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CATAP 2 - Il Dopo: CATAP #2
CATAP 2 - Il Dopo: CATAP #2
CATAP 2 - Il Dopo: CATAP #2
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CATAP 2 - Il Dopo: CATAP #2

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About this ebook

La morte arriva per tutti noi; qualunque sia il nostro credo, il nostro colore, la nostra religione o il nostro genere, è un fatto a cui non possiamo sfuggire.

Per molti di noi, il nostro compito su questo piano mortale è finito, ma per pochi eletti il lavoro è appena iniziato.

La squadra CATAP viene inviata dagli Eterni, i guardiani dell’aldilà, a compiere tre ricerche. L’esito di queste ricerche determinerà il destino dell’umanità.

Se la squadra riuscirà nell’impresa, la razza umana continuerà con la sua sicura, ma caotica, esistenza.

Tuttavia… fallire è un’opzione.

LanguageItaliano
Release dateDec 1, 2019
ISBN9781071518564
CATAP 2 - Il Dopo: CATAP #2

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    CATAP 2 - Il Dopo - Robert A Webster

    Indice

    PROLOGO...........................................................3

    RISVEGLIO I......................................................5

    RIVELAZIONE I.............................................11

    RIVELAZIONE II............................................26

    RIVELAZIONE III..........................................33

    RIVELAZIONE IV...........................................54

    RIVELAZIONE V............................................73

    RIVELAZIONE VI...........................................79

    RIVELAZIONE VII.......................................109

    RIVELAZIONE VIII.....................................119

    RIVELAZIONE IX........................................135

    RIVELAZIONE X..........................................142

    RIVELAZIONE XI........................................147

    RIVELAZIONE XII.......................................167

    RIVELAZIONE XIII.....................................190

    RIVELAZIONE XIV......................................205

    RIVELAZIONE XV.......................................211

    RIVELAZIONE XVI......................................215

    RIVELAZIONE XVII....................................220

    RIVELAZIONE XVIII...................................243

    RIVELAZIONE XIX......................................264

    RIVELAZIONE XX.......................................288

    RIVELAZIONE XXI......................................318

    ILLUMINAZIONE........................................327

    RISVEGLIO II...............................................334

    DOPO..............................................................337

    L’AUTORE.....................................................341

    TRADUTTORE..............................................343

    LIBRI DI ROBERT A. WEBSTER.............345

    PROLOGO

    In un futuro non troppo distante

    ––––––––

    Il pianeta Terra soffre per un virus incontrollabile che, se non si trova una cura, minaccia di distruggere ogni organismo vivente.

    Gli esperti ritengono che se non si riesce a tenere il virus sotto controllo, tutta la vita sul pianeta Terra si estinguerà entro venticinque anni. Tuttavia, la realtà è che è più probabile che gli anni siano cinque.

    Grazie al sistema Saviour, non c’è più alcuna minaccia di un olocausto nucleare né di attacchi missilistici. La guerra su scala globale ora è qualcosa che appartiene al passato e le persone si sentono al sicuro e invulnerabili. Grazie a consistenti riduzioni dei fondi per la tecnologia delle armi e per le inutili forze militari, grandi quantità di denaro sono state dirottate verso l’esplorazione dello spazio e il mondo della medicina, permettendo di trovare la cura per malattie che prima erano mortali. La nanotecnologia è ormai parte integrante della vita quotidiana. La tecnologia e gli sviluppi nel campo dei computer e dei trasporti sono cresciuti esponenzialmente. La popolazione umana supera i dodici miliardi, e cresce rapidamente.

    Negli oceani, molte varietà di vita marina sono state saccheggiate senza pietà per cibo e sport; questo, insieme all’inquinamento da sostanze chimiche pericolose, ha distrutto tutta la vita marina e la fauna. Le acque dei vasti oceani ora sono acide, sterili e prive di vita.

    La crescente richiesta di cibo implica che gli animali di terra ora devono essere creati geneticamente per far fronte al consumo umano. Tuttavia, manipolando i loro codici genetici per produrre animali più grossi e più grassi, gli esseri umani hanno mutato i loro geni, rendendoli inclini alle malattie, costringendo così i governi ad abbattere intere mandrie. Nel mentre, i paesi ricchi depredano i paesi poveri di risorse per la produzione di carne. Ora le aziende principali controllano i governi e i media mondiali, mentendo a loro e dicendo alla popolazione della Terra che va tutto bene. Le sostanze chimiche tossiche vengono disperse nell’ambiente a una velocità allarmante. Con i combustibili fossili pressoché esauriti, le ricche e potenti aziende controllano le scorte di energia mondiali.

    Il pianeta in difficoltà ha dato molti segnali della sua malattia, sotto forma di mega tsunami, siccità, terremoti e uragani.

    Alcuni hanno provato disperatamente a cercare una soluzione a questi gravi problemi, ma ormai è troppo tardi. Essi, insieme al resto della popolazione mondiale, non vogliono accettare il fatto che sono loro stessi il problema. Il pianeta Terra deve trovare una cura per il virus chiamato ‘razza umana’ prima che esso distrugga il mondo insieme ai suoi stessi abitanti.

    Gli dei hanno mandato i loro avvertimenti sulle ali del vento, ma l’umanità non ha ascoltato... Pertanto, adesso è ora di trovare il rimedio.

    RISVEGLIO I

    George Wolffe si versò un po’ di caffè e controllò i monitor nel suo ufficio ultra high-tech situato sotto la sua vasta tenuta di campagna di Washington. Con il sistema Saviour in funzione e opportunamente manutenuto, nonché collegato al suo ufficio, ora George trascorreva poco tempo nel bunker della Casa Bianca.

    George aveva ampliato e risistemato quello che precedentemente era uno scantinato per adibirlo a uso ufficio, in modo che rispecchiasse quello nel bunker della Casa Bianca, sebbene in scala ridotta. Da lì egli poteva monitorare Saviour e con computer allo stato dell’arte, i V-com (computer ad attivazione vocale), e immagini olografiche poteva contattare chiunque attraverso il sistema mondiale. Alle pareti dell’ufficio c’erano file di schermi grandi e monitor che, oltre a controllare Saviour, erano collegati con la NASA e con il SETI; alcuni di essi visualizzavano informazioni trasmesse dalla sonda Voyager 3, che si stava dirigendo nelle profondità dello spazio.

    Nel corso degli ultimi cinque anni, George, insieme a un gruppo di eminenti scienziati, ingegneri e tecnici, aveva lavorato al fianco delle agenzie spaziali di tutto il mondo e del SETI per costruire veicoli spaziali in grado di viaggiare verso pianeti lontani. Adesso stavano semplicemente sperando e aspettando di trovare un pianeta che potesse ospitare la vita umana. Quella era la priorità del momento per George, perché ciò che non aveva preso in considerazione quando aveva sviluppato Saviour era che le guerre avrebbero assottigliato la razza umana, dando al pianeta il tempo per ristrutturarsi e riprendersi. Lui e gli altri scienziati si erano resi conto, da tempo, che le risorse del pianeta Terra non avrebbero potuto sostenere la razza umana ancora a lungo con l’attuale tasso di crescita.

    Mentre osservava i monitor, George fantasticava di sfrecciare nello spazio, tra le stelle, provando a immaginare quanto tempo avrebbe richiesto ogni viaggio. George stava pensando a quell’avventura quando l’interfono ronzò.

    George! sbottò sua moglie, Alice. Quand’è che vieni su? È quasi mezzanotte.

    Sto arrivando, tesoro, disse George con tono allegro.

    Bene, sbrigati... Oh, e ha chiamato Church.

    Oh, va bene, tesoro. Come stanno Sue e il bambino?

    Sembra stiano bene, disse Alice, aggiungendo, Ma Church è sembrato vago.

    Va bene, disse George, Lo chiamerò prima di salire.

    Bene, sbrigati, disse Alice, che sembrava turbata.

    George accese il suo H-Smart (smartphone olografico) e stava per comporre il numero di Church quando da un monitor provenne un fischio acuto che lo distrasse. Guardò il monitor della Voyager 3 mentre il fischio diventava un forte allarme intermittente, che George spense. Poi egli vide mucchi di informazioni scorrere sullo schermo.

    Pausa schermo, ordinò George al computer, e le informazioni smisero di scorrere; lui lesse i dati sulla schermata.

    ‘Pianeta X24609-2016, settore 1640B/64.67. Hmm,’ pensò. ‘Dove si trova?’ George guardò la posizione della Voyager sul monitor e vide che era in orbita intorno a X24609, a 64,67 anni luce di distanza.

    Mentre continuava a leggere le informazioni sullo schermo, sentiva i palmi formicolare per l’eccitazione e la bocca secca. Il suo cuore batteva forte mentre riesaminava i dati, e asciugandosi le gocce di sudore dalla fronte ordinò al computer, Conferma che i dati contengono tutti gli elementi per sostenere la vita umana.

    Il computer confrontò i dati inviati dalla sonda con gli elementi necessari per la sopravvivenza degli esseri umani, comunicando a George le informazioni: ossigeno, azoto, idrogeno, livelli...

    Dopo alcuni minuti il computer confermò, Questo pianeta contiene tutti gli elementi per sostenere la vita umana.

    George guardò il monitor della Voyager e vide che la sonda si trovava in un’orbita bassa intorno al pianeta. Diamo un’occhiata alla nostra nuova casa, disse a voce alta; poi sorrise e ordinò, Mostra i video d’archivio del pianeta X24609.

    Il computer riprodusse le immagini registrate dalla Voyager alcuni giorni prima, durante l’avvicinamento al pianeta. Sullo schermo comparve un pianeta verde-blu e George esaminò le informazioni relative alla sua dimensione e alla vicinanza a un grosso sole. È leggermente più grande della nostra luna e il clima dovrebbe essere leggermente più caldo di quello della Terra, ma per le nostre necessità sarà l’ideale, disse a voce alta, osservando le larghe striature blu che circondavano il pianeta. George pensò alle informazioni fornite dal computer riguardo alle molecole d’acqua rilevate nell’atmosfera, e si rese conto che le striature erano oceani con precipitazioni.

    Sembra una biglia di vetro con striature verdi e blu, disse a voce alta, con espressione estatica. Si sporse in avanti e baciò lo schermo.

    ‘Ma mi domando...’ pensò; poi ordinò, Controlla se ci sono forme di vita basate sul carbonio.

    Stando ai dati ricevuti, non ci sono tracce di forme di vita, disse il computer qualche secondo dopo.

    ‘Hmm,’ pensò George, ‘queste informazioni ci hanno messo quattro mesi per arrivare qui, e risalgono a quando la Voyager ha cominciato a orbitare intorno al pianeta, per cui... chissà.’ Si appoggiò allo schienale della sedia e osservò il pianeta sullo schermo, sentendosi eccitato per le informazioni che sarebbero state inviate nei giorni seguenti.

    Terra 2, disse a voce alta, sorridendo.

    L’interfono ronzò di nuovo e George, con tono euforico, disse, Sì, tesoro, scusa, lo so che ho fatto tardi, ma arrivo subito. Ho delle notizie meravigliose, non hai idea...

    Alice lo interruppe e, con tono ansioso, disse, Faresti meglio a venire su, subito.

    George aggrottò la fronte e sentendo la preoccupazione nella voce di sua moglie, disse, Che c’è, tesoro? Va tutto bene?

    Non lo so, George, ma ti prego, vieni su in fretta, lo supplicò Alice, che adesso sembrava sconvolta.

    Arrivo, disse George, che guardò di nuovo i dati sullo schermo e pensò, ‘Questo cambia tutto. Aspetta che dica a Church che il nostro passeggero potrebbe averci trovato una nuova casa...’

    George fece una risatina mentre usciva dall’ufficio e saliva sulla scala a chiocciola mobile che lo avrebbe portato al piano di sopra.

    Entrò in soggiorno, dove Alice stava guardando fuori dalla finestra. Lei sembrava sbalordita e spaventata quando andò verso George, il quale domandò, Che succede, tesoro? Che c’è che non va?

    Non so cosa sia, ma se usciamo lo vedremo meglio, disse Alice, prendendo George per mano. Lo condusse fuori, dove lui rimase senza fiato nel vedere la causa di quel suo disagio. La coppia rimase in piedi sul prato e alzò gli occhi verso il cielo.

    Lo scuro cielo notturno era irriconoscibile. Ora c’era un cielo con una vivida luminescenza blu nel cui centro c’era un’immensa sfera, enorme, luminosa, brillante. George pensò che un vasto sistema solare si fosse materializzato intorno al pianeta Terra, con un bianco sole semitrasparente al centro. L’immensa sfera sembrava non avere massa né densità, era solamente una nuvola di energia bianca, la quale, sebbene li terrorizzasse, trasmetteva a George e ad Alice una sensazione di euforia, di pace.

    La voce di Alice ebbe un tremito quando la donna domandò, Cosa pensi che sia?

    Non ne ho idea, tesoro, disse George, guardando a bocca aperta le sfere di luce che sfrecciavano intorno all’immenso globo. George notò che le sfere erano sia cremisi sia color arcobaleno, e ripensò a quello che Church e Sarah gli avevano detto sul mondo spirituale. Le loro descrizioni corrispondevano a quello che sembrava stesse succedendo lì. George sapeva che il mondo intero stava guardando quel fenomeno, e lui, insieme al resto del genere umano, era testimone di qualcosa di magnifico.

    Un’auto inchiodò con stridio di freni, interrompendo la concentrazione di Wolffe su quell’evento celeste. Dall’auto uscì Sarah, che corse verso di loro. La coppia vide quanto Sarah sembrasse sconvolta mentre si avvicinava, e George domandò, Stai bene, Sa...

    Non finì la frase, perché Sarah lo abbracciò. Poi lei afferrò Alice e la tirò più vicina a sé, abbracciando entrambi.

    Stai bene, Sarah? Sai cosa sta succedendo? domandò Alice, la quale aveva l’impressione che Sarah le stesse spremendo la vita di dosso.

    Sarah non rispose e li abbracciò più forte mentre le lacrime le colavano sulla faccia.

    Dall’auto di Sarah uscì un’altra donna, che andò verso il gruppo e si fermò a poca distanza da loro. Sarah si staccò dai Wolffe e guardò il cielo. Anche Alice e George riportarono l’attenzione sul cielo mentre un altro fenomeno si stava verificando. Cinque enormi sfere di luce scintillanti emersero dalla sfera principale e fluttuarono nel cielo.

    Sarah, hai idea di quello che sta succedendo? domandò Alice.

    Sarah sorrise, si asciugò le lacrime e andò a mettersi di fianco a Joanie.

    Guarda! esclamò Alice e George alzò di nuovo lo sguardo, vedendo la luce delle cinque sfere intensificarsi insieme a quella della sfera principale, che avvolgeva il pianeta.

    L’aria diventò immobile e tutto sembrava calmo. I Wolffe si guardarono l’un l’altro mentre una spettrale luce bianca li inondava e, sebbene confusi, si sentivano tranquilli mentre si tenevano per mano e guardavano Sarah e Joanie.

    Le labbra di Sarah tremavano mentre sorrideva e osservava i Wolffe. L’evento si era svolto in maniera talmente incredibile che non c’era stato tempo per il panico planetario o per l’isteria di massa; c’erano soltanto disorientamento e meraviglia.

    Una sensazione di calma scese sui Wolffe, oltre che sul resto della razza umana. Sarah e Joanie alzarono le braccia e, con le lacrime agli occhi, salutarono con un cenno della mano i Wolffe.

    Addio, sussurrò Sarah, mentre l’evento apocalittico aveva inizio.

    RIVELAZIONE I

    Alcuni mesi dopo

    ––––––––

    È bellissima, cara, disse Church con le lacrime agli occhi mentre teneva in braccio sua figlia per la prima volta.

    Diventerà una grande Custode, disse Sue, sua moglie, che sorrise assistendo a quel momento di tenerezza tra la sua neonata figlia e il suo amato marito, mentre la stanza si riempiva di aure multicolore. Era stato un travaglio facile per Sue, nonostante avesse già una certa età per diventare madre per la prima volta. Sue era felicissima, e sia lei che Church non riuscivano a capire perché le ci fosse voluto così tanto tempo per concepire, anche se Nonna Pearl, nel corso degli ultimi diciotto anni, li aveva assicurati che Sue sarebbe rimasta incinta quando fosse arrivato il momento giusto.

    Signor Potts, stiamo per portare sua moglie e sua figlia in reparto, disse un’infermiera.

    Arrivò l’ostetrica, prese la bambina dalle braccia di Church e la mise in un’incubatrice, mentre un’altra infermiera puliva Sue con una salvietta insaponata calda. Il resto del personale della sala parto svolgeva i soliti compiti post-parto, ignaro del caleidoscopio di colori che turbinava nella stanza.

    * * *

    Church tornò al cottage con un sorriso a trentadue denti. Non vedeva l’ora di parlare alla squadra di sua figlia.

    Ryan e Pinky erano in soggiorno. Ryan stava guardando, cantando, sul V-pad (computer portatile ad attivazione vocale) il suo classico degli anni ‘60 preferito: Gold...Finger, da da der da daa. Cantava e faceva dondolare la testa, come quei cani che annuiscono sempre.

    Pinky stava leggendo e borbottava tra sé per i gorgheggi atoni di Ryan, pensando a dove le sarebbe piaciuto ficcargli un dito dorato (gold finger, appunto) per farlo tacere.

    Ryan spense il V-com quando Church entrò e si sedette sul divano.

    Ryan e Pinky si sporsero in avanti, sorridendo mentre Church diceva loro quanto fosse felice di essere padre e quanto sua figlia somigliasse alla madre.

    ‘Meno male,’ pensò Pinky, provando a immaginare come si sarebbe sentita una ragazza che cresceva nel somigliare a un Bob Hoskins con i capelli d’argento.

    Ryan fece una risatina e domandò, Hai cambiato idea sul nome, capo?

    No, disse Church, lanciando un’occhiata a Ryan. Non chiameremo nostra figlia Ryanette.

    Era solo un’idea, disse Ryan, sogghignando.

    Eve è un bel nome, disse Pinky. Cosa pensa Nonna Pearl del fatto che è diventata bisnonna?

    Lei e Nonno Jack hanno già visto Eve. Sono comparsi in sala parto attraverso un portale temporaneo e io ho sentito piangere, disse Church, che ridacchiò e aggiunse, Era Nonno Jack.

    Church si appoggiò allo schienale, si strofinò la faccia e disse, Adesso controllo la mia V-mail, prendo dei vestiti per Sue e torno all’ospedale. Sue e Eve adesso sono nel reparto principale; volete venire a trovarle?

    Puoi dirlo, disse Pinky, e Ryan annuì. Andarono a farsi la doccia e a cambiarsi.

    Church andò nella stanza del portale, pensando alla sua nuova famiglia.

    Chi sei? esclamò Church, colto alla sprovvista nel vedere un uomo che gli sorrideva seduto sulla sua sedia. E come hai fatto a entrare?

    Church si guardò intorno alla ricerca di segni di effrazione. Guardò lo sconosciuto sorridente e notò qualcosa di peculiare: non aveva l’aura. Allora, chi sei e cosa vuoi? domandò Church, che sembrava turbato.

    Church percepì un cambiamento nell’odore della stanza e annusò il rassicurante aroma di cavoletti di Nonna Pearl.

    Il tuo Spirito Guida ti spiegherà, disse lo sconosciuto mentre Nonna Pearl e Nonno Jack si materializzavano nel portale.

    Forse dovremmo aspettare finché il resto della tua squadra non viene qui, Church, disse lo sconosciuto con voce calma.

    In quel momento, Pinky e Ryan entrarono nella stanza.

    Abbiamo percepito qualcosa di strano e tu avevi bisogno di noi qui... Lui chi è? domandò Pinky, indicando lo sconosciuto.

    Ciao, Pinky e Ryan, disse Nonna Pearl dal portale, non preoccupatevi, squadra.

    Non capisco. Nonna, che sta succedendo? Lui chi è? domandò Church indicando lo sconosciuto, che però aveva qualcosa di familiare.

    Church percepì un’emozione di stupore e di fiducia provenire da Nonna Pearl mentre spiegava, È un Eterno... uno dei cinque guardiani dell’aldilà. Il mondo spirituale non ha mai incontrato esseri provenienti dall’aldilà finché loro non ci hanno aiutato a prevenire la catastrofe pianificata dal diabolus di Hitler, molti anni fa. Sono andati in giro attraverso le epoche, sia nel nostro regno che nel mondo mortale, senza essere notati.

    Church si ricordò di quando Nonna Pearl gli aveva parlato di qualcosa di meraviglioso che stava accadendo nel mondo spirituale, dopo che loro avevano aiutato George a impedire che la bio-peste venisse diffusa. Ricordava che Nonna Pearl aveva detto che avrebbe spiegato tutto al momento giusto, ma quello era successo molti anni prima.

    La squadra guardò l’Eterno; non aveva affatto l’aspetto di come loro immaginavano dovesse apparire un dio.

    Quindi, come dovremmo chiamarti? domandò Ryan, rompendo il silenzio.

    Gli esseri umani ci hanno dato molti nomi nel corso del tempo, per cui puoi chiamarmi con il nome che preferisci, Ryan, disse l’Eterno.

    Va bene, disse Ryan. Ci pensò su e poi annunciò, Che ne dici se ti chiamiamo Shirley?

    L’Eterno fece una risatina e, divertito, disse, E Shirley sia.

    Buono, Ryan, sembra una cosa seria, disse Church, che sembrava preoccupato; poi aggiunse, È un vero piacere conoscerti, ma non penso che questa sia soltanto una visita di cortesia per dire ciao.

    L’Eterno scosse la testa e, apparentemente imbronciato, disse, Hai ragione, Church. Nel corso degli ultimi anni, le cose sono diventate disperate per il pianeta. Sappiamo che la Terra non può sostenere la razza umana ancora a lungo, e a meno che qualcosa non cambi, gli esseri umani faranno a pezzi il pianeta, distruggendo ogni forma di vita che noi abbiamo creato. Finirebbe con l’essere una roccia morta che vaga nello spazio e lascerebbe l’aldilà stagnante.

    L’Eterno guardò la squadra, che sembrava nervosa, poi continuò. Noi Eterni abbiamo trovato un pianeta e abbiamo creato la Terra, con tutte le sue forme di vita, in un’epoca della quale gli esseri umani non hanno memoria. Abbiamo creato un aldilà per le anime, dal quale poter osservare e proteggere il pianeta. Non permetteremo al genere umano di distruggere il pianeta Terra insieme a tutte le altre forme di vita... La razza umana deve essere cambiata... o rimossa.

    Church, Pinky e Ryan si guardarono gli uni con gli altri mentre l’Eterno faceva una pausa.

    Poi egli disse loro, Gli esseri umani non hanno la concezione del tempo. Le loro esistenze sono basate su una sola vita e la loro storia si misura in generazioni. Un tempo il pianeta manteneva uno status quo, ma oggi gli esseri umani sono bellicosi e l’equilibrio pende verso la distruzione del pianeta Terra. L’Eterno guardò i membri della squadra, poi con rabbia nella voce disse, Gli esseri umani considerano se stessi una specie intelligente, ma come imparerete, non lo sono. Abbiamo mandato molti avvertimenti, ma loro non li hanno ascoltati. Noi Eterni non possiamo cambiare la natura umana... ma forse voi sì.

    La squadra sembrava sorpresa e confusa.

    E come? domandò Church, con voce tremante.

    * * *

    Ciao, caro, stai bene? Hai un aspetto orribile, disse Sue quando Church la baciò sulla fronte.

    Sorrise a Pinky e a Ryan. Ciao squadra, volete vedere Eve? domandò Sue, che sembrava confusa nel vedere una coppia di anziani in piedi dietro di loro; l’uomo emanava un’aura cremisi, quella della donna era multicolore.

    Church prese la mano di Sue e disse, Scusa, cara, ma non possiamo restare a lungo; dobbiamo partire per una missione importante.

    Sue sembrò confusa e delusa. ‘Cosa può essere più importante di nostra figlia?’ pensò, ma capì, dalle emozioni di paura che percepiva da suo marito e dagli altri, che era qualcosa di urgente.

    La coppia di anziani si avvicinò al letto di Sue e la donna disse, Non preoccuparti Sue; Jack e io ci prenderemo cura di te e di Eve.

    Nonna Pearl! esclamò Sue, colta di sorpresa.

    Sì, figlia mia, disse Pearl, sporgendosi in avanti e baciando una sconcertata Sue sulla fronte.

    Non capisco, disse Sue mentre Pearl le teneva la mano.

    Church si avvicinò all’incubatrice, prese Eve, la cullò e disse a Sue, Scusa, cara, ma come Nonna Pearl ti spiegherà, è vitale che partiamo subito per iniziare questa indagine.

    Church sorrise a Eve, che alzò lo sguardo su suo padre e farfugliò prima che lui la rimettesse nell’incubatrice. Abbracciò sua moglie, ancora sconcertata, e poi, insieme a Pinky e a Ryan, uscì dalla stanza.

    So che sei confusa, Sue, disse Nonna Pearl, rassicurandola, ma sono certa che Church e la squadra torneranno presto.

    Sue percepì varie emozioni provenire da Pearl, ora mortale, che le disse, Ti spiegherò cosa sta succedendo.

    * * *

    Sulla via di ritorno al cottage, Ryan domandò, Da dove cominciamo, capo?

    Non ne ho idea, rispose Church, e sospirò. Tutto ciò che so è che dobbiamo affrontare e completare le tre sfide che l’Eterno ha preparato per noi.

    Molte cose sono poco chiare, disse Pinky. Ancora non capisco cosa dobbiamo fare e come.

    Già, Shirley senza l’aura confonde; perché somiglia a Shirley Bassey? domandò Ryan grattandosi la testa.

    Secondo me somiglia a Brad Pitt da giovane, disse Pinky sorridendo.

    Andiamo, squadra, concentratevi, disse Church, che aveva visto l’Eterno con le sembianze del Sig. Grimley, il suo vecchio insegnante, la sua nemesi. Consideriamola la prima delle tre sfide.

    Se gli Eterni sono dei, allora perché dobbiamo trovare tre oggetti? Dovrebbero già sapere dove sono, disse Ryan.

    Non stavi ascoltando. Loro sanno dove si trovano gli oggetti, ma, come l’Eterno ha spiegato, non possono essere coinvolti; è per mettere alla prova quelli con il dono. Noi abbiamo sulle spalle l’esistenza futura della razza umana.

    Nemmeno io capisco, disse Pinky. Un’altra cosa che sembra una coincidenza è che le famiglie dei Prescelti che conosciamo hanno da poco avuto figli.

    Church si strinse nelle spalle, fece un respiro profondo e disse, Forse gli Eterni ci hanno dato l’incentivo per farcela. Non lo so, ma forse quando cominceremo diventerà tutto più chiaro.

    Mentre si avvicinavano al cottage pensarono al primo editto degli Eterni:

    Proteggere la Famiglia del Grande Squalo Bianco.

    Allora, dove troviamo un grande squalo bianco? domandò Ryan. Si sono estinti anni fa, prima ancora che i livelli di inquinamento crescessero. Ricordate, all’epoca, tutto il clamore sollevato per la scomparsa di quelle povere creature e l’avvertimento di quell’ambientalista americano sulla loro imminente estinzione? Ryan sospirò e aggiunse, Ma tutti lo hanno ignorato, finché non è stato troppo tardi. Guardò fuori dal finestrino dell’auto e dopo qualche istante aggiunse, Penso che si chiamasse Dott. Clogmire.

    Dogmire, lo corresse Church. Va bene, partiamo da lui.

    Se il Dott. Dogmire è americano, forse George può aiutarci, disse Pinky, e Church annuì.

    La squadra arrivò al cottage e mentre Ryan e Pinky andarono in salotto per fare delle ricerche sul V-com, Church andò nella stanza del portale per usare il suo V-com.

    CATAP, disse Church, attivando il V-com. Una sezione della scrivania si illuminò e una voce femminile disse, Ciao, Church.

    Sally, chiama George Wolffe, ordinò Church.

    Dopo i toni di chiamata, sulla scrivania di Church comparve un’immagine olografica di George Wolffe.

    Vi chiedo scusa, ma al momento non sono disponibile; per favore, lasciate un messaggio, disse l’ologramma di George.

    Ciao, George, sono Church. Per favore, richiamami quando ricevi questo messaggio, disse Church, guardando l’ologramma.

    Poi la voce di Ryan disse all’interfono, Capo, abbiamo trovato l’indirizzo e il numero del Dott. Alan Dogmire, Ph.D. Vive in Florida.

    Molto bene. Grazie, Ryan.

    Church parlò di nuovo con il computer. Sally, prenota tre biglietti sul primo volo disponibile per Washington, per la squadra CATAP.

    Alcuni minuti dopo, il V-com annunciò, Prenotazione effettuata, Church, il tuo volo partirà alle 22:00.

    Church mise il suo H-smart sullo schermo; i dati furono caricati e l’importo addebitato sul conto. Church, Pinky e Ryan fecero i bagagli e la squadra partì per l’aeroporto di Manchester con l’aero-auto di Church.

    Mentre volavano sulla congestionata sopraelevata OP7 e poi sull’autostrada M96, l’H-smart di Church squillò. Egli toccò l’icona ‘H’ e rispose. L’immagine olografica di Church fu proiettata dallo schermo.

    Salve, squadra, disse George.

    Ciao, George. Siamo in partenza per gli Stati Uniti, per parlare con il Dott. Alan Dogmire. Abbiamo il suo indirizzo in Florida, ma pensavamo di passare a trovare te prima; magari potresti aiutarci.

    Nessun problema, Church. Ad Alice e a me farebbe piacere vedervi tutti, disse George. Oh, e Sarah ha avuto un maschietto.

    Fantastico, così potremo vedere lei e il bambino quando saremo lì, disse Church, sebbene Nonna Pearl gli avesse già parlato del bambino di Sarah.

    George sembrò confuso. Come sta Sue? Non doveva partorire a breve? Sono sorpreso che tu stia venendo adesso; che c’è che non va?

    Church sorrise al suo vecchio amico e disse, Sì, George, Sue ha partorito poche ore fa. Adesso abbiamo una stupenda bambina di nome Eve. Sia lei che Sue stanno bene; ti spiegherò tutto quando saremo lì, ma dovevamo venire subito.

    Oh, bene, congratulazioni, amico mio, disse George e sorrise. Quindi, vista l’urgenza che avete di venire qui, deve trattarsi di questioni importanti del mondo spirituale.

    Church annuì.

    Va bene, manderò qualcuno a prendervi all’aeroporto. A che ora arrivate? domandò George.

    Grazie, George, disse Church, e gli comunicò i dettagli del volo. Poi domandò, Come sta andando il progetto dell’Arca?

    Church vide gli occhi dell’ologramma di George illuminarsi e sentì la sua voce eccitata quando lui disse loro, L’Arca è eccezionale. Abbiamo quasi finito la prima e abbiamo appena montato il nuovo sistema di propulsione a spinta solare. Ve la mostrerò quando sarete qui.

    È proprio quello che speravo dicessi, disse Church ridacchiando. Lui, Pinky e Ryan volevano vedere come procedeva quell’incredibile progetto. Erano andati a trovare George parecchie volte negli anni precedenti, e avevano sempre gradito la visita all’arca spaziale degli Stati Uniti. Assistere alla costruzione di quella colossale astronave li sbalordiva sempre. Ora avrebbe potuto essere preziosissima con il destino dell’umanità in gioco.

    Notizie dalla Voyager 3? domandò Ryan dal sedile posteriore.

    "Non ancora, ma resto fiducioso e mi sento sicuro che siamo vicini a trovare un nuovo pianeta che potremo chiamare

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