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Come alberi
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E-book167 pagine51 minuti

Come alberi

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Info su questo ebook

Dolore, rabbia, amore, pazienza, consapevolezza, fierezza e dispiaceri sono nati con le radici e sono rimasti appesi ai rami, cercando conforto nel cielo. È così che il miscuglio delle identità ha trovato la pace. È così che Africa ed Europa sono riuscite a trovare il coraggio di coccolarsi dopo ogni lite. Le poesie e i pensieri di questo libro riassumono tutto questo.
LinguaItaliano
Data di uscita27 dic 2019
ISBN9788893692472
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    Come alberi - Fatima Bouhtouch

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    Collana Dimensioni

    COME ALBERI

    di Fatima Bouhtouch

    Proprietà letteraria riservata

    ©2019 Edizioni DrawUp

    www.edizionidrawup.it

    redazione@edizionidrawup.it

    Progetto editoriale: Edizioni DrawUp

    Direttore editoriale: Alessandro Vizzino

    Elaborazione grafica: Adriana Giulia Vertucci

    Immagine di copertina: Miriam Amrane

    I diritti di riproduzione e traduzione sono riservati.

    Nessuna parte di questo eBook può essere utilizzata, riprodotta o diffusa, con qualsiasi mezzo, senza alcuna autorizzazione scritta.

    ISBN 978-88-9369-247-2

    Introduzione

    Questa raccolta nasce dall’esigenza di dare voce alle molteplici sfaccettature della mia identità. Sono nata con due enormi fortune: la prima è quella di essere figlia di due terre e di due continenti, la seconda fortuna è stata quella di essere donna in un mondo che spesso fa finta di non vedere le donne, di non ascoltarle. È così che ho sentito l’enorme bisogno di sfogare gli intrecci che mi compongono tramite la più nobile delle arti, ovvero la scrittura.

    In un giorno d’autunno ho guardato un piccolo albero che era stato sradicato dai dispetti del temporale. Se ne stava incastrato a metà, tra la terra e il vuoto con i rami che puntavano al cielo.

    In quell’istante ho pensato di somigliargli più che mai. Io, che potrei arrivare fin sopra alle nuvole senza mai dimenticare da dove vengo, le origini che rendono la mia pelle e i miei occhi più scuri di quel tronco disperato. Per questa ragione, ho deciso di ispirarmi agli alberi. Sono guerrieri di vita.

    Noi siamo come alberi, dobbiamo solo trovare il posto più adatto allo sbocciare dei nostri frutti.

    I. Radici

    A mio nonno,

    che è morto prima che io potessi dirgli

    che ho imparato ad amare oltre il mare.

    Radici

    Piantate al suolo

    le mie radici di sole e di

    fuoco mi ricordano da

    dove vengo quando mi

    scordo

    dove voglio andare

    Excursus

    I coloni saccheggiavano le

    terre e i ventri delle

    donne

    credendo di potersi prendere

    tutto ma il sole non ha

    prezzo

    il tempo non ha

    prezzo la gioventù

    non ha prezzo il

    calore non ha prezzo

    la natura non ha

    prezzo l’allegria non

    ha prezzo

    e il coraggio di sopravvivere non ha prezzo.

    Chi chiami clandestino

    oggi fu schiavo dei tuoi

    avi ieri

    e chi lasci morire di fame

    oggi nutrì i tuoi avi ieri.

    Tra i monti berberi

    Sei cresciuta senza mezze

    misure Un tatuaggio sul

    mento

    Ti incatena alle radici

    pagane Che parlano di

    costumi indigeni E di una

    libertà

    che è donna solo sui

    libri che non puoi

    sfogliare

    Per questo non ti hanno voluto

    insegnare A leggere e a scrivere

    Anche l’amore

    non l’hai

    imparato

    Nemmeno quando la tua

    verginità È stata la promessa

    di fedeltà Mantenuta per un

    uomo

    Che ha scoperto i tuoi seni

    generosi E le tue labbra dure

    Senza saperti

    accarezzare L’animo

    ignaro di dolcezza

    Sei madre di mia

    madre Sangue del

    mio sangue

    E il tuo cuore è rimasto

    arido i tuoi occhi

    asciutti Come i pozzi

    vuoti

    E la terra

    Prosciugata

    Del deserto

    Tra i monti berberi

    Casablanca

    Il vagito di un bambino rompe il

    cielo Tuffandosi nella realtà

    ingannevole

    di un quartiere debbiato

    invano Dalle promesse di

    uomini corrotti Come

    cannibali vestiti bene

    Le nuvole sfiorano le ali dei

    gabbiani Affamati di

    altezze e di carne

    Simili al giovane che si

    incanta sulle gambe di una

    turista Distratta e ignara

    Le strade sono scrigni

    semichiusi Sigillati dalla

    mano graffiata

    Che ha lottato contro

    un’Europa Troppo

    ambiziosa e poco gentile

    Ricordo amaro d’Africa

    La vecchiaia incide i volti della

    gente E come il contachilometri

    dei tassisti Calcola il prezzo del viaggio

    Senza suggerire mai la

    rotta

    È stratega pretenziosa

    I vecchi hanno i denti

    squilibrati la lingua ruvida e

    scivolosa

    Paciugata da troppe storie

    senza fine E la mente non

    confonde mai le date

    Per dare un senso al passato

    Le donne si scoprono

    coprendosi E

    appendono il loro

    desiderio

    A un chiodo arrugginito e

    usurato

    dalle madri

    deiscenti e belle

    d’altro tempo

    I venditori invadono

    l’aria con grida di

    convincimento come

    spade conficcate nel vuoto

    e con lo sguardo catturano

    le tasche piene dei passanti

    Il mare spruzza gocce d’acqua

    salata Su spiagge sature

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