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Ricette e rimedi naturali con l'aloe vera
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Ricette e rimedi naturali con l'aloe vera

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Tutte le virtù di un autentico elisir di salute e bellezza

Proprietà, usi e benefici di un rimedio naturale di successo

L’aloe è una pianta che cresce spontaneamente nei climi caldi e i suoi benefici sono noti da tempo, anche se in Occidente è stata riscoperta ultimamente. L’aloe vera è ideale per curare problemi quali il bruciore di stomaco, le allergie, l’asma, il colesterolo alto, l’artrite, l’ipertensione, la psoriasi e altre malattie della pelle. Il suo uso è inoltre consigliato contro la perdita precoce di capelli, per la completa guarigione di piccole ferite e in generale per un’idratazione corretta. Anche la cosmesi naturale oggigiorno è piena di prodotti a base di aloe. Un prodotto per giovani e adulti, da conoscere e da tenere sempre con sé.
Montserrat Mulero
è una studiosa di tematiche che riguardano la salute e l’alimentazione. Si è a lungo occupata di botanica e fitoterapia, ponendo particolare attenzione alle proprietà benefiche delle piante e alla cura dell’organismo con rimedi naturali tradizionali. Ricette e rimedi naturali con l’aloe vera è il suo primo libro pubblicato in Italia.
LanguageItaliano
Release dateMay 24, 2017
ISBN9788822707536
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    Ricette e rimedi naturali con l'aloe vera - Montserrat Mulero

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    Tra le oltre 3.000 specie di piante medicinali che vengono attualmente utilizzate nella medicina naturale, l’Aloe barbadensis Miller, o aloe vera, come è comunemente nota, è una delle meno comprese, e tuttavia una di quelle che esercitano più fascino sui consumatori che ne hanno sentito parlare o che hanno potuto sperimentare alcune delle sue quasi inesauribili proprietà. Uno dei motivi chiave potrebbe essere l’ampissimo spettro di indicazioni terapeutiche che con il passare del tempo sono state associate al suo nome.

    Ma, nonostante la scarsa conoscenza dei suoi fondamenti terapeutici, l’aloe ha una lunga e ben documentata storia su cui, negli ultimi anni, gli scienziati di numerosi Paesi stanno indagando, per conoscere di più e meglio il perché dei suoi potenziali benefici.

    Mentre gli studiosi continuano le loro ricerche, sono già milioni le persone che in tutto il mondo consumano in maniera abituale l’aloe vera nelle sue diverse varietà per garantire un migliore funzionamento del proprio organismo o, semplicemente, come cosmetico miracoloso.

    Le testimonianze raccolte a riguardo sono innumerevoli e ribadiscono la sua efficacia. Nel caso dell’aloe vera, si può affermare che i risultati empirici hanno già superato di gran lunga la ricerca scientifica.

    Da molti secoli l’uomo utilizza l’aloe vera, proprio come altre erbe medicinali, come pianta curativa, grazie alla sua dimostrata efficacia nel trattamento di scottature, punture d’insetto o per curare ferite e irritazioni dermatologiche. Le attestazioni più antiche del suo uso e applicazione si trovano in scrittura cuneiforme su una tavoletta di argilla dei tempi di Assurbanipal. Che questa pianta sia stata molto importante per le civiltà e culture antiche è dimostrato dal fatto che viene menzionata anche, per esempio, nel dizionario botanico Asiris di Thomson, nei cui testi appare con il nome di sibaru. Ma tutto suggerisce che la sua azione curativa vada ben oltre una mera rigenerazione della pelle.

    La parola aloe proviene dal vocabolo ebraico alloeh e significa sostanza amara e brillante, mentre in latino la parola vera ha un senso analogo a quello che ha in italiano. Pertanto, attenendosi al significato di uno dei suoi molti nomi, possiamo affermare che la amara e brillante verità ci rigenera e ci restituisce la salute. In ebraico, invece, il suo nome è sabra, termine legato al concetto della pazienza e della grande resistenza di questo prodotto della natura.

    Sebbene in tutto il mondo crescano più di 250 specie di aloe, principalmente sono due le varietà più utilizzate a uso commerciale nell’industria farmaceutica, cosmetica e alimentare: l’aloe vera (o Aloe barbadensis Miller, conosciuta anche come aloe Barbados), che è la più comune, e l’Aloe arborescensis. Entrambe le specie crescono nei Paesi situati lungo la costa del Pacifico, in India, Australia, Africa, Sudamerica, America centrale e nei Paesi dei Caraibi. Altre specie conosciute e utilizzate sono l’Aloe saponaria, l’Aloe ferox e, in minor misura, l’Aloe perryi.

    Originariamente si prelevava dall’aloe una sostanza chiamata lattice, per le sue proprietà lassative. Ma dalla metà del secolo scorso, piano piano si è imposto l’uso del gel d’aloe come base per la preparazione di bevande, idratanti naturali e agenti curativi di diverse affezioni sia cutanee che interne.

    Le numerose analisi chimiche a cui viene sottoposto questo portentoso gel hanno rivelato che, tra i molti altri componenti, contiene aminoacidi essenziali, vitamine, enzimi, polisaccaridi e stimolatori biologici. Questo ha fatto sì che aumentasse progressivamente l’interesse scientifico e generale nei suoi confronti.

    Attualmente esistono numerose ricerche sui diversi composti della pianta realizzati da squadre interdisciplinari di botanici, medici, farmacisti e chimici. Tutti questi studi cercano la chiave del potere attribuito all’aloe vera, che d’altro canto è facile da coltivare e da curare. Grazie a questi studi, sta piano piano perdendo l’aura di pianta mitica per conquistare e garantirsi una meritata solidità nel campo della medicina naturale.

    Perfino i più scettici si stanno arrendendo di fronte all’evidenza e riconoscono l’efficacia di alcune delle sue proprietà biochimiche, come la capacità di mantenere il livello di idratazione naturale della pelle e quella di agevolare la penetrazione di altri agenti di trattamento. Tuttavia, alcune sue proprietà, come per esempio quella antibatterica, non sono state ancora dimostrate da sufficienti prove scientifiche, e pertanto al momento esistono unicamente prove empiriche, avallate da una nutrita documentazione e da testimonianze di prima mano.

    Tuttavia, i principali studi realizzati finora certificano molte delle qualità dell’aloe vera come agente curativo:

    • Tra gli studi più riconosciuti e documentati, occorre ricordare quello svolto dall’Istituto di Scienza e Medicina Linus Pauling, in California, nel 1985, che rilevò l’effetto benefico che ha il consumo abituale di aloe sull’apparato digerente. In questo lavoro venne scientificamente dimostrato che i pazienti affetti da colite, acidità di stomaco o colon irritabile che assumevano giornalmente il succo estratto dalle foglie di aloe vera riscontravano un notevole miglioramento.

    • L’Università di Chicago, dal canto suo, ha approfondito gli studi sull’uso della pianta, e nello specifico del gel d’aloe, per il trattamento di scottature, e ha dimostrato che l’efficacia di queste applicazioni si deve a tre fattori che agiscono congiuntamente:

    - Alcuni dei componenti della pianta dell’aloe hanno la struttura dell’acido acetilsalicilico (noto come aspirina) che, combinato con il magnesio, altro minerale presente nella pianta, le dà un effetto anestetico e analgesico.

    - La somma di tutti i principi attivi contenuti nella pianta le attribuisce un ampio spettro antimicrobico che favorisce l’asepsi delle scottature, e ciò costituisce un fattore decisivo per evitarne la successiva infezione, una delle conseguenze più comuni quando si tratta di scottature di una certa rilevanza.

    - L’aloe agisce sul meccanismo delle prostaglandine, attraverso le quali le cellule si mantengono integre.

    La combinazione di questi tre fattori fa sì che il gel d’aloe penetri nei tessuti danneggiati riducendo il dolore e l’infiammazione. E allo stesso tempo previene la progressiva ischemia cutanea che si produce sulla pelle a seguito di gravi aggressioni, come le ustioni causate da fuoco, congelamento, scariche elettriche o radioterapia. Di conseguenza, l’aloe vera si usa per prevenire la necrosi o la perdita progressiva del tessuto della ferita. Tutto questo si traduce in una guarigione più rapida, giacché l’accelerazione del processo può ridursi fino a un 50%, diminuendo così anche la possibile contaminazione di batteri e, pertanto, il pericolo che la ferita si infetti.

    • Uno studio finanziato dalla Commissione per l’Energia Atomica degli Stati Uniti (attualmente, Commissione per la Regolamentazione Nucleare) scoprì che l’aloe era straordinariamente efficace sulla cicatrizzazione delle ustioni originate dalle radiazioni. Stando ai dati, il trattamento con questa pianta accelera la fase di riparazione della lesione, fino alla completa guarigione dell’ulcera.

    • La nasa ha scelto l’aloe, tra molte altre piante, per svolgere numerosi esperimenti. Dopo un’esaustiva ricerca ha concluso che ha un potere d’assorbimento del 90% della tossicità causata da materiali come il pvc, la fibra di vetro, le vernici e le pitture, ed è capace di assorbire le radiazioni nocive emesse da computer, televisori e altri elettrodomestici.

    • Abbiamo visto che gli scienziati statunitensi hanno manifestato un grande interesse per l’aloe vera, fascino che ha contagiato anche altri Paesi, come la Russia. I ricercatori dell’Istituto Stomatologico di Mosca, per esempio, hanno dimostrato che l’estratto di questa pianta in una soluzione acquosa può rigenerare le fibre nervose. Hanno anche scoperto che l’uso del gel era efficace nel trattamento dei problemi uditivi. A tale scopo hanno svolto uno studio clinico applicando estratto di aloe su diversi pazienti. I risultati sono stati schiaccianti: grazie al trattamento si preveniva la distruzione di tessuti sani favorendo una rapida ripresa di quelli danneggiati, di modo

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