La Donna Formiana in posa da Grand Tour
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La Donna Formiana in posa da Grand Tour comprende numerose opere pittoriche di rara bellezza, creazioni di alcuni tra gli artisti più noti del diciottesimo e diciannovesimo secolo che, passando lungo la via Appia nel Lazio meridionale, vollero immortalare la sublimità delle donne incontrate.
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La Donna Formiana in posa da Grand Tour - Patrizia Menanno
Alessandro D’Anna
La donna di Mola nelle vestiture del Regno di Napoli
Quando il nostro territorio faceva parte della Provincia di Terra di Lavoro, vennero raffigurati tutti i costumi delle province del Regno di Napoli compresi quelli di Formia.
Nel 1782 il re di Napoli Ferdinando IV di Borbone, volle indire una particolare gara tra i pittori partenopei dell’epoca: il concorso aveva il fine di scegliere tra i vari artisti, due pittori che potessero documentare con i loro pennelli, i modi di vestire degli abitanti del Regno.
Fu il re in persona a scegliere tra i vari concorrenti: Alessandro D’Anna e Saverio Della Gatta, due pittori particolarmente esperti nel ritrarre personaggi e costumi. Saverio Della Gatta, per motivi sconosciuti, rinunciò all’incarico e al suo posto il re scelse Antonio Berotti. Nel febbraio del 1783 i due pittori iniziarono il loro lavoro, recandosi personalmente in quei luoghi dove i costumi erano particolarmente interessanti e differenti dagli altri.
La prima provincia visitata da Alessandro D’Anna fu Terra di Lavoro, che percorse in lungo e in largo da febbraio a giugno del 1783, dipingendo una grande quantità di acquerelli.
Le tavole delle vestiture, dipinte a tempera su carta dalle dimensioni che variano da cm 27,3x20,6 a 23,2x17, sono oggi custodite nel museo di Palazzo Pitti a Firenze.
Il personaggio in costume, anche se reca la scritta donna di Scavoli, è in realtà, una donna di Mola, completa la scena, lo sfondo con la torre di Mola e la veduta di Gaeta. (R. M.)
La figura femminile si impone allo sguardo dello spettatore come una cariatide, occupando in verticale il primo piano dello spazio della rappresentazione. La plasticità del corpo dalla linea generosa e morbida, il candore della pelle, i lineamenti regolari e gentili del volto leggermente arrossato, esprimono la bellezza della sana vitalità della giovinezza. Una tinozza lignea, posta sulla testa come una ghirlanda, colma di lenzuola appena lavate e ben strizzate, appare come un capitello dorico sulla sua colonna. Il braccio sinistro flesso utile nel conservare la stabilità della tinozza, trova in quello destro la stessa disposizione rovesciata, per compensarne l’equilibrio compositivo. La giovane, salda e fiera nel suo incedere a piedi nudi sull’erba, solleva con garbo un lembo della gonna e mostra senza pudore e con naturalezza parte della gamba destra, lasciando spazio sulla sinistra alla visione di un paesaggio incantevole. (P.