Sorellastre o l'inganno della Regina Cenerentola
Descrizione
Le crudeli sorellastre, al contrario, scontano la loro pena in una prigione sotterranea, con la sola compagnia dei secondini Spingardino e Baionetto.
Eppure, in questo nuovo capitolo, nulla è come appare: Anastasia e Genoveffa, a seguito di un editto reale, dovranno combattere fino all'ultimo respiro contro l'inganno. Un inganno invisibile, strisciante, imprevedibile, ordito dalla stessa Regina Cenerentola.
Il sequel della storia tanto conosciuta diviene un thriller dalle tinte fosche, grottesche, un crescendo di colpi di scena che riscrive il destino di una storia, e segna l'inizio di una Favola nuova.
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Anteprima del libro
Sorellastre o l'inganno della Regina Cenerentola - Gianluca Paolisso
©Fawkes Editions, 2019
info@fawkes-editions.com
www.fawkes-editions.com
978-2-930899-61-9
www.genesipoetiche.com
Pagina Facebook: C.T. Genesi Poetiche
Illustrazione in copertina di Elisa Jane
info@elisajane.it
www.elisajane.it
SORELLASTRE
o l’inganno della Regina Cenerentola
Gianluca Paolisso
Introduzione
Le Favole rappresentano il patrimonio più vivo delle nostre radici popolari, una fonte inesauribile di intrecci, personaggi e ambienti, ma non solo: ciò che più affascina, per dirla con le parole di Calvino, è l’infinita metamorfosi di ciò che esiste
, lo scrigno di immagini e suggestioni che il Teatro deve necessariamente valorizzare come possibile racconto del presente.
Ecco la domanda: si possono scrivere favole nuove? Favole che possano raccontarci con ironia, forza e intimità i nostri giorni, le storture e la decadenza della modernità? Favole che dal passato ci proiettino verso una contemporaneità espressiva, verso il futuro?
Nel sogno di mondi incantati una sola cosa è certa: le favole sono vere.
PERSONAGGI
Sorellastre
ANASTASIA
GENOVEFFA
Secondini (voci fuori campo)
SPINGARDINO
BAIONETTO
Scena Prima
Una prigione avvolta nella penombra, disadorna e grigia.
Dal fondo della scena a destra prorompe una luce diafana, che dall’alto si perde di taglio fino ad arrivare alla parte opposta del palcoscenico.
Si intravedono tre corni di grammofono, due sospesi in corrispondenza delle botole dei secondini, e l’ultimo al centro.
Anastasia e Genoveffa dormono a poca distanza l’una dall’altra.
Indossano degli abiti di gala rosi dal tempo, di cui resta visibile il corpetto ingiallito e la struttura di metallo del sottogonna all’altezza della vita, da cui pendono lembi di stoffa anneriti.
Dopo lunghi istanti di silenzio le Sorellastre iniziano a parlare nel sonno.
ANASTASIA:
(Gli occhi chiusi, riferito a Genoveffa)
Brutta!
GENOVEFFA:
(Gli occhi chiusi, riferito ad Anastasia)
Brutta tu!
ANASTASIA:
No, tu brutta.
GENOVEFFA:
Tu di più.
ANASTASIA e GENOVEFFA:
(Corale)
Brutta!
Pausa.
ANASTASIA:
Oca.
GENOVEFFA:
Polla.
ANASTASIA:
Tacchina.
GENOVEFFA:
Racchia.
ANASTASIA:
Flaccida.
GENOVEFFA:
Cellulitica.
Pausa.
ANASTASIA e GENOVEFFA:
(Corale)
Brutta!
Le Sorellastre emettono un suono, tra il grugnito e lo sbadiglio.
Torna il silenzio.
Ad un tratto si odono due voci maschili provenienti dall’alto.
BAIONETTO:
Che fanno?
SPINGARDINO:
Sognano.
BAIONETTO:
Sognano?
SPINGARDINO:
Certo …