1) a audio autoprodotto e 2) a un brano musicale, ed in questo secondo caso va considerato come citazione, non soggetta pertanto alla legge sul copyright.

    DEUS EX MACHINA

    Missa solemnis

    un oratorio in forma di audiodramma

    Stepor Marquccyi

    NOTIZIA

    In quel tempo, nel dicembre 2019, qualche giorno prima di Natale, avvenne che due ragazzine romane, a mezzanotte circa, fossero prese sotto mentre attraversavano la strada.

    Qualche giorno prima il papa aveva fatto una visita a sorpresa in una scuola romana, arrivando con una semplice utilitaria blu.

    La stampa riportò le parole della madre di una delle ragazzine, distrutta dal dolore. Tra le parole dette, due cose sembrano avere meno rilievo ma sono invece quelle che hanno, o sembra possano avere, un valore particolare: la madre fece cenno ai programmi stabiliti insieme alla figlia, per dire della doppia ingiustizia di quella morte; e fece appello affinché fosse ritrovato il cellulare, misteriosamente scomparso.

    La tragedia e il Natale alle porte sono eventi diametralmente opposti. Le celebrazioni del cristianesimo sembrano cozzare contro il lutto di alcune famiglie e, forse, dato il rilievo mediatico che la notizia ha avuto, di un’intera comunità.

    Oggetto di questo dramma in forma di oratorio è l’indagine del conflitto tra due forze apparentemente opposte, che, come Borges suggerisce, nel loro elidersi a vicenda generano forse un significato che non è lecito tralasciare. Il fatto di cronaca nera regredisce o progredisce ad una dimensione mitica, nella dimensione dove i fatti non sono mai accaduti ma avvengono sempre.

    Per quanto premesso, è evidente che siamo in presenza di un’opera di finzione. La coincidenza dei nomi con persone realmente esistenti è meramente letteraria. Tutti i personaggi sono frutto di invenzione.

    TAVOLA SINOTTICA

    Personaggi

    (in ordine di apparizione)

    Il papa

    Pietro (autista del papa)

    Il Comandante dei Vigili

    sir William Kentridge

    Christo

    Paolo Giovenale, il padre di Pietro, regista

    Monsignor Francesco Pecoraro, divenuto segretario di stato

    La badessa Eva Abramovic

    Petr Davydtchenko

    Damien Hirst

    La beata Pippa Barca

    Signoruomo Nix, il sommo sacerdote, eletto papa come Ermanno I

    I due monaci Inquisitori

    La madre di Gaia

    La madre di Camilla

    Il padre di Gaia in carrozzella

    Emma, la sorella di Pietro, l’Incappucciata

    Le due giovani meretrici bulgare

    Edoardo Albinati

    Le ore 24:00

    Il bambino alla guida degli imperi

    Il giovane auriga

    Il Coro

    Il coro assume di volta in volta sembianze diverse, per lo più oggettuali.

    Si presenta inizialmente in sembianze tecnologiche, come citofono; poi umane, come coro dei Vigili e dei Quiriti; poi assume sembianze concettuali (il soccorso stradale); poi di nuovo prende forma umana (il coro degli incappucciati nella vasca da bagno); poi intraprende le sue molteplici trasformazioni, assumendo le sembianze di:

    cella frigorifera dell’obitorio

    letto vuoto di Camilla

    guard-rail

    asfalto

    Altre presenze

    Il cellulare di Gaia: il messaggero

    Il traffico automobilistico

    Suoni

    Il gorgoglio del liquido refrigerante nella sala dell’obitorio

    A secret life

    (Mijo, Brian Eno & David Byrne)

    PROLOGO

    Notte della Vigilia di Natale. Ore 22.47

    Roma. Quartiere Fleming. Strada.

    Il papa

    Pensi che ci abbiano seguito?

    Pietro

    Li ho seminati.

    Il papa scende dalla gloriosa Renault Kleos, dopo aver tirato lui il freno a mano con la sinistra. L’autista, Pietro, resta in macchina, sosta in seconda fila, le quattro frecce accese. Il papa suona al citofono. Indossa una tuta da ginnastica bianca, un giaccone giallo fosforescente, scarpe da corsa color porpora, un berretto di lana viola. Potrebbe essere scambiato per uno di quegli anziani che per tenersi in forma fanno lunghi giri dell’isolato dopo cena, prima di mettersi a letto davanti al televisore. Il papa attende al citofono. Si sente una vibrazione e si accende una lucina verde.

    Il papa

    Buonasera. Ave Maria, madre miracolosa, madre misericordiosa, madre dolorosa, madre di ogni cosa.

    Il videocitofono

    E adesso questo chi è?

    Il papa

    In nome di Colui che vive e regna nei secoli dei secoli, aprite, per favore! Sono il successore di Pietro. Sono il Santo Padre.

    Il videocitofono

    Mustafà, che c’èèèè? Di padre qui ce n’è uno solo, e non è in vena di scherzi da prete.

    Il papa

    Siamo venuti a preguntarvi il perdono. E a fermare la macchina mitologica.

    Il videocitofono

    Stai a pijà per culo?

    Il papa

    Abbiamo il cellulare smarrito.

    Si sente una vibrazione elettrica, alcuni bip come se si fossero dimenticati di riagganciare e poi lo scatto del tiro del portone.

    ATTO PRIMO

    Il progetto

    Il giorno precedente, mattina.

    Roma. Campidoglio. Comando dei Vigili. Il Comandante dei Vigili nel suo ufficio, in piedi dietro un lungo e stretto tavolo di noce. Il tavolo espone un plastico in scala dell’Urbe ai tempi dell’imperatore Vespasiano. Alle spalle del Comandante il coro dei Vigili a destra, dei Quiriti a sinistra.

    Attorno al lungo tavolo si riconoscono alcuni noti e meno noti artisti e performer contemporanei. Seguono con gli occhi il punto del plastico che il Comandante indica con la paletta di ordinanza rovesciata. Il quadro generale ricorda, per la concentrazione degli astanti, le foto dei feldmarescialli del Terzo Reich millenario attorno al Führer. Tra i generali si riconoscono William Kentridge, il progettista; Christo, il vicario alla

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