Editto per una società della soddisfazione
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Al di là della provocazione volutamente utopistica, tale ricerca evidenzia in modo drammatico le storture che l'attuale mondo della finanza globalizzata genera in tutti gli aspetti della vita quotidiana, rendendo i cittadini meri strumenti dei potentati globali, e schiacciando la totalità delle piccole-medie imprese nell'ottica di un'eliminazione totale della concorrenza.
Servendosi della consulenza di un antico sumero resuscitato per l'occasione, l'editto va a recuperare i concetti originari di denaro, visione politica e soddisfazione degli individui al fine di creare una proposta di società affine a un grande gioco olimpico.
Una competizione nella quale tutti possano partire alla pari, in cui il merito vada al vincitore così come ad ogni partecipante e infine dove, non esistendo mercanteggio, si possano superare una gran parte dei problemi dell'odierna delinquenza, la quale è legata a stretto giro al denaro e al potere che con esso si acquisisce.
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Anteprima del libro
Editto per una società della soddisfazione - Radio Gaspare
PROGETTI
I Manuali di Radio Gaspare
Primo Volume
Il nostro editto è il primo della serie dei manuali di Radio Gaspare, e si ricollega idealmente al mondo fantastico di Gaspari, narrato in storie avventurose tratte da radioscritti intergalattici.
Anche se in quel mondo si svolgono le vicende di fumettoni animati, che forse esistono solo nei sogni dei bambini, al suo interno si sviluppa una società compiuta e realizzata, che, se non può essere da esempio pratico per le nostre strutture, può tuttavia suggerirci di guardare le cose con un occhio diverso, e non condizionato da prese di posizioni ideologiche o di interessi.
La società della soddisfazione in questo senso è di certo un'utopia, ma, nel suo mettere a nudo le contraddizioni e le ipocrisie che caratterizzano il nostro attuale sistema economico, intende fornire più di uno spunto di riflessione a chi non pensa di doversi rassegnare alla moderna schiavitù finanziaria.
Indice Generale
PREMESSA
Parole semplici per idee complesse
CAPITOLO 1 OLTRE LE IDEOLOGIE
Soddisfacimento dei bisogni primari
Potere ai pochi e potere al popolo
Comunismo e capitalismo
Verso una società della soddisfazione
I nostri valori
CAPITOLO 2 IL DENARO
Dal baratto alla moneta
Dalla moneta alla tastiera: il denaro che non esiste
Soldi finti, soldi per tutti
Decretare la fine del malessere economico
CAPITOLO 3 LA SOCIET À
Ridisegnare l'economia in senso ecologico
Il banco e i giocatori
Abolizione del lavoro tradizionale
La vita come motivazione
La vita come gioco
Classifiche e punteggi
CAPITOLO 4 LA SODDISFAZIONE
Abolizione dei fattori di disturbo
Vivere per e non vivere contro
Cittadini del mondo
La gaiologia
La cultura del rispetto e del sorriso
CONCLUSIONE - SCIENZA, GUERRE E RELIGIONE
Conflitti ed economia
Religioni, ideologie e stili di vita
Verso una cultura dei progetti
PREMESSA
PAROLE SEMPLICI PER IDEE COMPLESSE
Di solito, chi si accinge a scrivere un saggio su qualsivoglia argomento, si sforza di documentarlo e indottrinarlo nel modo più completo possibile, in modo da dimostrare la bontà del proprio lavoro. Spesso ne risultano complesse e articolate opere autoreferenziali in cui, a parte un ristretto manipolo di esperti, nessuno ci capisce un'acca.
Noi intendiamo invece scrivere in modo semplice, anzi, talvolta pure un po' cretino, per dare agio a tutti di riflettere sorridendo.
D'altronde anche la matematica ha la sua base nell'aritmetica, e su definizioni stringate che permettono di sommare e sottrarre agevolmente numeri interi tra di loro.
Se pensiamo poi alla logica, che sta alla base dell'informatica e dell'intero mondo dei computer, vediamo come essa si esprima in codice binario, cioè nella banale combinazione di due numeri, lo 0 e l'1.
Insomma, se non fossero esistiti gli algebristi arabi del nono secolo, o i matematici delle forme dell'antica Grecia, forse non sarebbero mai nati né Einstein, né il ragionier Fantozzi e nemmeno il geometra Filini.
Una volta convenuto che è perlomeno accettabile partire da idee semplici, esprimendole in un linguaggio comprensibile, resta da capire qual è l'argomento che si vuole affrontare.
L'idea di società che vogliamo qui proporvi è assolutamente utopistica ma, essendo per l'appunto un puro parto della fantasia, si può permettere di immaginare un luogo dove tutti siano felici e contenti, e i motivi di incazzatura ridotti al minimo.
Anche molte teorie fisiche, pur non volendo minimamente paragonarci a un cotale livello di capacità speculativa, sono nate da mere invenzioni mentali, per poi trovare applicazione e conferma nel mondo reale.
Ad esempio la matematica a molte dimensioni, e la geometria degli spazi curvi, assolute astrazioni teoriche degli studiosi, hanno avuto successivi riscontri nel mondo fisico, sui quali gli scienziati della teoria delle stringhe o i cosmologi della relatività quantistica – scusate i paroloni ma è tanto per citare qualcosa di incomprensibile – stanno tuttora lavorando.
La complessità è dunque figlia della semplicità, a cui ci si può sempre ricondurre per chiarirsi le idee. Se invece si parte già dalla complessità, il parto più probabile si chiamerebbe casino
.
Tanto per darvene un'idea, pensate a quei legislatori che, per redarre un nuovo regolamento, non scrivono un testo intero, chiaro e intelligibile, ma si limitano ad aggiungere sciami di postille ad articoli già esistenti. Un profano in materia, ma di cultura universitaria, che volesse conoscerlo, si arrenderebbe alla decima riga, perché i rimandi a precedenti stesure sarebbero a quel punto già decine e decine, confondendo le idee in modo irrimediabile. Se il fresco testo di legge venisse invece proposto a qualsiasi altra persona, ci sarebbero buone probabilità che una di queste lo brucerebbe in piazza insieme agli autori. Fortuna vuole che in pochi hanno la voglia di curiosarci dentro.
Lanciare delle nuove idee è dunque la nostra sfida. Senza pretendere che esse siano valide e definitive, e senza illuderci di non esser presi per deficienti, ma nella speranza che qualcun altro, molto più intelligente di noi, vi colga uno spunto per dibattiti innovativi e cambiamenti davvero migliorativi.
Cambiare la propria prospettiva di vedere le cose è un compito assai impegnativo, perciò bisogna qui ricorrere ad un qualche trucco. Se solo vi figurate, ad esempio, come cambia uno stesso paesaggio visto da sotto o da sopra una montagna, e come lo stesso monte appaia differente a seconda di come gli si giri intorno, vi renderete subito conto di come ciascun punto di vista sia irrimediabilmente limitato.
Cercheremo dunque di ampliare le nostre vedute imbarcandoci su un'astronave che ci mostri il mondo dall'alto, attraverso il passar dei secoli, richiamando pure in vita – sempre nella nostra finzione, dato che non stiamo lavorando a un remake di Frankestein – un vecchio antenato, costretto a confrontare le sue vecchie abitudini con le pratiche dei tempi attuali.
Vorremmo poi aggiungere che non è nostra intenzione inveire contro chicchessia, non siamo cioè incazzati con nessuno, e che anzi ci piacerebbe vivere in un mondo gentile, dove i motivi di riso, s