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Diritto di accessione ed incrementi fluviali
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Diritto di accessione ed incrementi fluviali
Ebook125 pages59 minutes

Diritto di accessione ed incrementi fluviali

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About this ebook

E' un "PRONTUARIO GIURIDICO E TECNICO" utile ad Avvocati, Geometri, Ingegneri e Tecnici in generale contenente norme necessarie a finalizzare PRATICHE DI ACCESSIONE DI TERRENI ALLUVIONALI.
LanguageItaliano
PublisherYoucanprint
Release dateMay 6, 2020
ISBN9788831666794
Diritto di accessione ed incrementi fluviali

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    Diritto di accessione ed incrementi fluviali - Geom. Vincenzo Dell'Acqua

    Tavola dei Contenuti (TOC)

    Avvio

    ISBN | 9788831666794

    Prima edizione digitale: 2020

    © Tutti i diritti riservati all’Autore

    Youcanprint Self-Publishing

    Via Roma 73 - 73039 Tricase (LE)

    info@youcanprint.it

    www.youcanprint.it

    Questo eBook non potrà formare oggetto di scambio, commercio, prestito e rivendita e non potrà essere in alcun modo diffuso senza il previo consenso scritto dell’autore.

    Qualsiasi distribuzione o fruizione non autorizzata costituisce violazione dei diritti dell’autore e sarà sanzionata civilmente e penalmente secondo quanto previsto dalla legge 633/1941.

    INTRODUZIONE

    La trattazione delle regole giuridiche, tecniche e pratiche riguardanti la presente materia ha perso efficacia causa la negligenza della Pubblica Amministrazione preposta. Fino al secolo scorso e, precisamente, fino ai primi anni ottanta (1980) il decorso amministrativo delle pratiche in materia si finalizzava nell’arco temporale di qualche mese, tant’è che alcune pratiche iniziate con la richiesta di delimitazione d’alveo del fiume presentate all’organo idraulico allora preposto venivano completate con l’emissione del Decreto di Delimitazione nel tempo limite di un anno, copia del quale veniva trasmesso a tutti i proprietari frontisti interessati al comprensorio di terreni emersi da parte del Magistrato per il Po di Parma ed agli uffici provinciali della p. a. intervenuti alla visita sopralluogo finalizzata a tale delimitazione. Altra copia veniva inviata all’Ufficio Tecnico Erariale con preghiera di effettuare l’accolonnamento dei terreni emersi (consistente nell’attribuzione di qualità, classe e numerazione alle singole particelle di terreno come individuate). Il tutto era assolto con modica spesa, ulteriori pagamenti dei diritti di pubblicazione e sopralluogo ammontanti a poche centinaia di Lire. In seguito il Decreto di Proprietà veniva subitamente emesso, come già precedentemente indicato, dall’Ufficio Demanio dell’Intendenza di Finanza Provinciale.

    La pratica amministrativa di Accessione si perpetuava, secondo Legge, a titolo gratuito. Tant’è che il Codice Civile indica all’Art. 941 che la proprietà si attua mediante accessione ipso jure, al momento stesso del verificarsi delle condizioni di estromettibilità del comprensorio di terreno dall’alveo del fiume in quanto l’area perde la demanialità. Ed è per questo che il passaggio del terreno da acque pubbliche al privato non sconta neppure tassa di trasferimento non essendoci in precedenza alcun soggetto proprietario di un bene, inesistente prima, e creatosi per nuova formazione. Si colloca fra gli atti di provenienza così detti "Originari" Art. 922 C.C.. Va evidenziato che il proposito legislativo di rendere gratuita l’accessione aveva ed ha ancor oggi, di contro, il passaggio, anch’esso gratuito, da proprietà privata a proprietà demaniale allor quando il fiume, mediante erosione, toglie terreno alla proprietà privata inglobandolo nel proprio alveo. (E’ da considerare demaniale sia il greto del fiume nel regime di magra sia pure l’area circostante sommergibile dalle acque in regime di piena ordinaria).

    Purtroppo gli Uffici preposti alla gestione della materia qui trattata si sono man mano avvicendati trasferendo di volta in volta le competenze ma non le necessarie conoscenze. Le vecchie capaci e sapienti maestranze vennero via via a mancare e le nuove non ebbero più ne la consapevolezza di quanta importanza rivestisse il loro subentro nel servizio e neppure la specifica padronanza in materia, mai ereditata. Per giunta, nel 1999 durante il Governo D’Alema venne soppressa l’Intendenza di Finanza e l’UFFICIO Demanio Provinciale presso la medesima, sostituendolo con l’Agenzia del Demanio avente ora sede regionale.

    Il personale preposto e gli stessi Funzionari Dirigenti hanno dimostrato in questo ventennio di essere digiuni delle millenarie tematiche che regolano il Diritto in materia di Accessione dei terreni demaniali.

    Ritengono, erroneamente, che Legge 37 del 1994 abbia soppresso il diritto di accessione attribuibile al privato frontista.

    Non si documentano e non leggono le norme in materia riportate dal C.C. post 1994, esempio Art. 941 mantenuto intatto. Tant’è vero che, nel 2006 la Regione Lombardia, a mezzo di bando pubblico, commissionò ed introdusse lavori di abbattimento di bosco spontaneo (saliceti autoctoni) dimoranti sulle rive del fiume Po giacenti su terreni aventi livello di estromettibilità dall’alveo del fiume ai sensi dell’Art. 941 C.C. –prevaricando il diritto del privato frontista- per impiantarvi pianticelle di essenze varie mai attecchite con inutile e prevedibile sperpero di risorse pubbliche. La medesima Regione Lombardia, commettendo ulteriore grave illecito, ha ritenuto, nel corso dell’anno 2019, di aver diritto di affittare a terzi privati dei terreni situati nei comuni censuari di Cervesina e Zinasco (PV) già ufficialmente estromessi dall’alveo del fiume Po con Decreto n. 6254/Div.3^ del 24 giugno 1976 i quali ai sensi dell’Art. 818 di C.C. da quello stesso momento diventano pertinenza della proprietà privata frontista, che da allora ne poté usufruire e non doveva esserne spogliata come avvenuto su ordine della medesima Regione Lombardia, la quale ha coinvolto in tale illegale azione anche il Corpo Dei Carabinieri Forestali locali di Pavia.

    I gravi disagi e danni economici e morali così maldestramente causati non è ben chiaro chi vorrà e dovrà pagarli.

    Tutta questa confusione amministrativa ha spinto lo scrivente, depositario di personale cinquantennale memoria storica, nonché documentale, metter nero su bianco la propria nozionistica e pratica

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