Merluz Vogn
()
About this ebook
Merluz Vogn è la cronaca, sognata e reale, di un’estate randagia alle soglie dell’adolescenza, in un Ticino presente e irrimediabilmente perduto nella “corrente del tempo”. Una realtà in cui il paese si fa “mondo” e dove il confine sfuma nell’epopea da fumetto.
Figure surreali e leggende da osteria fanno da cornice alle avventure di un paio di amici, immaginate per “sbaragliare” le giornate estive, e lenire l’ingombrante assenza di una madre.
Con Merluz Vogn Giorgio Genetelli rivisita luoghi e atmosfere della sua opera prima (Il becaària), e ci offre un romanzo post-dialettale da cui la nostalgia è volutamente bandita.
Giorgio Genetelli
Il Genetelli è nato nel 1960 e l’hanno chiamato Giorgio, forse perché c’era tanta campagna. Prima di diventare scrittore ha mangiato la polvere, della strada e del legno: la strada perché gli è piaciuto stare in giro fin da piccolo; il legno perché ha dato nuova forma agli alberi come falegname.In un momento di vuoto, un po’ voluto e un po’ subìto, riprende in grembo un computer, cosa che non faceva da cinque o sei anni. Nella soffitta della sua casa di allora, a Moghegno, scrive Il becaària, il suo primo romanzo. Lo pubblica grazie a Franco Lafranca, che lo inserisce nella sua ANAedizioni.Il rapporto con il suo paese natale è fortissimo, anche se non ci va quasi mai e quando ci va si autodelude nel non ritrovare cose e fatti che invece crede siano ancora lì, piantati come i platani in piazza.Il suo lavoro di scrittore diventa quotidiano e sterminato, ma i prodotti sono soprattutto racconti brevissimi.
Read more from Giorgio Genetelli
Il becaària Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa conta degli ostinati Rating: 0 out of 5 stars0 ratings
Related to Merluz Vogn
Related ebooks
Mia cara Letizia Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsStoria di Antonio della Portella Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsNostra Recita Quotidiana: Romanzo Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsL'inadeguata Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsNegretta: Baci razzisti Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsL'ultima primavera del secolo Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsOnda di piena Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa casa che odorava di erba recisa Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl tempo delle rose: Storie di donne nel secondo conflitto mondiale Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsÈ tutto vero Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsChiamami sottovoce Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsInsomnia Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa Giustizia degli Ultimi Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsL'Album di famiglia Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsNon c'è dono più grande Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa compagna padovana Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsOggi c’è il sole... per me Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsStoria di un uomo comune Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsSono nato con il mare in casa Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl mio Carso Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa casa del sogno Rating: 4 out of 5 stars4/5Stella mattutina Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsNell'anno del muro Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa madre di Cecilia Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa bacchetta del direttore Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsSognavo un mondo di caramelle colorate: Raccolta di poesie, racconti e pensieri Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsFili Interrotti Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa baia delle capre Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsL'Uomo Carbone Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsTi sazierai di dolci Rating: 0 out of 5 stars0 ratings
Literary Fiction For You
La metamorfosi e tutti i racconti Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsConfessioni di uno psicopatico Rating: 4 out of 5 stars4/5Il nome della rosa di Umberto Eco (Analisi del libro): Analisi completa e sintesi dettagliata del lavoro Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl maestro e Margherita Rating: 4 out of 5 stars4/5I Malavoglia Rating: 4 out of 5 stars4/5Le undicimila verghe. Il manifesto dell'erotismo Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa coscienza di Zeno Rating: 4 out of 5 stars4/5Sherlock Holmes: "Elementare, Watson" Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsI fratelli Karamazov Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsUna stanza tutta per sé Rating: 4 out of 5 stars4/5L'idiota Rating: 4 out of 5 stars4/5Tutti i racconti gialli e tutte le indagini di Padre Brown Rating: 3 out of 5 stars3/5Il pane sotto la neve Rating: 4 out of 5 stars4/5Leggende del mare ed altre storie Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsL'educazione sentimentale: Ediz. integrale Rating: 4 out of 5 stars4/5Alla ricerca del tempo perduto Rating: 5 out of 5 stars5/5Tutti i racconti, le poesie e «Gordon Pym» Rating: 4 out of 5 stars4/5Storia di una ninfa Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsI fratelli Karamazov Rating: 4 out of 5 stars4/5Le affinità elettive Rating: 4 out of 5 stars4/5Giacomo Puccini - I segreti del grande maestro tra Musica e massoneria- II edizione Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsTutti i romanzi e i racconti Rating: 4 out of 5 stars4/5Opere Complete di Italo Svevo (Italian Edition) Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsI capolavori Rating: 4 out of 5 stars4/5L'Eneide Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsRacconti dell'età del jazz Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsUlisse Rating: 4 out of 5 stars4/5Ragione e sentimento Rating: 4 out of 5 stars4/5Il Decamerone Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsAlice nel paese delle meraviglie e Attraverso lo specchio Rating: 4 out of 5 stars4/5
Reviews for Merluz Vogn
0 ratings0 reviews
Book preview
Merluz Vogn - Giorgio Genetelli
Merluz Vogn
di Giorgio Genetelli
Copyright 2020 Gabriele Capelli Editore
Gabriele Capelli Editore
ISBN 978-88-31285-08-7 (EPUB)
Immagine di copertina: Witold Krasowski/123RF.COM
Editing: Gianmatteo Genetelli
Prima edizione GCE aprile 2020
Pubblicazione sostenuta dalla Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia.
La casa editrice Gabriele Capelli Editore beneficia di un sostegno strutturale dell'Ufficio federale della cultura per gli anni 2016-2020.
Questo ebook è concesso in uso per l’intrattenimento personale. Questo ebook non può essere rivenduto o ceduto ad altre persone. Se si desidera condividere questo ebook con un’altra persona, acquista una copia aggiuntiva per ogni destinatario. Se state leggendo questo ebook e non lo avete acquistato per il vostro unico utilizzo, si prega di tornare su Smashwords e di acquistare la propria copia. Grazie per il rispetto al duro lavoro di questo autore.
Nota dell'editore:
Per una migliore lettura non ci saranno note che riportano alla traduzione in italiano delle parti dialettali ma il testo in italiano seguirà subito, in corsivo e tra parentesi, quello in dialetto.
A Lindsey, per quel che sappiamo noi due.
"A s’incontrerem in sol fiir" a t’ere dicc,
blagon, dadré dala fron scotente
Nandel
Sdraiàti nel fieno maturo a guardare le nuvole candide di giugno, aspettiamo la digestione prima di tuffarci nel riale. Come raccomandano. Ogni tanto, e per poco, si può anche ubbidire. Il filo d’erba mi pizzica le labbra, il bruciore degli occhi è alleviato dal fazzoletto bagnato che stringo sul petto. Le cavallette fanno pif e pif e balzano a decine per traiettorie che non si possono sapere. Un bimotore torna col suo rombo ricurvo nel silenzio che parrebbe assoluto se il pilota non stuzzicasse il cielo e i saiotri non facessero pif e ancora pif. Fra una cosa e l’altra.
«Cos’è fare all’amore?»
«Si baciano incollati con la bocca e si succhiano le lingue.»
«Che schifo.»
Impaziente di uscire nelle poche ore di luce che la sera concedeva, mi alzai da tavola, la bocca ancora piena di fontina con la crosta. Ma il pa’ mi disse di star seduto. Presagii una predica per qualcosa che non sapevo e che forse non avevo commesso. Intanto masticavo il formaggio con grandissima lentezza pervasa dall’odore di minestrone. Lui ripose il piatto e le posate nel lavandino. Di solito lo faceva la mama, che invece rimase seduta.
Il fontina stava finendo. Il pa’ si era riaccomodato, i gomiti belli larghi sul tavolo di fòrmica rossa a righine bianche. I modelli di fòrmica legati con una catenella li avevo disposti nella memoria in tutti i loro colori. Dove il pa’ appoggiava il gomito destro, il rosso era stinto dal ferro da stiro a vapore che la mama poggiava proprio lì.
Temporeggiava prima degli strali, sempre.
«Tra una settimana vado in mare e quando torno vado all’alpe» esordì, prendendola alla larga.
Lo sapevo già. E dunque? Con un sorso d’acqua mandai giù il formaggio, ultima difesa prima dell’ignoto. Esame supersonico: a scuola ero andato bene. L’ultimo sgambetto al Buseche risaliva a febbraio. Rispostacce? Prescritte. Ritardi? Nella norma. Licenza di quinta? Conseguita senza infamia. Cosa allora, da appoggiare i gomiti a quel modo?
«La mamma va in clinica, a riposare. Starai coi noni.»
Coi pugni stretti sotto il tavolo repressi la gioia immensa e traditrice. Chiaro, doveva dispiacermi per la mama. Feci un cenno col capo. Comprensione e maturità.
Libero. Sono libero. Ciao pa’, ciao mama!
«Per quanto?» chiesi a capo chino.
«Fin verso settembre. Fai il bravo.»
Il discorso era finito, mi ero preoccupato per niente. Anzi.
La mama però non aveva parlato, pallida. Ero così contento da riuscire a mettere su una faccia addolorata. Poi la mama aveva pianto abbracciandomi e non sapevo più bene cosa fare. Il pa’ andò fuori a fumare. Io filai nella mia stanza, appena verniciata di rosso, come se dovessi nascondere le lacrime e invece era solo per immaginare i piani a venire.
Sei giorni dopo la mama, seduta di fianco al pa’ nella Opel, mi guardò per l’ultima volta e nei suoi occhi passò forse un rimpianto, un monito, o una richiesta di perdono.
Non è che sapessi.
Salutai con la mano fino a quando l’auto verde non sparì in fondo allo stradone, oltre il dosso di Mondiral. Poi tornai ad allineare i bossoli vuoti, il mio esercito pronto per non so cosa. Con tre calci li feci cadere tutti morti.
In quegli ultimi giorni non avevamo più parlato della rivoluzione
che ci aspettava, distratti come eravamo dai nostri impegni futuri. O dal futuro stesso.
Io partivo al mattino per il corso di nuoto che anche al nono sembrava necessario ma che a me faceva ribrezzo, col cloro, il freddo, le pretese dei monitori, e la paura dell’acqua alta, che era poi la causa di tutto. Loro due non so.
Prima di cena andavo in Pasquei (Piazza), poi domande distratte e risposte stringate sui progressi natatori. Dopo cena un po’ di tele e infine in stanza a leggere, a disegnare e ad ascoltare qualche 45 giri che mi ispirasse o non so bene cosa.
Il mangiadischi blu. Andava forte Serafino, pastore spendaccione.
Non ci saremmo più rivisti fino alla sera dopo, per lo stesso fiacco rituale. Facevo colazione da solo, il pa’ usciva presto a dare una mano al terzo e al quarto per il fieno, la mama ancora a letto e non era mai successo prima. Infilavo nel tascapane i panini, la gazosa e le mele e andavo ad aspettare il postale ancora assonnato. Una non-esistenza, ma col piacere del conto alla rovescia per la libertà e la punta di un dolore di cui appena mi accorgevo.
* * * * *
La casa dei noni era a un centinaio di passi dalla nostra, ma oltre la strada sterrata e la stalla del Peo, quindi come se fosse in un altro continente. Tiravo il carrettino stipato delle mie cose, legate con una fune di quelle per le mucche. Fumetti libri quaderni astuccio scarpe sandali stivali vestiti. Un piccolo straccivendolo. Il mangiadischi no.
Se mi voltavo la nostra casa sembrava già abbandonata da anni. Le piante nel verde della tarda primavera parevano flosce come in ottobre, o curve sotto la neve d’inverno. L’erba del giardino incolta ma per fortuna,