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Un'altra Maddalena (Policromia)
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Un'altra Maddalena (Policromia)

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About this ebook

Una giovane ragazza ancora sognatrice deve adeguarsi e diventare adulta suo malgrado. Le contraddizioni della sua comunità la fanno diventare presto donna e madre: è stata scelta per avere un ruolo a fianco di un uomo benestante. La scelta è positiva, ma le invidie della gente non danno tregua. Quando il suo uomo muore, da sola deve gestire la famiglia, il patrimonio e rinunciare a vivere una vita normale di donna. La sua forza però è tale che compie delle scelte per comporre nuovamente il nucleo familiare come argine alla solitudine, ritrovandosi però a combattere contro leggi e mentalità maschiliste che non perdonano la sua bellezza e il benessere conquistato.
LanguageItaliano
PublisherPubMe
Release dateOct 28, 2019
ISBN9788833663647
Un'altra Maddalena (Policromia)

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    Un'altra Maddalena (Policromia) - Gianni Cardia

    Un’altra Maddalena

    Gianni Cardia

    Questo romanzo è opera di fantasia. Ogni riferimento a persone, luoghi e oggetti è puramente casuale.

    Editing: Emanuela Navone, Sara Piccardo

    Impaginazione: Emanuela Navone

    © 2019 PubMe, Gianni Cardia

    Tutti i diritti riservati

    Dedicato a Barbara

    Parte prima

    Capitolo uno

    In paese, l’autunno era la stagione delle convergenze.

    Si raccoglievano le produzioni agricole e si festeggiava ciò che la natura aveva donato. Lo stesso avveniva in ambito scolastico: si distribuivano i meriti conseguiti dagli studenti durante l’anno e i primi diplomi.

    Quella dei ragazzi era un’età in cui maturavano nuove emozioni, dato che maschi e femmine avevano sviluppato un assetto del corpo quasi definitivo, che desideravano mostrare. Era anche il tempo dei primi turbamenti fisici, delle prime scelte da condividere con un compagno e dei primi progetti circa un futuro prossimo.

    Le ragazze erano le più curiose, le più disponibili a scegliere un amico affidabile per il breve periodo in cui il corpo sbocciava. Avevano bisogno di solidarietà e scambio di pareri, per questo uscivano in coppia, o in gruppi. A quell’età meravigliosa e briosa, le scelte dipendevano dalle caratteristiche fisiche: l’aspetto, la potenzialità, il sorriso e, per ultimo, lo status sociale del giovane, ovvero che fosse di buona famiglia.

    Fra le ragazze c’era anche Maddalena.

    Figlia unica di una famiglia prestigiosa, aveva capelli scuri, occhi grandi e nerissimi, labbra carnose, portamento eretto; sempre sorridente con le amiche ma anche timida e quasi riservata.

    Le sue caratteristiche attraevano i giovani coetanei, ma lei non sembrava accorgersi di loro: non li respingeva né li accettava. Forse non era ancora pronta a fare la sua scelta e desiderava sentirsi libera da impegni, così come era nella sua consuetudine di figlia unica.

    La festa paesana era l’opportunità, l’ambiente adatto, il luogo ove ci si poteva incontrare, al ballo, alla giostra o presso le bancarelle. In genere, i ragazzi si presentavano l’un l’altro, e spesso capitava che scoccasse la classica scintilla.

    Anche Maddalena aveva svolto le consuete presentazioni con l’altro sesso, ma nessuno l’aveva attirata tanto da incuriosirla. Si sentiva libera, e le piaceva continuare a esserlo.

    In realtà, la giovane dai neri e ribelli capelli era rimasta incuriosita da un uomo che aveva perso il figlio e la moglie. La vicenda l’aveva talmente colpita da attirare il suo interesse, sebbene per interposta persona come era d’uso allora. Anche se vi era interesse per un giovane, una ragazza non poteva farsi avanti da sola.

    L’uomo si chiamava Lorenzo. Era affascinante e, a detta di tutte, giovani e meno giovani, faceva sognare. Occhi neri e penetranti, da dominatore, e corporatura robusta. Era ricco ma un gran lavoratore. Era inoltre molto riservato, e sembrava disinteressato ai numerosi corteggiamenti.

    Le amiche di Maddalena smaniavano per avvicinarlo e farsi notare. Parlavano di lui come di uno speciale individuo da amare e lo paragonavano a un frutto particolare, che si assaggiava voracemente e con gusto. Non era certo un riferimento casuale! Confessavano a Maddalena che, se si fosse accorto di loro, gli avrebbero volentieri offerto il proprio... frutto.

    Lei rideva, divertita da quel doppio senso. In effetti, il fatto che Lorenzo fosse già adulto, già esperto, lo rendeva ancora più appetibile.

    Non lo aveva mai visto, però. Tuttavia ne era sempre più incuriosita, e ben presto l’occasione per conoscerlo arrivò.

    Qualcuna delle sue amiche interessate aveva organizzato una festicciola ove lei sarebbe stata presente, e pur il tanto desiderato Lorenzo.

    L’occasione era una ricorrenza autunnale in cui si dava addio all’anno di produzione, al raccolto del grano e alla vendemmia, e si ringraziava per tutto ciò che l’annata aveva regalato.

    L’evento centrale era una tavolata a cui partecipavano anziani e giovani; una sorta di snodo ove, soprattutto, le nuove leve si sarebbero affacciate alla vita.

    L’allestimento della festa era stato impegnativo: già dalla prima mattina si cucinavano gli arrosti preparati dai cosiddetti uomini esperti e in quella occasione in tanti avevano fatto incetta di legna per il fuoco. Chiunque portava del suo per rendere la tavolata ricca e abbondante. Erano presenti anche più suonatori, che avrebbero allietato quelle ore di baldoria.

    Il gruppo di Maddalena e quello dei rispettivi amici maschi furono invitati a partecipare. Essendo ragazzi, si impegnarono a collaborare perché la festa riuscisse bene. I più giovani si tenevano stretti, soprattutto le ragazze, che non conoscendo tutti gli invitati si scambiavano le informazioni sui partecipanti.

    Finalmente giunse il momento di sedersi. Presenziava più di un conduttore, che suggeriva i posti da occupare. Via via che ognuno sedeva, conversava con il vicino o con chi aveva ai lati o di fronte.

    Le amiche di Maddalena si guardavano attorno e comunicavano, quello lo conosco, e la parola passava. Colei che era alla sua destra individuò subito Lorenzo, seduto di fianco a una donna più giovane che gli assomigliava; doveva essere la sorella Giuseppina. Da come i commensali parlavano sottovoce, si capiva che era proprio lui il più chiacchierato, mentre l’uomo cercava di non farsi notare, anche se conversava con i vicini.

    Maddalena si interessò subito a lui, e le sue previsioni e curiosità furono immediatamente soddisfatte: rimase colpita dall’aspetto, dalla bellezza, dalla corporatura, dalla modestia e da qualcosa che la attirava senza capire cosa fosse.

    Lorenzo parlava poco con la sorella, lo sguardo quasi assente sebbene sorridesse. Quasi involontariamente, volse gli occhi verso Maddalena, e i loro sguardi si incontrarono.

    La giovane ebbe un brivido, un’emozione, una sensazione di piacere che si diffuse velocemente in tutto il corpo. Nessuna spiegazione, ma da quel momento non lo perse di vista. Parlava con le amiche ma lo sguardo era per Lorenzo. Sembrava stregata, era più forte di lei, sebbene cercasse di volgere gli occhi altrove. Mentre mangiava, manteneva un atteggiamento raccolto e guardingo, ascoltando i commenti delle vicine, e tutte erano concordi: che bell’uomo, che aspetto, che occhi, che labbra... Qualcuna avanzava parole più spinte, altre aggiungevano che da quando aveva perso la famiglia, aveva trascorso anni in completa solitudine, rifiutando sistematicamente ogni corteggiamento.

    Pur essendone come richiamata, come se un flusso di energia la dirigesse verso di lui, Maddalena non si sarebbe mai avvicinata a Lorenzo: troppe le differenze che li dividevano.

    Il pranzo-incontro durò fino quasi al pomeriggio inoltrato, poi i convenuti lasciarono il tavolo, chi per sgranchirsi le gambe, chi per un bisognino, chi per approfondire le conoscenze.

    Lorenzo si avvicinò a Maddalena mentre era impegnata a liberare il tavolo. Con fare disinvolto le sorrise. «Non ti ho mai vista prima d’ora, vivi in paese?»

    Lei, sorpresa, arrossì e non rispose.

    Lui capì l’imbarazzo della ragazza e scherzosamente aggiunse: «Non ti mangio mica!» Poi si fece serio. «Forse sono stato sfacciato, è meglio che vada.»

    Maddalena non voleva che si allontanasse, così prese un bel respiro e intavolò una breve conversazione, domande e risposte sulla giornata, sugli ospiti e sulle opportunità di conoscersi.

    Il ghiaccio fra i due si sciolse.

    Era un’opportunità insperata e favorevole, cui Maddalena non avrebbe mai pensato, ma allo stesso tempo era intimidita dagli sguardi indagatori dei presenti.

    Lui si affrettò a salvarla dall’imbarazzo. «Vorrei vederti ancora, è possibile?»

    Lei non si aspettava tanto e quella proposta le parve il massimo. Cercò di minimizzare e di schermirsi, ma Lorenzo ripeté l’invito e aggiunse il luogo e l’ora. La giovane assentì meccanicamente, tanto era stravolta per quell’evento. Il sangue le ribolliva di felicità, ma ancora nutriva qualche dubbio. Era vero ciò che le aveva appena proposto? Ogni tanto si voltava indietro per guardarlo mentre si allontanava. L’istinto la rassicurò: era tutto vero, Lorenzo l’aveva invitata a un incontro a due. Riprese a sparecchiare, ma di fatto era già concentrata sull’appuntamento.

    Era felice, e migliaia di emozioni contrastanti l’avvolgevano: si domandava se fosse stata sfacciata ad accettare, ma intanto pensava a come dovesse vestirsi, come presentarsi, cosa dire o rispondere, cosa fare una volta che si fossero trovati da soli. La sua fantasia immaginava qualcosa di intimo o esotico, oppure ciò di cui le amiche parlavano quando erano in compagnia di un maschio. Voleva confidarsi con qualche amica matura, poi pensò di tenere per sé l’incontro. Meno persone lo sapevano e meglio sarebbe stato.

    Il giorno dell’appuntamento si preparò a puntino: nessuno, nemmeno la madre, si sarebbe accorto della sua assenza. Il cuore le batteva forte. Cercò di evitare strade trafficate e passò per stradine secondarie, quasi strisciando lungo i muri, fino ad arrivare al posto convenuto.

    Lui l’aspettava in macchina, e quando si accorse che era arrivata uscì per aprirle la portiera. Risalì al posto di guida, mise in moto e partì velocemente.

    Maddalena si stringeva al sedile. Era intimidita ma curiosa e anche eccitata di trovarsi sola con un uomo maturo. Era affascinata ma allo stesso tempo si teneva stretta vicino alla portiera, eppure se lui l’avesse attirata a sé non si sarebbe opposta.

    L’auto percorreva una stradina di campagna per allontanarsi dall’abitato. Lei immaginò che la portasse in un luogo appartato, e nella sua mente passarono tanti pensieri, compresa l’idea che forse avrebbe approfittato di lei.

    Invece l’auto si fermò di fronte al mare e l’orizzonte. Alti cespugli selvatici la occultavano. Lui scese e guardò lo spettacolo davanti a sé. Maddalena non sapeva cosa fare, poi decise di scendere a sua volta. Non sapendo come e dove fermarsi, sedette su uno sperone di roccia poco distante da lui. Era senza parole, cosa potevano dirsi due individui soli in un posto così selvatico?

    Lorenzo si avvicinò per rasserenarla. «Ti ho portato qui per farti vedere uno spettacolo fantastico. Ci sei mai venuta?»

    Lei timidamente rispose di no. Forse si aspettava che l’abbracciasse o qualcosa di simile; era pronta a tutto se lui l’avesse voluto. Si sentiva indifesa, mai aveva avuto un impatto simile con i suoi coetanei. Era sola alla mercé dell’uomo. Sarebbe comunque stata pronta a reagire e anche a scappare.

    Lui sedette vicino a lei, sulla terra nuda. Maddalena lo sovrastava in altezza: già quello era distensivo. Parlarono della festa, delle persone conosciute, se si fossero divertiti... insomma: Lorenzo cercava di vincere il momento d’imbarazzo e la timidezza di lei.

    Si alzarono e visitarono il posto, prima scendendo verso il mare e poi risalendo. Lui le porgeva una mano per aiutarla fra le rocce scoscese. Quella stretta le dava i brividi, tanto che si fece aiutare più volte. Una mano calda, forte e accogliente; la sua si perdeva dentro quella di lui.

    Tra una cosa e l’altra, i dubbi si sciolsero e Maddalena e Lorenzo entrarono in confidenza, come un gioco fra uomo e donna in mezzo a speroni di roccia. A un certo punto si trovarono così vicini che i loro occhi si guardarono con intensità. Lui la scansò volutamente mentre lei lo avrebbe assaggiato.

    Fu un incontro felice che si protrasse fin quasi al calar del sole, uno spettacolo meraviglioso che avrebbe sciolto qualsiasi dubbio. Risalirono in macchina e rifecero lo stesso percorso. Prima di arrivare a destinazione, lui le propose di rivedersi. Maddalena accettò senza battere ciglio.

    Mentre rientrava a casa pensava al fatto che un uomo affascinante e gentile come Lorenzo non l’avesse neanche sfiorata, nonostante il suo corpo fosse inequivocabilmente attraente.

    Evitò di vedere la madre per non rivelare la sua assenza, e si buttò sul letto per rivivere ogni momento vissuto con quell’uomo. Si alzò solo quando sua mamma la chiamò e le chiese dove fosse stata in quelle ore. Da un’amica, rispose rapidamente. Quando fu ora di ritornare in camera era già buio.

    Sotto le lenzuola, Maddalena ripercorreva il tragitto, le ore trascorse vicino al mare, il profumo della natura selvaggia e l’odore di lui quando le era stato vicino.

    Che sensazione, che uomo fantastico!

    Non riusciva a dormire, si girava e si rigirava; era accesa come una torcia, i seni scoppiavano. Doveva calmarsi se voleva addormentarsi.

    Solo all’alba, per la stanchezza, cadde in un sonno profondo.

    Durante i giorni di attesa per il nuovo incontro, Maddalena pensava, ripensava, immaginava sensazioni forti. Era una situazione così inusuale e improvvisa che non voleva fermarsi a riflettere su cosa fosse bene e cosa fosse male; era solo fantastico, incredibile che accadesse proprio a lei.

    Prima di allora, non aveva mai subito un fascino o un’attrazione fatale per qualche compagno della sua età, neanche un filarino innocente, qualche bacio o una carezza o un sentimento di simpatia particolare; mai, sebbene il desiderio di avere un maschio vicino con cui condividere la giovinezza c’era eccome. L’altro sesso la attraeva per tutto ciò che le amiche raccontavano; alcune addirittura avevano provato i baci, le carezze e tanto altro. Lei non aveva sperimentato nulla di tutto ciò, forse per troppo riserbo, forse perché non era ancora venuto il momento.

    Ora, d’improvviso, un uomo più adulto di lei, maturo, esperto ma anche dolce e umile, aveva fatto capolino nella sua vita. Le ispirava quella sicurezza e quell’amore a cui teneva. Ebbene sì: era romantica, e da lì venivano la sua ispirazione, la sua creatività, la sua gioia di vivere.

    Quella seconda richiesta di vedersi l’aveva sconvolta: non era preparata a vedere l’uomo simbolo, un eroe di guerra, un personaggio che per sentito dire, faceva innamorare tutte le amiche per la sua gentilezza, disponibilità, riservatezza, maturità e benessere economico.

    Ebbene: quell’uomo aveva chiesto a lei un secondo incontro.

    Si domandava cosa volesse, o a cosa aspirasse. La sua timidezza era anche diffidenza. Tuttavia, Lorenzo era un uomo adulto, pratico, esperto, e il suo intuito le suggeriva di fidarsi, nonostante sapesse che spesso uomini di quell’età volevano approfittare di giovani come lei. Dato, però, che si era comportato bene fino ad allora non provava troppo timore.

    Il secondo incontro, seguito da un terzo, si svolse come il primo, e chetò i timori di Maddalena: provava rispetto per l’uomo più adulto, desiderava conoscerlo meglio, era fiduciosa che lui si sarebbe rivelato così come lo immaginava nella sua fantasia giovanile densa di sentimenti e desideri. Per lei erano sintomi di amore che si accrescevano a ogni incontro, e ormai era pronta a tutto. Lui era così vicino che sarebbe bastato poco: era concentrata a vivere un’esperienza nuova, inclusiva, totale.

    Da diversi anni, Lorenzo non frequentava alcuna donna sebbene fosse corteggiato di continuo. La morte della moglie e del figlioletto era stata una frattura inconciliabile. Il periodo che aveva vissuto con la precedente famiglia era stato meraviglioso e irripetibile, e nessuna giovane avrebbe potuto ridargli tanto.

    Il caso, il destino, l’istinto, insomma, qualcosa gli aveva però offerto una seconda opportunità.

    La sorella, sensibile al suo dolore, cercava di animarlo, di consigliarlo, di aiutarlo a trovare una seconda opportunità con una giovane donna; il passato, diceva, non si sarebbe potuto cambiare, perché non creare una nuova unione con una giovane di buona famiglia?

    Lei aveva ormai formato un suo nucleo e provava tenerezza per quel fratello sfortunato; desiderava che fosse felice. Da tempo e indirettamente si sforzava di fargli incontrare qualche giovane che lo rianimasse al gusto della vita.

    L’incontro conviviale e casuale con Maddalena era uno dei tanti che aveva organizzato.

    Giuseppina si era accorta che il fratello provava interesse per la giovane: che fosse una scintilla? Era stata proprio Maddalena, giovane, solare, timida, quasi nascosta ma piena di energia, sorridente e umile, a scuoterlo dall’inerzia. Giuseppina non aveva dubbi: quella ragazza era diversa. Ora bisognava vedere se lei era disposta a conoscere un uomo già sposato, adulto e riservato.

    L’autunno era appena iniziato e i lavori nei campi ultimati. La gente aveva abbandonato le spiagge anche se il mare era ancora tiepido, il cielo era appena solcato da rare nuvole passeggere.

    Quel giorno, Lorenzo e Maddalena erano appena arrivati a una spiaggetta delimitata da due piccole colline laterali. Scesero dall’auto e si guardarono attorno: sembravano gli ultimi individui sulla terra. Il paesaggio era magnifico, selvaggio, il profumo delle piante di mirto si diffondeva ovunque, i fiori erano così vivi e colorati che era quasi un peccato coglierli solo per annusarli.

    Nei precedenti incontri, Maddalena e Lorenzo si erano parlati e continuavano a conoscersi, tuttavia il forte temperamento della giovane la spingeva a volerlo toccare, baciare, abbracciare. Era fortemente attratta, ma qualcosa le impediva di fare il primo passo. Lui invece la testava e non aveva fretta, forse ancora frenato dalla precedente esperienza familiare.

    Ormai vinta dall’istinto, dal desiderio, il cuore che le batteva forte, Maddalena doveva tentare il tutto per tutto, anche correndo il rischio di essere sfacciata e troppo interessata. Si avvicinò a lui e stringendo gli occhi impresse le labbra sulle sue. Ebbe un forte brivido tanto che tentò nuovamente e ancora. Pareva che le mancasse l’aria tanto era arrossata.

    Si stringeva a lui con tale forza da sembrare quasi aggrappata al suo corpo, poi, vinta dall’emozione, le

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