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Mistrà
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Ebook151 pages48 minutes

Mistrà

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Versetti d'occasione su animali cose luoghi persone
 
LanguageItaliano
Release dateMar 13, 2020
ISBN9788894151787
Mistrà

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    Mistrà - Pasquale Panella

    persone

    ALBERGO A TANTE STELLE

    Ricordo il più piccolo

    albergo del mondo

    quando viaggiammo io e te

    dentro l'amore

    e l'amore a sua volta

    viaggiava

    in mezzo a paesaggi dei quali

    non ci importava

    nulla... le cattedrali

    erano come tendaggi:

    si scostavano sempre

    ai nostri passaggi...

    ogni pietra era talco

    e il nostro amore era vento...

    Ricordo il più piccolo

    albergo del mondo

    quando entrammo tu e io

    col nostro bagaglio

    a mano: la tua nella mia mano,

    quindi nella tua la mia, nient'altro

    ossia senza pigiama

    ossia senza vestaglia...

    avevamo un solo amore,

    un solo amore in due...

    per tutta la notte

    un solo amore...

    Il nostro unico peso

    fu il pendaglio

    della chiave, d'ottone,

    lo stesso ottone dei flicorni

    e delle trombe, infatti suonava

    salendo le scale e aprendo

    la porta della camera

    più piccola del mondo...

    Uscendo sul balconcino

    le vedemmo...

    Era l'albergo

    con diecimila stelle

    sopra un'insegna

    grande tutto il cielo

    ATLETI IN CASA

    In casa abbiamo una salita,

    per esempio già al mattino

    quando, come in bicicletta,

    scolliniamo il dosso del sonno

    e il corpo sembra un peso

    e noi gli atleti addetti

    al suo sollevamento...

    in casa abbiamo come una piscina

    per le bracciate dentro i nostri panni,

    facciamo i tuffi dentro le magliette

    e il pugilato nelle maniche contorte...

    un giudice delirante ha disegnato

    la maratona tra camere, cucina,

    corridoi, servizi, soffitta, cantina...

    in casa abbiamo come un circuito,

    una pista di pattinaggio su cera,

    un campo di calcio se una sfera

    ossia qualsiasi cosa caduta

    sul pavimento attira un calcio...

    in casa abbiamo la pista d'atletica leggera,

    i cento metri della nostra fretta,

    abbiamo i cinquemila dell'affanno,

    i diecimila di pomeriggi senza fine...

    abbiamo il salto in alto, la chimera,

    prendiamo la rincorsa, l'asticella trema

    ma ce l'abbiamo fatta...

    voliamo in sogno come giavellotti

    BALLI LATINI

    L'Armata Invincibile del ballo latino

    conquista le ossa delle scogliere,

    risale le anchilosi entra nel sangue

    piovoso e nebbioso del londinese...

    Sarà anche banale ma il luogo comune

    è più balenante del luogo reale...

    Latino vuol dire ballare e cantare,

    inglese vuol dire sua altezza reale,

    ombrello e bombetta che mettono in mezzo

    un uomo gentile, tutto fatto di un pezzo

    di stoffa grigina, scuretta, antracite...

    Quell'uomo balla come una flotta

    di barchette inglesi in vista della costa,

    in testa un disegnino di conquista

    e scoperta dell'America Latina...

    Adesso sa che cosa esiste al mondo,

    le gambe e i fianchi mossi e il gluteo tondo...

    Naturalmente siamo esagerati

    ma questo qui è un racconto di pirati

    BANCO DEI PEGNI

    Sembra che la vita

    voglia indietro i suoi segni,

    li aspetta seduta

    dietro il banco dei pegni...

    e i cuoricini d'oro

    come le briciole dei Pollicini

    ripercorrono i viaggi dell'uomo...

    ricordi e ricordini

    di battesimi e di comunioni,

    fanno a ritroso il percorso,

    ritornano a essere quello che erano: oro...

    bracciali, che circondarono il polso

    come affetti, tornano a farsi

    pratici, slacciati, come pure

    le catenine tolte al collo...

    e diventano centimetri, misure,

    pesi: per tanti grammi, per esempio,

    tanti chili di ceci oppure un mese

    di vacanza o il saldo delle tasse...

    E le pellicce ritornano alle tane

    e i quadri vanno a riposarsi all'ombra,

    e gli orologi si fermeranno silenziosi,

    le pendole dimenticano le stanze,

    e i rintocchi non avranno più rapporti

    con la memoria, sensibile a quei suoni

    intrisi di passato...

    Perché il banco dei pegni,

    istituzione antica,

    sembra che lavori

    per la costruzione del presente,

    dell'urgente oggi,

    dell'immediato, del subito,

    del prontamente, dell'adesso,

    della vita vivente,

    sonante in contante

    BISSO, FILO SOTTILISSIMO

    Il sottilissimo filo

    dei tuoi pensieri,

    il sottilissimo senso

    di seta sulla tua

    nuca, il sottilissimo

    respiro tuo col naso

    mentre fissi incantata

    quasi niente,

    il sottilissimo sentimento

    in filamento di bisso che sale

    su dai fondali del mare,

    il bisso secreto dalla

    più grande bivalve

    del Mediterraneo,

    la Nacchera, la nobile pinna,

    per avviluppare

    corpi e sassi sottomarini,

    quel filo sottilissimo

    sensibile ai colori

    delle erbe e alla novità

    della luna nuova

    e al vento di libeccio

    e al latte di capra,

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