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La malinconia del Petrarca. Saggio
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La malinconia del Petrarca. Saggio
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La malinconia del Petrarca. Saggio

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Arturo Farinelli (Intra, 30 marzo 1867 – Torino, 21 aprile 1948) è stato un critico letterario, germanista e accademico italiano.

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Francesco Petrarca (Arezzo, 20 luglio 1304 – Arquà, 18/19 luglio 1374) è stato uno scrittore, poeta e filosofo italiano, considerato il fondatore dell'umanesimo e uno dei fondamenti della letteratura italiana, soprattutto grazie alla sua opera più celebre, il Canzoniere, patrocinato quale modello di eccellenza stilistica da Pietro Bembo nei primi del '500.

Uomo moderno, slegato ormai dalla concezione della patria come mater e divenuto cittadino del mondo, Petrarca rilanciò, in ambito filosofico, l'agostinismo in contrapposizione alla Scolastica ed operò una rivalutazione storico-filologica dei classici latini. Fautore dunque di una ripresa degli studia humanitatis in senso antropocentrico (e non più in chiave assolutamente teocentrica), Petrarca (che ottenne la laurea poetica a Roma nel 1341) spese l'intera sua vita nella riproposta culturale della poetica e filosofia antica e patristica attraverso l'imitazione dei classici, offrendo un'immagine di sé quale campione di virtù e della lotta contro i vizi. La storia medesima del Canzoniere, infatti, è più un percorso di riscatto dall'amore travolgente per Laura che una storia d'amore, e in quest'ottica si deve valutare anche l'opera latina del Secretum.

Le tematiche e la proposta culturale petrarchesca, oltre ad aver fondato il movimento culturale umanistico, diedero avvio al fenomeno del petrarchismo, teso ad imitare stilemi, lessico e generi poetici propri della produzione lirica volgare dell'Aretino.
LanguageItaliano
PublisherYoucanprint
Release dateNov 13, 2019
ISBN9788831647779
La malinconia del Petrarca. Saggio

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    La malinconia del Petrarca. Saggio - Arturo Farinelli

    INDICE

    LA MALINCONIA DEL PETRARCA

    Arturo Farinelli

    Un critico atipico

    Opere

    Bibliografia

    LA MALINCONIA DEL PETRARCA

    Note

    A. FARINELLI

    LA MALINCONIA DEL PETRARCA

    Il presente ebook è composto di testi di pubblico dominio.

    L’ebook in sé, però, in quanto oggetto digitale specifico,

    dotato di una propria impaginazione, formattazione, copertina

    ed eventuali contenuti aggiuntivi peculiari (come note e testi introduttivi), 

    è soggetto a copyright. 

    Edizione di riferimento: La malinconia del Petrarca / A. Farinelli. - Roma : Tipografia dell’Unione cooperativa editrice, [1902?]. - 35 p. ; 24 cm. - Estratto da: Rivista d’Italia, anno V, fasc. VII (luglio 1902). 

    Immagine di copertinaFrancesco Petrarch - Justus van Gent (fl. 1460–1480). 

    Collezione: Galleria Nazionale delle Marche.

    https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Francesco_Petrarch_by_Justo_de_Gante.jpg

    This work is in the public domain in its country of origin and other countries and areas where the copyright term is the author's life plus 100 years or fewer.

    Elaborazione grafica: GDM, 2019.

    Arturo Farinelli

    Arturo Farinelli (Intra, 30 marzo 1867 – Torino, 21 aprile 1948) è stato un critico letterario, germanista e accademico italiano.

    Molte notizie biografiche su Arturo Farinelli sono presenti nel suo ultimo libro autobiografico Episodi di una vita (1946).[1] La sua iscrizione al Politecnico di Zurigo fu voluta dal padre, un commerciante che viveva a Bellinzona nel Canton Ticino, ivi emigrato con la famiglia in seguito a un’alluvione che gli aveva distrutto casa e negozio.

    Il temperamento romantico indusse il giovane Farinelli a progettare una sorta di breve fuga in Spagna. Al suo ritorno in famiglia, si iscrisse alla facoltà di Filosofia e poi a quella di Filologia romanza e germanica dell’Università di Zurigo. Dopo la duplice laurea, frequentò a Parigi un corso di perfezionamento alla scuola diretta da Gaston Paris.

    La sua tesi di laurea sui rapporti tra le letterature spagnola e tedesca, fu pubblicata a Berlino nel 1892. Questo importante studio rivelò subito la sua straordinaria conoscenza delle letterature europee, nonché la sua propensione erudita a indagarne i rapporti reciproci in una visione comparatistica del movimento romantico europeo, che peraltro non riuscì mai ad approfondire. Questo limite trova riscontro nelle riserve espresse da vari studiosi suoi contemporanei, tra i quali alcuni autorevoli estimatori della sua vasta indagine. Uno di questi fu Benedetto Croce.[2].

    Nel 1896 ottenne un incarico per l’insegnamento della filologia romanza nell’Università di Innsbruck e lo mantenne per otto anni. Nel 1904 dovette sospendere le sue lezioni, in seguito ai moti irredentistici scoppiati nel novembre di quell’anno. Una volta rientrato in Italia, dopo tre anni ebbe la cattedra di Lingua e letteratura tedesca all’Università degli Studi di Torino e vi rimase titolare per trent’anni, fino al 1937. Durante questo lungo periodo, per alcuni anni insegnò anche Filologia romanza.

    Oltre a collaborare con i principali periodici di settore, italiani e stranieri, nel 1921 fondò e poi diresse a lungo la rivista «Letterature moderne». Dal 1929 fu membro dell’Accademia d’Italia. Dal 1931, fu presidente dell’Istituto culturale italo-germanico di Colonia. Nella primavera del 1948 morì a Torino, dove negli ultimi anni aveva diretto tra l’altro la collana «I grandi scrittori stranieri» per la casa editrice  U.T.E.T. C’è chi ritiene che la sua «opera più bella e solida», oltre che tra le più congeniali, sia Il romanticismo nel mondo latino (1927), in tre volumi che comprendono anche la letteratura dell’America latina.[3].

    Un critico atipico

    L’ampia ricerca del Farinelli fu il frutto di una «sensibilità artistica, più che critica, sempre inquieta e anelante […] nello sforzo di aderire, attraverso una simpatia calda e cordiale, alle personalità artistiche studiate». Inoltre egli fu comparatista «non nel senso puramente filologico e storico del termine, ma perché considerava in senso herderiano ogni letteratura come una nota nel concerto della letteratura universale».[4]

    Quest’ultima appropriata immagine musicale riflette tra l’altro il particolare interesse che Farinelli nutriva per il mondo della musica e dei grandi compositori romantici, che egli conosceva e amava come pochi.

    Opere

    Della vasta produzione saggistica di Arturo Farinelli - pubblicata anche nelle lingue tedesca, spagnola, francese e portoghese - si citano qui di seguito solo opere in lingua italiana:

    Don Giovanni, Torino, Loescher, 1896.

    Dante e Goethe, Firenze, Sansoni, 1900.

    Dante, Petrarca e Boccaccio in Spagna, Torino, Loescher, 1905.

    Dante e la Francia, in tre volumi, Milano, Hoepli, 1908.

    Il Faust di Goethe, Firenze, Landi, 1909.

    Il romanticismo in Germania, Bari, Laterza, 1911.

    Hebbel e i suoi drammi, Bari, Laterza, 1913.

    La vita è un sogno, in due volumi, Torino, Bocca, 1916.

    L’opera di un maestro, Torino, Bocca, 1920.

    Il sogno d’una

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