Come rinforzare l'autostima
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Anteprima del libro
Come rinforzare l'autostima - Alfredo De Marinis
Indice
1 L’AUTOSTIMA
2 SETTE STORIE DI VITA
RIFLESSIONI
II PARTE DEL LIBRO
RICONOSCERE IL PROPRIO VALORE
IL GIUDIZIO
IMPARARE A PRENDERE DISTANZA DAL GIUDIZIO
COMUNICARE IN MANIERA POSITIVA
AFFRONTARE LE CRITICHE E RENDERLE COSTRUTTIVE
L’ASCOLTO
CAMBIARE IL MODO DI PARLARSI
TECNICHE PER RINFORZARE L’AUTOSTIMA
TECNICHE PER VOLERSI PIU’ BENE
COSTRUIRE SENSAZIONI POSITIVE
DOMANDE FREQUENTI ALLE CONFERENZE
CONCLUSIONE
Questo libro parte da un’idea ben precisa.
Tutti noi costruiamo il nostro modo di stare nel mondo, quindi la nostra identità, più o meno definita, attraverso le relazioni più significative con le persone più importanti della nostra infanzia (genitori, nonni, zii, ect..), della nostra fanciullezza (maestri, amici, il parroco, etc..), della nostra adolescenza e della nostra adultità (i partners, i colleghi, etc..).
Cresciamo in una certa cultura e in un determinato contesto sociale, abbiamo un temperamento, abbiamo delle idee su noi stessi, sugli altri e sul mondo che ci circonda; ci vediamo e ci sentiamo in un certo modo, ci rapportiamo agli altri con determinate modalità. Tutto questo (ed altro) è il nostro modo di essere.
Il modo in cui le persone più importanti, più presenti e più significative della nostra vita, soprattutto nei primi anni di età, si sono relazionate a noi in determinate situazioni, è di fondamentale importanza per la costruzione della nostra personalità. Per darvi qualche idea: erano tendenzialmente aggressivi? Disponibili? Tendenzialmente controllanti o invadenti? Costantemente freddi e distanti? Oppure eccessivamente vicini e protettivi? Erano spesso giudicanti o critici? Quali modelli sono stati? E che tipo di valori ci hanno insegnato con le loro idee, le loro parole e i loro gesti?
La costruzione della nostra identità e della nostra autostima dipende dal modo in cui hanno risposto ai nostri bisogni di cura, di attenzione e affetto; dal modo in cui ci hanno confortato rassicurato e protetto di fronte alle nostre paure e ai nostri disagi. È molto importante il modo in cui ci hanno elogiato e punito; il modo in cui ci hanno permesso di esprimere i nostri desideri e le nostre emozioni come rabbia, tristezza, gioia, ect.
Il modo in cui ci hanno amato e valorizzato, il modo in cui spesso ci hanno fatto sentire è stato da noi immagazzinato, interiorizzato, incarnato. Ne abbiamo memoria a livello cellulare, a livello profondo e strutturale. Inevitabilmente, in maniera automatica e inconsapevole, ci siamo costruiti delle idee (o convinzioni) su noi stessi, su noi stessi in rapporto agli altri e sugli altri. Inconsciamente ci aspettiamo e ricerchiamo dagli altri comportamenti e atteggiamenti simili a quelli che erano tipici delle persone più importanti per noi. Questo ci porta ad entrare in relazione con gli altri, frequentemente, con le solite modalità; ci poniamo nel modo a cui siamo più abituati, nel modo che conosciamo di più anche se ci produce degli svantaggi.
Vi porto un esempio.
Se ho avuto genitori freddi e distanti che, costantemente, rifiutavano le mie richieste di attenzione, di aiuto e di conforto con frasi del tipo: Non disturbarmi adesso
, Cerca di cavartela da solo
, ecc. Probabilmente costruirò un’idea di me ( o convinzione) come << non degno dell’attenzione dell’altro>>, << sono scarsamente amabile>>, <
Nella prima parte del libro vi porterò alcuni esempi di storie vissute, che ho preferito semplificare per facilitarvi la comprensione; questo vi consentirà di riflettere sulle vostre esperienze del passato che possono avervi condizionato, limitato e, spesso, incastrato. Guardare e osservare le esperienze degli altri può aiutarvi a notare la vostra storia da un punto di vista diverso. Riflettere in un modo nuovo sul vostro passato può aiutare a CAPIRVI, ACCETTARVI, VOLERVI PIU’ BENE. Tutto questo può consentirvi di migliorare il vostro rapporto con voi stessi e con gli altri; può permettere di trasformare i vostri limiti e le vostre debolezze ( quelle che ritenete tali) in risorse e capacità, rinforzando l’autostima.
Questo discorso vi risulterà molto chiaro durante la lettura del testo.
è molto importante capire perché abbiamo dei limiti e delle mancanze; è importante capire perché ci sentiamo bloccati. Ci aiuta a comprendere meglio noi stessi e le nostre fragilità. Se le comprendiamo davvero le accettiamo e se le accettiamo non sono più come prima. Sono meno forti e meno intense e le possiamo guardare con più chiarezza e più precisione, perché non ci spaventano più. A quel punto, possiamo fare degli esercizi o utilizzare delle strategie per migliorarci e per potenziare le nostre capacità.
Nella seconda parte del libro fornisco strumenti, consigli, tecniche, strategie che permettono di esprimere meglio se stessi, di superare le critiche, di rinforzare l’autostima, di affrontare situazioni temute, di migliorare il rapporto con gli altri.
1. L’AUTOSTIMA
Cos’è l’autostima? è la misura del proprio valore personale, soggettiva e duratura.
Mi spiego.
Se ho trenta persone che mi dicono che sono davvero bravo ma io non lo sento, per me non è reale. Se ho una buona autostima sono io che penso in maniera positiva