Discover millions of ebooks, audiobooks, and so much more with a free trial

Only $11.99/month after trial. Cancel anytime.

Principi e Chansonniers: La poesia dell'antica Provenza
Principi e Chansonniers: La poesia dell'antica Provenza
Principi e Chansonniers: La poesia dell'antica Provenza
Ebook156 pages40 minutes

Principi e Chansonniers: La poesia dell'antica Provenza

Rating: 0 out of 5 stars

()

Read preview

About this ebook

Canzoni d'amore dei Trovatori. Le prime canzoni d'amore dopo il lungo buio medievale. dame castelli cavalieri innamorati... nella dolce terra di Provenza. Con questi versi di Guglielmo IX d'Aquitania rinasce la poesia d'amore occidentale:   "Avvinto sta tutta la notte al tronco il nostro amore, come il biancospino. Trema nel freddo, il vento lo percuote, però quando tra il verde filtra il sole mostra un fiore sul ramo."
LanguageItaliano
Release dateSep 15, 2018
ISBN9788829510115
Principi e Chansonniers: La poesia dell'antica Provenza

Related to Principi e Chansonniers

Related ebooks

Poetry For You

View More

Related articles

Related categories

Reviews for Principi e Chansonniers

Rating: 0 out of 5 stars
0 ratings

0 ratings0 reviews

What did you think?

Tap to rate

Review must be at least 10 words

    Book preview

    Principi e Chansonniers - Trovatori

    l’albespi

    C’aisi vauc entrebescant

    Come s'annoda la lingua nel bacio

    così vado annodando le parole.

    C’aisi vauc entrebescant

    los motz e·l so afinant:

    lengu’entrebescada

    es en la baizada.

    Bernart Marti

    (dalla canzone Bel m’es lai latz la fontana)

    Tant m’es grail’e grass’e plana

    Non provo alcuna invidia per il re

    né per il conte, perché sotto la tela

    ricamata soddisfo la mia voglia

    con la mia donna snella, liscia e piena,

    tutta nuda dentro la sua camicia.

    Tant m’es grail’e grass’e plana

    sotz la camiza ransana,

    quan la vei,

    fe que·us dei,

    ges no tenc envej’al rei

    ni a comte tan ni quant,

    c’asatz fauc meils mon talant

    quan l’ai despoillada

    sotz cortin’obrada.

    Bernart Marti

    (dalla canzone Bel m’es lai latz la fontana)

    Tant m’abelis joys et amors et chans

    Tanto mi piace la gioia d’amore

    e i dolci conversari e i lieti canti

    che nessuna ricchezza esiste al mondo

    che mi potrebbe far più benestante.

    Tant m’abelis joys et amors et chans,

    et alegrier, deport e cortezia,

    que·l mon non a ricor ni manentia

    don mielhs d’aisso·m tengues per benanans.

    Berenguier de Palazol

    (dalla canzone Tant m’abelis joys et amors et chans)

    Ab la dolchor del temps novel

    Quando ritorna la dolce stagione,

    quando i boschi fioriscono e gli uccelli

    cantano ognuno nella propria lingua,

    è allora che ogni uomo vuole avere

    quello che più gli piace.

    Dal luogo in cui dimora ogni mio bene

    non mi arriva missiva o messaggero

    così che il cuore non dorme, non ride

    né io ho il coraggio di guardare avanti,

    dove non c’è certezza.

    Avvinto sta tutta la notte al tronco

    il nostro amore, come il biancospino.

    Trema nel freddo, il vento lo percuote,

    però quando tra il verde filtra il sole

    mostra un fiore sul ramo.

    Ab la dolchor del temps novel

    foillo li bosc, e li aucel

    chanton, chascus en lor lati,

    segon le vers del novel chan:

    adonc esta ben c'om s'aisi

    d'acho dont hom a plus talan.

    De lai don plus m'es bon e bel

    non vei mesager ni sagel,

    per que mos cors non dorm ni ri

    ni no m'aus traire adenan,

    tro qu'eu sacha ben de la fi,

    s'el'es aissi com eu deman.

    La nostr'amor va enaissi

    com la brancha de l'albespi,

    qu'esta sobre l'arbr'en creman,

    la nuoit, ab la ploi'ez al gel,

    tro l'endeman, que·l sols s'espan

    per la feuilla vert el ramel.

    Guglielmo IX d’Aquitania

    (dalla canzone Ab la dolchor de temps novel)

    Non es meravelha s’eu chan

    Non deve stupire se io canto

    meglio d'ogni altro trovatore,

    perché più trascinato dall'amore

    e più docile sono al suo comando.

    Corpo, cuore e l'anima tutta

    ho posto in esso con ogni vigore;

    così mi porta con le briglie amore

    né mi consente mai di deviare.

    Come morto è chi nel cuore non sente

    d'amore una qualche dolcezza: senza

    questa euforica tristezza che vale

    sopravvivere al tedio di quaggiù.

    Signore Iddio, non mi negare che

    io sia perennemente innamorato,

    innamorato tanto da passare

    ogni giorno, ogni mese incatenato.

    Con fede certa e senza menzogna

    io amo la più bella e la migliore.

    Ma il cuore geme e piangono i miei occhi

    perché io l’amo, ma ne ho solo dolore.

    Non posso nulla, l’amore m’imprigiona

    e

    Enjoying the preview?
    Page 1 of 1