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    Le regole dell'amore
    Le regole dell'amore
    Le regole dell'amore
    Ebook106 pages2 hours

    Le regole dell'amore

    By Emma Chase

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    About this ebook

    Sexy Lawyers Series 3.5

    Dall’autrice di Non cercarmi mai più, megabestseller in Italia

    C’è stato un tempo in cui Jake Becker aveva tutto sotto controllo. Era un uomo freddo, deciso, senza scrupoli – dentro e fuori dal tribunale. 
    Poi sei irresistibili orfani e la loro meravigliosa zia sono piombati nella sua vita perfettamente ordinata. E hanno cambiato tutto. Hanno cambiato lui. Ora è un marito, un membro esemplare della comunità, un padre di famiglia. Ed è anche maledettamente bravo. Certo, deve fare da arbitro in litigi tra fratelli, reimparare l’algebra, assicurarsi che i suoi clienti stiano fuori di prigione, e far contenta sua moglie, ma finalmente sembra aver ripreso il controllo su ogni cosa… 
    Ovvio che arrivi qualcosa a mandare tutto all’aria. Una cosa gigantesca, sconvolgente. Spaventosa.
    E sarà la cosa più meravigliosa e perfetta della sua vita.
    Emma Chase
    Nonostante sia autrice della Tangled Series e della Sexy Lawyers Series, è una moglie fedele e una madre premurosa. I suoi libri sono pubblicati con enorme successo in 23 Paesi. Amore senza regole è il terzo capitolo della serie Sexy Lawyers, dopo Amore illegale e Niente regole. La Newton Compton ha pubblicato anche tutti i romanzi della Tangled Series – Non cercarmi mai più (ma resta ancora un po’ con me), Cercami ancora, Io ti cercherò, Tu mi cercherai e l’extra Dimmi di sì.
    LanguageItaliano
    PublisherNewton Compton Editori
    Release dateJun 24, 2016
    ISBN9788854198067
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      Le regole dell'amore - Emma Chase

      Capitolo 1

      Luglio

      Continuo a non usare una sveglia.

      Il mio orologio interno è affidabile come sempre, ma non mi sveglio più alle cinque di mattina, come facevo un tempo, ma addirittura prima. Perché, adesso, non sono la corsa o il pensiero del caffè fumante a farmi alzare al mattino.

      Adesso c’è lei.

      Avverto la presenza di Chelsea ancor prima che i miei occhi si aprano. I suoi fianchi che premono contro la mia gamba, il braccio lungo ed esile sul mio petto nudo, il solletico del suo respiro sulla mia clavicola, il profumo di lillà nei capelli. La promessa dei baci lenti, i gemiti sommessi e l’eccitazione calda e bagnata, che mi avvinghia.

      Siamo sposati da circa due anni, e non c’è stata una sola mattina in cui non mi sia svegliato con un sorriso sulle labbra. Nemmeno una sola, unica volta. Perché lei è accanto a me – anzi, a dire il vero, è per metà sopra di me – e i sei piccoli rompipalle che amiamo più di qualsiasi altra cosa al mondo sono al sicuro, con le coperte rimboccate al piano di sopra. Sono dei dormiglioni impareggiabili: ecco qual è il segreto.

      Scopare con sei bambini svegli dentro casa può essere una vera sfida. Richiede pianificazione, segretezza. Quando si creano le occasioni spontanee, si corre sempre il rischio di essere scoperti, perciò bisogna fare attenzione, con l’orecchio teso ai movimenti e i rumori al di là della porta chiusa. Intuire cosa stiano facendo i bambini, dove siano; se stanno per interromperci con una qualsiasi delle loro mille ridicole, urgenti domande.

      Può essere una spina nel fianco, certo, anche se non lo cambierei con nulla al mondo, e non modificherei una sola cosa della vita che abbiamo costruito insieme.

      Adesso però, nel buio immobile del mattino, è diverso: possiamo muoverci come desideriamo, dire quello che vogliamo e scopare in qualsiasi posizione o su qualsiasi superficie.

      Perché questa è la nostra ora.

      In questi momenti noi due non siamo un avvocato difensore e una curatrice museale part-time, non siamo nemmeno genitori: siamo soltanto Jake e Chelsea. Un uomo e una donna che sono pazzi l’uno dell’altra.

      Senza aprire gli occhi, scivolo via da sotto il braccio di Chelsea e mi spingo giù, in fondo al letto, portandomi via anche la coperta. Di tanto in tanto lei mi sorprende e si sveglia prima di me: quelle sì che sono mattine divertenti. Non esiste miglior sveglia al mondo della visione dei folti capelli ramati di Chelsea Becker che coprono il mio scroto e le sue labbra turgide che avvolgono avide il mio uccello.

      Oggi il vantaggio però spetta a me; e anche questo è divertente. Mi giro sulla pancia e tiro su la sottile camicia da notte di Chelsea fin sopra i fianchi, esponendola ai miei occhi ormai aperti. Mia moglie non indossa mutandine a letto: non ce n’è davvero motivo; al mattino sarebbero comunque sul pavimento. La sua fica è rosa e perfetta: liscia e depilata, tranne una sottile striscia ramata che non manca mai di farmi eccitare. Strofino il naso su quella peluria e inspiro. E il suo profumo – cavolo – anche quello mi fa impazzire. Caldo e pulito, come quello del caprifoglio.

      Chelsea sposta la gamba vicino alla mia spalla ed emette un piccolo sospiro.

      Poi la lecco.

      Lentamente, con decisione, affondo fra le due piccole labbra, prima di tracciare dolcemente con la lingua dei cerchi intorno al clitoride.

      Chelsea piega la gamba e puntella il piede contro il letto; e quel piccolo sospiro si trasforma in un gemito prolungato. Io apro la bocca e la bacio mentre con la lingua continuo a stuzzicarla su e giù, assaporando la sua crescente scivolosità.

      Mi piace un casino questa cosa. La facilità con cui si bagna. A volte è fradicia ancora prima che io la tocchi. Una volta le ho chiesto se per caso non stesse sognando che la scopavo: se per quello era sempre così pronta; ma lei è arrossita e non ha voluto rispondere.

      Adesso la trafiggo con la lingua, ondeggiando dentro e fuori, e succhio delicatamente quel turgido fascio di nervi.

      Quando lei geme, la sua voce è arrochita dal sonno e dall’eccitazione.

      «Fottimi…».

      Non so dire se è una parolaccia o un ordine. Per me funzionano entrambi. Risalgo lungo il materasso, giro Chelsea su un fianco e mi sistemo dietro di lei. Con la mano le accarezzo la pancia e le tiro giù la camicia da notte per poterle coprire il seno con la mano e massaggiare il capezzolo turgido.

      Le mani di Chelsea mi prendono la testa e mi guidano verso la sua bocca per un bacio lento e profondo. Abbandono il suo seno, le sollevo una gamba e spingo in avanti i fianchi, premendo sul culo mentre il mio uccello scivola fra le sue gambe: duro, caldo e avido. Chelsea interrompe il bacio, gira il viso verso il cuscino e spinge indietro i fianchi contro di me. E mi dice, senza parole, che lo vuole e lo vuole adesso.

      Afferro la base dell’uccello e ne strofino la punta nelle sue pieghe umide, massaggiando il clitoride e stuzzicando l’apertura. La mia mogliettina mugola, poi mi affonda le unghie nella coscia. «Jake…».

      Una risata mi esplode in bocca. Pare che gli stuzzichini non siano previsti dal menù di oggi. E anche questo funziona per me: mi allineo e affondo dentro di lei con una spinta, fino in fondo.

      È incredibile. Davvero incredibile.

      Chelsea inarca la schiena e si lascia sfuggire un gemito di benvenuto. Le sollevo la gamba e comincio a spingere, dentro e fuori: stilettate fluide, poco profonde, crescenti. I suoi muscoli interni si chiudono magnificamente attorno al mio pene, mentre il resto del suo corpo si abbandona languido al piacere e la schiena si rilassa contro il mio petto.

      Le bacio la spalla e lecco il collo e infine nascondo il viso nelle onde dei suoi morbidi capelli. Il nostro ansimare e lo schioccare dei corpi che sbattono uno contro l’altro riempiono l’aria, il sudore dello sforzo ci imperla la pelle: lei che si spinge contro di me, mentre io mi ritraggo e affondo dentro di lei. E il tempo si ferma. O meglio, perde significato. Tutto quello che sappiamo, tutto quello che conta è l’elettrizzante, crescente piacere che scorre dentro di noi, che sprizza fra di noi.

      Fare l’amore dolcemente ha una sua ragione; e sono fantastiche anche le lunghe ore di preliminari. Cavolo, posso persino farmi prendere dalle romanticherie: candele e petali di rose e bagni profumati. Ma non si dovrebbe mai e poi mai sottovalutare una scopata veloce ed energica, perché è grandiosa. Anche per le coppie sposate, anche per quelle con figli.

      Forse, soprattutto per loro.

      C’è un istinto primitivo nell’abbandonarsi

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