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Tra sogni e ricordi al chiaro di luna
Tra sogni e ricordi al chiaro di luna
Tra sogni e ricordi al chiaro di luna
Ebook75 pages43 minutes

Tra sogni e ricordi al chiaro di luna

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About this ebook

Quattro racconti dove i protagonisti sono legati da un unico filo conduttore.

Il nostro bianco satellite: " la luna".

Sarà lei con la sua presenza, ma soprattutto il suo chiarore, a creare un'atmosfera magica dove tutto può accadere.

Le nostre storie nascono nella città eterna, dal centro di Roma alla periferia, al suo mare:

"Il tramonto del tempo"

Una storia d'amore tra due mondi: un ragazzo italiano ed una ragazza cinese.

Vittime di un terribile incidente, grazie ad un libro misterioso riescono a sopravvivere seppur su di un altro piano esistenziale.

Aiutati da una donna misteriosa riusciranno a tornare alla realtà.

" Il monaco, il bandito ed il gattino"

Tre figure insolite a campo de' fiori, dove il bandito varcherà il confine con l'aldilà dando il giusto valore all'amore.

"Sogni di luna"

Un uomo ed una donna, grazie alla luna, si ritroveranno a vivere un amore smarrito nel tempo dando vita ad una nuova era che spingerà l'umanità verso le stelle.

L'ultimo racconto è un insolito incontro di calcio dal finale scontato ma che farà capire al ragazzo, nostro protagonista, che come la vita insegna, nulla è scontato. E la sorpresa è sempre dietro l'angolo.

Il tutto condito con quattro poesie d'amore.
LanguageItaliano
PublisherYoucanprint
Release dateSep 25, 2019
ISBN9788831637428
Tra sogni e ricordi al chiaro di luna

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    Tra sogni e ricordi al chiaro di luna - Maurizio Serafini

    meravigliosi.

    Breve nota dell'autore

    Quattro racconti per sognare in una notte al chiaro di luna, dove la magia sembra esista davvero.

    Due ragazzi innamorati, un terribile incidente, una donna misteriosa, un antico manoscritto .

    Quattro sono le porte esoteriche.

    Ma solo una può riportarli alla realtà.

    Tre figure insolite intrecciano le loro esistenze a campo de' fiori,  dove il confine con l'aldilà è reale.

    Un amore perso e ritrovato grazie alla luna che segnerà il destino dell'uomo nell'universo.

    Una partita di calcio imperfetta, dove su un campo di periferia ciò che accade ci sorprende come la vita stessa.

    Il tramonto del tempo

    Anno Domini 1680

    Il marchese era silenzioso, altrettanto la regina Cristina. 

    A villa Palombara l’atmosfera surreale aveva creato un clima d’incertezza.

    L’astronomo Cassini era il più nervoso, camminava avanti e indietro mormorando un incredulo:

    C’è riuscito…c’è riuscito… ha trovato la formula del manoscritto di Bracciolini… incredibile .

    L’alchimista Antonio Bandiera era ancora scettico: Non è possibile, non ci credo!.

    Il marchese Palombara si alzò di scatto:

    L’abbiamo visto tutti … tutti!

    Gli scritti di Cartesio dicevano il vero

    sussurrò la regina.

    Ormai erano consapevoli che la scritta sulla quinta porta aveva unito in un esoterico abbraccio le altre quattro porte formando un unico passaggio, un'unica porta.

    Nell’aldilà non c’era solo la luce di Dio, passaggio che portava all’essere supremo, ma anche altri innumerevoli passaggi, alcuni addirittura potevano essere creati dall’uomo, com’era appena stato dimostrato.

    Dove condurrà?

    domandò con un filo di voce la regina

    solo Dio lo sa

    osservò con sguardo cupo l’astronomo Cassini.

    Oggi …

    Uno

    Valerio era in ritardo, sempre di corsa, aveva il vizio del gioco, non riusciva a fermarsi, rincasava ogni volta almeno alle tre o alle quattro del mattino.

    Il suo intento non era vincere giocando a carte, amava il sapore della sfida, e riusciva a sentirsi vivo solo rischiando.

    Era sempre stato così, fin da ragazzo.

    I genitori provenivano da Delhi, e se fossero rimasti lì per il loro unico figlio, non ci sarebbe stato nessun futuro.

    Erano innamorati dell’Italia, in particolare di Roma e dei suoi poeti latini:

    Saper rivivere con piacere il passato, è vivere due volte.

    Questa la loro frase preferita, presa in prestito da un poeta che amavano Marco Valerio Marziale 40 dc 104 dc.

    Cosi quando nacque il primo pargolo, non ebbero dubbi sul nome: Valerio.

    Trasferirsi fu difficoltoso, ma tutto considerato andò bene.

    La sistemazione era abbastanza buona in via Buonarroti, adiacente alla grande piazza.

    Valerio crebbe sano, si integrò alla grande, forse troppo assimilando anche i vizi della notte, tra cui il gioco d’azzardo.

    E il poker che naturalmente, diventò il suo gioco preferito; era anche bravo, solo che l’altra notte le carte proprio non volevano saperne di uscire.

    Era strano, ma quello che lo affascinava di questo gioco era l’imponderabilità.

    Non esisteva un punteggio sicuro, vincente o meglio c’era un punteggio massimo, la scala reale, una sequenza di numeri sempre dello stesso seme, ma la particolarità era che la scala reale massima batteva la media, la media batteva la minima, e la minima, udite, udite, batteva la massima, per cui non era mai dato per scontato chi avrebbe vinto la partita, di conseguenza la posta in palio.

    Questo vizio lo aveva portato a indebitarsi con un nutrito gruppo di persone, niente di grave …tanti piccoli debiti che lui non era in grado di fronteggiare.

    Ne tappava uno, se ne apriva un altro.

    Andava sempre di corsa, ogni volta dimenticava qualcosa.

    Quello che temeva, in queste situazioni, era la sonnolenza, sempre imballato di sonno, questo lo portava a fare numerose soste sull’autostrada, causando, di conseguenza ritardi nelle

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