Discover millions of ebooks, audiobooks, and so much more with a free trial

Only $11.99/month after trial. Cancel anytime.

L’uomo del tempo
L’uomo del tempo
L’uomo del tempo
Ebook211 pages2 hours

L’uomo del tempo

Rating: 0 out of 5 stars

()

Read preview

About this ebook

Chi è l’uomo apparso dal nulla nella cameretta del giovane Leonard? È alto, ha una lunga barba, un bastone e un misterioso mantello nero. Sembra quasi un sogno, ma quell’uomo, Palif, è il signore del tempo ed è lì per portare Leonard con sé nel suo mondo e cercare di salvare il tempo. Il ragazzo scopre di essere uno degli eletti chiamati da diversi universi per compiere un’importante missione: ritrovare e distruggere il Libro della verità contenente i segreti dell’universo, che può dare a chi lo possiede un potere e un controllo illimitati. Dopo un iniziale smarrimento, Leonard si ritrova a far parte di un esercito di ragazzi dal cuore puro, che hanno solo bisogno di risvegliare i loro poteri nascosti. Non può fare altro che accettare il proprio destino, così si sottopone, insieme a loro, a un duro allenamento sia fisico che mentale. Proprio quando sono più vulnerabili, però, e abbassano la guardia, qualcuno li tradisce ed è pronto a colpirli… di chi potranno fidarsi? La strada del destino è costellata di oscure caverne e oggetti misteriosi, ma i ragazzi andranno avanti fino alla battaglia finale, che richiederà sangue freddo e persino un estremo sacrificio.

Luigi Salvatore Ferreri ha 25 anni e una grande passione per il teatro. Ha studiato presso un’accademia di Cabaret e scrive testi teatrali, poesie e monologhi. L’uomo del tempo è la sua prima pubblicazione.
LanguageItaliano
Release dateAug 31, 2019
ISBN9788855084734
L’uomo del tempo

Related to L’uomo del tempo

Related ebooks

Fantasy For You

View More

Related articles

Reviews for L’uomo del tempo

Rating: 0 out of 5 stars
0 ratings

0 ratings0 reviews

What did you think?

Tap to rate

Review must be at least 10 words

    Book preview

    L’uomo del tempo - ​​​​​​​Luigi Salvatore Ferreri

    EDIFICARE

    UNIVERSI

    Luigi Salvatore Ferreri

    L’uomo del tempo

    © 2019 Europa Edizioni s.r.l. | Roma

    www.europaedizioni.it - info@europaedizioni.it

    ISBN 978-88-5508-375-1

    I edizione luglio 2019

    Finito di stampare nel mese di luglio 2019

    presso Rotomail Italia S.p.A. - Vignate (MI)

    Distributore per le librerie Messaggerie Libri S.p.A.

    L’uomo del tempo

    PARTE PRIMA

    CAPITOLO UNO

    UNA VITA NORMALE

    Leonard Galar ama la scuola. Ogni mattina si sveglia e non vede l’ora di andarci e di rivedere i suoi amici. Forse non è uno studente modello, ma è molto curioso e ha molta voglia di imparare cose nuove. Dopo aver fatto colazione, i suoi genitori gli raccomandano, come ogni mattina, di comportarsi bene e di non distrarsi durante le lezioni. Dopo averli salutati, esce di casa e prende il suo autobus che lo porta di fronte alla scuola di Alberi Belle, scuola per chi vuole intraprendere la carriera di scrittore. Si trova circa 8 chilometri da casa sua. Il ragazzo vive in campagna, poco fuori da Verity City. Leonard, fin da bambino, ama leggere e scrivere piccoli racconti. Compiuti 18 anni pochi mesi fa, è diventato un ragazzo molto spiritoso, col sorriso stampato in volto e con sempre tanta voglia di divertirsi. È alto, in carne ma con un bel fisico, occhi marrone scuro, capelli mori corti e ben acconciati. È un ragazzo come tanti altri: ama uscire la sera, fare quattro chiacchiere con gli amici, andare a ballare oppure mangiare una pizza al volo e andare al cinema. È un ragazzo che si gode la sua età. Ogni tanto trova ancora il tempo per leggere qualche libro, ma non più come prima; pur avendo la passione della scrittura, usa la maggior parte del tempo a desiderare una ragazza di cui non conosce neanche il nome. Tutte le mattine, prima di entrare in classe, la fissa mentre, in cuor suo, la desidera. Come ogni pomeriggio all’uscita di scuola, quando sale sul pullman parte il classico momento del viaggio di ritorno in cui, con i suoi amici, prende in giro i professori, guarda le belle ragazze e parla di cosa fare nel weekend che sta per arrivare. I soliti discorsi dei ragazzi di quell’età. Appena arriva a casa, Leonard si butta sul tavolo della cucina, affamato come se non mangiasse da circa tre mesi, e divora tutto ciò che trova di commestibile. Passata qualche ora a studiare, esce con i suoi amici per andare al solito parco Manto Fico: lì si gioca, si chiacchiera e si sogna. L’estate ormai è vicina, le belle giornate sono appena arrivate, alla sera le stelle prendono il posto delle nuvole per essere guardate e ammirate. Giunta la sera, Leonard saluta gli amici e torna a casa per cenare. La mamma entra in cameretta e lo trova steso sul letto con le cuffiette mentre ascolta la musica.

    «Avanti Leonard, vieni a mangiare che la cena è pronta!».

    «Mamma posso chiederti una cosa?».

    «Certo, dimmi!».

    «Ma, secondo te, sbaglio a pensare solo a divertirmi?».

    «Leonard, tu sei giovane. È giusto che ti diverta, però ricorda che hai 18 anni. Devi divertirti ma anche studiare e pensare a crearti un futuro».

    «Fra pochi mesi ci saranno gli esami e poi finalmente il diploma...».

    «Sono sicura che ce la farai, figlio mio, ora alzati e vieni di là!».

    «Un’ultima cosa... Secondo te, si è codardi nel nascondere ciò che si ha nel cuore ad una persona che non conosci bene?».

    «Quello che posso dirti è che devi andare da lei e dirle ciò che provi!».

    Leonard non le aveva mai parlato della sua cotta ma, si sa, la mamma è sempre la mamma e capisce le cose prima che un figlio gliele racconti. Dopo un timido sorriso, Leonard scende e si siede a tavola, pochi attimi dopo arriva suo padre. Leonard lo guarda sempre con ammirazione. Sa che la vita di un lavoratore è dura ed apprezza che suo padre non nasconda mai i sorrisi alla sua famiglia.

    «Ciao papà!».

    «Leo, allora come è andata la giornata? Hai conosciuto qualche meraviglia di ragazza?».

    «Diciamo che ci sto lavorando...».

    «E a scuola come sta andando? Spero bene!».

    «Ma certo!».

    «Guarda che ti credo...».

    «E fai bene!»..

    I tre si mettono a mangiare, accendono la televisione per compagnia, ma chiacchierano fra di loro. Subito dopo cena, Leonard saluta i genitori e va nella sua camera, accende il pc e naviga su internet alla ricerca di un film da andare a vedere al cinema con i suoi amici questo fine settimana. Intanto, ascolta qualche canzone romantica nel vago tentativo di conquistare quella ragazza di cui non conosce il nome. Spento il pc, si sdraia sul letto e si addormenta ascoltando la musica. Il mattino successivo, dopo aver salutato i genitori per prendere il solito autobus, arriva a scuola pronto per dichiarare il suo amore a quella bellissima ragazza bionda. Qualcosa di triste però era nell’aria: quella ragazza stranamente non c’era. Forse ha saltato la scuola, è ammalata o ha semplicemente bigiato. Tutti questi pensieri mandano Leonard fuori di testa. Il ragazzo, prima di entrare in classe, saluta i suoi amici e gira per i corridoi della scuola ma niente: lei quella mattina non c’era! Allora inizia ad indagare chiedendo alla bidella se per caso avesse visto una ragazza bionda. La bidella, dopo aver sorriso, dice al ragazzo di correre immediatamente in classe perché la campanella era suonata già da un po’. Arrivato in classe, dopo essersi scusato con l’insegnante della prima ora, Leonard si siede al suo solito banco e, sussurrando, chiede ai suoi amici se per caso l’avessero vista in giro da qualche parte. Loro ovviamente sanno della sua cotta, Leonard racconta tutto ai suoi amici e aveva già detto loro che oggi sarebbe stato il grande giorno. Ma, improvvisamente, un vuoto avvolge la mente di tutti che chiedono a Leonard di che ragazza stesse parlando. Leonard ride e chiede di smettere di scherzare perché si tratta di una cosa seria, ma i suoi amici, più seri che mai, iniziano a preoccuparsi. A fine giornata, Leonard resta fuori scuola sperando che la ragazza passi di là, ma niente da fare: lei non c’era. Tornando a casa a piedi, passa per una libreria e decide di trascorrere quel pomeriggio da solo fra i libri per non pensare a lei. Passano i giorni, ma di quella ragazza non si sa più niente; Leonard, avvolto dalla tristezza, ogni pomeriggio si chiude nella stanza e inizia a sfogliare un paio dei suoi vecchi libri, ma poco dopo, annoiato, li getta a terra. Leonard ha voglia di cambiamenti, di qualcosa di nuovo. Allora esce dalla sua stanza, è un sabato mattina, il papà dorme, la mamma fa i mestieri.

    «Mamma io vado in libreria ci vediamo per pranzo».

    «Certo Leo, che cosa compri di bello?».

    «Ancora non so. Ascolta, mamma, posso chiederti una cosa?».

    «Certo, dimmi pure!».

    «Ricordi la nostra chiacchierata di pochi giorni fa? Quella in cui mi dicesti di dire alla ragazza che amo tutto ciò che provo?».

    «Sei innamorato di una ragazza? Sono contenta, ma non ne sapevo nulla!».

    «Mamma, ma stai scherzando? Ne abbiamo parlato l’altro giorno!».

    «Leo sicuro di stare bene? Tu non mi parli mai delle tue faccende d’amore...».

    «Infatti sei stata tu a capire tutto, senza che io te ne parlassi».

    «Non ti sto seguendo, figlio mio...».

    «Tranquilla mamma, ci vediamo dopo!»..

    Ma cosa stava succedendo? È come se quella ragazza fosse sparita dall’esistenza, nessuno sa chi sia, nessuno la ricorda, è come se esistesse solo nella testa di Leonard. Giunto in libreria, il ragazzo si siede su una sedia e inizia a sfogliare un libro mentre guarda la gente, sperando che, dal nulla, appaia lei. Passano le ore, ma non c’è nessuna traccia della ragazza, così decide di concentrarsi su altro, per esempio su cosa fare questo sabato sera con i suoi amici. Così, dopo aver pranzato con i suoi genitori, incontra i suoi amici e, insieme, vanno al centro commerciale Matanumm, il più grande della città. Si tratta di una vera e propria città, con negozi, ristoranti, sala giochi e un multisala: è un vero e proprio svago per tutti, sia adulti che bambini. Ogni pomeriggio, i ragazzi del posto si incontrano lì per mangiare qualcosa, per studiare, per chiacchierare e per conoscere nuove persone. Dopo aver passato il pomeriggio lì, Leonard e i suoi amici decidono di andare al cinema. Dopo aver preso un panino al volo, si dirigono verso il multisala che si trova proprio nel grande centro commerciale. Giunti lì, i giovani si mettono in fila per prendere il biglietto, superata la fila riescono ad arrivare in sala e godersi il film. Il sabato sera si conclude in un locale chiacchierando sul film, sulle ragazze bellissime sedute a quei tavoli e sugli esami che fra pochi mesi arriveranno. I classici discorsi di ragazzi che hanno tanta voglia di vivere e di realizzare i propri sogni. A fine serata, si salutano e si dirigono verso casa, Leonard fa la strada con Mirko, un suo amico che abita a pochi chilometri da casa sua.

    «Leonard, ma tu sei davvero convinto di quello che vuoi fare?». chiede Mirko.

    «Personalmente ho sempre sognato di diventare uno scrittore, certo magari ultimamente sto pensando ad altre cose. Ma non dimentico ciò che da sempre desidero fare».

    «Io non ho ancora le idee chiare, sai? Non sono più convinto di fare lo scrittore...».

    «Potrai seguire un’altra strada. Guarda i nostri amici. Vanno in scuole diverse».

    «Tranne noi che avevamo le idee chiare, solo che a differenza tua, Leonard, le mie non sono più così tanto chiare...».

    «Io sono sicuro che troverai la tua strada, ora pensa a goderti la tua età, qualcosa la vita ci farà capire, ne sono più che sicuro!».

    Dopo questa chiacchierata, i due si salutano e Leonard arriva a casa e trova i suoi genitori abbracciati che guardano la televisione; dopo aver dato loro la buonanotte, si dirige in camera sua. Il pensiero di quella ragazza gli occupa nuovamente la testa, a quanto pare l’intera giornata con i suoi amici non è servita a molto perché non è facile abbandonare i propri desideri. Certo, in alcuni momenti è possibile liberarsene o distrarsi ma non si può abbandonarli per sempre. È proprio quello che è accaduto a Leonard: grazie ai suoi amici ha passato una meravigliosa giornata che gli ha impedito di chiudersi in casa, ascoltando canzoni tristi per pensare a lei. Gli amici sono una cosa essenziale per la nostra crescita. Sdraiato sul letto, gli viene da sorridere, ripensa a quando Mirko, nel locale in cui si trovavano prima, si è alzato dal tavolo per andare da una ragazza a presentarsi e conoscerla, ma, camminando verso di lei, è scivolato finendo proprio sotto il tavolo della ragazza. Lei ha urlato dalla paura e Mirko è scappato in bagno, per sfuggire dalla terribile figuraccia appena commessa. Menomale che ci sono gli amici! Poco prima di andare a letto, Leonard smanetta con il telefonino, ma uno strano rumore lo distrae, facendogli cadere il cellulare a terra. Lo raccoglie e, quando si volta, un uomo appare dal nulla nella sua camera. Leonard si spaventa, ma non tanto, magari sta sognando. L’uomo è alto, barba curata, possiede un bastone e indossa un lungo mantello nero. Chi è quell’uomo? Ma soprattutto come è entrato in camera sua, con un bastone poi...

    CAPITOLO 2

    I PRESCELTI

    «Molto piacere Leonard, io sono Palif, finalmente ci conosciamo!».

    «Ma chi sei? Come sei entrato in camera mia... E che ci fai con un bastone in mano?».

    «So cosa stai pensando, ma non è un sogno, mio caro».

    «Qualcosa mi dice che ho bevuto troppo questa sera!».

    «Forse, ma ti assicuro che non c’entra, ragazzo».

    «Ascoltami, io mi sto leggermente spaventando, quindi come sei apparso, così te ne vai!».

    «Non posso, abbiamo bisogno di te!».

    «Abbiamo chi? Neanche ci conosciamo...».

    «Ma io conosco te. Tu sei un eletto!».

    «Eletto di cosa?».

    «Ascoltami, Leonard, io vengo da un altro universo. Sono giunto qui per portarti via con me e salvare il mio tempo».

    «Certo, facciamo che ne parliamo domani mattina».

    L’uomo alza il bastone e il tetto della stanza scompare, sopra di loro ora ci sono solo stelle.

    «Oh cavolo ma come hai fatto?» chiede Leonard.

    «Ora ho la tua attenzione, ragazzo?».

    «Devo assolutamente fotografarti!».

    L’uomo fissa il cellulare e lo distrugge con lo sguardo.

    «Ma che cavolo fai?!? Lo hai distrutto!».

    «Quello non ti servirà, ragazzo!».

    «Non ci posso credere, ma come puoi essere vero?».

    «Non ti stupire solo per questo, devo spiegarti come stanno le cose, prima di partire».

    «Ascolta, io non so di cosa tu abbia bisogno, ma sono solo un ragazzino, non posso fare niente per te, quindi ora vattene, prometto che non dirò nulla di te!».

    «Devi accettare il tuo destino ragazzo, ma, non temere, non ti lascerò solo...».

    «Ma di che stai parlando scusa? Quale destino?».

    «Ora ti racconto. Circa otto secoli fa è stato creato un libro, contiene i segreti dell’universo. Chiunque lo possieda può salvare il mondo o distruggerlo, chiunque lo trovi, avrà potere di utilizzarlo. Anche chi nella realtà non ha potere. Sai, giovanotto, non tutti hanno poteri, per esempio nel tuo mondo nessuno ha poteri, nel mio solo i prescelti. Come ti dicevo, questo libro si chiama Libro della verità, è stato creato da una persona, ma nessuno di noi sa chi è, se è uomo, se è donna. Sappiamo solo che si tratta di una divinità e che questa entità non aveva buone intenzioni, perché voleva riversare i poteri di molti mondi in questo libro. Certe scritture, se utilizzate in modo sbagliato, potrebbero far sparire l’intero universo. Questa divinità si fa chiamare Hatakarim. Molti secoli fa, Hatakarim lavorava per due dei, Alkam e Rusul. Insieme, governavano l’universo, ma solo Alkam e Rusul governavano in modo pacifico, senza pretendere alcun potere, pur possedendolo. Hatakarim non la pensava affatto così: essendo una divinità pretendeva assoluto controllo su tutto, non voleva alcun pari

    Enjoying the preview?
    Page 1 of 1