Appunti di un fotografo amatoriale
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Appunti di un fotografo amatoriale - Davide Osmani
stretto.
2. CONCETTI FONDAMENTALI
Aprendo la scatola della nostra nuova reflex, la prima cosa che abbiamo potuto constatare è che si presenta composta da due parti principali: il corpo macchina e l'obiettivo.
, la cui posizione varia a seconda del modello e che indica il piano verticale su cui è posto il sensore ed il punto dal quale considerare la distanza minima necessaria affinché il soggetto possa essere messo a fuoco. Il valore della distanza minima di messa a fuoco è indicato sull'obiettivo e nella figura 1, qui di seguito, è evidenziato dove leggere e come viene indicato tale valore.
.
Nella zona frontale dell'obiettivo, invece, sono riportate le informazioni che riguardano i parametri dell’escursione della lunghezza focale (zoom minimo e massimo) e l'apertura massima disponibile del diaframma, indicata generalmente con due valori, corrispondenti alla relativa lunghezza focale minima e massima; inoltre in alcuni casi è riportato anche il diametro della lente (vedi fig. 2).
Figura 2. Informazioni fondamentali relative all'obiettivo.
I valori della Lunghezza Focale (LF) descrivono la distanza che si crea tra la lente dell'obiettivo e il sensore. Nell'esempio riportato in figura 2, quindi, la distanza minima è di 18mm e quella massima è di 55mm. Nella figura 1, invece, la minima è di 75mm mentre la massima è di 300mm. L'aumento della LF comporta una progressiva restrizione del campo visivo e l'aumento del dettaglio di un determinato soggetto, in gergo si fa lozoom
o si zooma
il soggetto. Conoscere il valore della LF è importante, non tanto per sapere a quanti millimetri si trova la lente dal sensore, ma per un altro aspetto che verrà approfondito nei capitoli successivi.
Esistono anche degli obiettivi, detti a Focale Fissa, che non consentono nessun tipo di zoom
e di conseguenza, in questi casi la lente più vicina al sensore si trova sempre alla stessa distanza.
Riguardo ai valori dell'apertura massima del Diaframma, alla rispettiva lunghezza focale, è utile semplificare con alcuni esempi. Nel primo caso (vedi fig. 2) i numeri riportati, 1:3.5-5.6, indicano che alla lunghezza focale di 18mm, questo obiettivo, consente un'apertura massima del diaframma pari a f3.5; mentre, all'estensione focale di 55mm, consente un'apertura massima del diaframma di f5.6.
Immaginiamo, ora di avere un altro obiettivo con le seguenti caratteristiche: 17-85mm e 1:4.0-5.6.
Allo stesso modo di prima, possiamo dedurre che:
• alla LF di 17mm..................è possibile un'apertura massima del diaframma pari a f4.0;
• alla LF di 85mm..................è possibile un'apertura massima del diaframma di f5.6.
Invece, quando sull'obiettivo è indicato un solo valore di apertura massima, ad esempio 1:2.8, significa che è possibile impostare a qualsiasi lunghezza focale il diaframma f2.8. Obiettivi con questa caratteristica sono generalmente molto costosi.
Gli argomenti che tratteremo qui di seguito servono solo a fornire la conoscenza di alcuni elementi della fotocamera e del loro funzionamento basilare. L'effettiva influenza che questi hanno per la realizzazione della fotografia sarà approfondita nei capitoli dedicati alle Modalità Creative.
2.1 - Concetto di Otturatore.
L'otturatore è posto tra lo specchietto reflex e il sensore digitale (vedi fig. 3) ed è costituito da due tendine indipendenti (di metallo o di tela) che scorrono in verticale sul piano focale della fotocamera, quindi parallelamente al sensore. Nello specifico la I tendina si apre, facendo fluire la luce verso il sensore, mentre la II tendina si chiude, interrompendone il flusso.
Figura 3. Da sinistra verso destra: specchietto reflex, otturatore e sensore digitale.
Considerando solo il corpo macchina, al momento dello scatto avvengono tre passaggi in una frazione di secondo: lo specchietto si alza, si attiva l'otturatore per il tempo necessario a far passare la luce (in base alle impostazioni definite) e in ultimo, il sensore registra l'immagine.
La velocità con la quale si apre e si richiude l'otturatore, a seconda che sia elevata o meno, è uno dei fattori fondamentali che influisce sul risultato della fotografia.
2.2 - Concetto di Diaframma.
Il diaframma è definito come un sistema a iride, atto a regolare il passaggio della luce attraverso l'obiettivo. Può essere costituito da tre o più lamelle a seconda delle caratteristiche dell'obiettivo (vedi fig. 4).
Il diaframma è un elemento molto importante nella fotografia e incide sul risultato finale sotto vari aspetti; per il momento è sufficiente comprendere che si comporta come l'iride dell'occhio, perciò in un ambiente molto luminoso tende a chiudersi. Viceversa, quando la quantità di luce disponibile diminuisce, tende ad aprirsi (vedi fig. 5).
L'apertura del diaframma è identificata con un numero preceduto dalla lettera f
e come si può vedere anche dalla figura 5: più questo numero è piccolo, più l'apertura del diaframma sarà maggiore.
Quindi, per esempio, a f3.5 si ha un'apertura di gran lunga maggiore rispetto ad f22.
2.3 - Sensore