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Anime di Smeraldo: Come si comunica con l'aldilà
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Ebook105 pages44 minutes

Anime di Smeraldo: Come si comunica con l'aldilà

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About this ebook

L'autrice, ha voluto dedicare un libro sulla comunicazione con l'aldilà, basato su esperienze personali, sulle innumerevoli testimonianze raccolte, studi scientifici ed esperimenti documentati.
Una panoramica completa, sui temi riguardanti il paranormale, l’equilibrio corpo - mente – anima.
Grazie agli argomenti introdotti, sarà più facile avere una maggiore consapevolezza del sé superiore, e dell'interazione con l'aldilà e le dimensioni ultraterrene.
LanguageItaliano
Release dateFeb 4, 2020
ISBN9788835366737
Anime di Smeraldo: Come si comunica con l'aldilà

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    Book preview

    Anime di Smeraldo - Grace Amber Jaxn

    Prefazione

    Anime di Smeraldo - Come si comunica con l'aldilà è dedicato a coloro che hanno nel cuore la luce universale. Gli esseri buoni e gentili, consapevoli dell’esistenza di un motore molto più grande che li guida. Le anime illuminate che non si perdono nel buio".

    Questo libro è una panoramica generale sull'altra dimensione e come comunicare con essa. Troverete le esperienze personali dell'autrice, la sua storia e come è arrivata ad accettare questo particolare dono e a condividerlo con gli altri.

    Il manoscritto è stato suddiviso in quattro parti per agevolare la comprensione in argomenti: le basi e l'introduzione, i metodi di comunicazione, le varie testimonianze e un ultima parte dedicata all'equilibrio tra corpo, mente e spirito. Anime di Smeraldo non incita il lettore a compiere sedute spiritiche o stranezze del genere, anzi, da una panoramica generale dei vari metodi di comunicazione con l'aldilà ma con la vivida raccomandazione di non eseguire nessuno di essi se non in presenza di un esperto. L'autrice invece, spiega il suo metodo personale, e la sua spiegazione scientifica. Le onde celebrali che nella fase pre-sonno raggiungono degli stati di coscienza che permettono si percepire le altre dimensioni. Nel leggerlo scoprirete un mondo a molti sconosciuto.

    Le testimonianze delle persone ritornate indietro dalla morte per qualche minuto, ci hanno davvero colpito, forse più di tutte.

    Ci auguriamo che con questo libro, l'aldilà o le dimensioni parallele siano qualcosa di più comprensibile e di dare al lettore la consapevolezza che la morte non è la fine, ma solo una parte dei molti cammini che intraprenderemo.

    La mia storia

    Voglio raccontare questa parte della mia vita incominciando con una premessa: tutto ciò che andrete a leggere in questo capitolo e nei prossimi, riguardo al personaggio pubblico in questione, sarete liberi di interpretarlo come meglio credete. Non ho deciso di scrivere la mia storia per far clamore, ma semplicemente per condividere ciò che mi è successo personalmente. Che si tratti di Tizio o Caio non ha molta importanza. L’importante è ciò che ho vissuto, le esperienze che ho fatto e che voglio condividere con voi. Sono argomenti che esulano dalla normalità delle cose e pertanto di libero arbitrio.

    Ma ritengo che se state leggendo questo libro, ho delle buone probabilità che prendiate l'argomento con dovuta considerazione.

    Spesso, sopratutto all'inizio di un percorso così particolare, si fa fatica a credere e come per la maggior parte delle situazioni fuori dal comune, mi sono frequentemente scontrata con la razionalità. Si sa, in questo campo l'essere razionale è plausibile sino a un certo punto.

    Per perseguire questa strada, bisogna lasciarsi andare, aprire la mente all'universo, sopratutto ricordarsi che la morte non esiste, è solo un passaggio ad un’altra forma di esistenza. Una presa di coscienza, soprattutto avvalorata dalle molte testimonianze di persone risvegliatesi dalla morte, ma anche dalle numerose esperienze raccolte in questi ultimi quindici anni. Siamo anime in cammino, vita per vita e che la nostra casa è un'altra. Un luogo dove pervade una luce e un senso di benessere, di pace e amore indescrivibile, dove non esiste paura, solitudine o sconforto e laddove torneremo una volta conclusa questa vita.

    Prima di cominciare vi voglio raccontare come è iniziato questo cammino con un anima che senza ombra di dubbio ha segnato profondamente la mia. Sino al suo arrivo avevo comunicato prevalentemente con mia nonna che mi ha cresciuto e amato fin dal primi vagiti. I miei genitori erano presi dall'attività di famiglia e poco presenti. Indaffarati a vivere il loro amore e la loro unione, godendo della vita come è giusto che sia per una coppia di sposi che aveva avuto la lungimiranza di aprire un’attività proficua nei tempi d’oro. Ma allora non la vedevo proprio in questo modo, soffrivo della mancanza di una madre affettuosa e il desiderio di avere un padre come quelli che si vedono nei film, quelli che ascoltano, proteggono e fanno da mentore ai loro figli. Onestamente a me sarebbe bastato anche un padre normale, ma il mio, non solo era totalmente privo di ogni esperienza, ma anche poco incline alla figura genitoriale. Lo diventò solo parecchi anni dopo quando nacquero i miei figli.

    Tornando alla mia cara nonna, era lei che amorevolmente mi aveva cresciuta (a parte qualche ciabatta lanciata a mo' di drone per rimettermi in riga) e fu la prima anima che cercai.

    A dire il vero, avevo iniziato anche a scuola a fare quelle sedute spiritiche che si fanno tra ragazzi, la scrittura automatica e cose simili, che mi diede abbastanza da subito l’idea che con l’argomento avevo una certa affinità.

    Ancor prima, dall'età di 5 anni o meglio, dai primi ricordi che ho, avevo iniziato a comunicare con un essere supremo che a quel tempo credevo fosse l’uomo antico con la barba folta e i capelli bianchi descritto dalla chiesa.

    Ho sempre avuto questa sorta di collegamento con l'universo anche da bambina, tanto da ricordare i frequenti discorsi che facevo seduta con lui su un ramo di un albero o sul bordo di questo mondo cubico immaginario, dove si poteva chiacchierare tranquillamente facendo dondolare i piedi nello spazio. Non ha mai fatto grandi rivelazioni a dire il vero, ma la sua presenza l'ho sempre percepita come se fosse uno spirito guida e forse lo era veramente.

    Quando cominciai a comunicare con mia nonna e con qualche spirito errante, non la presi troppo sul serio, senza andare troppo a fondo della cosa. Immaginai che probabilmente era frutto della mia fantasia, ma in fondo al cuore ero consapevole che qualcosa di vero ci fosse.

    Conobbi Michael Jackson , il re del pop, come credo tutti quelli della mia generazione, sopratutto quando uscì Thriller . Ne rimasi affascinata da subito, ma quando scoppiò lo scandalo che lo trascinò in tribunale parecchie volte, per ignoranza mi allontanai. Non avevo la minima idea che i tabloid potessero mentire per far audience o manovrati da coloro che avevano intenzione di far crollare la popolarità di qualcuno che stava macinando successi troppo velocemente. Davo per scontato che dicessero il vero e soprattutto non ero al corrente che Michael era soggetto a ricatti di collaboratori e presunti amici.

    Successivamente, il matrimonio e i figli mi fecero dimenticare quasi totalmente ciò che quel bambino prodigio, dai capelli afro e dal talento infinito, significò per me durante tutta la mia adolescenza.

    Michael morì il 25 Giugno 2009, esattamente alle 14.26. Quando appresi la notizia ne rimasi profondamente colpita. Il tempo si fermò per non so quante ore, non riuscivo a dire nulla. Un vuoto totale

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