ITALIA - Ufficio Complicazioni Affari Semplici
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ITALIA - Ufficio Complicazioni Affari Semplici - CLAUDIA ONOFRI
CLAUDIA ONOFRI
ITALIA - Ufficio Complicazioni Affari Semplici
UUID: e89ecaf8-1824-11ea-b4eb-1166c27e52f1
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Indice dei contenuti
1 – Introduzione
2 – Lavoro e Disoccupazione
3 – Casa
4 – Sanita’
5 – Scuola
6 – Famiglia
7 – Ambiente, Inquinamento, Gestione dei Rifiuti, Cambiamenti Climatici
8 – Tasse ed Evasione Fiscale
9 – Pensioni
10 – Immigrazione
11 – Giustizia
12 – Contrasto alla Poverta’
13 – Cultura, Ricerca, Tutela del Paesaggio
14 – Autonomie Locali
15 – Aiuti ai Paesi Sottosviluppati
16 – Grandi Opere
17 – Ex-ILVA e Stabilimenti Inquinanti
18 – Sovrappopolazione e Denatalita’
19 – Periferie
20 – Punti di Incontro per i Cittadini
21 – Barriere Architettoniche
22 – Automobili
23 – Strade
24 – Piste Ciclabili
25 – Metropolitane
26 – Alcune Ultime Riflessioni
27 – Donne
28 – Conclusioni
A Cinzia e Franco
1 – Introduzione
Breve presentazione: mi chiamo Claudia Onofri, ho 62 anni e sarò disoccupata dal 1 gennaio 2020. Ho lavorato in nero per almeno cinque anni e poi, dal 1986 fino a questo dicembre sono sempre stata assunta in regola. Avevo iniziato, subito dopo il liceo classico, a frequentare architettura a Pescara ma mi bloccai all’esame di Analisi 1 per le mie carenze in matematica e, piuttosto che tirarla per le lunghe, decisi di smettere. C’è da dire che nel frattempo lavoravo e questo sottraeva ore allo studio e alla frequenza delle lezioni. Dopo appunto i cinque anni di lavoro in nero, decisi di riprendere a studiare e, grazie al sostegno dei miei, riuscii a diplomarmi Interprete Traduttrice all’istituto di Via Mercadante in Roma.
Per quanto riguarda il versante sentimentale, non sono mai stata sposata né ho figli. Mi sono giocata quest’opportunità rimandando sempre l’occasione, pensando che forse era ancora troppo presto. In più non ho mai avuto una situazione stabile e concreta e quindi ho perso tutti i treni. Amori importanti solo uno, che è durato tredici anni: rispetto a questo, sia per complicità che per sessualità, nessun altro ha mai retto il paragone. Ognuno di noi due viveva però a casa propria e quindi non si è mai discusso di creare una vera e propria famiglia. Si viveva giorno per giorno.
Oggi sono single da diverso tempo. Non amo i diversivi e la sessualità mordi e fuggi per cui ho evitato di rendermi disponibile per incontri di questo tipo. Vita monotona, di routine, in solitudine, ma, devo dire, in fondo serena e appagata. Sono in là con gli anni ma non dimentico comunque che mia nonna Matilde mi diceva sempre non avere fretta né poca considerazione di te stessa; se deve capitare, capiterà, anche a 70 anni!
.
La serenità, strano a dirsi, l’ho acquisita in pieno a 47 anni, dopo la scomparsa dei miei, a 5 mesi l’una dall’altro, e dopo un anno di analisi. Grazie a questo supporto psicologico, ho pienamente appreso che nella vita ci sono ben poche cose importanti a cui bisogna dare peso. E chiaramente la morte dei miei, soprattutto per il rapporto che avevo con loro, con mia madre in particolare, era una di queste. Da allora in poi, ho sempre affrontato qualsiasi problema, grande o piccolo che fosse, con molta tranquillità, cercando di risolverlo quanto prima possibile per scansarlo e riprendere la mia vita rilassata e imperturbabile.
Ora sarò disoccupata e casalinga e, nonostante tutto, cercherò di far buon viso a cattiva sorte: vedrò di nuovo vecchie amicizie, mi dedicherò a fare qualche viaggio, a fare ginnastica, a passeggiare sulla spiaggia, a dipingere, a leggere e a scrivere, ogni tanto una cenetta o una partita di burraco. In fondo chi si aspetta di più dalla vita, credo sia destinato ad andare incontro a stress, ansia e molte delusioni.
Tutto questo perché volevo farvi ben capire che sono una persona assolutamente normale, senza grande istruzione e cultura, che vive il suo tempo cercando comunque di non rimanere indietro e quindi di interessarsi di politica e, per quanto possibile, di innovazioni tecnologiche.
Da persona normale quale sono, seguendo alcune trasmissioni politiche, mi sono fatta l’idea che la maggior parte di coloro che vi appaiono, non lo fanno per altro se non per il loro rendiconto personale. Molte chiacchiere e pochi fatti. Anche e soprattutto quando raggiungono il potere. E questo a scapito di tutti noi che li deleghiamo con ingenua fiducia a rappresentarci per risolvere i nostri problemi quotidiani. Le loro poche presenze in Parlamento e le onnipresenze nei dibattiti televisivi o nelle piazze lo testimoniano.
Eppure molti di noi continuano a crederci, diventando fan
di questo o quel leader
. Scordiamo, avendo una memoria ben corta dovuta alla scarsa informazione, che alcuni problemi sono sul tavolo da ormai decenni. Non è possibile, per esempio, per far riferimento ad un evento recente, che il MOSE, su cui sembra siano stati già spesi 5 miliardi, non sia stato ancora finalizzato, considerando che ha preso l’avvio nel 2003. E intanto Venezia, una capitale mondiale della cultura, continua ad allagarsi e a subire danni per milioni di euro. O che il TAV, ideato negli anni 90 e in fase di realizzazione dall’inizio degli anni 2000, sia ancora nei sogni o negli incubi degli Italiani.
Ma com’è possibile che opere di questa importanza siano delegate sempre al Governo successivo pur essendo, ogni volta, oggetto di propaganda per farsi eleggere? Io e te che stai leggendo, siamo diventati vecchi sentendo i vari politici elencare nei loro programmi il TAV. Ma, ad oggi, chi sa che fine deve fare questa grande opera?
Eppure abbiamo 630 Deputati e 315 Senatori, 1.117 Consiglieri regionali, 8.094 Sindaci, nei Comuni 120.490 consiglieri e 35.254 assessori, nelle Provincie 3.246 consiglieri e 858 assessori provinciali
, innumerevoli Consiglieri Circoscrizionali (dati da nocensura.com). Una folla